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Pedagogia Sperimentale Piacenza completo

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Título del Test:
Pedagogia Sperimentale Piacenza completo

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Fecha de Creación: 2025/05/11

Categoría: Otros

Número Preguntas: 225

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Cos'è l'evidenza empirica?. Un'affermazione derivante dall'esperienza sensibile su cui vi è convergenza di più rilevazioni. Un'affermazione che deriva da un quadro teorico di riferimento. Un'affermazione derivante dall'esperienza sensibile che fa riferimento al senso comune delle persone. Un'affermazione con effetti visibili da tutti.

Qual è la differenza tra ricerca nomotetica e ricerca idiografica?. La prima trae conoscenza da leggi generali, la seconda da casi particolari. La prima usa metodi scientifici, la seconda metodi pratici. La prima è tipica degli studiosi che lavorano su problemi di ampia portata, la seconda degli studiosi che lavorano su problemi di portata più ristretta. La prima punta a definire leggi generali applicabili a vari contesti, la seconda a studiare in profondità contesti precisi.

Qual è la differenza tra ricerca storico/comparativa e ricerca empirico/sperimentale?. La prima trae conoscenza dalla storia dei modelli pedagogici, la seconda dalla pratica pedagogica sul campo. La prima è tipica dell’antropologo, la seconda del pedagogista. La prima trae conoscenza riflettendo sui modelli pedagogici e sulle istituzioni educative nello spazio e nel tempo, la seconda trae conoscenza dai dati raccolti sul campo. La prima usa libri che comparano modelli, la seconda esperimenti sul campo.

Qual è la differenza tra ricerca teoretica e ricerca empirico/sperimentale?. La prima trae conoscenza dalla teoria pedagogica, la seconda dalla pratica pedagogica sul campo. La prima è tipica del filosofo, la seconda del pedagogista. La prima usa libri di testo, la seconda esperimenti sul campo. La prima trae conoscenza riflettendo sulle finalità e sui valori associati all’educazione, la seconda trae conoscenza dai dati raccolti sul campo.

Cos’è la questione ontologica?. La questione che porta ad interrogarsi sulla realtà oggettiva della ricerca. La questione che porta ad interrogarsi sulla rappresentazione della realtà che ha il ricercatore. La questione che porta ad interrogarsi se la filosofia può aiutarci a capire la natura della realtà. La questione che porta ad interrogarsi se la realtà oggetto di studio esista veramente o sia una rappresentazione dei soggetti studiati.

Cos’è la questione epistemologica?. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le vere conoscenze necessarie per far ricerca su una realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le conoscenze scientifiche ottenibili da una realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le scelte da fare per condurre una ricerca. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le scelte da fare per ottenere vera conoscenza della realtà.

Come risponde l’interpretativismo alle questioni della ricerca educativa?. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di spiegare fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti semistrutturati e a bassa strutturazione. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di comprendere le buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti semistrutturati e a bassa strutturazione. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di comprenderele buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumentisemistrutturati e a bassa strutturazione. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di comprenderele buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione.

Come risponde il realismo critico alle questioni della ricerca educativa?. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo probabilistico, sul piano epistemologico cerca di spiegare fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo probabilistico, sul piano epistemologico cerca di comprendere le buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo deterministico, sul piano epistemologico cerca di spiegare fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo probabilistico, sul piano epistemologico cerca di spiegare fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione.

Cos’è l’interpretativismo?. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia imperfetta ma tendenzialmente deterministica. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia una rappresentazione mentale dell’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata in modo imperfetto dall’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo deterministico.

Cos’è il realismo critico?. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo probabilistico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia una rappresentazione mentale dell’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo deterministico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata in modo imperfetto dall’osservatore.

Cos’è il realismo ingenuo?. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia una rappresentazione mentale dell’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo probabilistico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo deterministico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia imperfetta ma tendenzialmente deterministica.

Cos’è la questione assiologica?. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i valori che devono fondare gli strumenti di rilevazione dei dati. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i modi essenziali per ottenere valori dalla ricerca scientifica. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i modi per ottenere vera ricerca scientifica. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i modi in cui sia eticamente lecito far ricerca.

Cos’è la questione tecnico/operativa?. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le tecniche e gli strumenti più opportuni per ottenere conoscenza scientifica dalla realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le tecniche operative per costruire strumenti scientifici. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le tecniche di azione educativa più efficaci. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le operazioni da fare per ottenere conoscenza scientifica.

Cos’è la questione metodologica?. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono gli strumenti di osservazione più opportuni per raccogliere dati. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono i metodi per ottenere conoscenza scientifica dalla realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le corrispondenze tra variabili utili per indagare una realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le metodologie di intervento più opportune per educare.

Il Tema di ricerca va formulato dopo il Problema di ricerca?. Sì, perché contiene le parole chiave più generali che inquadrano il Problema in un filone di ricerca specifico. No, perché ci serve per formulare l'Obiettivo di ricerca. Sì, perché ci consente di scegliere la Strategia di ricerca. No, perché il Problema di ricerca è connesso ad un Problema educativo.

Qual è il punto di partenza di una Ricerca educativa?. La formulazione di un Obiettivo di ricerca. La scelta del Campione di soggetti su cui si farà ricerca. La formulazione di un Problema di ricerca. La costruzione di un Quadro teorico di riferimento.

Quale di questi è un Problema di ricerca educativa?. Vi è relazione tra frequentare sedute di laboratorio di abilità sociali e lo sviluppo di abilità sociali dei soggetti?. Come si fa il laboratorio di abilità sociali?. Vi è relazione tra laboratorio di abilità sociali e abilità sociali?. Vi è relazione tra frequentare sedute di laboratorio di abilità sociali e lo sviluppo di abilità sociali dei soggetti.

Come si può definire un Problema di ricerca?. Come una domanda che il ricercatore pone alla realtà. come una domanda che il ricercatore pone ai soggetti. Come una questione di ricerca educativa. Come qualcosa da affrontare con gli strumenti della ricerca educativa.

La Strategia di ricerca va formulata dopo aver costruito il Quadro teorico?. Sì, perché la costruzione del Quadro teorico può portare a riformulare il Problema di ricerca. Sì, perché la costruzione del Quadro teorico può portare a riformulare il Tema di ricerca. Sì, perché la costruzione del Quadro teorico può portare a riformulare l'Obiettivo di ricerca. Sì, perché la costruzione del Quadro teorico può portare a riformulare l'Ipotesi di ricerca.

Perché il Quadro teorico va formulato dopo il Tema di ricerca?. Perché viene formulato sulla base degli articoli scientifici trovati utilizzando le parole chiave presenti nell'Ipotesi di ricerca. Perché viene formulato sulla base degli articoli scientifici trovati utilizzando le parole chiave presenti nel Tema di ricerca. Perché viene formulato sulla base della Strategia di ricerca. Perché viene formulato sulla base delle parole chiave presenti nel Problema educativo.

Cosa è importante cercare all'interno dell'Articolo trovato con la ricerca in Rete?. Degli elementi che ci facciano capire i concetti principali legati al Problema di ricerca. Degli elementi che si possano osservare nel testo dell'Articolo che ci facciano capire la presenza o l’intensità del Fattore. Degli elementi che si possano osservare sui soggetti e che ci facciano capire la presenza o l’intensità del Fattore su quei soggetti. Degli elementi legati al Fattore che ci facciano capire le caratteristiche più importanti dei soggetti su cui condurremo lo studio.

Quale di questi NON è un Obiettivo di ricerca educativa?. Stabilire se vi è relazione tra i fratelli e l’uso dei social network da parte degli adolescenti. Stabilire se vi è relazione tra frequenza al nido e abilità sociali dei bambini della scuola primaria. Stabilire se vi è relazione tra età e competenze di primo soccorso pediatrico. Stabilire se vi è relazione tra la professione dei genitori e l’abbandono scolastico degli adolescenti.

Quale di questi è un Obiettivo di ricerca educativa?. Stabilire come si fa la pet-therapy. Relazione tra pet-therapy e abilità sociali. Stabilire se vi è relazione tra frequentare sedute di pettherapy e abilità sociali dei soggetti. Vi è relazione tra frequentare sedute di pettherapy e abilità sociali dei soggetti?.

Se mi chiedo se vi è relazione tra età e abilità comunicative dei bambini: L'età è il Fattore indipendente e le abilità comunicative il Fattore dipendente. L'età e le abilità comunicative sono entrambi fattori indipendenti. L'età è il Fattore dipendente e le abilità comunicative il Fattore indipendente. L'età e le abilità comunicative sono entrambi fattori dipendenti.

Un Indicatore: Non si può osservare su un soggetto e non si può chiedere al soggetto. Si può osservare su un soggetto o si può chiedere al soggetto. Non si può osservare su un soggetto se questo non viene prima intervistato. Deve essere unico per ciascun fattore.

Gli stati che può assumere un Fattore: Dipendono dalle variabili associate al Fattore. Dipendono dagli indicatori associabili al Fattore. Dipendono dal Fattore stesso e dalle scelte del ricercatore. Dipendono dal Fattore ma non dalle scelte del ricercatore.

Quali tra questi è un possibile indicatore per il Fattore “Abilità sociali del bambino?”. Età del bambino. Attività di gioco proposte dagli educatori nella giornata. Collaborare con altri bambini per raggiungere un obiettivo. Giocare all'aperto più di tre volte a settimana.

Quale di questi NON è un Tema di ricerca educativa?. Numero di figli delle coppie con problemi di dipendenza dal gioco. Socialità e composizione del gruppo amicale. Dipendenza dal gioco e socialità. Composizione del gruppo amicale e dipendenza dal gioco.

Che cos'è una mappa concettuale?. Un riassunto che utilizza una particolare tipologia schematica. Rappresentazione grafica di concetti e relazioni che li legano, nella quale passando da un concetto all’altro attraverso una relazione è possibile individuare degli asserti. Uno schema. una rappresentazione attraverso grafici che evidenzia quali concetti sono importanti e quali no.

Quale di questi è un Tema di ricerca educativa?. Uso di social network e abilità sociali. Motivazione allo studio e peso dei soggetti. La relazione tra pet-therapy e costi del servizio. Il contratto degli educatori sociosanitari.

Perché è importante individuare con precisione il Tema di ricerca?. Perché le parole chiave presenti nel Tema di ricerca serviranno per trovare altre ricerche condotte proprio su quello stesso Tema. Perché le parole chiave presenti nel Tema di ricerca servono per definire l'Obiettivo di ricerca. Per non rifare una ricerca già condotta da altri proprio su quello stesso Tema. Perché se le parole chiave presenti nel Tema di ricerca non sono precise, vuol dire che non è preciso il Problema di ricerca.

Quale di queste frasi è un concetto?. Il diritto al gioco dei bambini. Il diritto al gioco dei bambini è sempre troppo poco. Il diritto al gioco dei bambini andrebbe difeso. Il diritto al gioco dei bambini è un bene prezioso.

Quale di queste espressioni NON è corretto mettere in un nodo di una mappa concettuale?. Il diritto al gioco dei bambini esprime. I bambini hanno diritto al gioco. L'uso di Internet influenza i livelli di apprendimento. Il diritto al gioco dei bambini.

Quale di queste espressioni è un asserto?. Il diritto al gioco dei bambini esprime. Il diritto al gioco dei bambini. I bambini hanno diritto al gioco. Non significa che.

Quale di queste espressioni è una relazione?. non significa che. il diritto al gioco dei bambini. il diritto al gioco dei bambini esprime. i bambini hanno diritto al gioco.

Come si controllano le ipotesi di ricerca nella ricerca standard?. Si identificano gli asserti nella base empirica che confermano o confutano le ipotesi. Si trasformano i fattori in variabili statistiche e si rilevano i valori assunti da ogni singolo soggetto. Si operazionalizzano le variabili matematiche, si intervistano i singoli soggetti, si fanno elaborazioni statistiche. Si trasformano i fattori in variabili matematiche, si rilevano i valori assunti dalle variabili su ogni singolo soggetto, si controlla l'esistenza di una relazione statistica tra levariabili che sono state generate dal fattore indipendente e quelle che sono state generate dal fattore dipendente.

Qual è la differenza tra una relazione unidirezionale e una relazione bidirezionale?. Nella seconda il fattore dipendente dipende dal fattore indipendente ma non viceversa. Nella prima il fattore indipendente dipende dal fattore dipendente ma non viceversa. Nella prima il fattore dipendente dipende dal fattore indipendente ma non viceversa. Nella seconda il fattore indipendente dipende dal fattore dipendente ma non viceversa.

Quale fattore NON è direttamente rilevabile su un soggetto e richiedono l'uso di indicatori?. Abilità linguistica. Luogo di residenza. Età. Hobby.

Qual è un possibile indicatore delle abilità comunicative dei soggetti?. Luogo di residenza. Abilità linguistiche. Risposte date a delle domande specifiche. Età del bambino in mesi.

Qual è la differenza tra definizione concettuale e definizione operativa di un fattore?. La prima fa riferimento al fattore indipendente, la seconda al fattore dipendente. La seconda fa riferimento al significato del termine, la prima alla sua trasformazione in variabile. La seconda fa riferimento al fattore indipendente, la prima al fattore dipendente. La prima fa riferimento al significato del termine, la seconda alla sua trasformazione in variabile.

Perché è importante saper trovare buone relazioni semantiche tra fattori e indicatori?. Perché ci consentono di stabilire se esiste una relazione tra fattori e indicatori. Perché ci forniscono un modo per rilevare direttamente gli stati assunti dal fattore. Perché ci forniscono un modo per rilevare indirettamente gli stati assunti dal fattore. Perché ci consentono di valutare la qualità della ricerca che stiamo conducendo.

Cosa vuol dire che una proprietà di un soggetto è empiricamente rilevabile?. Che si può chiedere ad un soggetto tramite indicatori. Che si può chiedere direttamente al soggetto o osservare direttamente sul soggetto stesso in una data situazione. Che si può osservare su un soggetto tramite indicatori. Che si può chiedere o osservare su un altro soggetto che conosce bene il primo.

Quale di queste affermazioni esprime una relazione semantica?. Più disegni diversi vengono prodotti dal bambino in una settimana, più è alta la considerazione che le educatrici avranno di lui. Avere una buona capacità linguistica è collegato alla stima che le educatrici hanno del bambino. Più è alto il livello di istruzione dei soggetti, più è alto il loro reddito mensile. Avere un cellulare all'ultima moda è collegato al desiderio di apparire delle persone.

Cosa significa 'costruire una definizione operativa'?. Elencare le variabili costruite a partire dagli indicatori. Definire una tabella in cui siano presenti: ipotesi, fattori, indicatori, item, risposte agli item. Trovare degli indicatori per i fattori presenti nell'ipotesi. Definire una tabella a 4 colonne in cui siano presenti: fattori, indicatori corrispondenti al fattore, item corrispondenti al fattore, risposte corrispondenti all'item.

In quale categoria può essere classificato l'indicatore 'Preferenze alimentari del bambino'?. Scelte: Ciò che il soggetto sceglie. Atteggiamenti: Ciò che il soggetto pensa a proposito di …. Dati personali: Ciò che il soggetto è o ha. Comportamenti: Ciò che il soggetto fa.

In quale categoria può essere classificato l'indicatore 'Parere sul servizio mensa dell'asilo nido X'?. Scelte: Ciò che il soggetto sceglie. Dati personali: Ciò che il soggetto è o ha. Atteggiamenti: Ciò che il soggetto pensa a proposito di…. Comportamenti: Ciò che il soggetto fa.

Cosa vuol dire che tra i concetti 'alzare spesso la voce nei dialoghi con le altre persone' e 'aggressività' esiste un rapporto di indicazione?. Chi alza la voce poi diventa anche aggressivo. Vi sono ricerche che dimostrano che le persone aggressive alzano spesso la voce. Alzare spesso la voce rientra tra i comportamenti che vengono definiti 'aggressivi' per definizione. Vogliamo dimostrare con la nostra ricerca che esiste una relazione tra essere aggressivi e alzare spesso la voce.

Quale può essere l'indicatore del fattore “Studiare più ore al giorno”?. Ritieni importante lo studio?. Definisci il termine studio. Quante ore studi mediamente al giorno?. Ti ritieni una alunno/a studioso/a?.

In quale categoria può essere classificato l'indicatore 'Il bambino sa usare correttamente la forchetta'?. Atteggiamenti: Ciò che il soggetto pensa a proposito di…. Abilità: Ciò che il soggetto sa fare. Scelte: Ciò che il soggetto sceglie. Comportamenti: Ciò che il soggetto fa.

Cosa indica la variabile?. una varizione del fattore indipendente sul fattore dipendente. costituisce una sorta di ponte fra il concetto generale e il referente empirico. una quantità o qualità suscettibile di fluttuazioni o ancora una grandezza che può assumere valori numerici o livelli diversi nella situazione presa in esame. una variazione del fattore dipendente sul fattore indipendente.

Come si definisce lo stile cognitivo?. è l’insieme delle abilità possedute dallo studente. una particolare modalità di elaborazione dell’informazione (o un insieme di modalità) che il discente mette in atto nel processo di apprendimento. è l'insieme delle abilità e delle conoscenze possedute dallo studente. è l'insieme delle conoscenze possedute dallo studente.

In quale categoria può essere classificato l'indicatore 'Abitudini alimentari del bambino'?. Dati personali: Ciò che il soggetto è o ha. Comportamenti: Ciò che il soggetto FA. Atteggiamenti: Ciò che il soggetto pensa a proposito di…. Scelte: Ciò che il soggetto sceglie.

Qual è la differenza tra la popolazione di ricerca e il campione di ricerca?. La prima è l'insieme di referenti su cui la rilevazione viene effettivamente condotta, il secondo l'insieme dei referenti per cui i risultati di ricerca si possono considerare validi. La prima è l'insieme dei referenti per cui i risultati di ricerca si possono considerare validi, il secondo l'insieme di referenti su cui la rilevazione viene effettivamente condotta. La prima è sempre rappresentativa del secondo. Il secondo è sempre rappresentativo della prima.

Che differenza c'è tra un campione probabilistico e uno non probabilistico?. Nel secondo si può fare inferenza statistica, nel primo no. Nel primo si possono individuare tendenze nella popolazione, nel secondo no. Nel secondo tutti i soggetti della popolazione hanno la stessa probabilità di entrare a far parte del campione, nel primo no. Nel primo tutti i soggetti della popolazione hanno la stessa probabilità di entrare a far parte del campione, nel secondo no.

Perché si dice che i risultati della ricerca devono essere validi per tutta la popolazione considerata?. Perché la popolazione di riferimento deve rispecchiare la realtà considerata. Perché la popolazione di riferimento deve essere coerente con l'obiettivo di ricerca. Perché il campione deve essere coerente con gli oggetti/soggetti della ricerca. Perché la popolazione di riferimento viene scelta proprio per rispettare tale criterio.

Cos'è un referente?. Un oggetto/soggetto sottoinsieme del campione. Un oggetto/soggetto su cui si fa ricerca. Un oggetto/soggetto sottoinsieme della popolazione. Un oggetto/soggetto appartenente ad un campione rappresentativo.

Quanti soggetti si devono scegliere per avere un campione che porti a risultati significativi?. Nella ricerca standard meglio un minimo di 60 casi, nella ricerca interpretativa bastano meno. Nella ricerca standard meglio un minimo di 30 casi, nella ricerca interpretativa bastano meno. Nella ricerca interpretativa il limite è olistico, nella ricerca standard analitico. Nella ricerca interpretativa meglio un minimo di 30 casi, nella ricerca standard bastano meno.

Quali elementi sono necessari in un buon piano di rilevazione?. Il contesto, i soggetti coinvolti, le modalità di contatto, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione. Il contesto, i soggetti coinvolti, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione. Il contesto, i dati, i soggetti coinvolti, le modalità di contatto, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione. Il contesto, i soggetti coinvolti, la popolazione, le modalità di contatto, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione.

Che differenza c'è tra un campione stratificato e uno a grappoli?. Il primo dà buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti eterogenei al loro interno, il secondo quando si hanno insiemi di soggetti omogenei al loro interno. Il secondo dà buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti omogenei al loro interno, il primo quando si hanno insiemi di soggetti eterogenei al loro interno. Il secondo dà buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti a livelli differenti, il primo quando si hanno sottoinsiemi di soggetti. Il primo dà buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti omogenei al loro interno, il secondo quando si hanno insiemi di soggetti eterogenei al loro interno.

Hai scelto di includere nel campione 20 soggetti che hanno frequentato un intervento di Pet Therapy e 20 soggetti che non lo hanno frequentato, perché vuoi capire se vi è una relazione tra frequentare un intervento di Pet Therapy e incremento di abilità sociali dei soggetti. Questo campione è: Accidentale. A elementi rappresentativi. Casuale. Ragionato.

Hai contattato la scuola secondaria di primo grado che hai frequentato e hai chiesto al dirigente di poter somministrare un questionario ad una classe prima, ad una seconda e ad una terza, scelte con il generatore di numeri casuali da tutto l’elenco delle classi dell’Istituto. Questo campione è: A elementi rappresentativi. Casuale. A strati. Ragionato.

Hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ha scelto con il generatore di numeri casuali di Excel due classi dall’elenco di tutte le classi del suo Istituto. Tu a queste somministrerai il questionario. Questo campione è: Casuale. A strati. A elementi rappresentativi. Accidentale.

Hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ti ha dato un elenco di tutte le classi del suo Istituto. Tu ne hai estratte due con il generatore di numeri casuali di Excel e a queste somministrerai il questionario. Questo campione è: Ragionato. Casuale. Accidentale. A strati.

Situazione: hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ti ha consentito di somministrare il questionario a due classi da te scelte. Questo campione è: Accidentale. A strati. Ragionato. Casuale.

Situazione: hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ti ha consentito di somministrare il questionario a due classi da lui scelte. Questo campione è: A elementi rappresentativi. A strati. Accidentale. Casuale.

Qual è la differenza tra la rilevazione a bassa strutturazione e la rilevazione semistrutturata?. La prima viene effettuata con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La seconda viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la prima con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato.

Qual è la differenza tra la rilevazione ad alta strutturazione e la rilevazione semistrutturata?. La seconda viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la prima con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La seconda viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la prima con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato.

Qual è la differenza tra una griglia di osservazione e una checklist?. La prima raccoglie dati sulla frequenza del fenomeno, la seconda no. La seconda raccoglie dati sotto forma di testi brevi, la prima no. La prima raccoglie dati sotto forma di testi brevi, la seconda no. La seconda raccoglie dati sulla frequenza del fenomeno, la prima no.

Qual è la differenza tra un questionario e un test di profitto?. Il primo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il secondo conoscenze e abilità. Il primo rileva conoscenze e abilità, il secondo comportamenti, scelte, atteggiamenti. Il primo è più strutturato del secondo. Il secondo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il primo conoscenze e abilità.

Qual è la differenza tra una situazione di intervista e una situazione di colloquio?. Nella prima è chi risponde alle domande che ha interesse ad interagire, nella seconda no. Nella seconda è chi risponde alle domande che ha interesse ad interagire, nella prima no. Nella seconda è chi risponde alle domande che ha processi mentali intrinseci, nella prima no. Nella prima è chi risponde alle domande che ha processi mentali intrinseci, nella seconda no.

Qual è la differenza tra focus group e gruppo nominale?. Il secondo prevede un dibattito tra soggetti, il primo no. Il primo prevede un dibattito tra soggetti, il secondo no. Il primo prevede un moderatore, il secondo no. Il secondo prevede un moderatore, il primo no.

Che differenza c'è tra composizione scritta e saggio breve?. Il primo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il secondo conoscenze e abilità. Il secondo ha limiti molto ampi di spazio e di tempo, il primo no. Il secondo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il primo conoscenze e abilità. La prima ha limiti molto ampi di spazio e di tempo, il secondo no.

Qual è la differenza tra un questionario a domande aperte e un saggio breve?. Il primo rileva conoscenze e abilità, il secondo comportamenti, scelte, atteggiamenti. Il primo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il secondo conoscenze e abilità. Il secondo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il primo conoscenze e abilità. Il primo è più strutturato del secondo.

Cosa si intende con il termine triangolazione dei dati?. Dati raccolti sugli stessi soggetti, da ricercatori diversi, portano alle stesse conclusioni. Dati raccolti su soggetti diversi, con le stesse tecniche, portano alle stesse conclusioni. Dati raccolti sugli stessi soggetti, con tecniche diverse, portano alle stesse conclusioni. Dati raccolti e letti con diverse teorie, sugli stessi soggetti, portano alle stesse conclusioni.

Cosa definisce il termine attendibilità?. si definisce la proprietà di un procedimento di ricerca di giungere agli stessi risultati in presenza delle medesime condizioni iniziali. è attendibile quando una ricerca porta alla verifica di un'ipotesi. esprime la costanza di un insieme di misure o di un particolare strumento di misura. è attendibile quando una ricerca porta alla confutazione di un'ipotesi.

Cosa indica il termine affidabilità?. la capacità di operare in modo coerente quando previsto. la probabilità che un dato sia correlato ad una specifica funzione. la capacità della definizione operativa di trasformare fedelmente gli stati di una proprietà in dati su una matrice. un dato è affidabile quando si è svolta una corretta analisi dei dati.

Cosa si intende con il termine sensibilità?. la proprietà di una procedura di rilevazione di cogliere i cambiamenti nella realtà osservata, qualora questa cambi effettivamente. quanto il dato è preciso, maggiore sarà la sua sensibilità. la concentrazione alla quale il 95% delle analisi risulta positivo. l'attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati sull’abilità di lavaggio delle mani degli operatori di un servizio educativo. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’osservazione esperienziale. Tecnica del questionario autocompilato a risposte chiuse. Tecnica del focus group.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati per controllare l’ipotesi che vi sia relazione tra esercizio del gioco simbolico e abilità sociali dei bambini. Tecnica dell’osservazione strutturata. Tecnica del questionario autocompilato a risposte chiuse. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’osservazione esperienziale.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati per controllare l’ipotesi che vi sia relazione tra età e uso dei social network. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’osservazione strutturata. Tecnica del saggio breve. Tecnica del questionario autocompilato a risposte chiuse.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati per descrivere le modalità di esercizio del gioco simbolico da parte di un gruppo di bambini, sulla base di un quadro teorico preciso. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’intervista semistrutturata faccia a faccia. Tecnica del saggio breve. Tecnica dell’intervista libera.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati sulle conoscenze storiche dei ragazzi della scuola media. Tecnica del saggio breve. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’intervista libera. Tecnica dell’osservazione strutturata.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati per descrivere in profondità una giornata-tipo di un operatore di un servizio educativo. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’osservazione esperienziale. Tecnica del saggio breve. Tecnica dell’osservazione strutturata.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare atteggiamenti e scelte di un gruppo di operatori di un centro di servizi educativi. Tecnica dell’osservazione esperienziale. Tecnica del focus group. Tecnica dell’intervista semistrutturata faccia a faccia. Tecnica dell’intervista libera.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati sull’offerta di un centro di servizi educativi. Tecnica dell’intervista semistrutturata faccia a faccia. Tecnica dell’osservazione semistrutturata. Tecnica dell’osservazione esperienziale. Tecnica del saggio breve.

Il ricercatore sta scegliendo gli strumenti di rilevazione più opportuni per raccogliere dati per le sue ricerche. Prova a suggerire la tecnica migliore per ciascun frangente: Rilevare dati in profondità sulla storia pregressa di un soggetto. Tecnica dell’osservazione esperienziale. Tecnica del questionario autocompilato a risposte chiuse. Tecnica dell’intervista libera. Tecnica del saggio breve.

A cosa serve la somministrazione pilota?. Ad avere consigli per migliorare lo strumento direttamente dai soggetti a cui è destinato. A somministrare gli strumenti nei tempi giusti. A pilotare nel verso giusto le risposte dei soggetti. Ad avere consigli sullo strumento da parte di un esperto.

Cos’è una relazione ‘significativa’?. E’ una relazione che ha un significato, che vuol dire qualcosa. E’ una relazione che il caso ha voluto presentarci nella matrice. E’ una relazione umanamente importante per i soggetti. E’ una relazione che ha una bassissima probabilità di poter essere attribuita al caso.

Quali sono le caratteristiche dell'osservazione strutturata?. Si avvale di strumenti strutturati di raccolta e classificazione delle informazioni, è guidata da ipotesi e mira alla qualità scientifica del dato. Utilizza strumenti strutturati di raccolta e classificazione dei dati ed è guidata da ipotesi. Si avvale di strumenti non strutturati di raccolta e classificazione delle informazion, è guidata da ipotesi e mira alla quantità dei dati e alla qualità scientifica del dato. Mira alla quantità dei dati e alla qualità scientifica del dato.

Quali sono le caratteristiche dell'osservazione a basso grado di strutturazione?. L’osservatore annota semplicemente ciò che accade, senza utilizzare strumenti strutturati, prevede un osservatore libero e mira alla qualità “umanistica” del dato. L'osservatore annota attraverso una griglia ciò che accade, prevede un osservatore libero e mira alla qualità del dato. L'osservatore annota attraverso l'utilizzo del brainstorming ciò che emerge, l'osservatore è libero e mira alla qualità del dato. L'osservatore annota attraverso la compilazione di un questionario a domande aperte, l'osservatore è semilibero e mira alla quantità e qualità del dato.

Quale informazione devo presentare per dire come si distribuiscono i casi del campione in relazione ad una variabile della matrice?. La distribuzione di frequenza. L'indice di dispersione. L'indice di tendenza centrale. L'indice di posizione.

Quale informazione devo presentare per dire dove si localizzano casi particolari rispetto alla distribuzione dei casi del campione in relazione ad una variabile della matrice?. L'indice di tendenza centrale. La distribuzione di frequenza. L'indice di posizione. L'indice di dispersione.

Perché un fattore interveniente è importante per formulare interpretazioni alternative della conferma o della confutazione delle ipotesi?. Perché avendo inciso sulla significatività potrebbe averne cambiato i valori. Perché avendo inciso sul fattore dipendente potrebbe averne cambiato i valori. Perché avendo inciso sul fattore indipendente potrebbe averne cambiato i valori. Perché avendo inciso sull'ipotesi potrebbe averla cambiata.

Perché è necessario scrivere un paragrafo di riflessione finale sull’esperienza di ricerca?. Per evidenziare i punti di forza del proprio lavoro. Per confrontarsi con le ricerche degli altri e vedere i margini di miglioramento. Per far le cose in modo diverso la prossima volta. Per acquisire consapevolezza di ciò che si è appreso e di come poter migliorare il processo di ricerca nella prossima ricerca.

E' necessario inserire segni di trattino basso _ (underscore) nei concetti presenti nei testi preinterpretati?. No, altrimenti si va a capo nei programmi di videoscrittura. Sì, altrimenti non possono essere inseriti in matrice dei dati. No, altrimenti non possono essere scritti nel foglio elettronico. Sì, perché esistono concetti che devono essere espressi con più parole.

La prima riga della matrice dei dati deve contenere i nomi delle variabili?. Sì, per renderla maggiormente comprensibile al ricercatore. No, aumenterebbe la complessità della matrice. Sì, per capire quante sono le variabili. Sì, in modo che il programma di elaborazione dati possa riconoscerli.

Cosa calcola l’analisi della frequenza lessicale?. calcola quante volte i termini ricorrono all'interno di un testo al fine di individuare il lessico ricorrente, per descrivere un fenomeno o una situazione. calcola il numero di termini presenti all'interno di un testo. calcola quanti sinonimi di uno stesso termine vengono utilizzati all'interno di un testo per descrivere un fenomeno o un asituazione. calcola quante volte i termini ricorrono all'interno di un testo al fine di individuare il lessico specifico.

A quale tipologia di corpo testuale si applica la tecnica della costruzione di categorie a posteriori?. lunghi e poco comlplessi. non troppo lunghi e complessi: risposte aperte di questionari semistrutturati che prevedano uno spazio delimitato per risposte aperte. brevi e molto complessi. lunghi e complessi: diari di bordo e/o annotazioni di osservazioni libere.

Per quali variabili si può trovare la mediana?. Per le variabili categoriali non ordinate, categoriali ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate e categoriali ordinate.

Definizione di media aritmetica?. E’ la somma dei valori di tutte le modalità della variabile, tenendo conto di quanti casi sono presenti per ciascuna modalità, divisa per il numero dei casi. E’ il valore che sta nel mezzo della distribuzione di frequenza. E’ la modalità della variabile con frequenza più alta. E’ la modalità della variabile che, nella distribuzione ordinata dei casi, lascia alla sua sinistra e alla sua destra lo stesso numero di casi.

Per quali variabili si può trovare la media aritmetica?. Solo per le variabili cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate, categoriali ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali non ordinate e cardinali. Per le variabili categoriali ordinate e cardinali.

Definizione di indice di dispersione: Un valore sintetico che dice quanti sono i casi per ciascuna modalità della variabile. Un valore sintetico che dice quanto è ampia la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice dove si trova un soggetto rispetto al resto della distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice intorno a quale punto è localizzata la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile.

A cosa serve trovare un intervallo di fiducia?. Per quantificare il margine di errore nel passaggio dai parametri del campione a quelli della popolazione, nei campionamenti non probabilistici. Per quantificare il margine di errore nell'estrazione di un campione probabilistico. Per quantificare il margine di errore nel passaggio dai parametri del campione a quelli della popolazione, nei campionamenti probabilistici. Per quantificare il margine di errore nel passaggio dai parametri del campione a quelli della popolazione, nei campionamenti ragionati.

Definizione di punteggio standardizzato (detto anche punteggio z): Un indice che dice quanto è distante un soggetto dallo scarto tipo della distribuzione in termini di media. Un indice che dice qual è lo scarto tipo di un soggetto dalla media della distribuzione in termini di distanza. Un indice che dice quanto è scartato un soggetto dalla media della distribuzione in termini di distanza. Un indice che dice quanto è distante un soggetto dalla media della distribuzione in termini di scarti tipo.

Definizione di indice di posizione: Un valore sintetico che dice quanto è ampia la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice intorno a quale punto è localizzata la distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile. Un valore sintetico che dice quanti sono i casi per ciascuna modalità della variabile. Un valore sintetico che dice dove si trova un soggetto rispetto al resto della distribuzione dei dati corrispondenti alla variabile.

Cos’è un centile?. Uno dei 100 punti z calcolabili. Uno dei punti che dividono in 100 parti uguali la distribuzione ordinata dei casi. Uno dei 100 punti T calcolabili. Una delle 100 parti uguali in cui si può dividere la distribuzione ordinata dei casi.

Definizione di scarto semplice: E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalla media aritmetica della distribuzione stessa. E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalle proprie frequenze. E’ la somma delle differenze della media dal punto centrale della distribuzione. E’ la somma delle differenze della media dalle frequenze dei punti della distribuzione.

Definizione di devianza: E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalla media, elevate al quadrato. E’ la somma delle differenze dei quadrati di ciascun punto della distribuzione dalla media. E’ la condizione di un punto della distribuzione che non rispetta le norme stabilite. E’ la somma delle differenze di ciascun punto della distribuzione dalla norma.

Definizione di varianza: E’ la devianza diviso il numero dei casi. E’ la devianza diviso la frequenza semplice. E’ la devianza diviso la media. E’ la devianza diviso lo scarto semplice.

Definizione di scarto tipo: E’ la radice quadrata della varianza. E’ la radice quadrata dello scarto semplice. E’ la radice quadrata della devianza. E’ la radice quadrata della media.

Si devono ordinare i casi prima di individuare i quartili?. Sì, perché altrimenti il terzo quartile non sarebbe maggiore del primo quartile. Sì, perché altrimenti a seconda di come si dispongono i casi avremmo quartili diversi. No, solo per ragioni di comprensibilità, l’ordine non è importante. Non ci sono ragioni particolari, è una nostra scelta.

La differenza interquartilica si calcola per quale tipo di variabili?. Categoriali ordinate e cardinali. Categoriali non ordinate e cardinali. Categoriali e cardinali. Categoriali ordinate e non ordinate.

E' importante che lo scarto tipo abbia la stessa unità di misura della media?. Sì, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando è vicino ad 1/3 della media. No, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando la devianza viene divisa per il numero dei casi. No, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando lo scarto semplice è uguale a 0. Sì, perché altrimenti non si potrebbe stabilire quando è vicino 0.

A cosa servono i punti della distribuzione pentenaria?. A trovare i centili a partire dalle categorie basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. A definire soggetti che in un test hanno ottenuto un punteggio basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. A trovare i punti z a partire dalle categorie basso, mediobasso, medio, medioalto, alto. A trovare i punti T a partire dalle categorie basso, mediobasso, medio, medioalto, alto.

A cosa servono i centili?. A dire quale punto T della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. A dire quale percentuale della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. A dire quale punto L della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione. A dire quale punto z della distribuzione ordinata dei casi si trova sopra o sotto un dato punto della distribuzione.

Quale tra questi indici NON deriva da una ricodifica dei punti z?. Punto C di Guilford. Centile. Punto pentenaria. Punto T.

Definizione di frequenza attesa: E’ il numero di casi che hanno una data modalità di una delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi totali presenti in una tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che avrebbe una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata se fossimo in condizione di assenza di relazione tra le due variabili. E’ il numero di casi che hanno una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata.

Cos’è l’indice X quadro?. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente è significativa. E’ un indice che dice quanto la situazione di assenza di relazione è significativa. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente è distante dalla situazione di assenza di relazione. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente e la situazione di assenza di relazione sono significative.

Cosa indica il coefficiente di correlazione (r)?. indica la forza delle relazioni tra due variabili, valore +1 massima correlazione positiva, valore 1 massima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due variabili, valore +1 minima correlazione positiva, valore 1 minima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due fattori, valore +1 massima correlazione positiva, valore 1 massima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due fattori, valore +1 minima correlazione positiva, valore 1 minima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione.

Definizione di frequenza osservata: E’ il numero di casi che hanno una data modalità di una delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che avrebbe una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata se fossimo in condizione di assenza di relazione tra le due variabili. E’ il numero di casi totali presenti in una tabella a doppia entrata.

L’analisi delle differenze pre-post utilizza tre indici diversi a seconda delle caratteristiche del campione in esame e delle variabili da analizzare, quali sono?. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni da almeno 30 casi il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 3 casi. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate e in campioni composti da almeno 3 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 30 casi. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali e in campioni composti da almeno 3 casi, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate e in campioni composti da almeno 30 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali con campioni di qualsiasi numerosità. il test delle differenze che si applica a variabili cardinali con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili cardinali e in campioni composti da almeno 3 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 30 casi.

Cosa si intende valutare con l’analisi delle differenze prima-dopo?. si intende valutare il perdurare di una performance nel tempo. si intende valutare il cambiamento costante nel tempo. si intende valutare il cambiamento, se un fattore dopo ad un certo intervento educativo è differente (statisticamente) dal fattore individuato prima dell'intervento stesso. si intende valutare il cambiamento, se la performance successiva ad un certo intervento educativo è differente (statisticamente) dalla performance prima dell'intervento stesso.

L’analisi delle differenze prima-dopo che tipologia di analisi è?. focus group. analisi dei dati. Bivariata. Monovariata.

Perché è importante il follow up dopo l'esperimento?. Per capire se vi è stato Effetto Hawtorne per il gruppo di controllo. Per capire se gli effetti del fattore ordinario sono durevoli nel tempo. Per capire se gli effetti della sperimentazione sono durevoli nel tempo. Per capire se gli effetti del fattore sperimentale sono durevoli nel tempo.

Come si controlla un'ipotesi nella ricerca interpretativa?. Si costruisce una mappa concettuale. Si isolano i soggetti favorevoli e quelli contrari. Si portano esempi di conferma dell'ipotesi. Si isolano gli asserti che confermano l'ipotesi e quelli che la confutano.

A cosa serve la Ricerca interpretativa?. A ricostruire le intenzioni che muovono le azioni, le ragioni, gli scopi del soggetto e i significati che attribuisce al mondo. A descrivere i contesti e gli ambiti sociali e culturali in cui il soggetto si muove. A testimoniare una relazione tra fattori nella sua unicità e specificità. Ad assegnare un senso agli indizi, trasformando un insieme slegato di fatti e comportamenti in un sapere.

Perché è importante il diario della sperimentazione?. Per descrivere le strategie adottate per far fronte agli imprevisti. Per poter dire che le modificazioni subentrate sono da imputarsi proprio al fattore dipendente. Per avere il parere di uno o più osservatori indipendenti. Per ricostruire tutti quei fattori che possono essere intervenuti e che potrebbero rendere i risultati meno validi e meno attendibili.

Come si allestisce una ricerca per esperimento?. Si allestiscono due gruppi che svolgono interventi equivalenti e si valutano le differenze nei miglioramenti dal prima al dopo. Si allestiscono due gruppi equivalenti che svolgono interventi equivalenti e si valuta il livello finale raggiunto. Si allestiscono due gruppi equivalenti che svolgono le stesse attività tranne uno specifico insieme di esse e si valutano le differenze nei miglioramenti dal prima al dopo. Si allestisce un gruppo, si propone un intervento da sperimentare e si valuta il miglioramento nel gruppo dal prima al dopo.

Cosa si fa nella fase di Azione della Ricerca azione?. Si mette in atto l'intervento pianificato nella fase di pianificazione. Si mette in atto l'analisi del problema di partenza. Si mette in atto la ricerca pianificata nella fase di pianificazione. Si mette in atto l'intervento pianificato nella fase di pianificazione e la ricerca pianificata per controllarne gli esiti.

Come si allestisce una ricerca per studio di caso?. Si definiscono le ipotesi, ci si focalizza sulle relazioni tra fattori e si studia intensivamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono gli obiettivi conoscitivi, ci si focalizza sulle relazioni tra fattori e si studia intensivamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono gli obiettivi conoscitivi, ci si focalizza su un certo numero di fattori, non stabilito a priori, e si studia, intensivamente o comparativamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono le ipotesi, ci si focalizza su un certo numero di fattori e si studia, intensivamente o comparativamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento.

Cosa si fa nella fase di Pianificazione della Ricerca azione?. Si decide il piano di ricerca da intraprendere per controllare gli effetti dell'intervento. Si decide l'intervento da mettere in atto e il piano di ricerca da intraprendere per controllarne gli effetti. Si analizza il problema, si decide l'intervento da mettere in atto e il piano di ricerca da intraprendere per controllarne gli effetti. Si analizza il problema e si decide l'intervento da mettere in atto.

Cosa si fa nella fase di Riflessione della Ricerca azione?. Si fa un bilancio degli esiti della ricerca. Si mettono a confronto gli esiti della ricerca con il problema di partenza. Si fa un bilancio degli esiti dell'intervento e si stabilisce se ha risolto il problema. Si presentano gli esiti della ricerca.

Cosa si fa nella fase di Monitoraggio della Ricerca azione?. Si raccolgono dati sul problema di partenza per controllare gli esiti dell'intervento pianificato. Si raccolgono dati sull'intervento attraverso la ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si raccolgono dati sull'intervento attraverso interviste in profondità. Si raccolgono dati sulla ricerca pianificata per controllarne gli esiti.

La fase di Esperienza migliora la fase di Elaborazione?. No, con l' esperienza non ci possono essere dati osservativi. Sì, perché i concetti e gli asserti richiedono controllo empirico. Sì, fornisce i dati sensoriali da elaborare e concettualizzare. No, l’esperienza sensoriale non è fondamentale per i bambini molto piccoli.

La fase di Elaborazione migliora la fase di Esperienza?. Sì, fornisce al soggetto il quadro concettuale utile per condurre giochi educativi. Sì, fornisce al soggetto il quadro concettuale utile per comprendere appieno ciò che sta facendo e orientare l'Esperienza nella direzione più proficua. Sì, fornisce al soggetto i concetti da sperimentare. No, non fornisce al soggetto gli strumenti per ragionare sull'Esperienza.

Cos'è apprendimento attivo?. Far manipolare ai bambini sostanze di varia consistenza. Far giocare i bambini, perché l'apprendimento avviene attraverso il gioco. Far svolgere ai bambini delle attività e farli riflettere sulle cose che stanno facendo. Far fare delle esperienze ai bambini con tanti oggetti e materiali.

Come avviene l'acquisizione di conoscenza sul campo da parte dell'educatore al nido?. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, i bambini che osservano le reazioni degli oggetti manipolati. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le conoscenze che i bambini fanno attraverso i sensi. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le esperienze che fanno i bambini. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le interpretazioni che i bambini danno alle informazioni che acquisiscono attraverso i sensi.

E' importante strutturare le attività secondo il Ciclo di Apprendimento Esperienziale?. Sì, perché ha in sé i momenti di esperienza, di verbalizzazione, di analisi di quanto compiuto, di estrapolazione di regole generali dall'esperienza e di riapplicazione di tali regole. Sì, perché ha in sé i momenti di gioco e di osservazione. No, perché ha in sé solo i momenti di esperienza, di racconto, di analisi e di gioco. Sì, perché ha in sé i momenti di esperienza, di verbalizzazione, di analisi di quanto compiuto e di controllo delle ipotesi.

Qual è il ruolo dell'osservazione nella conduzione di giochi ed esperimenti al nido?. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di trovare indicatori per i fattori oggetto di ricerca. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di migliorare capacità e modalità di conduzione degli interventi. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di rendicontare gli interventi stessi. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di controllare le proprie ipotesi di ricerca.

Cosa significa adottare un approccio educativo di Pedagogia Sperimentale?. Capire le ragioni alla base della pratica educativa e raccogliere sistematicamente dati di crescita dei bambini. Capire le ragioni alla base del miglioramento e raccogliere sistematicamente dati allo scopo di innovare la pratica educativa. Capire le ragioni alla base di ciò che si fa e raccogliere sistematicamente dati allo scopo di migliorare la pratica educativa. Capire le ragioni alla base della crescita dei bambini raccogliendo sistematicamente dati relativi alla pratica educativa.

Cosa significa interpretare i dati?. Significa dare un giudizio oggettivo ai dati rilevati. Significa leggere i dati quantitativi e i dati qualitativi ottenuti attraverso l'analisi dei dati. Significa assegnare un senso, una direzione di lettura a un insieme slegato di dati di ricerca al fine di giungere ad un sapere, possibilmente fruibile. Significa assegnare il proprio pensiero a un insieme di dati rilevati.

Quali sono le tecniche di analisi testuale?. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali, l'analisi della frequenza lessicale e la costruzione di categorie a posteriori. L'analisi della frequenza lessicale e la costruzione di categorie a posteriori. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali e l'analisi della frequenza lessicale. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali, l'analisi della frequenza lessicale e il calcolo delle differenze tra variabili primadopo un trattamento.

Cosa deve contenere una pubblicazione rivolta all'ambito accademico e/o gruppo di esperti?. presentare un inquadramento teorico di rifermento e sottolineare come la ricerca possa produrre “sapere scientifico” con specifiche riflessioni di carattere metodologico. questione metodologica, presentare un inquadramento teorico di riferimento, socializzarla con gli utenti stessi. questione metodologica, sottolineare la fotografia degli studenti emersa dalla ricerca, socializzarla con gli utenti stessi e arricchirla o metterla in discussione con un loro commento. presentare un inquadramento teorico di rifermento, dedicare un'ampia parte a presentare la strategia con cui si è condotta la ricerca e sottolineare come la ricerca possa produrre “sapere scientifico” con specifiche riflessioni di carattere metodologico.

Quali sono le figure-tipo di lettore di ricerche in ambito educativo?. L'operatore sul campo, l'utente del contesto, i responsabili di struttura e studiosiesperti accademici. L'operatore sul campo, l'insegnante, l'educatore e l'utente sul campo. Studiosiesperti accademici, dirigenti di servizi educativi e coordinatori didattici. Nessuno, non esistono figuretipo di lettore di ricerche in ambito educativo.

Quali sono le sezioni di cui si compone il R.A.V.?. Contesto e risorse, esiti degli utenti, processi messi in atto dall'ente locale, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. Contesto e risorse, esiti degli studenti, processi messi in atto dalla scuola, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. Contesto e risorse, esiti degli studenti. processi messi in atto dalla scuola, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento.

Cosa si intende con il termine R.A.V?. rapporto di analisi valutativa. rapporto di auto valutazione. relazione di auto validazione. riscontro di analisi valutativa.

Per una corretta formulazione di un obiettivo di processo cosa si deve aver chiaro?. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere, il processo coinvolto nel miglioramento scolastico, l’esito di miglioramento atteso e il contesto di riferimento. il processo coinvolto nel miglioramento scolastico e l’esito di miglioramento atteso. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere, il processo coinvolto nel miglioramento scolastico e l’esito di miglioramento atteso. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere e l’esito di miglioramento atteso.

Cosa sono gli obiettivi di processo?. sono le conoscenze che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. sono le azioni messe in atto per raggiungere gli obiettivi. sono i risultati, le capacità o abilità che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. sono i risultati, le capacità o abilità e le conoscenze che si vuol far conseguire attraverso determinate attività.

Quando viene svolta la valutazione formativa?. All’inizio e alla fine del percorso formativo. Durante un percorso formativo (in itinere). All'inizio di un percorso formativo. Alla fine di un percorso formativo.

Quando viene svolta la valutazione predittiva?. In qualsiasi momento del percorso formativo. Alla fine di un percorso formativo. Durante un percorso formativo (in itinere). All'inizio di un percorso formativo.

Quale disciplina studia i processi valutativi su basi scientifiche?. Pedagogia. Docimologia. Sociologia. Psicologia.

Quali sono le caratteristiche di una buona situazione-problema nella valutazione diagnostica?. Richiede solo la memorizzazione di informazioni. Viene posta solamente con modalità orale. Propone consegne che richiedono allo studente di mettere in atto una o più operazioni cognitive, è una sfida per lui possibile e significativa, è aperta, contestualizzata, unisce l'aspetto didattico all'aspetto valutativo. Propone esercizi standard.

Quale opportunità offre la valutazione diagnostica agli allievi?. Riflettere su punti di forza e debolezza di metodi e atteggiamenti adottati. Nessuna delle precedenti. Ottenere un voto. Evidenziare le carenze che influenzeranno la valutazione sommativa.

Da cosa parte la valutazione diagnostica?. Da situazioniproblema e relative consegne valutative. Da test a risposta multipla. Da esercizi standard. Da interrogazioni orali.

Il processo di autovalutazione può essere svolto: Dal singolo allievo, in coppia o in piccolo gruppo. Solo dal docente. Solo in piccolo gruppo. Solo dal singolo allievo.

Quale delle seguenti affermazioni sulla Valutazione Dinamica (VD) è corretta?. La VD si basa solo sui test statici e non prevede alcuna mediazione. La VD mira a identificare il potenziale di apprendimento del soggetto attraverso la mediazione. La VD è utilizzata solo nell'ambito clinico e non in quello scolastico. La VD si concentra solo sui prodotti dell'apprendimento e non sui processi.

Quale delle seguenti affermazioni sulla Valutazione Dinamica (VD) è falsa?. La VD è in contrapposizione ai test statici e non può essere utilizzata in modo integrativo. La VD permette di osservare il livello di sviluppo attuale e potenziale del soggetto. La VD mira a ridurre al minimo gli ostacoli che impediscono la manifestazione dell'intelligenza. La VD è una modalità valutativa basata sul formato testmediazionetest.

Quale dei seguenti gruppi beneficia maggiormente dell'applicazione della VD?. Persone con differenze linguistiche. Persone con: difficoltà di apprendimento, bisogni educativi speciali, differenze linguistiche, povertà educativa e deprivazione culturale. Persone in stato di povertà educativa e deprivazione culturale. Persone con difficoltà di apprendimento e bisogni educativi speciali.

Il formato della VD in cui la mediazione viene offerta dopo ogni step del compito, proseguendo fino al termine del medesimo, viene denominato: Formato a hamburger. Formato a panino. Formato a sandwich. Formato a cake.

Secondo Feuerstein, la creazione dell'insight è intesa come: Nessuna delle altre risposte. L'osservazione e la comprensione da parte dell'individuo dei processi del proprio funzionamento cognitivo. L'osservazione/comprensione da parte dell'individuo dei processi del proprio funzionamento cognitivo e la riflessione sulle proprie attività mentali di ricerca, discriminazione ed esplorazione. La riflessione dell’individuo sulle proprie attività mentali di ricerca, discriminazione ed esplorazione.

La valutazione della Figura Complessa riguarda: Solo il processo razionale o meno utilizzato nella riproduzione. Solo il numero di dettagli riprodotti. Sia il numero di dettagli che il processo di riproduzione. Nessuna delle altre risposte.

Gli strumenti di Feuerstein sono stati applicati principalmente con: Soggetti in età adulta. Soggetti con disturbi mentali. Soggetti in età infantile e adolescenziale. Soggetti con disabilità fisiche.

Gli strumenti dell'LPAD di Feuerstein possono essere categorizzati in base a: Organizzazione di tipo emotivo, sociale e motivazionale. Organizzazione di tipo verbale, numerico e logicodeduttivo. Organizzazione di tipo percettivo e visuomotorio, basati sull'uso delle funzioni mnemoniche e basati su processi di pensiero elevati. Organizzazione di tipo sensoriale, motorio e attentivo.

Qual è il fulcro della valutazione di Haywood?. Identificare i deficit cognitivi degli individui. Classificare gli studenti in base al loro livello di intelligenza. Misurare il potenziale di apprendimento degli individui. Diagnosticare eventuali disturbi di apprendimento.

Come si chiama il sistema di valutazione proposto da Haywood?. Valutazione Funzionale Basata sull'Osservazione. Valutazione Dinamica Basata sul Curricolo. Valutazione Cognitiva Basata sul Livello. Valutazione Statica basata sul comportamento.

Qual è il primo passo nel processo di VDBC?. Individuare domande e sollecitazioni per la fase di mediazione. Scegliere un obiettivo di apprendimento significativo. Somministrare un pretest agli studenti. Identificare gli ostacoli all'apprendimento.

Quale dei seguenti NON è un obiettivo della Valutazione Dinamica di Haywood?. Identificare le capacità cognitive di un individuo. Fornire feedback mirati su punti di forza e debolezza. Determinare il livello di intelligenza di un individuo. Individuare gli ostacoli che impediscono l'apprendimento.

Quale tipo di restituzione è più opportuno per gli alunni dopo la correzione del test di VD di Equazioni Aritmetiche di Haywood?. Attribuzione del punteggio. Feedback di natura qualitativa. E’ consigliabile non dare restituzione fino al termine dell’anno scolastico. Confronto con la media della classe.

Quali dei seguenti fattori vengono presi in considerazione tra i fattori non intellettivi nel sistema di valutazione dinamica di David Tzuriel?. Quoziente intellettivo, memoria, linguaggio. Emozioni e motivazione. Personalità. Accessibilità alla mediazione, bisogno di padronanza, tolleranza alla frustrazione.

A quali fasce d'età può essere applicato il sistema di valutazione dinamica di David Tzuriel?. Solo adulti. Bambini piccoli, bambini più grandi e adulti con difficoltà cognitive. Solo bambini in età scolare. Solo bambini in età prescolare.

Quali teorie sono alla base del lavoro di ricerca di David Tzuriel?. Teoria dei tratti e teoria dell'attaccamento. Teoria comportamentista e teoria cognitivista. Teoria socioculturale di Vygotskij e teoria dell'Esperienza di Apprendimento Mediato di Feuerstein. Teoria psicanalitica e teoria umanistica.

Quali sono le finalità del sistema di valutazione dinamica di David Tzuriel?. Clinico-educativa e di misurazione-ricerca. Solo di misurazione-ricerca. Solo clinico-educativa. Nessuna delle risposte presenti.

Quali sono le principali componenti dell'ACFS (Applicazione della Scala delle funzioni Cognitive)?. Classificazione, Memoria uditiva, Memoria visiva, Completamento di struttura sequenziale. Controllo di sé, Perseveranza. Tolleranza alla frustrazione, Motivazione, Flessibilità, Interattività. Pianificazione, Cambiamento di prospettiva,.

Come si chiama il sistema di valutazione dinamica sviluppato da Carol S. Lidz e H.R. Jepsen?. LPADR (Learning Propensity Assessment DeviceRevised). LPAD (Learning Propensity Assessment Device). ACFS (Applicazione della Scala delle funzioni Cognitive). MLE (Mediated Learning Experience).

Quali sono i riferimenti teorici generali del sistema di valutazione dinamica di Lidz e Jepsen?. Solo Vygotskij. Solo Piaget. Piaget, Vygotskij, Feuerstein, Haywood. Solo Feuerstein.

Quale concetto chiave ha introdotto Vygotskij nella sua teoria dello sviluppo cognitivo?. Stadio operatorio concreto. Assimilazione e accomodamento. Zona di Sviluppo Prossimale. Equilibrio e disequilibrio.

Quale ruolo attribuisce Vygotskij all'interazione sociale nello sviluppo cognitivo?. Un ruolo complementare, l'interazione sociale supporta ma non determina lo sviluppo. Un ruolo marginale, l'interazione sociale influenza poco lo sviluppo. Nessun ruolo, lo sviluppo è determinato biologicamente. Un ruolo fondamentale, l'interazione sociale è alla base dello sviluppo.

Secondo Vygotskij, il passaggio dal linguaggio esterno a quello interiore avviene: Grazie all'interiorizzazione del linguaggio sociale. In modo indipendente dallo sviluppo del pensiero. Attraverso l'imitazione del linguaggio degli adulti. Spontaneamente, senza l'intervento dell'adulto.

Secondo Paour, lo sviluppo cognitivo tra i 3-4 e i 6-7 anni consiste principalmente nella: Memorizzazione di concetti astratti. Sviluppo di abilità sensomotorie. Acquisizione di conoscenze procedurali. Concettualizzazione delle conoscenze procedurali.

Secondo Vygotskij, il ruolo dell'adulto nello sviluppo cognitivo del bambino è: Direttivo, l'adulto impone i propri schemi cognitivi al bambino. Attivo, l'adulto guida e media il processo di apprendimento. Limitato, il bambino impara da solo attraverso l'esperienza. Passivo, l'adulto deve solo osservare lo sviluppo naturale del bambino.

Paour sostiene che lo sviluppo concettuale si associa all'acquisizione di strumenti autoregolativi che afferiscono: Solo alla sfera della relazione. Solo alla sfera emotiva. Solo alla sfera cognitiva. Alla sfera cognitiva, emotiva e della relazione.

Secondo Feuerstein, il mediatore (adulto con funzioni educative) ha il compito di: Interporsi tra il contesto reale e il soggetto, sostenendolo con azioni di preorganizzazione, filtro e interpretazione della realtà esterna. Trasmettere conoscenze in modo diretto al soggetto. Sostituirsi al soggetto nell'apprendimento. Limitare l'influenza dell'ambiente sull'apprendimento.

Secondo Feuerstein, il termine "modificabilità" si riferisce: A cambiamenti determinati solo da fattori ambientali. All'evoluzione che si verifica nell'individuo stesso, riguardante personalità, capacità di pensiero e competenza generale. Esclusivamente a cambiamenti di carattere comportamentale. A eventi limitati e temporanei.

Secondo Haywood, quali sono le principali componenti della "Teoria Transazionale sulla Capacità Umana"?. Intelligenza, processi cognitivi e motivazione. Motivazione, emozioni e abilità sociali. Processi cognitivi, memoria e apprendimento. Intelligenza, abilità e personalità.

La teoria della "Modificabilità Cognitiva Strutturale" di Feuerstein è abbinata a quella: Dello sviluppo cognitivo innato. Della trasmissione culturale. Dell'Esperienza di Apprendimento Mediato. Della plasticità neuronale.

Secondo Haywood, quali componenti sono incluse nelle funzioni cognitive?. Sia i processi intellettivi che non intellettivi. Né i processi intellettivi né quelli non intellettivi. Solo i processi non intellettivi. Solo i processi intellettivi.

Secondo Feuerstein, le funzioni cognitive: Sono strettamente connesse ai contenuti su cui vengono esercitate. Sono neutre e possono essere trasferite sulle diverse aree di contenuto. Non possono essere modificate. Dipendono esclusivamente dai contenuti.

Quale delle seguenti è una funzione cognitiva carente in fase di input secondo Feuerstein?. Bisogno di comportamento sommativo. Percezione confusa e superficiale. Modalità di comunicazione egocentrica. Comportamento comparativo spontaneo.

Quali sono i tre principi fondamentali dell'Esperienza di Apprendimento Mediato secondo Feuerstein?. Intenzionalità/reciprocità, mediazione della condivisione, mediazione dell'individuazione e della differenziazione psicologica. Intenzionalità/reciprocità, mediazione del significato, mediazione della regolazione e del controllo del comportamento. Intenzionalità/reciprocità, trascendenza, mediazione del senso di competenza. Intenzionalità/reciprocità, trascendenza, significato.

Quale criterio della mediazione riguarda l'obiettivo del mediatore di andare al di là del momento e di generalizzare quanto appreso ad altre situazioni?. Intenzionalità e reciprocità. Mediazione della scelta di un'alternativa ottimistica. Trascendenza. Mediazione del comportamento di sfida, di ricerca della novità e della complessità.

Quale delle seguenti NON è una caratteristica dell'Esperienza di Apprendimento Mediato?. Le interazioni sono caratterizzate dalla reciprocità. Il mediatore si interpone solo tra lo stimolo e il soggetto. Il mediatore filtra e amplifica gli stimoli ambientali. Il mediatore conduce il soggetto verso la soluzione di problemi.

Quale affermazione sui risultati della ricerca valutativa dopo un anno di applicazione sul metodo Bright Start (Cèbe, 2000; Cèbe & Paour, 2000; Paour et al., 2000; Tzuriel, Haywood & Mandel, 2005) è corretta?. Ha mostrato effetti positivi solo sui punteggi ai test di intelligenza. Ha mostrato effetti positivi solo sulla motivazione intrinseca dei bambini. Ha mostrato effetti positivi nella lettura, soluzione di problemi matematici e transfer degli apprendimenti cognitivi. Non ha mostrato effetti positivi sullo sviluppo cognitivo dei bambini.

Quale delle seguenti NON è una delle otto unità del metodo Bright Start?. Confronto. Autoregolazione. Relazioni quantitative. Sviluppo del linguaggio.

Quali teorie sono alla base concettuale del metodo Bright Start?. Solo la teoria di Piaget sugli stadi dello sviluppo cognitivo. Le teorie di Piaget, Vygotsky, Feuerstein e la prospettiva transazionale di Haywood sulla capacità umana. Solo la teoria della modificabilità cognitiva strutturale di Feuerstein. Solo la teoria sociostorica di Vygotsky sullo sviluppo cognitivo.

Nella lezione 63 si presenta una ricerca con esperimento sul potenziamento cognitivo nella scuola dell’infanzia; qual è l'obiettivo principale della ricerca?. Valutare l'efficacia del metodo Montessori. Analizzare le differenze di genere nelle capacità cognitive. Sostenere un insegnamento che promuova la maturazione intellettiva negli alunni. Confrontare i risultati tra alunni italiani e stranieri.

Nella ricerca con esperimento sul potenziamento cognitivo nella scuola dell’infanzia presentata nella lezione 63 si applica: Metodo di potenziamento cognitivo Bright Start di Haywood, Brooks e Burns. Valutazione dinamica ACFS di Lidz e Jepsen. Metodo Montessori. Entrambi gli approcci: quello di VD di Lidz e Jepsen e il metodo Bright Start di Haywood, Brooks e Burns.

Quale conclusione generale per il gruppo sperimentale si trae dai risultati della ricerca con esperimento sul potenziamento cognitivo nella scuola dell’infanzia presentata nella lezione 63?. L'intervento non ha avuto alcun effetto sulle capacità cognitive degli alunni. L'intervento ha permesso lo sviluppo delle potenzialità di tutti gli alunni, con un buon recupero di quelli con prestazioni insufficienti. L'intervento ha permesso solo lo sviluppo delle potenzialità degli alunni con medie prestazioni. L'intervento ha avuto effetti positivi solo sugli alunni di origine italiana.

Quale ruolo ha avuto J.L. Paour in relazione al programma Bright Start?. Ha collaborato con Haywood, Brooks e Burns nella creazione del programma Bright Start. Ha introdotto il programma Bright Start in Europa e seguito le prime sperimentazioni italiane. Ha creato il programma Bright Start. Non ha avuto alcun ruolo in relazione al programma Bright Start.

Quale obiettivo è perseguito attraverso il modello mentale della "trasformazione per ricercare relazioni” degli approcci di J. L. Paour?. Promuovere lo sviluppo del linguaggio. Sviluppare la creatività. Sviluppare la memoria a lungo termine. Indurre la ricerca attiva delle differenze e somiglianze prima/dopo e la loro organizzazione in sistemi relazionali.

Quale strumento didattico è stato inizialmente inventato da J.L. Paour negli anni '80 in ambito riabilitativo e successivamente utilizzato in ambito didattico?. Trasformo I. Il programma Bright Start. La scatola delle trasformazioni. Trasformo II.

Qual è la differenza tra un'abilità e una competenza?. La seconda implica l'uso di materiali, metodi e strumenti, la prima richiede responsabilità personale innata. La prima indica la capacità di applicare conoscenze per portare a termini compiti di routine, la seconda la capacità di usare le proprie risorse in situazioni non note. La seconda indica la capacità di applicare conoscenze per portare a termini compiti di routine, la prima la capacità di usare le proprie risorse in situazioni non note. La prima implica l'uso di materiali, metodi e strumenti, la seconda richiede responsabilità personale innata.

Qual è la differenza tra una conoscenza e un'abilità?. La prima indica l'esito dell'assimilazione di informazioni, la seconda la capacità di applicare l'esito dell'assimilazione di informazioni a problemi noti. La prima indica l'esito dell'assimilazione di informazioni, la seconda la capacità di usare l'esito dell'assimilazione delle informazioni in situazioni non note. La seconda indica l'esito dell'assimilazione di informazioni, la prima la capacità di applicare l'esito dell'assimilazione di informazioni a problemi noti. La prima indica la capacità di applicare l'esito dell'assimilazione di informazioni a problemi noti, la seconda l'esito dell'assimilazione di informazioni.

Perché diventa conoscenza solo l'informazione a cui possiamo assegnare significato?. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato costituisce una misconcezione. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato non può essere esperita. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato è sicuramente poco rilevante. Perché quella a cui non riusciamo ad assegnare significato non può essere agganciata alle nostre strutture cognitive preesistenti.

Perché è importante dare informazioni contestuali insieme alle informazioni che devono essere apprese?. Per favorire il processo di memorizzazione. Per favorire il passaggio nella memoria a lungo termine. Per favorire il processo di assegnazione di significato. Per favorire il processo di attenzione ai particolari rilevanti.

Cosa vuol dire 'elaborazione profonda'?. E' una forma di elaborazione che prevede l'assegnazione di significato a tutti i termini esperiti. E' una forma di elaborazione che prevede il passaggio dei significati nella memoria profonda. E' una forma di elaborazione che prevede il recupero dei significati più importanti e il loro collegamento alle conoscenze già possedute. E' una forma di elaborazione che prevede l'elaborazione delle preconoscenze.

Quali accorgimenti bisogna prendere per insegnare tenendo conto del carico cognitivo?. Dividere il compito in segmenti più semplici, e dare allo studente la possibilità di scegliere gli argomenti finché non trova quello che padroneggia adeguatamente. Lasciare che sia lo studente a sequenzializzare un nuovo argomento finché non padroneggia quello precedente. Dividere il compito in segmenti più semplici, sequenzializzare questi segmenti in fasi, dare allo studente la possibilità di non passare a un nuovo argomento finché non padroneggia quello precedente. Segmentare il compito in sequenze specifiche e sottoporle in fasi allo studente.

Cosa vuol dire 'elaborazione significativa'?. E' una forma di elaborazione che il soggetto considera importante per se stesso. E' una forma di elaborazione che prevede l'assegnazione di significato a quanto esperito. E' una forma di elaborazione che prevede collegamenti espliciti con la memoria a lungo termine. E' una forma di elaborazione che il soggetto mette in atto quando non si ferma alla superficie.

Come vengono gestite le informazioni esperite dai sistemi percettivi?. Sotto forma di attivazione di aree deputate al movimento. Sotto forma di concetti e relazioni linguistiche che li legano. Sotto forma di immagini. Sotto forma di rappresentazioni mentali nei sottosistemi verbale/auditivo, visuale, motorio.

Quali sono le implicazioni in termini di apprendimento della teoria del carico cognitivo?. Che la costruzione di strutture mentali richiede uno sforzo. Che lo sforzo elaborativo nell'acquisire nuove informazioni va gestito opportunamente per evitare che diventi eccessivo. Che l'apprendimento è un processo automatico. Che l'apprendimento è un processo ciclico.

Qual è la differenza tra carico cognitivo intrinseco e pertinente?. Il secondo è legato alla difficoltà del compito, il primo agli elementi ridondanti. Il primo è legato alla difficoltà del compito, il secondo agli elementi ridondanti. Il primo è legato alla difficoltà del compito, il secondo alla costruzione di schemi mentali. Il secondo è legato alla difficoltà del compito, il primo alla costruzione di schemi mentali.

Perché è importante automatizzare i saperi dello studente?. Perché questa operazione rafforza la memoria di lavoro. Perché questa operazione libera risorse cognitive per nuovi apprendimenti. Perché questa operazione consente allo studente di essere più veloce nello svolgere i compiti. Perché questa operazione costruisce competenze.

Perché è importante indurre gli allievi ad essere 'attivi cognitivamente'?. Perché l'attivazione cognitiva è indispensabile per assegnare significato alle nuove informazioni esperite in un percorso di apprendimento. Perché questo coinvolge le conoscenze fattuali, concettuali, procedurali, metacognitive del soggetto in un percorso di apprendimento. Perché le risorse cognitive sono oggetto di riorganizzazione e di rimodellamento in un percorso di apprendimento. Perché le risorse cognitive sono strumento di assegnazione di significati in un percorso di apprendimento.

Quali di questi elementi sono tipici di un approccio didattico 'cognitivamente attivo'?. Consultare materiali e svolgere esercizi interagendo con i propri pari, riflettere sugli errori, verbalizzare e giustificare le proprie scelte. Svolgere consegne inedite, affrontare problemi interagendo liberamente in gruppo, riflettere sugli errori e verbalizzarli. Svolgere consegne mirate, cimentandosi con problemi noti, consultando materiali e interagendo con i propri pari in modo strutturato, riflettere sugli errori, compiendo scelte giustificate. Svolgere consegne mirate, cimentandosi con problemi inediti, consultando materiali e interagendo con i propri pari in modo strutturato, riflettere sugli errori, verbalizzare e giustificare le proprie scelte.

Quali sono gli elementi chiave dei momenti di Esperienza e Riflessione?. Il primo richiede di acquisire informazioni da una pluralità di fonti, il secondo di elaborarle e concettualizzarle. Il primo richiede sensibilità emotiva, il secondo raziocinio. Il primo richiede di svolgere delle attività pratiche, il secondo di svolgere delle attività teoriche. Il primo richiede un intervento, il secondo un'elaborazione mentale.

Quali sono le caratteristiche delle consegne pensate per generare Esperienze?. Sono consegne aperte, che possono essere interpretate e risolte in modi differenti allo scopo di far emergere e far utilizzare i saperi pregressi dello studente. Sono consegne aperte, ossia mai viste prima dallo studente. Sono consegne che richiedono di isolare i concetti e gli asserti principali presenti in un testo. Sono consegne aperte, che tutti possono adattare alle proprie esigenze.

Quali sono gli indicatori dell'agire con competenza?. Le conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti dei soggetti e le strutture di pensiero che li mobilitano in situazioni inedite. Le strutture di pensiero con cui esercitano un impatto sulla realtà. Le strutture di pensiero con cui assegnano significato al mondo. Le conoscenze, le abilità, gli atteggiamenti dei soggetti, interni ed esterni.

Perché sono importanti le Strutture di interpretazione?. Perché ci consentono di assegnare significato alle situazioni, cogliendone gli aspetti chiave, e quindi di agire in modo efficace. Perché ci consentono di comprendere i testi. Perché ci consentono di analizzare le situazioni in modo efficace. Perché ci consentono di riflettere su quello che stiamo facendo.

Perché sono importanti le Strutture di autoregolazione?. Perché ci consentono di interpretare le buone ragioni degli altri e modificarle. Perché ci consentono di trovare gli errori in ciò che fanno gli altri. Perché ci consentono di regolare la nostra conoscenza in funzione dell'obiettivo. Perché ci consentono di argomentare le buone ragioni alla base del nostro agire e di comprendere quando va modificato e come.

Perché è importante la learning readiness?. Perché la prontezza consente di rispondere più velocemente agli stimoli esterni e quindi è uno degli elementi più importanti per il successo nel percorso di apprendimento stesso. Perché prima di apprendere bisogna imparare ad apprendere. Perché sapere prima ciò che bisognerà apprendere dopo aiuta nel percorso di apprendimento stesso. Perché ciò che si sa prima di iniziare un percorso di apprendimento è uno degli elementi più importanti per il successo nel percorso di apprendimento stesso.

Perché competenze e funzioni esecutive sono elementi strettamente legati?. Perché la competenza è l'espressione della capacità di adattamento. Perché le competenze richiedono concentrazione sul compito. Perché le funzioni esecutive intervengono quando manca una guida istruttiva. Perché le funzioni esecutive entrano in gioco in situazioni inedite per i soggetti.

Perché è importante il controllo inibitorio per l'esercizio di una competenza?. Perché evita che i soggetti prendano decisioni senza aver soppesato prima tutte le alternative. Perché evita che i soggetti reagiscano violentemente alle provocazioni. Perché evita che i soggetti rinuncino all'autonomia di pensiero. Perché evita che i soggetti si distraggano a lezione.

Perché è importante proporre compiti sfidanti agli allievi?. Per valutarli in modo opportuno. Per indurli ad affrontarli mettendosi in gioco. Per farne emergere le attitudini. Per far rivivere l'emozione dei videogiochi.

Cos'è il problem solving guidato?. Far risolvere all'allievo problemi in modo autonomo. Far risolvere all'allievo un problema sotto la guida di un altro allievo meno esperto. Far risolvere all'allievo problemi inediti orientandolo nel percorso. Far risolvere all'allievo problemi dopo aver spiegato esattamente prima come si risolvono.

Perché è importante la flessibilità cognitiva per l'esercizio di una competenza?. Perché la flessibilità è capacità di adattamento all'ambiente. Perché consente di cambiare prospettiva e quindi di evitare situazioni di impasse. Perché propone buoni modelli interpretativi e di azione. Perché è legata alla resilienza cognitiva.

Perché è importante la memoria di lavoro per l'esercizio di una competenza?. Perché gestisce gli obiettivi dei soggetti. Perché sottende l'attenzione dei soggetti. Perché elabora l'informazione a disposizione per assegnare significato alle situazioni ed agire in esse. Perché ha una capacità limitata.

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