Pedagogia speciale gestione gruppo classe TFA
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Título del Test:![]() Pedagogia speciale gestione gruppo classe TFA Descripción: esame TFA Raimondo-Lo Piccolo |




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1. Il clima della classe si costruisce facendo leva da parte dell'insegnante: Sull'osservanza delle regole e sull'organizzazione dello spazio. Sull'intenzionalità educativa e sull'attenzione personale. Sull'organizzazione dello spazio o sulla qualità del materiale di apprendimento. 2. La capacità di autocontrollo dell'insegnante riguarda: Il risultato di una serie di competenze che possono essere apprese. Attiene al carattere della persona che non è modificabile. Attiene alla flessibilità di tollerare o non tollerare. 3. Occuparsi dei comportamenti positivi significa: Elogiare verbalmente i risultati positivi che gli allievi ottengono. Ricordare che per gestire bene la classe occorre considerare tutti i comportamenti degli allievi (positivi e negativi). Non dare troppa importanza ai comportamenti negativi. 4. Gli standard comportamentali: Sono condotte che gli allievi si attendono dall'insegnante. Sono condotte che l'insegnante si aspetta dall'allievo, sono atteggiamenti che mostrano responsabilità e affidabilità degli allievi. Sono comportamenti che si ripetono sempre nella stessa maniera e nelle stesse circostanze. 5. La gestione della classe: Consiste nel fare scelte organizzative e didattiche, incoraggiare la partecipazione e promuovere la motivazione. Consiste nell'impartire la disciplina e le regole. Nessuna delle precedenti. 6. Il clima di classe è il risultato dell'interazione dei seguenti elementi: La prevenzione, la cura dell'ambiente, la cooperazione, l'organizzazione, la collettività. La precauzione, la cura del soggetto, la cooperazione, l'organizzazione, la collettività. La prevenzione, la cura del soggetto, la cooperazione, l'organizzazione, la collettività. 7. In una gestione efficace della classe: L'insegnante guarda alla persona dell'alunno e ai suoi bisogni. L'insegnante guarda al deficit dell'alunno e programma a partire dai suoi limiti. L'allievo disabile viene sempre gestito separatamente. 8. L'abilità ermeneutica dell'insegnante consente: Di interpretare in modo corretto i comportamenti dei propri allievi per capire le problematiche che inducono atteggiamenti disadattivi. Di interpretare in modo corretto i comportamenti dei propri allievi per individuare le problematiche e sanzionare gli atteggiamenti disadattivi. Di interpretare in modo corretto i comportamenti dei propri allievi per capire le problematiche e riadattare la progettazione in base ai bisogni educativi specifici degli allievi. 9. Per gestire la classe in modo ottimale: Il docente fin da subito deve fissare norme comportamentali volte a promuovere nell'allievo un atteggiamento positivo verso la proposta educativo-didattica. Il docente deve indirizzarsi verso una conduzione dei rapporti interpersonali volti a promuovere nell'allievo un atteggiamento positivo verso la proposta educativo-didattica. Il docente deve allestire un ambiente di apprendimento funzionale alla promozione di un atteggiamento positivo da parte degli allievi verso la proposta educativo-didattica. 10. La gestione della classe: Si occupa di affrontare la complessità del gruppo classe e delle sue dinamiche. Si occupa di affrontare i casi difficili. Nessuna delle precedenti. 11. Agli allievi della classe è fondamentale che il docente comunichi: Le aspettative in relazione agli apprendimenti attesi. Le aspettative in relazione agli apprendimenti e ai comportamenti attesi. Le aspettative in relazione ai comportamenti attesi. 12. Il controllo prossimale è una strategia: Volta a intervenire solo quando serve. Volta a criticare l'allievo indisciplinato. Volta a promuovere il comportamento idoneo. 13. L'effetto onda permette di. Colpire i comportamenti negativi e modificare una situazione negativa in classe. Colpire i comportamenti positivi e modificare una situazione positiva in classe. Non ha nulla a che fare con la gestione della classe. 14. Quando deve essere usata la strategia dell'effetto onda?. Raramente, se si vuole sortire l'effetto. Costantemente, per guidare gli allievi. Quando l'occasione lo richiede. 15. Perché nell'insegnamento in classe è importante la voce?. Perché è necessario parlare in classe. Perché la comunicazione educativa passa attraverso la voce. Perché la voce dell'insegnante deve arrivare a tutti. 16. La relazione fra pari nel gruppo classe: Condiziona la valutazione delle performance dello studente. Condiziona l'osservazione delle azioni dello studente. Condiziona il soddisfacimento dei bisogni personali dello studente. 17. Il peer tutoring è una strategia didattica finalizzata a: Superare le difficoltà relazionali degli allievi, migliorare l'apprendimento e le relazioni sociali. Monitorare i comportamenti disadattivi degli allievi, migliorare l'apprendimento e le relazioni sociali. Controllare la performance degli allievi, migliorare l'apprendimento e le relazioni sociali. 18. L'essere addentro si ottiene. Prestando attenzione ai ragazzi. Avvicinandosi all'allievo. Mostrando di essere presenti anche fisicamente ai problemi che nascono in aula. 19. Essere addentro è una strategia: Fondata sull'attenzione del docente nel mantenere la disciplina in classe. Fondata sulla volontà di prevenire i comportamenti inadeguati. Fondata sulla capacità del docente di mostrare autorità ai ragazzi. 20. La capacità di gestione da parte dell'insegnante richiede che la classe sia intesa. Come una totalità dinamica in movimento. Come la somma di comportamenti tra loro interagenti. Come un insieme eterogeneo di allievi da educare. 21. I rinforzi sociali: Assumono grande rilevanza quando sono espressi di fronte alla classe. Non sortiscono alcun effetto e si perdono nell'anonimato. Servono sempre e in ogni circostanza difficile. 22. La comunicazione chiara riguarda: Gli aspetti verbali, di movimento e la partecipazione. Solo gli aspetti verbali. Solo gli aspetti di partecipazione. 23. Utilizzare la comunicazione non verbale in classe significa: Avere uno strumento fondamentale per gestire la classe in ogni occasione. Essere consapevoli che non serve sempre parlare. Far capire agli allievi che il silenzio è indispensabile per raggiungere sempre risultati importanti. 24. Il controllo prossimale si ottiene: Spostando l'allievo in prima fila. Avvicinandosi all'allievo. Richiamando l'allievo di fronte a tutti. 25. Comunicare in modo chiaro le direttive significa: Parlare agli allievi con sicurezza. Scrivere alla lavagna compiti in modo che sappiano sempre come agire. Esplicitare con semplicità le aspettative comportamentali, verbali e partecipative. 26. La gestione della classe: Richiede di porre attenzione ai bisogni dell'alunno. Richiede autoritarismo da parte dell'insegnante. Richiede che le classi siano omogenee per composizione. 27. Per saper gestire la classe è necessario: Mantenere l'ordine per evitare la messa in atto di comportamenti disfunzionali. Preservare la disciplina per il sereno coinvolgimento delle attività didattiche. Sostenere la partecipazione e il coinvolgimento degli allievi attraverso la condivisione delle proposte educativo-didattiche. 28. Esibire livelli adeguati di dominanza significa: Controllare la situazione in classe dal punto di vista disciplinare. Dominare con la propria personalità gli allievi. Assumere atteggiamenti sicuri, decisi ma rispettosi degli alunni. 29. Cos'è la comunicazione non verbale?. E' la tecniche che prevedere il totale silenzio dell'insegnante per un periodo prolungato di tempo. E' uno strumento intimidatorio per riportare all'ordine la classe in un momento di tensione. E' uno strumento fondamentale, una strategia funzionale per gestire la classe in molte occasioni. 30. Cosa si intende per comportamento inadeguato. Meccanismi di difesa che l'alunno mette in atto in seguito a specifici sentimenti suscitati dallo stare in classe. Cause: personali, familiari, sociali e scolastiche. Meccanismi di difesa che l'insegnante mette in atto in seguito a specifici sentimenti che prova in un dato momento. Meccanismi di aggressività che l'alunno mette in atto per difendersi da situazioni sgradevoli. 31. Quali sono i bisogni degli studenti di cui l'insegnante deve tener conto?. I bisogni di mancanza (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza e amore e di stima), e bisogni di crescita (di autorealizzazione, conoscenza e estetici). I bisogni di mancanza (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza e amore e di stima), e bisogni di successo (di autorealizzazione, conoscenza e estetici). I bisogni di mancanza (di autorealizzazione, conoscenza e estetici) e bisogni di crescita (fisiologici, di sicurezza, di appartenenza e amore e di stima). 32. Cos'è la prossemica?. E' il modo in cui ci si relaziona con lo spazio intorno al corpo, distanza che c'è tra gli interlocutori. E' la scienza che studia il linguaggio del corpo. E' la mimica facciale e la gestualità. 33. Che cos'è il setting?. Ambiente di lavoro dell'insegnante di sostegno. Considerazione della relazione educativa come situata qui e ora in un gruppo classe. Predisposizione degli ambienti in funzione dell'attività da svolgere. 34. Che cos'è il Locus of control?. Può essere interno o esterno ed è legato al convincimento personale per cui i successi o gli insuccessi siano legati al proprio operato o a fattori esterni. E' un atteggiamento di vita che non ha origine da u interesse personale, ma viene indotto dall'esterno. E' quella cosa che promuove l'apprendimento significativo, rende capaci di comportarsi adeguatamente, di controllare le proprie tensioni, di essere curiosi e interessati. 35. Quali sono i diversi tipi di stili di insegnamento?. Autoritario, democratico, moderno. Autoritario, democratico, del laissez-faire, learner-centred approach. autoritario, severo intimidatorio. 36. Cos'è il contesto?. Predisposizione degli ambienti in funzione dell'attività da svolgere. Ambiente di lavoro dell'insegnante di sostegno. Considerazione della relazione educativa come situata qui e ora in un gruppo classe. 37. Cos'è il clima della classe?. Una "rete di relazioni anaffettive". Insieme di atteggiamenti, relazioni e comportamenti che prevedono la collaborazione in vista di obiettivi diversi. Insieme di atteggiamenti, relazioni e comportamenti che caratterizzano lo stare insieme e operare in uno spazio condiviso da parte di alunni e insegnanti. 38. Cos'è il Conflict Cyrcle Paradigm?. Sostiene che le relazioni tra studente e docente seguono un processo asimmetrico, in cui si influenzano a vicenda. Sostiene che le relazioni tra studente e docente seguono un processo circolare, in cui si influenzano a vicenda. Sostiene che le relazioni tra studente e docente seguono un processo reciproco e di interscambio, in cui si influenzano a vicenda. 39. Cos'hanno in comune la disabilità e il disturbo. L'assistenza. Il sostegno. L'irreversibilità. 40. Cos'è il libro della disponibilità?. E' un'attività dove si mettono a disposizione le proprie capacità per compiti particolari, si tratta di un impegno assunto nei confronti del gruppo. E' un'attività dove si mette per iscritto quello che si fa in classe. E' un'attività dove si mette in evidenza il compito assegnato. 41. Cos'è la differenziazione didattica?. E' una prospettiva metodologica di base capace di promuovere processi di apprendimento significativi per tutti gli allievi presenti in classe, volta a proporre attività educative didattiche mirate, progettate per soddisfare le esigenze dei singoli in un clima educativo in cui è consuetudine affrontare il lavoro didattico con modalità differenti. Si riferisce alle strategie che mirano ad assicurare agli studenti il raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo, attraverso una diversificazione dei percorsi di insegnamento. Indica le strategie didattiche finalizzate a garantire a ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie potenzialità intellettive (obiettivi diversi). 42. Quali sono i mediatori didattici individuati da Damiano?. Attivi, simbolici, analogici e logici. Attivi, iconici, logici e semiotici. Attivi, iconici, analogici, simbolici. 43. Quale metodologia può essere usata per regolare positivamente il clima della classe?. Flipped classroom. Debate. Token economy. 44. Qual è lo strumento educativo e didattico maggiormente usato?. L'e-learning. La voce. La mimica. 45. Cos'è la personalizzazione?. Si riferisce alle strategie che mirano ad assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo, attraverso una diversificazione dei percorsi di insegnamento. È una prospettiva metodologica di base capace di promuovere processi di apprendimento significativi per tutti gli allievi presenti in classe, volta a proporre attività educative didattiche mirate, progettate per soddisfare le esigenze dei singoli in un clima educativo in cui è consuetudine affrontare il lavoro didattico con modalità differenti. Indica le strategie didattiche finalizzate a garantire a ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie potenzialità intellettive (obiettivi diversi). 46. Cos'è il potenziale degli alunni?. Il valore degli allievi. Bisogna far leva sui risultati negativi per evitarli con determinazione. Impatta su: motivazione e empatia. Il valore degli allievi. Bisogna far leva sui risultati positivi raggiunti, contenendoli e bilanciandoli con quelli negativi. Impatta su: motivazione all’apprendimento, vissuto dell’allievo, successo formale e autostima. Il valore degli allievi. Bisogna far leva sui risultati positivi per incentivarli con determinazione. Impatta su: motivazione e empatia. 47. Quali sono le conseguenze di un clima negativo di classe?. Compromissione del livello di partecipazione, motivazione, deresponsabilizzazione, marginalizzazione e autostima. Compromissione del livello di partecipazione, motivazione, assenteismo. Compromissione del livello di partecipazione, motivazione ed emarginazione. 48. Cos'è la motivazione intrinseca?. È quella che promuove l’apprendimento significativo, rende capaci di comportarsi adeguatamente, di controllare le proprie tensioni, di essere curiosi e interessati. È legata al convincimento personale per cui i successi o gli insuccessi siano legati al proprio operato o a fattori esterni. Non ha origine da un interesse personale ma viene indotta dall’esterno. 49. Come si costruisce il clima della classe?. Ponendo attenzione all'organizzazione dell'aula e al livello della temperatura. Ponendo attenzione all'organizzazione, alle interazioni, all'intenzionalità educativa e alle regole. Ponendo attenzione all'organizzazione, alle azioni, alle regole quando serve. 50. Cosa significa condurre adeguatamente una classe. Significa non solo mantenere l’ordine, ma richiede competenze personali, competenze organizzative, competenze metodologiche e conoscenze. Significa mantenere l’ordine, competenze interpersonali competenze di problem solving e competenze di couseling. Significa avere solo competenze personali e metodologiche. 51. Quali sono i concetti fondamentali che influenzano la progettazione del docente?. Disabilità, menomazione, handicap. Disabilità, disturbo, difficoltà. Disabilità, disturbo, diversità. 52. Come deve essere il docente?. Autorevole e non autoritario. Aggressivo e intimidatorio. Autorevole e severo. 53. Cos'è il controllo prossimale?. È una strategia utilizzata per modificare una situazione di gruppo ingestibile.si interviene sul comportamento sbagliato dell’allievo (raramente) e con l’intervento pedagogico si riflette sull’accaduto. Consiste nel riprendere l’alunno indisciplinato di fronte a tutti con lo scopo che tutta la classe può imparare da questa situazione. È una strategia fondata sulla volontà di prevenire i comportamenti inadeguati che si ottiene mostrando di essere presenti anche fisicamente ai problemi che nascono in classe. È una strategia volta a promuovere il comportamento idoneo. Volta ad aumentare la partecipazione degli allievi con la vicinanza, controllare il comportamento inadeguato senza la comunicazione verbale, continuare la lezione senza interruzioni, far cessare un comportamento sbagliato senza rivolgersi direttamente, non intervenire pesantemente compromettendo la relazione, comunicare che agli insegnanti non sfugge nulla. 54. Che cos'è la performance?. L’abilità di eseguire un compito o un’azione senza l’influsso positivo negativo di fattori contestuali, ambientali e/o personali. E il grado di bravura nell’eseguire un compito anche in presenza di una menomazione. L’abilità di eseguire un compito o un’azione con l’influsso positivo negativo di fattori contestuali ambientali e/o personali. 55. Cosa vuol dire gestione della classe?. Significa pensare alle modalità comunicative più efficaci, impostare una relazione significativa con alunni/genitori/ colleghi, condurre una lezione funzionale all’apprendimento e verificare che i risultati attesi siano conseguiti. Significa pensare alle modalità comunicative più efficaci, assumere atteggiamenti coercitivi, condurre lezione funzionale all’apprendimento e verificare che i risultati attesi siano conseguiti. Significa pensare alle modalità comunicative più efficaci, impostare una relazione significativa con alunni/ genitori/ colleghi, porsi con aggressività per gestire la classe. 56. La comunicazione chiara impatta: Sul clima della classe, sulle relazioni. Sul rapporto tra scuola e famiglia. Nessuna delle precedenti. 57. Cos'è il modello ARCS?. È un modello ideato da Keller per suscitare adeguate motivazioni negli allievi. Occorrono due prerequisiti: riconoscimento del valore dell’attività proposta e consapevolezza delle possibilità di farcela. È articolato in quattro dimensioni: attenzione, rilevanza, fiducia e soddisfazione. È un modello ideato da Bateson per suscitare adeguate motivazioni negli allievi. Occorrono due prerequisiti: riconoscimento del valore dell’attività proposta e consapevolezza delle possibilità di farcela. È articolato in quattro dimensioni: attenzione, rilevanza, fiducia e soddisfazione. È un modello ideato da Bateson per suscitare adeguate motivazioni negli allievi. Occorrono due prerequisiti: riconoscimento del valore dell’attività proposta e consapevolezza delle possibilità di farcela. È articolato in quattro dimensioni: consapevolezza, autoefficacia, fiducia e soddisfazione. 58. Cos'è l'individualizzazione?. Si riferisce alle strategie che mirano ad assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo, attraverso una diversificazione dei percorsi di insegnamento. È una prospettiva metodologica di base capace di promuovere processi di apprendimento significativi per tutti gli allievi presenti in classe, volta a proporre attività educative didattiche mirate progettate per soddisfare le esigenze dei singoli in un clima educativo in cui è consuetudine affrontare il lavoro didattico con modalità differenti. Indica le strategie didattiche finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva attraverso possibilità elettive di coltivare le proprie potenzialità intellettive (obiettivi diversi). 59. Quando si rischia l'effetto pigmalione?. Quando si attribuiscono giudizi diversi nel valutare lo stesso compito. La tendenza a conservare la valutazione iniziale dell’alunno. Quando si hanno aspettative molto limitate o si propongono soltanto sfide di basso livello. 60. L'inclusione è... Si può definire come il tentativo di rispettare le necessità o esigenze di tutti, progettando ed organizzando gli ambienti di apprendimento e le attività in modo da permettere a ciascuno di partecipare alla vita di classe e all’apprendimento, nella maniera più attiva, autonoma e utile possibile. E' un insieme di strategie didattiche finalizzate a garantire a ogni studente una forma di eccellenza cognitiva. È il processo in cui gli studenti con esigenze particolari sono assorbiti nell’educazione tradizionale. Si propone il reperimento di risorse per consentire il raggiungimento di risultati nell’ambito dell’autonomia, socializzazione, comunicazione. 61. Cos'è l'essere addentro?. È una strategia volta a promuovere il comportamento idoneo. Volta ad aumentare la partecipazione degli allievi con la vicinanza, controllare il comportamento inadeguato senza la comunicazione verbale, continuare la lezione senza interruzioni, far cessare un comportamento sbagliato senza rivolgersi direttamente, non intervenire pesantemente compromettendo la relazione, comunicare che agli insegnanti non sfugge nulla. È una strategia fondata sulla volontà di prevenire i comportamenti inadeguati che si ottiene mostrando di essere presenti anche fisicamente ai problemi che nascono in classe. È una strategia utilizzata per modificare una situazione di gruppo ingestibile. Si interviene sul comportamento sbagliato dell’allievo (raramente) con l’intervento pedagogico si riflette sull’accaduto. Consiste nel riprendere l’alunno indisciplinato di fronte a tutti con lo scopo che tutta la classe possa imparare da questa situazione. 62. La personalizzazione. Indica le strategie didattiche finalizzate a garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza, facendo in modo che ognuno sviluppi i propri talenti personali. Nessuna delle precedenti. Indica le strategie finalizzate a garantire che tutti gli studenti raggiungano lo stesso livello e il raggiungimento delle competenze fondamentali del curricolo attraverso scelte didattiche differenziate. 63. Cos'è la metafora dell'insegnante come porta della conoscenza?. È l’insegnante che attraverso la mediazione didattica conduce agli alunni verso le scelte professionali. È l’insegnante che attraverso la mediazione didattica conduce gli alunni all’appropriazione dei sistemi simbolico-culturali. È l’insegnante che attraverso consigli ti dice come svolgere le attività assegnate. 64. Cos'è la motivazione estrinseca?. È legata al convincimento personale per cui i successi e gli insuccessi siano legati al proprio operato o a fattori esterni. Non ha origine da un interesse personale, ma viene indotta dall’esterno. È quella che promuove l’apprendimento significativo, rende capaci di comportarsi adeguatamente, di controllare le proprie tensioni, di essere curiosi e interessati. 65. Cos'è la metacognizione?. È la capacità dell’uomo di riconoscere il contesto attraverso segnali che definiscono la situazione. È la capacità di rendersi conto di ciò che accompagna i propri processi cognitivi, serve a controllare i nostri pensieri e quindi a dirigere i processi di apprendimento sviluppando appieno le potenzialità personali. È la capacità dell’uomo di unire il conosciuto con lo sconosciuto, di acquisire un saper fare ma anche un saper fare acquisizione di sapere, di riconoscere non soltanto ciò che era già noto, ma è il ricongiungere il riconoscimento con la scoperta. 66. Cos'è l'apprendimento significativo?. È un sistema di attività in cui l’allievo prende coscienza del saper stare in classe. Può essere: attivo - intenzionale - costruttivo - collaborativo - conversazione - riflessivo. È un sistema di attività in cui l’allievo prende coscienza di sistemi significativi, se ne appropria e li attribuisce agli eventi in base all’esperienze avute. Può essere: attivo - intenzionale - costruttivo - collaborativo - convenzionale - riflessivo. È un sistema di attività in cui l’allievo prende coscienza di sistemi significativi, se ne appropria e li attribuisce agli eventi in base alle esperienze avute. Può essere: globale/ analitico; sistematico/ intuitivo; verbale/ visuale. 67. Cos'è il teacher-centred approach?. Il teacher-centred approach è una metodologia, dove il docente gestisce l’apprendimento con una modalità bottom-up. Il teacher-centred approach è una metodologia, dove il docente gestisce in modo esclusivo l’apprendimento, ad esempio usando la lezione frontale, con una modalità di tipo top-down. Il teacher-centred approach è una metodologia, dove il docente gestisce in modo partecipativo l’apprendimento. 68. Cos'è l'effetto onda?. Un atteggiamento sicuro, preciso e determinato. È l’intervento effettuato per modificare una situazione di gruppo ingestibile.si interviene sul comportamento sbagliato dell’allievo (raramente) e con l’intervento pedagogico si riflette sull’accaduto. Consiste nel riprendere l’alunno indisciplinato di fronte a tutti con lo scopo che tutta la classe possa imparare da questa situazione. È il modo in cui ci si relaziona con lo spazio intorno al corpo, la distanza che c’è tra gli interlocutori. 69. Cosa stabilisce il DM 249/10?. Stabilisce che un docente deve: possedere capacità pedagogico-didattiche, saper scegliere gli strumenti tecnologici più adeguati, avere capacità di problem solving, che rendano agile il lavoro in classe. Stabilisce che un docente deve: possedere capacità pedagogico-didattiche, saper scegliere gli strumenti più adeguati, non necessariamente avere capacità relazionali e gestionali, basta che rendano fruttuoso il lavoro in classe. Stabilisce che un docente deve: possedere capacità pedagogico-didattiche, saper scegliere gli strumenti più adeguati, avere capacità relazionali e gestionali che rendono fruttuoso il lavoro in classe e partecipare attivamente alla gestione della scuola. 70. Cos'è il Burnout?. Indica una situazione di esaurimento è un deterioramento delle capacità individuali dell’alunno. È una stanchezza cronica, sia a livello fisico che psicologico, il soggetto tende perciò ad entrare in conflitto con colleghi e amici. Sperimenta frustrazione. Indica una situazione di esaurimento è un deterioramento delle capacità individuali in ambito lavorativo. È una stanchezza cronica, sia a livello fisico che psicologico, il soggetto tende perciò ad entrare in conflitto con colleghi e amici. Sperimenta frustrazione. È un gioco stupendo di simulazione di guida del Game Cube sviluppato nel 2001. 71. Nella didattica metacognitiva l'attenzione dell'insegnante è rivolta. all'elaborazione di materiale. all'elaborazione di metodi nuovi. promuovere strategie mentali superiori di auto-regolazione. 72. L'apprendimento cooperativo stimola un processo di crescita. Sia a livello cognitivo che sociale. Solo a livello sociale. Solo a livello emotivo. 73. La procedura didattica di autoistruzione verbale prevede che nel processo di apprendimento l'insegnante. Fornisca un aiuto continuo all'alunno con disabilità. Non fornisca aiuto all'alunno con disabilità. Riduca man mano l'aiuto iniziale fornito all'alunno con disabilità. 74. Cosa sono gli anticipatori?. Secondo Ausubel sono schemi o contenuti che anticipano i punti essenziali da acquisire a partire dalle preconoscenze. Un anticipatore è uno Scaffolding, cioè un’impalcatura di sostegno, data all’inizio dell’apprendimento. Sono attività da svolgere prima dell’inizio della lezione frontale. Nessuna delle precedenti. 75. Le strategie di Planning consentono di. Programmare una sequenza stabile di azioni e aiutarsi a svolgere regolarmente rispettando tutte le fasi previste per il raggiungimento di uno scopo o fine. Prevede gli accadimenti all’interno dell’aula, gestendo il caos delle relazioni e favorendo l’interdipendenza positiva. Programmare la sequenza di azioni e aiutarsi a svolgerla rispettando i compiti di ciascun componente del gruppo. 76. Cosa sono le procedure?. Norme assolute che ogni soggetto presente in classe deve rispettare. Indicazioni orientative di comportamento che ogni alunno può considerare come modello di riferimento. Modi specifici di compiere un’attività. 77. Secondo Nisbet e Shucksmith le strategie potrebbero essere organizzate globalmente su tre livelli, secondo il seguente percorso: Macrostrategie, Microstrategie, Strategia centrale. Strategia centrale, Macrostrategie, Microstrategie. Non è necessario seguire un percorso definito. 78. Cosa sono le regole?. Norme assolute che ogni soggetto presente in classe deve rispettare. Indicazioni orientative di comportamento che ogni alunno può considerare come modello di riferimento. Modi specifici di compiere un’attività. 79. Di cosa deve tenere conto l’insegnante?. Multidimensionalità, simultaneità, immediatezza, imprevedibilità, dominio pubblico e storicità. Dimensionalità, prevedibilità, storicità. Multidimensionalità, simultaneità, reciprocità, imprevedibilità, dominio pubblico e storicità. 80. Cos’è lo stile comunicativo?. Il modo in cui una persona interagisce a livello verbale, non verbale e paraverbale. Il modo in cui una persona interagisce a livello verbale e non verbale. Il modo di interagire con gli altri. 81. Cosa sono gli anticipatori?. Schemi che mettono in relazione le preconoscenze con gli elementi che vengono dall’esterno. Preconoscenze acquisite. Schemi da acquisire. 82. Quali sono gli stili cognitivi?. Globale/analitico, sistemico/intuitivo, verbale/visuale, impulsivo/riflessivo, dipendente/indipendente dal campo, convergente/divergente. Lo stile cognitivo è il modo globale in cui l’alunno esamina la realtà. Attivista, riflessivo, teorico, pragmatico. 83. Cos’è la presenza efficace?. Può essere una buona strategia quella di muoversi tra i banchi durante la spiegazione, parlando agli allievi, avvicinandosi a loro e con tranquillità. La vicinanza e l’uso del comportamento non verbale permette di intervenire su comportamenti inadeguati, senza necessità di interrompere la lezione. Il docente deve creare in classe un clima ostile e teso, rimanendo in cattedra, pretendendo il silenzio e la disciplina. L’alunno deve creare un’atmosfera motivata è favorevole. 84. Le tre qualità delle relazioni: Genuinità, stima, comprensione empatica. Genuinità, stima, comprensione reciproca. Genuinità, stima, comprensione. 85. Come possono essere i rinforzi positivi?. Sociali, di privilegio e tangibili. Primari e secondari. Sociali e tangibili. 86. Cosa afferma Deci?. Un individuo deve soddisfare il suo bisogno di autodeterminazione, di relazione, di competenza e autonomia. Un individuo deve soddisfare i bisogni psicologici e di competenza e autonomia. Un individuo deve realizzare i bisogni psicologici di autonomia e relazionalità. 87. Come possono essere le attività didattiche?. Individuali, competitive e cooperative. Individuali, strategiche e di gruppo. Cooperative aggressive e individuali. 88. Quali sono per Balducci i due possibili modelli didattici?. Puerocentrico, puramente centrato sulle esigenze del soggetto, e culturacentrico, meramente imperniato sulle istanze dell’oggetto. Puerocentrico, puramente centrato sulle esigenze del soggetto, e centrico, meramente imperniato sulle istanze dell’oggetto. Centrico, puramente centrato sulle esigenze del soggetto, e culturacentrico, meramente imperniato sulle istanze dell’oggetto. 89. Bandura ha parlato di: Autoefficacia ossia convinzione di raggiungere i risultati desiderati nell’esecuzione dei compiti. Autodeterminazione ossia bisogno di relazione, competenza e autostima. Nessuna delle precedenti. 90. Egotism Hypothesis: Per Covington gli uomini tendono ad attribuire a cause esterne alla propria persona gli insuccessi, mentre i successi sono attribuiti alla propria responsabilità, ciò per mantenere alto il livello di autostima. Per Brunner gli uomini tendono ad attribuire a cause esterne alla propria persona gli insuccessi, mentre i successi sono attribuiti alla propria responsabilità, ciò per mantenere alto il livello di autostima. Per Deci gli uomini tendono ad attribuire a cause esterne alla propria persona gli insuccessi, mentre i successi sono attribuiti alla propria responsabilità, ciò per mantenere alto il livello di autostima. 91. Uno dei metodi più sicuri per indurre lo studente ad affrontare un argomento difficile è quello di fargli scoprire il piacere legato al pieno ed effettivo funzionamento derivanti dalla nuova conoscenza. A chi appartiene tale affermazione?. Bruner. Deci. Bandura. 92. Quali variabili intervengono nelle scelte organizzative?. Tempi e spazi. Spazio e compito. Tempo, spazio, compito. 93. Cosa si intende per eterogeneità?. Background socioeconomico e culturale dell’alunno. Essere unici. Essere eterozigoti. 94. La tecnica dei tre passi: 1. considerazione, autorità minima e proposta alternativa; 2. Considerazione, proibizione in forma impersonale, annuncio delle conseguenze; 3. esprimere di nuovo considerazione e agire in modo coerente a quanto dichiarato in presenza. È uno strumento fondamentale per gestire la classe con un comportamento non verbale. È una metodologia didattica che si usa per arrestare un comportamento indesiderato. 96. Per un clima positivo Mitchell sostiene che ci sono tre fattori importanti, quali?. Qualità e intensità delle relazioni, stimolo all’apprendimento e modalità di conduzione e gestione della classe. Stimola l’apprendimento e modalità di conduzione e gestione della classe. Modalità di conduzione e gestione della classe. 96. Quali sono i fattori che possono influenzare in positivo o in negativo il nostro ambiente?. Rumori e organizzazione spaziale della classe. Oggetti luminosi appesi al muro. Finestre sbarrate. 97. Per un clima positivo Mitchell sostiene che ci sono tre fattori importanti, quali?. Qualità e intensità delle relazioni, stimolo all’apprendimento e modalità di conduzione e gestione della classe. Stimolo all’apprendimento e modalità di conduzione e gestione della classe. Modalità di conduzione e gestione della classe. 98. Come coinvolgere gli allievi nelle scelte curriculari?. Stabilendo un sistema di regole condivise. Tramite una relazione interpersonale. Tramite il gioco. 99. Che cos’è la capacità di autocontrollo?. È il risultato di una serie di competenze, deve essere prima appresa e poi affinata e mantenuta nel tempo. Essa è fondamentale per affrontare contesti potenzialmente stressanti, altrimenti il rischio è di mettere in atto azioni aggressive, punitive e poco adeguate in campo educativo e nella gestione del gruppo classe. È il risultato di una serie di competenze, deve essere prima appresa e poi affinata e mantenuta nel tempo essa è fondamentale per affrontare contesti potenzialmente stressanti. È il risultato (quindi un effetto) di un’interazione di più conflitti. 100. Cos’è la diversità?. Singolarità, unicità, avere una storia, una narrazione, un bagaglio di esperienze che ha influenzato il nostro stare nel mondo, cioè con noi stessi e con gli altri. Singolarità che rende unica la persona. Ciò che ci rende diversi dagli altri. 101. Quali sono le procedure metodologiche per stimolare il successo formativo e promuovere un clima positivo?. Porre attenzione a come vengono presentati obiettivi e aspettative, abbassare i livelli di competitività promuovendo la cooperazione, mostrare agli allievi come essi siano responsabili del proprio successo, enfatizzando lo sviluppo di un locus of control interno. Porre attenzione a come vengono presentati obiettivi e aspettative, abbassare i livelli di competitività promuovendo la cooperazione, mostrare agli allievi come essi non siano i responsabili del proprio successo, enfatizzando lo sviluppo di un locus of control interno. Porre attenzione a come vengono presentati obiettivi e aspettative. 102. Cos’è il withitness?. Capacità dell’insegnante di essere addentro cioè essere consapevole di ciò che accade in classe ed intervenire in tempo. Capacità del docente di tenere sotto controllo più eventi. Capacità dell’insegnante di essere addentro, cioè di promuovere l’empatia. 103. Chi parla di withitness?. Kounin. Bandura. Skinner. 104. cos’è l’overlapping?. La capacità di sovrapposizione, cioè di gestire contemporaneamente più attività di apprendimento, in modo che gli studenti possano essere coinvolti in diverse attività simultaneamente. Capacità dell’insegnante di essere addentro cioè essere consapevole di ciò che accade in classe ed intervenire in tempo. Capacità dell’insegnante di essere addentro, cioè di promuovere l’empatia. 105. Di quali capacità deve essere dotato l’insegnante secondo Kounin?. Entrambe. Withitness. Overlapping. |