Pedagogia sperimentale: l'inclusione scolastica

LA METODOLOGIA DI RICERCA SCIENTIFICA SEGUE UN ORDINE PER LA RACCOLTA DEI DATI. LOGICO CRONOLOGICO. SCIENTIFICO IDEOLOGICO. IPOTETICO INFERENZIALE. INDUTTIVO DEDUTTIVO.

IN UNA RICERCA SCIENTIFICA LA VARIABILE CHE VIENE MANIPOLATA AL FINE DI INDURRE UN CAMBIAMENTO NELL'ALTRA VARIABILE SI CHIAMA. VARIABILE DIPENDENTE. VARIABILE INDIPENDENTE. VARIABILE CORRELATA. VARIABILE IPOTETICA.

QUANDO UNO STRUMENTO DI MISURAZIONE SI PUO' DEFINIRE VALIDO. QUANDO IL RISULTATO OTTENUTO Può ESSERE GENERALIZZATO AD ALTRI CONTESTI. SE MISURAZIONI DELLO STESSO COSTRUTTO IN ALTRI CONTESTI E FATTI ALTRI STRUMENTI MI DANNO LO STESSO RISULTATO. QUANDO VIENE REPLICATA LA MISURAZIONE E MI FORNISCE SEMPRE LO STESSO RISULTATO. QUANDO Ciò CHE MISURA E' EFFETTIVAMENTE CIO' CHE SI INTENDEVA MISURARE.

COSA SI INTENDE PER PARADIGMA SCEINTIFICO. I VALORI E LE ESPERIENZE PASSATE DEL RICERCATORE. LE RISORSE E GLI STRUMENTI MESSI A DISPOSIZIONE DELLA RICERCA. LA PROSPETTIVA TEORICA DALLA QUALE IL RICERCATORE OSSERVA LA REALTA' E FORMULA UN'IPOTESI DI PARTENZA. IL METODO DI INDAGINE CHE IL RICERCATORE UTILZZA.

UN'IPOTESI DI RICERCA E' STATA VERIFICATA SE. PRIMA DELLA VERIFICA SONO STATI VARATI TUTTI I POSSIBILI RISULTATI DELL'OSSERVAZIONE O DELL'ESPERIMENTO. SONO STATI VARATI IN ANTICIPO QUALI RISULTATI PORTERANNO A RESPINGERE O AD ACCETTARE L'IPOTESI DI PARTENZA. E' STATO DECISO PRIMA DELLA VERIFICA COME ACCERTARE I RISULTATI. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

QUALE E' L'UTILITA' DEL SOCIOGRAMMA. CONSENTE ALL'INSEGNANTE DI FAVORIRE UN CLIMA DI LAVORO ARMONIOSO. CONSENTE AGLI ALLIEVI DI ALLARGARE I PROPRI RAPPORTI. RAPPRESENTARE I RISULTATI DEL TEST SOCIOMETRICO EVIDENZIATO LE POSIZIONI DEI VARI ALLIEVI RISPETTO AL GRUPPO-CLASSE. CONSENTE DI MISURARE LE RELAZIONI TRA STUDENTI ED INSEGNANTE.

QUALI SONO I VANTAGGI CHE CONSENTE DI OTTENERE LA SOMMINISTRAZIONE DI UN QUESTIONARIO. I DATI RACCOLTI GODONO DI MAGGIORE VALIDITA' RISPETTO ALL'INTERVISTA. OTTENERE MOLTE INFORMAZIONI SU OPINIONI O COMPORTAMENTI, IN TEMPI RAPIDI LAVORANDO SU UN GRANDE GRUPPO. L'ORDINE DI SUCCESSIONE DELLE DOMANDE E' ASSOLUTAMENTE LIBERA. NEL CASO DI UNA RISPOSTA NON ATTINENTE IL RICERCATORE Può RIFORMULARE LA DOMANDA.

CHE RUOLO HANNO GLI ALLIEVI IN UNA RICERCA DIDATTICO-EDUCATIVA. SONO I SOGGETTI CHE SOLLECITANO GLI INSEGNANTI A RIDEFINIRE L'EDUCAZIONE. DEVONO PARTECIPARE ATTIVAMENTE AL PROGETTO ED ESSERE CONSAPEVOLI DEL PROCESSO EDUCATIVO IN CUI SONO INSERITI. E' IL PUNTO DI PARTENZA DI TUTTO IL LAVORO EDUCATIVO. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

AFFINCHE' LA PEDAGOGIA POSSA LEGITTIMARSI COME SCIENZA COMPLESSA HA BISOGNO. PORTARE DENTRO DI SE LA STORIA DELL'INTERO UNIVERSO. Nessuna delle altre risposte. DI UNO STATUTO EPISTEMOLOGICO CHE NE RICONOSCA LA COMPLESSITA'. DI DIALOGARE CON GLI ALTRI SAPERI DELLE SCIENZE UMANE.

L'AMBITO EMPIRICO NECESSITA. Nessuna delle altre risposte. DI RIFLESSIONE E DI ESPLORAZIONE DI FENOMENI CHE POSSONO ESSERE SOTTOPOSTI AD OSSERVAZIONE, ANALISI, COMPARAZIONE E REGISTRAZIONE. DI INDAGINI DI LABORATORIO. DI UNO STATUTO EPISTEMOLOGICO.

NELLA RICERCA EDUCATIVA E' IMPORTANET SEPARARE IL SOGGETTO DALL'OGGETTO DI INDAGINE. COME. PRESCINDERE DALLA STORIA E DAL PUNTO DI VISTA SULLA REALTA' DEL SOGGETTO. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. TIRANDO FUORI IL SOGGETTO DAL CONTESTO INDAGATO. UTILIZZANDO IL SOGGETTO SOLO COME "REGISTRATORE" DI DATI OGGETTIVI.

LA FAMIGLIA RAPPRESENTA UN LUOGO DI APPRENDIMENTO E DI CRESCITA NELLA MISURA IN CUI. SI SUPERANO I CDOMPITI DI SVILUPPO. SI AFFRONTANO I PERIODI CRITICI. LA FAMIGLIA MATURI UN'IDENTITA' DELLA FAMIGLIA. NELLA MISURA IN CUI SI SOSTENGONO INTENZIONALMENTE', ATTRAVERSO MODELLI E VALORI, ESPERIENZE DI CRESCITA DEGLI INDIVIDUI DI FORMAZIONE.

OGNI ESPERIENZA E'. EDUCATIVA E SI SVOLGE NEL TEMPO. INDIPENDENTE DALLA COSCIENZA. A SE' STANTE E NON SI RELAZIONE CON LE ALTRE ESPERIENZE. UNIDIREZIONALE.

QUANDO L'ESPERIENZA E' VALIDA. NELLA MISURA IN CUI SVILUPPA LE ABILITà DI PROBLEM SOLVING. NELLA MISURA IN CUI PERMETTE DI PERCEPIRE CONNESSIONI O SUCCESSIONI. QUANDO VIENE RIPETUTA Più VOLTE. NELLA MISURA IN CUI ATTIVA PROCESSI DECISIONALI.

QUANDO DICIAMO: L'INSEGNANTE VALUTA LA PROSSEMICA DELLA COMUNICAZIONE COSA INTENDIAMO. VALUTARE IL LINGUAGGIO NON VERBALE E LA DISTANZA SPAZIALE DA USARE A SECONDA DELL'EMOZIONE DELL'EMOZIONE CHE SI VUOLE ESPRIMERE AL PROPRIO INTERLOCUTORE. VALUTARE IL LINGUAGGIO VERBALE. METTERSI IN PROSSIMITà DEL PROPRIO INTERLOCUTORE. VALUTARE L'APPRENDIMENTO ESPLICITO.

LO SVILUPPO NEUROLOGICO ATIPICO E' UN'ESPRESSIONE CHE INTERESSA. DISTURBO DELLO SPETTREO AUTISTICO. I DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO. DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO. I PROCESSI DI APPRENDIMENTO IMPLICITO CHE PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DEI MACRO ARGOMENTI ESPLICITI E POSSONO INFLUENZARLI NOTEVOLMENTE.

PER CAPIRE SE UN BAMBINO HA DSA. NON HA UN DISTURBO AFFETTIVO PRIMARIO. NON HA RITARDO MENTALE. IL SUO SISTEMA SENSORIALE E' INTEGRO. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

LE CARATTERISTICHE DEFICITARIE NELLA LETTURA DI UN DSA SONO. VELOCITA' DI LETTURA E NUMERO DI ERRORI COMMESSI. LA LETTURA E' FLUENTE MA VI SONO MOLTI NEOLOGISMI. LETTURA FLUENTE SENZA ERRORI. VA VALUTATO IL SOLO FATTORE ACCURATEZZA.

QUALI SONO LE CONSEGUENZE FUNZIONALI DI UN DISLESSICO EVOLUTIVO DA ADULTO NEL CASO CHE ABBIA COMPENSATO. IMPOSSIBILITA' DI STUDIARE SENZA AIUTO. LETTURA MOLTO STENTATA E INACCURATA. AFFATICABILITA' IN TUTTI I COMPITI CHE RICHIEDONO LA LETTURA CON CONSEGUENZE FUNZIONALI TIPO CEFALEE E BASSA AUTOSTIMA. RIFIUTO DELLA SCOLARIZZAZIONE.

LIVELLI DI BASSA AUTOSTIMA, CONCETTO DI SE' NEGATIVO, ANSIA E DEPRESSIONE CARATTERIZZANO SPESSO. IL DISLESSICO EVOLTUIVO ADULTO. IL RITARDO MENTALE. I DISLESSICI RECUPERATI. LO STUDENTE CON CARATTERISTICHE ANTISOCIALI.

LO STRUMENTO DI CALSSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DI DISABILITA' RIVELO' PRESTO VARI LIMITI. IN QUANTO TROPPO STANDARDIZZATO. IN QUANTO NON IN GRADO DI FORNIRE PER OGNI SINGOLO DISTRUBO LE INDICAZIONI DIAGNOSTICHE. IN QUANTO EVIDENZIA DEI LIMITI SUI CRITERI DI INCLUSOIONE DI UNA DIAGNOSI. IN QUANTO SI FOCALIZZA SULLE CAUSE DELLA PATOLOGIA IGNORANDO LE CONSEGUENZE.

LA DEFINIZIONE "UN PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO DEVE ESSERE PREDISPOSTO PER TUTTI GLI ALUNNI CON BES ANCHE PER COLORO CHE ABBIANO UNO SVANTAGGIO CULTURALE,SOCIALE E PERSONALE " FA RIFERIMENTO. SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 215/87. CIRCOLARE MINISTERIALE 277/75. LEGGE 118/71. CIRCOLARE MIUR 6 MARZO 2013.

SAPERE CO-IDEARE, CO-CONDURRE, CO-MONITORARE PROGETI INNOVATIVI PER L'INTEGRAZIONE E' UN'AREA DI COMPETENZA ORGANIZZATIVA. DELL'INSEGNANTE DI SOSTEGNO. DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. DEL PEDAGOGISTA CLINICO. DELLO PSICOLOGO.

PER FORNIRE UNA SPIEGAZIONE DEL DISAGIO SCOLASTICO OCCORRE PRENDERE IN ESAME. IL SOLO COTESTO FAMIGLIARE. SIA IL MACROSISTEMA DI CUI FANNO PARTE LE ISTITUZIONI E LE TRADIZIONI CULTURALI, SIA IL MACROSISTEMA DELL'AMBIENTE DI VITA E DELLE RELAZIONI PERSONALI. IL GRUPPO DEI PARI. IL SOLO CONTESTO SCOLASTICO.

NELLA SCUOLA INCLUSIVA DELL'INFANZIA E' IMPORTANTE. RAGIONARE NEL SENSO DEL: SA FARE/ NON SA FARE. ATTUARE UN PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO SECONDO UNA LOICA COSTRUTTIVISTA. FAVORIRE AL CONDIVISIONE DI SENTIMENTI ED EMOZIONI, FAVORIRE IL LAVORO DI GRUPPO, PARTIRE DALLE COMPETENZE DEL BAMBINO E STIMOLARE LA FIDUCIA, FAVORIRE L'ACCETTAZIONE DELLE REGOLE, STIMOLARE L'USO DEI CANALI PERCETTIVI. PROMUOVERE LA METACOGNIZIONE E L'APPRNEIMENTO PER SCOPERTA ATTRAVERSO UNA DIDATTICA LABORATORIALE- ESPERIENZIALE.

COMPAGNI DI BANCO COME RISORSA, METACOGNIZIONE E METODI DI STUDIO, VALUTAZIONE E VERIFICA E FEEDBACK SONO. 3 DELLE 7 DIMENSIONI SU CUI LAVORARE PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA PRESENTATE NELLA GUIDA ERICKSON BES SCUOLA. I 3 ELEMENTI DA COLTIVARE IN CASO DI DIAGNOSI DI ADHD. 3 ASPETTI INDIVIDUATI DALLA PEDAGOGIA CLINICA PER INCREMENTARE LECOMPETENZE DEI BES. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

CON IL TERMINE INCLUSIONE SI INTENDE. UN RICONOSCIMENTO CHE DEVE COINVOLGERE TUTTI GLI ALUNNI E NON LIMITARSI SOLTANTO ALLE CATEGORIE DI DISABILI O DI SVANTAGGIATI. INTEGRARE NELLA DIDATTICA ALCUNE CATEGORIE SVANTAGGIATE COME I DISABILI O COLORO CHE SOFFORNO DI DISAGIO CULTURALE/SOCIALE E CREARE NUOVE OCCASIONI DI APPRENDIMENTO CHE POSSONO FAR EMERERE LE DIVERSE ABILITA' E NON LE DIABILITA' COMPARATE. INCLUSIONE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP. INCLUIONE DEI PORTATORI DI HANDICAP.

DA QUALE ORGANO VIENE REDATTO IL PDP. CONSIGLIO DI CLASSE. ISTITUZIONI SOCIO-SANITARIE. CONSIGLIO DI ISTITUTO. DIRIGENTE SCOLASTICO.

UNA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INTEGRATA CHE COORDINI I SERVIZI SCOLASTICI SANITARI CULTURALI, UNA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INTEGRATA CHE COORDINI I SERVIZI SCOLASTICI SANITARI CULTURALI, RICREATIVI E SPORTIVI PER DIVENTARE SOCIALE E PROFESSIONALE E' STATA MESSA A PUNTO DA. LEGGE 104/1992. LEGGE 118/71. LEGGE 517/1977. RIFORMA GENTILI 1923.

IL FINE ULTIMO DELL' ELABORAZIONE DI UN PIANO DI LAVORO INDIVIDUALIZZATO E PERSONALIZZATO E'. FINALIZZATO UNICAMENTE A GARANTIRE IL SUCCESSO NELL'APPRENDIMENTO ED EVITARE L'ABBANDONO SCOLASTICO. FINALIZZATO UNICAMENTE A DISPENSARE DAL COPIARE ALLA LAVAGNA. RIVOLTO SIA ALL'ASPETTO PEDAGOGICO-DIDTTICO, CHE RIABILITATIVO, CHE FUNZIONALE E SOCIALE PER GARANTIRE L'INSERIMENTO NEL TESSUTO SOCIALE DEL BAMBINO DIVERSAMENTE ABILE. FINALIZZATO UNICAMENTE A RATIFICARE UN PROFILO DINAMICO FUNZIONALE.

IN UN ACOMUNITA' DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO E' IMPORTANTE. CREARE GRUPPI MOLTO OMOGENEI. CHE SI PRODUCA AUTOMATICAMENTE UN APPRENDIMENO SIGNIFICATIVO PONENDO OBIETTIVI ELEVATI AI SINGOLI ALUNNI. CHE L'APPRENDIMENTO SIA CONDIVISO DA INSEGNATI ED ALUNNI E CHE IL DOCENTE SAPPIA MODULARE LA MEDIAZIONE DEI COMPONENTI DEL GRUPPO MA SAPPIA CNHE RESTARE DIETRO LE QUINTE PER FARLO ESPRIMERE IN AUTONOMIA. PREMIARE I PU' ABILI.

LE SORELLE AGAZZI NELLA LORO IDEA DI EDUCAZIONE HANNO INTRODOTTO. A SCUOLA DEVE RIPRODURRE L'AMBIENTE PIU' FAMILIARE PER I BAMBINI, OVVERO LA CASA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. L'USO DELLE "CIANFRUSAGLIE". L'IMPORTANZA DI UNA FORMAZIONE PSICOLOGICA DELL'EDUCATRICE E DI UNA PROFONDA ADESIONE SPIRITUALE.

TRA GLI ELEMENTI CENTRALI DEL METODO AGAZZI RITROVIAMO. L'AUTORITA' DELL'INSEGNANTE. IL RIGORE IN CLASSE. IL PRANZO E L'IGIENE ASSUMONO UNA FUNZIONE EDUCATIVA FONDAMENTALE. IL CONTATTO CON LA NATURA, L'EDUCAZIONE ALL'APERTO.

IN QUALE ATTIVITA' LE SORELLE AGAZZI CREDEVANO PARTICOLARMENTE E NELLA QUALE I BAMBINI RIUSCIVANO NON SOLO AD IMPARARE LA DIVERSITA' E LE CARATTERISTICHE DELLE STAGIONI E DEI FENOMENI ATMOSFERICI, MA ANCHE DI INSTAURARE UNN RAPPORTO POSITIVO CON L'AMBIENTE. L'ESPLORAZIONE. IL GIARDINAGGIO. L'ESPLORAZIONE. LA SCIENZA.

MARIA MONTESSORI APRE NELLA CITTA' DI __________________ LA PRIMA "CASA DEI BAMBINI". MILANO. ROMA. ANCONA. NAPOLI.

IL RUOLO DELLA MAESTRA NELLA "CASA DEI BAMBINI" E' DI. INDICARE I GIOCHI CON I QUALI IL BAMBINO DOVRA' GIOCARE. VIGILARE SULL'USO CORRETTO DEL MATERIALE PREFERITO DAL BAMBINO. PREDISPORRE LE ATTIVITA' GIORNALIERE E SETTIMANALI. PROPORRE IL MATERIALE PIU' ADATTO AI BISOGNI DEL BAMBINO.

LA MONTESSORI E' FAMOSA. PER AVER ISTITUITO LA SCUOLA MATERNA. PER AVER DEDICATO LA SUA CARRIERA ALLA CURA DEI BAMBINI "ANORMALI". PER L'USO DELLE FORME GEOMETRICHE. PER AVER INTRODOTTO L'ATTIVITA' DEL GIARDINAGGIO.

COME ERA L'AMBIENTE DELLA CASA DEI BAMBINI. UN AMBIENTE CON MOLTI GIOCATTOLI. UN AMBIENTE ORDINATO CON BANCHI E CATTEDRA. UN AMBIENTE NON MOLTO CURATO. iN UN AMBIENTE IN CUI I BAMBINI SONO LIBERI DI MUOVERSI IN CUI SI TROVANO MATERIALI DIDATTICI CHE SVILUPPINO LA MOTIVAZIONE E LA CONCENTRAZIONE DEL BAMBINO.

COSA SI INTENDE CON IL CONCETTO MONTESSORIANO DI MENTE ASSORBENTE. MENTE INCONSCIA CHE CRESCENDO ASSORBE IL SUO AMBIENTE IN MODO INCONSAPEOLE PASSANDO DALL'INCONSCIO ALLA COSCIENZA. MENTE VIVIDA E VIGILE. MENTE CHE AASORBE UNICAMENTE LE EMOZIONI. MENTE CHE AASORBE UNICAMENTE LE PERCEZIONI.

COSA SI INTENDE CON APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO A SCUOLA. IMPARARE A CONOSCERE, IMPARARE A FARE, IMPARARE A VIVERE INSIEME, IMPARARE AD ESSERE. ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE. QUELLO CHE INTERCORRE TRA DOCENTE E DISCENTE. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA SCUOLA DLL'INFANZIA. ALLEGGERIRE LE FAMIGLIE CON GENITORI LAVORATORI. INSEGNARE FIN DA SUBITO LA LINGUA INGLESE. INSEGNARE I DUE SAPERI DELLA DIDATTICA :SAPER LEGGERE E SAPER FARE DI CONTO. CONDIVISIONE, SOCIALZZAZIONE, CONSAPEVVOLEZZA DI SE' E DELL'ALTRO, ESPRESSIONE DELLA CREATIVITA'GETSUALITA'.

IL GIOCO CONSENTE. DI COSTRUIRE UN IO INTEGRATO. DI SVILUPPARE 3 CAPACITà FONDAMENTALI: FARE ASCOLTARE E PENSAR. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. DI IMPARARE A SOCILAIZZARE E RISPETTARE LE REGOLE.

COSA SOSTIENE IN TEMA DI INCLUSIONE IL DPCM 185/2006. CHE IL SOSTEGNO VIENE DEDICATO SOLO AGLI ALUNNI CON MINORANZA FISICA PSICHICA O SENSORIALE CON DEFICIT GRAVE E PROGRESSIVO. L'INCLUSIONE DEI SOGGETTI DISABILI O CHE INCONTRANO DIFFICOLTA'. CHE GLI INVALIDI CIVILI POTEVANO ESSERE ISCRITTI NELLA SCUOLA DI TUTTI. IL DIRITTO DI ISTRUZIONE ANCHE AGLI STUDENTI CON DISABILITA' DEGLI ISTITUTI SUPERIORI.

TRA LE MISURE DISPENSATIVE ADOTTATE CON SOGGETTI DSA IN AMBITO SCOLASTICO SI RITROVA. SOMMINISTRARE PIU' VERIFICHE SCRITTE CHE ORALI. INCREMENTARE LA LETTURA IN CLASSE. SOMMINISTRARE PIU' VERIFICHE ORALI CHE SCRITTE. FAVORIRE L'AUTONOMIA DELLO STUDENTE.

TRA GLI STRUMENTI COMPENSATIVI IN CONTESTO EDUCATIVO CON ALUNNI BES RITROVIAMO. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. L'UTILIZZO DI MAPPE CONCETTUALI. UN PROGRAMMA DI VIDEO SCRITTURA. VOCABOLARIO TRAMITE L'USO DI CD.

DEFINIRE LO SCOPO DELLA LEGGE 107 DEL 2015. CREARE UNA SCUOLA BUONA. CREARE LA SOCIETA' DELLA CONOSCENZA. PROMUOVERE L'AUTONOMIA SCOLATSICA ATTRAVERSO LO SVILUPPO DI UNA DIMENSIONE EUROPEA DI CITTADINANZA. Nessuna delle altre risposte.

LA DISLESSIA EVOLUTIVA QUALI VISSUTI EMOTIVI PRODUCE IN ADOLESCENZA. ASSUNZIONE DI COMPORTAMENTI DEVIANTI. NEGARE LA DIFFICOLTA' E RIFIUTO DELL'AIUTO DEGLI ALTRI PER NON APPARIRE IN UNA CONDIZIONE DI INFERIORITA'. DISTURBO DI PERSONALITA' ANTISOCIALE. DISTURBI DI IDENTITA'.

GLI INTERVENTI RIABILITATIVI IN CASO DI DSA POSSONO ESSERE DI DUE TIPI. SULLA PRESTAZIONE E SULLE COMPONENTI DELLA PRESTAZIONE. SULLA VALUTAZIONE E LA VERIFICA DEGLI ESITI. SUGLI OBIETTIVI E I TEMPI DI LAVORO. BASATI SUI FATTORI EMOTIVI E SOCIALI.

COME Può INTERVENIRE LA FAMIGLIA PER AIUTARE IL BAMBINO DSA NEI PROPRI COMPITI SCOLASTICI. E' UTILE CHE LA FAMIGLI NON INTERVENGA SULLE ATTIVITA' SCOLASTICHE. PONENDOSI COME TUTOR, METTENDO A DISPOSIZIONE STRUMENTI CHE POSSONO AGEVOLARE L'APPRENDIMENTO E METTENDOSI IN CONTATTO CON GENITORI DI ALTRI BAMBINI DSA. AFFIDANDO L'AIUTO A DEGLI SPECIALISTI COMPETENTI. PONENDO SUI PROPRI FIGLI ASPETTATIVE PIU' ELEVATE.

COSA E' IMPORTANTE ADOTTARE AL FINE DI COSTRUIRE DEI PERCORSI DI AMBIENTAMENTO PER TUTTI I BAMBINI CON DSA. DEI PROTOCOLLI DI ACCOGLIENZA. UN'ATTREZZATURA TECNOLOGICA ADEGUATA. UN CORPO INSEGNANTI DI SOSTEGNO. DEGLI AMBIENTI ADEGUATAMENTE STRUTTURATI.

I DIRITTI DEGLI STUDENTI DSA. PER LE LINGUE STRANIERE STRUMENTI COMPENSATIVI CHE POSSONO FAVORIRE LA COMPRENSIONE VERBALE ED EVENTUALMENTE ANCHE L'ESONERO. UNA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. L'USO DI STRUMENTI COMPENSATIVI.

COSA SI INETNDE CON DEFICIT DI TEORIA DELLA MENTE. UN DISTURBO LEGATO AD UNA DIFFICOLTà DI STARE IN RELAZIONE CON GLI ALTRI. E' UN DEFICIT CHE INDICA UN RITARDO COGNITIVO. INCAPACITà DI CAPIRE IL PUNTO DI VISTA ALTRUI E DI IMMAGINARE E CAPIRE COSA GLI ALTRI STANNO PROVANDO. SI TRATTA DI UN DISTURBBO LEGATO AD UNA DIFFICOLTA' DI PROVARE EMOZIONI.

UNA PRATICA EDUCATIVAMOLTO UTILE PER IL BAMBINO AUTISTICO CHE AVVIENE ATTRAVERSO LA RELAZIONE. LA PET THERAPY. LA STIMOLAZIONE SENSORIALE. LA MUSICOTERAPIA. LA PSICOMOTRICITA'.

PERCHE' E' IMPORTANTE IL LAVORO DI EQUIE NELL'INTERVENTO EDUCATIVO. PER LA VALUTAZIONE E RIELABORAZIONE DEGLI EVENTI. PER LA GESTIONE DELLE EMRGENZE E DEGLI IMPREVISTI. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. PER LA CONDIVISIONE DI STRATEGIE E METODOLOGIE DI LAVORO.

IN COSA CONSISTE UN INTERVENTO PSICOEDUCATIDO ATTRAVERSO IL MODELING. SCOMPORRE IL COMPITO ATTRAVERSO SEQUENZE OTTIMALI. ACQUISISZIONE DI COMPORTAMENTI NUOVI E FUNZIONALI ATTRAVERSSO L'OSSERVAZIONE E L'IMITAZIONE. CONTENERE LE RISPOSTE NEGATIVE TOGLIENDO UN PRIVILEGIO. AIUTARE I BAMBINI ESIBENDO DEGLI ESEMPI.

L'APPRENDIMENTO PASSA ATTRAVERSO L'ESPERIENZA PRATICA E I LABORATORI E'. UN CONCETTO LEGATO ALLA RICERCA PSICOLOGICA. RIFERITO AL CONCETTO DI PUEROCENTRISMO. RIFERITO ALL'INTELLIGENZA OPERATIVA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE.

AFFINCHE' L'UTILIZZO DI SOFTWARE DIDATTICI POSSA RISULTARE UN VALIDO AUSILIO PER GLI ALUNNI BES E' IMPORTANTE CHE SODDISFI DUE IMPORTANTI CRITERI. INCREMENTO DI ABILITA' VERBALI E LOGICO ANALITICHE. LA PIANIFICAZIONE E IL MONITORAGGIO. ACCESSIBILITà ED EFFICIENZA. L'UTILIZZO CONTINUATIVO E L'EFFICACIA.

TRA I VANTAGGI DELLA PEER EDUCATION SI RITROVA. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. INCREMENTO DI AUTOSTIMA DI ENTRAMBI I SOGGETTI. CHI APPRENDE MIGLIORA LE PROPRIE STRATEGIE DI STUDIO E DI RISOLUZIONE DEI PROBLEMI GRAZIE ALL'IDENTIFICAZIONE CON L'ALUNNO TUTOR. L'ALUNNO TUTOR RINFORZA LE PROPRIE CONOSCENZE E LE PROPRIE STRATEGIE DI APPRENDIMENTO.

UNO DEI FATTORI FONDAMENTALI NELL'INCREMENTARE LA CAPACITA' DEGLI ALUNNI DISABILI E NON DI AUTODETERMINARSI E'. LA FORMAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE. LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE DELL'ALUNNO. LA FLESSIBILITA' DIDATTICA DEL DOCENTE. IL LIVELLO DI AUTOEFFICACIA DEL DOCENTE.

NEL CONTESTO EDUCATIVO CON IL TERMINE SCAFFOLDING SI INTENDE. PROMUOVERE IL COOPERATIVE LEARNING. PROMUOVERE COMPORTAMENTI NON DISCRIMINATORI. TUTTE LE RISPOSTE SONO CORRETTE. IL SOSTEGNO, L'IMPAALCATURA OFFERTI DALLA PERSONA ESPERTA CHE AIUTA QUELLA MENO ESPERTANEL PROCESSO DI PROBLEM SOLVING.