pedagogia sperimentale - nuovo PIACENZA
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Título del Test:![]() pedagogia sperimentale - nuovo PIACENZA Descripción: domande 031 - 072 |




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La prima riga della matrice dei dati deve contenere i nomi delle variabili?. Sì, in modo che il programma di elaborazione dati possa riconoscerli. No, aumenterebbe la complessità della matrice. Sì, per capire quante sono le variabili. Sì, per renderla maggiormente comprensibile al ricercatore. Cosa rilevano le variabili cardinali?. Dati personali. Conoscenze. Abilità. Comportamenti. E' necessario inserire segni di trattino basso _ (underscore) nei concetti presenti nei testi preinterpretati?. No, altrimenti si va a capo nei programmi di videoscrittura. Sì, altrimenti non possono essere inseriti in matrice dei dati. No, altrimenti non possono essere scritti nel foglio elettronico. Sì, perché esistono concetti che devono essere espressi con più parole. A quale tipologia di corpo testuale si applica la tecnica della costruzione di categorie a posteriori?. lunghi e complessi: diari di bordo e/o annotazioni di osservazioni libere. non troppo lunghi e complessi: risposte aperte di questionari semistrutturati che prevedano uno spazio delimitato per risposte aperte. brevi e molto complessi. lunghi e poco comlplessi. Cosa calcola l’analisi della frequenza lessicale?. calcola quante volte i termini ricorrono all'interno di un testo al fine di individuare il lessico specifico. calcola quante volte i termini ricorrono all'interno di un testo al fine di individuare il lessico ricorrente, per descrivere un fenomeno o una situazione. calcola quanti sinonimi di uno stesso termine vengono utilizzati all'interno di un testo per descrivere un fenomeno o un asituazione. calcola il numero di termini presenti all'interno di un testo. Definizione di media aritmetica?. E’ la modalità della variabile con frequenza più alta. E’ la somma dei valori di tutte le modalità della variabile, tenendo conto di quanti casi sono presenti per ciascuna modalità, divisa per il numero dei casi. E’ la modalità della variabile che, nella distribuzione ordinata dei casi, lascia alla sua sinistra e alla sua destra lo stesso numero di casi. E’ il valore che sta nel mezzo della distribuzione di frequenza. Per quali variabili si può trovare la media aritmetica?. Per le variabili categoriali ordinate e cardinali. Solo per le variabili cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate, categoriali ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate e cardinali. Per quali variabili si può trovare la mediana?. Per le variabili categoriali non ordinate, categoriali ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate e categoriali ordinate. Per le variabili categoriali non ordinate e cardinali. A cosa serve trovare un intervallo di fiducia?. Per quantificare il margine di errore nel passaggio dai parametri del campione a quelli della popolazione, nei campionamenti non probabilistici. Per quantificare il margine di errore nell'estrazione di un campione probabilistico. Per quantificare il margine di errore nel passaggio dai parametri del campione a quelli della popolazione, nei campionamenti ragionati. Per quantificare il margine di errore nel passaggio dai parametri del campione a quelli della popolazione, nei campionamenti probabilistici. Definizione di indice di dispersione: Un valore sintetico che dice intorno a quale punto è localizzata la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice quanto è ampia la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice dove si trova un soggetto rispetto al resto della distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice quanti sono i casi per ciascuna modalità della variabile. Definizione di indice di posizione: Un valore sintetico che dice intorno a quale punto è localizzata la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice dove si trova un soggetto rispetto al resto della distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice quanti sono i casi per ciascuna modalità della variabile. Un valore sintetico che dice quanto è ampia la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Definizione di punteggio standardizzato (detto anche punteggio z): Un indice che dice quanto è distante un soggetto dallo scarto tipo della distribuzione in termini di media. Un indice che dice quanto è scartato un soggetto dalla media della distribuzione in termini di distanza. Un indice che dice qual è lo scarto tipo di un soggetto dalla media della distribuzione in termini di distanza. Un indice che dice quanto è distante un soggetto dalla media della distribuzione in termini di scarti tipo. Cos’è un centile?. Una delle 100 parti uguali in cui si può dividere la distribuzione ordinata dei casi. Uno dei punti che dividono in 100 parti uguali la distribuzione ordinata dei casi. Uno dei 100 punti z calcolabili. Uno dei 100 punti T calcolabili. Definizione di scarto tipo: E’ la radice quadrata della media. E’ la radice quadrata della devianza. E’ la radice quadrata della varianza. E’ la radice quadrata dello scarto semplice. Definizione di devianza. E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalla norma. E’ la somma delle differenze dei quadrati di ciascun punto della distribuzione dalla media. E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalla media, elevate al quadrato. E’ la condizione di un punto della distribuzione che non rispetta le norme stabilite. Definizione di scarto semplice: E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalle proprie frequenze. E’ la somma delle differenze della media dal punto centrale della distribuzione. E’ la somma delle differenze della media dalle frequenze dei punti della distribuzione. E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalla media aritmetica della distribuzione stessa. Definizione di varianza: E’ la devianza diviso la media. E’ la devianza diviso lo scarto semplice. E’ la devianza diviso la frequenza semplice. E’ la devianza diviso il numero dei casi. La differenza interquartilica si calcola per quale tipo di variabili?. Categoriali non ordinate e cardinali. Categoriali ordinate e non ordinate. Categoriali ordinate e cardinali. Categoriali e cardinali. Si devono ordinare i casi prima di individuare i quartili?. Non ci sono ragioni particolari, è una nostra scelta. Sì, perché altrimenti il terzo quartile non sarebbe maggiore del primo quartile. Sì, perché altrimenti a seconda di come si dispongono i casi avremmo quartili diversi. No, solo per ragioni di comprensibilità, l’ordine non è importante. E' importante che lo scarto tipo abbia la stessa unità di misura della media?. Sì, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando è vicino a 0. No, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando lo scarto semplice è uguale a 0. No, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando la devianza viene divisa per il numero dei casi. Sì, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando è vicino ad 1/3 della media. A cosa servono i centili?. A dire quale punto T della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. A dire quale punto L della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. A dire quale punto z della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. A dire quale percentuale della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. Quale tra questi indici NON deriva da una ricodifica dei punti z?. Punto C di Guilford. Centile. Punto T. Punto pentenaria. A cosa servono i punti della distribuzione pentenaria?. A trovare i punti z a partire dalle categorie basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. A trovare i centili a partire dalle categorie basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. A trovare i punti T a partire dalle categorie basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. A definire soggetti che in un test hanno ottenuto un punteggio basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. Cosa indica il coefficiente di correlazione (r)?. indica la forza delle relazioni tra due fattori, valore +1 minima correlazione positiva, valore 1 minima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due variabili, valore +1 minima correlazione positiva, valore 1 minima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due fattori, valore +1 massima correlazione positiva, valore 1 massima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due variabili, valore +1 massima correlazione positiva, valore 1 massima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. Cos’è l’indice X quadro?. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente è distante dalla situazione di assenza di relazione. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente e la situazione di assenza di relazione sono significative. E’ un indice che dice quanto la situazione di assenza di relazione è significativ. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente è significativa. Definizione di frequenza osservata. E’ il numero di casi che hanno una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi totali presenti in una tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data modalità di una delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che avrebbe una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata se fossimo in condizione di assenza di relazione tra le due variabili. Definizione di frequenza attesa: E’ il numero di casi totali presenti in una tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data modalità di una delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che avrebbe una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata se fossimo in condizione di assenza di relazione tra le due variabili. Cosa si intende valutare con l’analisi delle differenze prima-dopo?. si intende valutare il cambiamento, se la performance successiva ad un certo intervento educativo è differente (statisticamente) dalla performance prima dell'intervento stesso. si intende valutare il cambiamento costante nel tempo. si intende valutare il cambiamento, se un fattore dopo ad un certo intervento educativo è differente (statisticamente) dal fattore individuato prima dell'intervento stesso. si intende valutare il perdurare di una performance nel tempo. L’analisi delle differenze pre-post utilizza tre indici diversi a seconda delle caratteristiche del campione in esame e delle variabili da analizzare, quali sono?. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate e in campioni composti da almeno 3 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 30 casi. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali e in campioni composti da almeno 3 casi, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate e in campioni composti da almeno 30 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali con campioni di qualsiasi numerosità. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni da almeno 30 casi, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 3 casi. il test delle differenze che si applica a variabili cardinali con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili cardinali e in campioni composti da almeno 3 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 30 casi. L’analisi delle differenze prima-dopo che tipologia di analisi è?. analisi dei dati. Monovariata. focus group. Bivariata. Come si allestisce una ricerca per esperimento?. Si allestiscono due gruppi equivalenti che svolgono interventi equivalenti e si valuta il livello finale raggiunto. Si allestisce un gruppo, si propone un intervento da sperimentare e si valuta il miglioramento nel gruppo dal prima al dopo. Si allestiscono due gruppi equivalenti che svolgono le stesse attività tranne uno specifico insieme di esse e si valutano le differenze nei miglioramenti dal prima al dopo. Si allestiscono due gruppi che svolgono interventi equivalenti e si valutano le differenze nei miglioramenti dal prima al dopo. Come si controlla un'ipotesi nella ricerca interpretativa?. Si portano esempi di conferma dell'ipotesi. Si isolano i soggetti favorevoli e quelli contrari. Si costruisce una mappa concettuale. Si isolano gli asserti che confermano l'ipotesi e quelli che la confutano. A cosa serve la Ricerca interpretativa?. A ricostruire le intenzioni che muovono le azioni, le ragioni, gli scopi del soggetto e i significati che attribuisce al mondo. A testimoniare una relazione tra fattori nella sua unicità e specificità. Ad assegnare un senso agli indizi, trasformando un insieme slegato di fatti e comportamenti in un sapere. A descrivere i contesti e gli ambiti sociali e culturali in cui il soggetto si muove. Perché è importante il follow up dopo l'esperimento. Per capire se gli effetti del fattore ordinario sono durevoli nel tempo. Per capire se vi è stato Effetto Hawtorne per il gruppo di controllo. Per capire se gli effetti del fattore sperimentale sono durevoli nel tempo. Per capire se gli effetti della sperimentazione sono durevoli nel tempo. Perché è importante il diario della sperimentazione?. Per avere il parere di uno o più osservatori indipendenti. Per ricostruire tutti quei fattori che possono essere intervenuti e che potrebbero rendere i risultati meno validi e meno attendibili. Per poter dire che le modificazioni subentrate sono da imputarsi proprio al fattore dipendente. Per descrivere le strategie adottate per far fronte agli imprevisti. Cosa si fa nella fase di Pianificazione della Ricerca azione?. Si decide il piano di ricerca da intraprendere per controllare gli effetti dell'intervento. Si decide l'intervento da mettere in atto e il piano di ricerca da intraprendere per controllarne gli effetti. Si analizza il problema e si decide l'intervento da mettere in atto. Si analizza il problema, si decide l'intervento da mettere in atto e il piano di ricerca da intraprendere per controllarne gli effetti. Cosa si fa nella fase di Azione della Ricerca azione?. Si mette in atto l'intervento pianificato nella fase di pianificazione. Si mette in atto l'analisi del problema di partenza. Si mette in atto l'intervento pianificato nella fase di pianificazione e la ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si mette in atto la ricerca pianificata nella fase di pianificazione. Cosa si fa nella fase di Riflessione della Ricerca azione?. Si presentano gli esiti della ricerca. Si fa un bilancio degli esiti della ricerca. Si fa un bilancio degli esiti dell'intervento e si stabilisce se ha risolto il problema. Si mettono a confronto gli esiti della ricerca con il problema di partenza. Cosa si fa nella fase di Monitoraggio della Ricerca azione?. Si raccolgono dati sull'intervento attraverso interviste in profondità. Si raccolgono dati sulla ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si raccolgono dati sull'intervento attraverso la ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si raccolgono dati sul problema di partenza per controllare gli esiti dell'intervento pianificato. Come si allestisce una ricerca per studio di caso?. Si definiscono le ipotesi, ci si focalizza sulle relazioni tra fattori e si studia intensivamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono gli obiettivi conoscitivi, ci si focalizza su un certo numero di fattori, non stabilito a priori, e si studia, intensivamente o comparativamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono gli obiettivi conoscitivi, ci si focalizza sulle relazioni tra fattori e si studia intensivamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono le ipotesi, ci si focalizza su un certo numero di fattori e si studia, intensivamente o comparativamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Come avviene l'acquisizione di conoscenza sul campo da parte dell'educatore al nido?. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le conoscenze che i bambini fanno attraverso i sensi. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, i bambini che osservano le reazioni degli oggetti manipolati. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le interpretazioni che i bambini danno alle informazioni che acquisiscono attraverso i sensi. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le esperienze che fanno i bambini. Cos'è apprendimento attivo?. Far giocare i bambini, perché l'apprendimento avviene attraverso il gioco. Far manipolare ai bambini sostanze di varia consistenza. Far fare delle esperienze ai bambini con tanti oggetti e materiali. Far svolgere ai bambini delle attività e farli riflettere sulle cose che stanno facendo. La fase di Elaborazione migliora la fase di Esperienza?. Sì, fornisce al soggetto i concetti da sperimentare. Sì, fornisce al soggetto il quadro concettuale utile per condurre giochi educativi. No, non fornisce al soggetto gli strumenti per ragionare sull'Esperienza. Sì, fornisce al soggetto il quadro concettuale utile per comprendere appieno ciò che sta facendo e orientare l'Esperienza nella direzione più proficua. La fase di Esperienza migliora la fase di Elaborazione?. No, con l' esperienza non ci possono essere dati osservativi. Sì, perché i concetti e gli asserti richiedono controllo empirico. Sì, fornisce i dati sensoriali da elaborare e concettualizzare. No, l’esperienza sensoriale non è fondamentale per i bambini molto piccoli. E' importante strutturare le attività secondo il Ciclo di Apprendimento Esperienziale?. Sì, perché ha in sé i momenti di gioco e di osservazione. Sì, perché ha in sé i momenti di esperienza, di verbalizzazione, di analisi di quanto compiuto e di controllo delle ipotesi. Sì, perché ha in sé i momenti di esperienza, di verbalizzazione, di analisi di quanto compiuto, di estrapolazione di regole generali dall'esperienza e di riapplicazione di tali regole. No, perché ha in sé solo i momenti di esperienza, di racconto, di analisi e di gioco. Qual è il ruolo dell'osservazione nella conduzione di giochi ed esperimenti al nido?. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di trovare indicatori per i fattori oggetto di ricerca. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di rendicontare gli interventi stessi. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di migliorare capacità e modalità di conduzione degli interventi. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di controllare le proprie ipotesi di ricerca. Cosa significa adottare un approccio educativo di Pedagogia Sperimentale?. Capire le ragioni alla base di ciò che si fa e raccogliere sistematicamente dati allo scopo di migliorare la pratica educativa. Capire le ragioni alla base della crescita dei bambini raccogliendo sistematicamente dati relativi alla pratica educativa. Capire le ragioni alla base del miglioramento e raccogliere sistematicamente dati allo scopo di innovare la pratica educativa. Capire le ragioni alla base della pratica educativa e raccogliere sistematicamente dati di crescita dei bambini. Cosa significa interpretare i dati?. Significa assegnare il proprio pensiero a un insieme di dati rilevati. Significa dare un giudizio oggettivo ai dati rilevati. Significa leggere i dati quantitativi e i dati qualitativi ottenuti attraverso l'analisi dei dati. Significa assegnare un senso, una direzione di lettura a un insieme slegato di dati di ricerca al fine di giungere ad un sapere, possibilmente fruibile. Quali sono le tecniche di analisi testuale?. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali, l'analisi della frequenza lessicale e la costruzione di categorie a posteriori. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali e l'analisi della frequenza lessicale. L'analisi della frequenza lessicale e la costruzione di categorie a posteriori. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali, l'analisi della frequenza lessicale e il calcolo delle differenze tra variabili primadopo un trattamento. Quali sono le figure-tipo di lettore di ricerche in ambito educativo?. Studiosiesperti accademici, dirigenti di servizi educativi e coordinatori didattici. L'operatore sul campo, l'utente del contesto, i responsabili di struttura e studiosiesperti accademici. Nessuno, non esistono figuretipo di lettore di ricerche in ambito educativo. L'operatore sul campo, l'insegnante, l'educatore e l'utente sul campo. Cosa deve contenere una pubblicazione rivolta all'ambito accademico e/o gruppo di esperti?. presentare un inquadramento teorico di rifermento, dedicare un'ampia parte a presentare la strategia con cui si è condotta la ricerca e sottolineare come la ricerca possa produrre “sapere scientifico” con specifiche riflessioni di carattere metodologico. presentare un inquadramento teorico di rifermento e sottolineare come la ricerca possa produrre “sapere scientifico” con specifiche riflessioni di carattere metodologico. questione metodologica, sottolineare la fotografia degli studenti emersa dalla ricerca, socializzarla con gli utenti stessi e arricchirla o metterla in discussione con un loro commento. questione metodologica, presentare un inquadramento teorico di riferimento, socializzarla con gli utenti stessi. . Quali sono le sezioni di cui si compone il R.A.V.?. Contesto e risorse, esiti degli utenti, processi messi in atto dall'ente locale, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. processi messi in atto dalla scuola, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. Contesto e risorse, esiti degli studenti. Contesto e risorse, esiti degli studenti, processi messi in atto dalla scuola, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. Cosa si intende con il termine R.A.V?. rapporto di auto valutazione. relazione di auto validazione. rapporto di analisi valutativa. riscontro di analisi valutativa. Cosa sono gli obiettivi di processo?. sono le azioni messe in atto per raggiungere gli obiettivi. sono le conoscenze che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. sono i risultati, le capacità o abilità che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. sono i risultati, le capacità o abilità e le conoscenze che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. Per una corretta formulazione di un obiettivo di processo cosa si deve aver chiaro?. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere, il processo coinvolto nel miglioramento scolastico, l’esito di miglioramento atteso e il contesto di riferimento. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere e l’esito di miglioramento atteso. il processo coinvolto nel miglioramento scolastico e l’esito di miglioramento atteso. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere, il processo coinvolto nel miglioramento scolastico e l’esito di miglioramento atteso. Quale disciplina studia i processi valutativi su basi scientifiche?. Pedagogia. Sociologia. Docimologia. Psicologia. Quando viene svolta la valutazione formativa?. All’inizio e alla fine del percorso formativo. Alla fine di un percorso formativo. Durante un percorso formativo (in itinere). All'inizio di un percorso formativo. Quando viene svolta la valutazione predittiva?. Durante un percorso formativo (in itinere). All'inizio di un percorso formativo. In qualsiasi momento del percorso formativo. Alla fine di un percorso formativo. Quale opportunità offre la valutazione diagnostica agli allievi?. Ottenere un voto. Riflettere su punti di forza e debolezza di metodi e atteggiamenti adottati. Nessuna delle precedenti. Evidenziare le carenze che influenzeranno la valutazione sommativa. Da cosa parte la valutazione diagnostica?. Da interrogazioni orali. Da test a risposta multipla. Da esercizi standard. Da situazioniproblema e relative consegne valutative. Quali sono le caratteristiche di una buona situazione-problema nella valutazione diagnostica?. Propone esercizi standard. Viene posta solamente con modalità orale. Richiede solo la memorizzazione di informazioni. Propone consegne che richiedono allo studente di mettere in atto una o più operazioni cognitive, è una sfida per lui possibile e significativa, è aperta, contestualizzata, unisce l'aspetto didattico all'aspetto valutativo. Il processo di autovalutazione può essere svolto: Solo in piccolo gruppo. Solo dal singolo allievo. Solo dal docente. Dal singolo allievo, in coppia o in piccolo gruppo. Quale dei seguenti gruppi beneficia maggiormente dell'applicazione della VD?. Persone con: difficoltà di apprendimento, bisogni educativi speciali, differenze linguistiche, povertà educativa e deprivazione culturale. Persone in stato di povertà educativa e deprivazione culturale. Persone con differenze linguistiche. Persone con difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali. Quale delle seguenti affermazioni sulla Valutazione Dinamica (VD) è corretta?. La VD mira a identificare il potenziale di apprendimento del soggetto attraverso la mediazione. La VD è utilizzata solo nell'ambito clinico e non in quello scolastico. La VD si concentra solo sui prodotti dell'apprendimento e non sui processi. La VD si basa solo sui test statici e non prevede alcuna mediazione. Quale delle seguenti affermazioni sulla Valutazione Dinamica (VD) è falsa?. La VD è una modalità valutativa basata sul formato testmediazionetest. La VD mira a ridurre al minimo gli ostacoli che impediscono la manifestazione dell'intelligenza. La VD è in contrapposizione ai test statici e non può essere utilizzata in modo integrativo. La VD permette di osservare il livello di sviluppo attuale e potenziale del soggetto. Il formato della VD in cui la mediazione viene offerta dopo ogni step del compito, proseguendo fino al termine del medesimo, viene denominato: Formato a cake. Formato a panino. Formato a sandwich. Formato a hamburger. Gli strumenti dell'LPAD di Feuerstein possono essere categorizzati in base a: Organizzazione di tipo percettivo e visuomotorio, basati sull'uso delle funzioni mnemoniche e basati su processi di pensiero elevati. Organizzazione di tipo verbale, numerico e logicodeduttivo. Organizzazione di tipo sensoriale, motorio e attentivo. Organizzazione di tipo emotivo, sociale e motivazionale. La valutazione della Figura Complessa riguarda: Solo il numero di dettagli riprodotti. Sia il numero di dettagli che il processo di riproduzione. Solo il processo razionale o meno utilizzato nella riproduzione. Nessuna delle altre risposte. Secondo Feuerstein, la creazione dell'insight è intesa come: La riflessione dell’individuo sulle proprie attività mentali di ricerca, discriminazione ed esplorazione. L'osservazione/comprensione da parte dell'individuo dei processi del proprio funzionamento cognitivo e la riflessione sulle proprie attività mentali di ricerca, discriminazione ed esplorazione. Nessuna delle altre risposte. L'osservazione e la comprensione da parte dell'individuo dei processi del proprio funzionamento cognitivo. Gli strumenti di Feuerstein sono stati applicati principalmente con. Soggetti con disabilità fisiche. Soggetti in età infantile e adolescenziale. Soggetti con disturbi mentali. Soggetti in età adulta. Qual è il fulcro della valutazione di Haywood?. Identificare i deficit cognitivi degli individui. Misurare il potenziale di apprendimento degli individui. Classificare gli studenti in base al loro livello di intelligenza. Diagnosticare eventuali disturbi di apprendimento. Come si chiama il sistema di valutazione proposto da Haywood?. Valutazione Cognitiva Basata sul Livello. Valutazione Dinamica Basata sul Curricolo (VDBC). Valutazione Dinamica Basata sul Curriculum (VDBC). Valutazione Funzionale Basata sull'Osservazione. Qual è il primo passo nel processo di VDBC?. Somministrare un pretest agli studenti. Individuare domande e sollecitazioni per la fase di mediazione. Scegliere un obiettivo di apprendimento significativo. Identificare gli ostacoli all'apprendimento. Quale dei seguenti NON è un obiettivo della Valutazione Dinamica di Haywood?. Fornire feedback mirati su punti di forza e debolezza. Determinare il livello di intelligenza di un individuo. Individuare gli ostacoli che impediscono l'apprendimento. Identificare le capacità cognitive di un individuo. Quale tipo di restituzione è più opportuno per gli alunni dopo la correzione del test di VD di Equazioni Aritmetiche di Haywood?. Confronto con la media della classe. Feedback di natura qualitativa. Attribuzione del punteggio. E’ consigliabile non dare restituzione fino al termine dell’anno scolastico. Quali teorie sono alla base del lavoro di ricerca di David Tzuriel?. Teoria psicanalitica e teoria umanistica. Teoria socioculturale di Vygotskij e teoria dell'Esperienza di Apprendimento Mediato di Feuerstein. Teoria comportamentista e teoria cognitivista. Teoria dei tratti e teoria dell'attaccamento. Quali dei seguenti fattori vengono presi in considerazione tra i fattori non intellettivi nel sistema di valutazione dinamica di David Tzuriel?. Personalità. Accessibilità alla mediazione, bisogno di padronanza, tolleranza alla frustrazione. Quoziente intellettivo, memoria, linguaggio. Emozioni e motivazione. A quali fasce d'età può essere applicato il sistema di valutazione dinamica di David Tzuriel?. Solo bambini in età prescolare. Solo adulti. Solo bambini in età scolare. Bambini piccoli, bambini più grandi e adulti con difficoltà cognitive. Quali sono le finalità del sistema di valutazione dinamica di David Tzuriel?. Solo clinico-educativa. Solo di misurazione-ricerca. Nessuna delle risposte presenti. Clinico-educativa e di misurazione-ricerca. Come si chiama il sistema di valutazione dinamica sviluppato da Carol S. Lidz e H.R. Jepsen?. ACFS (Applicazione della Scala delle funzioni Cognitive). LPADR (Learning Propensity Assessment DeviceRevised). LPAD (Learning Propensity Assessment Device). MLE (Mediated Learning Experience). Quali sono i riferimenti teorici generali del sistema di valutazione dinamica di Lidz e Jepsen?. Solo Vygotskij. Solo Piaget. Piaget, Vygotskij, Feuerstein, Haywood. Solo Feuerstein. . Quali sono le principali componenti dell'ACFS (Applicazione della Scala delle funzioni Cognitive)?. Classificazione, Memoria uditiva, Memoria visiva, Completamento di struttura sequenziale. Tolleranza alla frustrazione, Motivazione, Flessibilità, Interattività. Controllo di sé, Perseveranza. Pianificazione, Cambiamento di prospettiva,. Quale concetto chiave ha introdotto Vygotskij nella sua teoria dello sviluppo cognitivo?. Stadio operatorio concreto. Zona di Sviluppo Prossimale. Assimilazione e accomodamento. Equilibrio e disequilibrio. Secondo Vygotskij, il passaggio dal linguaggio esterno a quello interiore avviene: Grazie all'interiorizzazione del linguaggio sociale. Attraverso l'imitazione del linguaggio degli adulti. Spontaneamente, senza l'intervento dell'adulto. In modo indipendente dallo sviluppo del pensiero. Quale ruolo attribuisce Vygotskij all'interazione sociale nello sviluppo cognitivo?. Un ruolo fondamentale, l'interazione sociale è alla base dello sviluppo. Nessun ruolo, lo sviluppo è determinato biologicamente. Un ruolo marginale, l'interazione sociale influenza poco lo sviluppo. Un ruolo complementare, l'interazione sociale supporta ma non determina lo sviluppo. Secondo Paour, lo sviluppo cognitivo tra i 3-4 e i 6-7 anni consiste principalmente nella: Concettualizzazione delle conoscenze procedurali. Acquisizione di conoscenze procedurali. Memorizzazione di concetti astratti. Sviluppo di abilità sensomotorie. Secondo Vygotskij, il ruolo dell'adulto nello sviluppo cognitivo del bambino è: Attivo, l'adulto guida e media il processo di apprendimento. Direttivo, l'adulto impone i propri schemi cognitivi al bambino. Limitato, il bambino impara da solo attraverso l'esperienza. Passivo, l'adulto deve solo osservare lo sviluppo naturale del bambino. Paour sostiene che lo sviluppo concettuale si associa all'acquisizione di strumenti autoregolativi che afferiscono: Solo alla sfera cognitiva. Solo alla sfera emotiva. Alla sfera cognitiva, emotiva e della relazione. Solo alla sfera della relazione. Secondo Feuerstein, il termine "modificabilità" si riferisce: A cambiamenti determinati solo da fattori ambientali. A eventi limitati e temporanei. All'evoluzione che si verifica nell'individuo stesso, riguardante personalità, capacità di pensiero e competenza generale. Esclusivamente a cambiamenti di carattere comportamentale. La teoria della "Modificabilità Cognitiva Strutturale" di Feuerstein è abbinata a quella: Della plasticità neuronale. Dello sviluppo cognitivo innato. Dell'Esperienza di Apprendimento Mediato. Della trasmissione culturale. Secondo Haywood, quali sono le principali componenti della "Teoria Transazionale sulla Capacità Umana"?. Intelligenza, abilità e personalità. Processi cognitivi, memoria e apprendimento. Intelligenza, processi cognitivi e motivazione. Motivazione, emozioni e abilità sociali. Secondo Feuerstein, il mediatore (adulto con funzioni educative) ha il compito di: Sostituirsi al soggetto nell'apprendimento. Trasmettere conoscenze in modo diretto al soggetto. Interporsi tra il contesto reale e il soggetto, sostenendolo con azioni di preorganizzazione, filtro e interpretazione della realtà esterna. Limitare l'influenza dell'ambiente sull'apprendimento. Quale delle seguenti è una funzione cognitiva carente in fase di input secondo Feuerstein?. Percezione confusa e superficiale. Comportamento comparativo spontaneo. Bisogno di comportamento somme ativo. Modalità di comunicazionegocentrica. Secondo Haywood, quali componenti sono incluse nelle funzioni cognitive?. Sia i processi intellettivi che non intellettivi. Solo i processi intellettivi. Né i processi intellettivi né quelli non intellettivi. Solo i processi non intellettivi. Secondo Feuerstein, le funzioni cognitive: Sono strettamente connesse ai contenuti su cui vengono esercitate. Dipendono esclusivamente dai contenuti. Non possono essere modificate. Sono neutre e possono essere trasferite sulle diverse aree di contenuto. Quali sono i tre principi fondamentali dell'Esperienza di Apprendimento Mediato secondo Feuerstein?. Intenzionalità/reciprocità, mediazione della condivisione, mediazione dell'individuazione e della differenziazione psicologica. Intenzionalità/reciprocità, mediazione del significato, mediazione della regolazione e del controllo del comportamento. Intenzionalità/reciprocità, trascendenza, mediazione del senso di competenza. Intenzionalità/reciprocità, trascendenza, significato. Quale criterio della mediazione riguarda l'obiettivo del mediatore di andare al di là del momento e di generalizzare quanto appreso ad altre situazioni?. Intenzionalità e reciprocità. Trascendenza. Mediazione della scelta di un'alternativa ottimistica. Mediazione del comportamento di sfida, di ricerca della novità e della complessità. Quale delle seguenti NON è una caratteristica dell'Esperienza di Apprendimento Mediato?. Il mediatore si interpone solo tra lo stimolo e il soggetto. Il mediatore conduce il soggetto verso la soluzione di problemi. Il mediatore filtra e amplifica gli stimoli ambientali. Le interazioni sono caratterizzate dalla reciprocità. Quali teorie sono alla base concettuale del metodo Bright Start?. Solo la teoria di Piaget sugli stadi dello sviluppo cognitivo. Solo la teoria della modificabilità cognitiva strutturale di Feuerstein. Le teorie di Piaget, Vygotsky, Feuerstein e la prospettiva transazionale di Haywood sulla capacità umana. Solo la teoria sociostorica di Vygotsky sullo sviluppo cognitivo. Quale affermazione sui risultati della ricerca valutativa dopo un anno di applicazione sul metodo Bright Start (Cèbe, 2000; Cèbe & Paour, 2000; Paour et al., 2000; Tzuriel, Haywood & Mandel, 2005) è corretta?. Ha mostrato effetti positivi solo sulla motivazione intrinseca dei bambini. Ha mostrato effetti positivi solo sui punteggi ai test di intelligenza. Ha mostrato effetti positivi nella lettura, soluzione di problemi matematici e transfer degli apprendimenti cognitivi. Non ha mostrato effetti positivi sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Quale delle seguenti NON è una delle otto unità del metodo Bright Start?. Autoregolazione. Confronto. Relazioni quantitative. Sviluppo del linguaggio. Quale conclusione generale per il gruppo sperimentale si trae dai risultati della ricerca con esperimento sul potenziamento cognitivo nella scuola dell’infanzia presentata nella lezione 63?. L'intervento ha avuto effetti positivi solo sugli alunni di origine italiana. L'intervento non ha avuto alcun effetto sulle capacità cognitive degli alunni. L'intervento ha permesso lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni, con un buon recupero di quelli con prestazioni insufficienti. L'intervento ha permesso solo lo sviluppo delle potenzialità degli alunni con medie prestazioni. Nella ricerca con esperimento sul potenziamento cognitivo nella scuola dell’infanzia presentata nella lezione 63 si applica: Entrambi gli approcci: quello di VD di Lidz e Jepsen e il metodo Bright Start di Haywood, Brooks e Burns. Metodo Montessori. Valutazione dinamica ACFS di Lidz e Jepsen. Metodo di potenziamento cognitivo Bright Start di Haywood, Brooks e Burns. Nella lezione 63 si presenta una ricerca con esperimento sul potenziamento cognitivo nella scuola dell’infanzia; qual è l'obiettivo principale della ricerca?. Valutare l'efficacia del metodo Montessori. Sostenere un insegnamento che promuova la maturazione intellettiva negli alunni. Analizzare le differenze di genere nelle capacità cognitive. Confrontare i risultati tra alunni italiani e stranieri. Quale strumento didattico è stato inizialmente inventato da J.L. Paour negli anni '80 in ambito riabilitativo e successivamente utilizzato in ambito didattico?. Il programma Bright Start. Trasformo I. Trasformo II. La scatola delle trasformazioni. Quale ruolo ha avuto J.L. Paour in relazione al programma Bright Start?. Ha introdotto il programma Bright Start in Europa e seguito le prime sperimentazioni italiane. Ha collaborato con Haywood, Brooks e Burns nella creazione del programma Bright Start. Non ha avuto alcun ruolo in relazione al programma Bright Start. Ha creato il programma Bright Start. Quale obiettivo è perseguito attraverso il modello mentale della "trasformazione per ricercare relazioni” degli approcci di J. L. Paour?. Indurre la ricerca attiva delle differenze e somiglianze prima/dopo e la loro organizzazione in sistemi relazionali. Sviluppare la creatività. Sviluppare la memoria a lungo termine. Promuovere lo sviluppo del linguaggio. Qual è la differenza tra una conoscenza e un'abilità?. La prima indica l'esito dell'assimilazione di informazioni, la seconda la capacità di usare l'esito dell'assimilazione delle informazioni in situazioni non note. La seconda indica l'esito dell'assimilazione di informazioni, la prima la capacità di applicare l'esito dell'assimilazione di informazioni a problemi noti. La prima indica l'esito dell'assimilazione di informazioni, la seconda la capacità di applicare l'esito dell'assimilazione di informazioni a problemi noti. La prima indica la capacità di applicare l'esito dell'assimilazione di informazioni a problemi noti, la seconda l'esito dell'assimilazione di informazioni. Qual è la differenza tra un'abilità e una competenza?. La seconda indica la capacità di applicare conoscenze per portare a termini compiti di routine, la prima la capacità di usare le proprie risorse in situazioni non note. La seconda implica l'uso di materiali, metodi e strumenti, la prima richiede responsabilità personale innata. La prima implica l'uso di materiali, metodi e strumenti, la seconda richiede responsabilità personale innata. La prima indica la capacità di applicare conoscenze per portare a termini compiti di routine, la seconda la capacità di usare le proprie risorse in situazioni non note. Perché diventa conoscenza solo l'informazione a cui possiamo assegnare significato?. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato non può essere esperita. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato non può essere agganciata alle nostre strutture cognitive preesistenti. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato costituisce una misconcezione. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato è sicuramente poco rilevante. Perché è importante dare informazioni contestuali insieme alle informazioni che devono essere apprese?. Per favorire il processo di memorizzazione. Per favorire il processo di assegnazione di significato. Per favorire il passaggio nella memoria a lungo termine. Per favorire il processo di attenzione ai particolari rilevanti. Cosa vuol dire 'elaborazione profonda'?. E' una forma di elaborazione che prevede il recupero dei significati più importanti e il loro collegamento alle conoscenze già possedute. E' una forma di elaborazione che prevede l'assegnazione di significato a tutti i termini esperiti. E' una forma di elaborazione che prevede l'elaborazione delle preconoscenze. E' una forma di elaborazione che prevede il passaggio dei significati nella memoria profonda. Qual è la differenza tra carico cognitivo intrinseco e pertinente?. Il secondo è legato alla difficoltà del compito, il primo agli elementi ridondanti. Il primo è legato alla difficoltà del compito, il secondo agli elementi ridondanti. Il secondo è legato alla difficoltà del compito, il primo alla costruzione di schemi mentali. Il primo è legato alla difficoltà del compito, il secondo alla costruzione di schemi mentali. Quali accorgimenti bisogna prendere per insegnare tenendo conto del carico cognitivo. Lasciare che sia lo studente a sequenzializzare un nuovo argomento finché non padroneggia quello precedente. Segmentare il compito in sequenze specifiche e sottoporle in fasi allo studente. Dividere il compito in segmenti più semplici, e dare allo studente la possibilità di scegliere gli argomenti finché non trova quello che padroneggia adeguatamente. Dividere il compito in segmenti più semplici, sequenzializzare questi segmenti in fasi, dare allo studente la possibilità di non passare a un nuovo argomento finché non padroneggia quello precedente. Cosa vuol dire 'elaborazione significativa'?. E' una forma di elaborazione che prevede l'assegnazione di significato a quanto esperito. E' una forma di elaborazione che prevede collegamenti espliciti con la memoria a lungo termine. E' una forma di elaborazione che il soggetto mette in atto quando non si ferma alla superficie. E' una forma di elaborazione che il soggetto considera importante per se stesso. Come vengono gestite le informazioni esperite dai sistemi percettivi?. Sotto forma di immagini. Sotto forma di rappresentazioni mentali nei sottosistemi verbale/auditivo, visuale, motorio. Sotto forma di concetti e relazioni linguistiche che li legano. Sotto forma di attivazione di aree deputate al movimento. Quali sono le implicazioni in termini di apprendimento della teoria del carico cognitivo?. Che l'apprendimento è un processo ciclico. Che lo sforzo elaborativo nell'acquisire nuove informazioni va gestito opportunamente per evitare che diventi eccessivo. Che la costruzione di strutture mentali richiede uno sforzo. Che l'apprendimento è un processo automatico. Perché è importante automatizzare i saperi dello studente?. Perché questa operazione costruisce competenze. Perché questa operazione consente allo studente di essere più veloce nello svolgere i compiti. Perché questa operazione rafforza la memoria di lavoro. Perché questa operazione libera risorse cognitive per nuovi apprendimenti. Perché è importante indurre gli allievi ad essere 'attivi cognitivamente'?. Perché le risorse cognitive sono oggetto di riorganizzazione e di rimodellamento in un percorso di apprendimento. Perché l'attivazione cognitiva è indispensabile per assegnare significato alle nuove informazioni esperite in un percorso di apprendimento. Perché le risorse cognitive sono strumento di assegnazione di significati in un percorso di apprendimento. Perché questo coinvolge le conoscenze fattuali, concettuali, procedurali, metacognitive del soggetto in un percorso di apprendimento. Quali di questi elementi sono tipici di un approccio didattico 'cognitivamente attivo'?. Svolgere consegne inedite, affrontare problemi interagendo liberamente in gruppo, riflettere sugli errori e verbalizzarli. Svolgere consegne mirate, cimentandosi con problemi inediti, consultando materiali e interagendo con i propri pari in modo strutturato, riflettere sugli errori, verbalizzare e giustificare le proprie scelte. Svolgere consegne mirate, cimentandosi con problemi noti, consultando materiali e interagendo con i propri pari in modo strutturato, riflettere sugli errori, compiendo scelte giustificate. Consultare materiali e svolgere esercizi interagendo con i propri pari, riflettere sugli errori, verbalizzare e giustificare le proprie scelte. Quali sono gli elementi chiave dei momenti di Esperienza e Riflessione?. Il primo richiede sensibilità emotiva, il secondo raziocinio. Il primo richiede di svolgere delle attività pratiche, il secondo di svolgere delle attività teoriche. Il primo richiede un intervento, il secondo un'elaborazione mentale. Il primo richiede di acquisire informazioni da una pluralità di fonti, il secondo di elaborarle e concettualizzarle. Quali sono le caratteristiche delle consegne pensate per generare Esperienze?. Sono consegne aperte, ossia mai viste prima dallo studente. Sono consegne che richiedono di isolare i concetti e gli asserti principali presenti in un testo. Sono consegne aperte, che possono essere interpretate e risolte in modi differenti allo scopo di far emergere e far utilizzare i saperi pregressi dello studente. Sono consegne aperte, che tutti possono adattare alle proprie esigenze. Quali sono gli indicatori dell'agire con competenza?. Le conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti dei soggetti, interni ed esterni. Le strutture di pensiero con cui esercitano un impatto sulla realtà. Le conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti dei soggetti e le strutture di pensiero che li mobilitano in situazioni inedite. Le strutture di pensiero con cui assegnano significato al mondo. Perché sono importanti le Strutture di interpretazione?. Perché ci consentono di riflettere su quello che stiamo facendo. Perché ci consentono di analizzare le situazioni in modo efficace. Perché ci consentono di assegnare significato alle situazioni, cogliendone gli aspetti chiave, e quindi di agire in modo efficace. Perché ci consentono di comprendere i testi. perché sono importanti le Strutture di autoregolazione?. Perché ci consentono di argomentare le buone ragioni alla base del nostro agire e di comprendere quando va modificato e come. Perché ci consentono di regolare la nostra conoscenza in funzione dell'obiettivo. Perché ci consentono di trovare gli errori in ciò che fanno gli altri. Perché ci consentono di interpretare le buone ragioni degli altri e modificarle. Perché è importante la learning readiness?. Perché sapere prima ciò che bisognerà apprendere dopo aiuta nel percorso di apprendimento stesso. Perché la prontezza consente di rispondere più velocemente agli stimoli esterni e quindi è uno degli elementi più importanti per il successo nel percorso di apprendimento stesso. Perché ciò che si sa prima di iniziare un percorso di apprendimento è uno degli elementi più importanti per il successo nel percorso di apprendimento stesso. Perché prima di apprendere bisogna imparare ad apprendere. Perché competenze e funzioni esecutive sono elementi strettamente legati?. Perché le funzioni esecutive entrano in gioco in situazioni inedite per i soggetti. Perché le funzioni esecutive intervengono quando manca una guida istruttiva. Perché la competenza è l'espressione della capacità di adattamento. Perché le competenze richiedono concentrazione sul compito. Perché è importante il controllo inibitorio per l'esercizio di una competenza?. Perché evita che i soggetti si distraggano a lezione. Perché evita che i soggetti reagiscano violentemente alle provocazioni. Perché evita che i soggetti rinuncino all'autonomia di pensiero. Perché evita che i soggetti prendano decisioni senza aver soppesato prima tutte le alternative. Perché è importante proporre compiti sfidanti agli allievi?. Per farne emergere le attitudini. Per indurli ad affrontarli mettendosi in gioco. Per far rivivere l'emozione dei videogiochi. Per valutarli in modo opportuno. cos'è il problem solving guidato. Far risolvere all'allievo problemi dopo aver spiegato esattamente prima come si risolvono. Far risolvere all'allievo problemi inediti orientandolo nel percorso. Far risolvere all'allievo un problema sotto la guida di un altro allievo meno esperto. Far risolvere all'allievo problemi in modo autonomo. Perché è importante la flessibilità cognitiva per l'esercizio di una competenza?. Perché consente di cambiare prospettiva e quindi di evitare situazioni di impasse. Perché è legata alla resilienza cognitiva. Perché propone buoni modelli interpretativi e di azione. Perché la flessibilità è capacità di adattamento all'ambiente. Perché è importante la memoria di lavoro per l'esercizio di una competenza?. Perché gestisce gli obiettivi dei soggetti. Perché ha una capacità limitata. Perché elabora l'informazione a disposizione per assegnare significato alle situazioni ed agire in esse. Perché sottende l'attenzione dei soggetti. |