principi costituzionali legislazione e programma sanitaria
![]() |
![]() |
![]() |
Título del Test:![]() principi costituzionali legislazione e programma sanitaria Descripción: paniere svolto |




Comentarios |
---|
NO HAY REGISTROS |
01. Cosa si intende per “salute”?. lo stato di sicurezza e integrità, che assurge a diritto vantato da ciascun individuo nei confronti dell’ordinamento, in quanto meritevole di apposita tutela quale diritto della persona. il benessere fisico di un individuo, che assurge a diritto vantato da ciascun individuo nei confronti dell’ordinamento, in quanto meritevole di apposita tutela quale diritto della persona. una condizione personale, che assurge a diritto che ciascun individuo vanta nei confronti dell’ordinamento, in quanto ingloba interessi plurimi e pretese soggettive meritevoli di apposita tutela: diventa così diritto fondamentale e inviolabile della persona. il benessere psichico di un individuo, che assurge a diritto vantato da ciascun individuo nei confronti dell’ordinamento, in quanto meritevole di apposita tutela quale diritto della persona. 02. Il diritto internazionale contiene norme, precisamente convenzioni e trattati, che definiscono la disciplina sovranazionale: queste hanno dato una spinta significativa all’espansione della nozione giuridica di salute. Attribuiscono a questa: riconoscimento relativo. riconoscimento universale. riconoscimento settoriale. riconoscimento particolare. 03. Quale articolo del TFUE pone “la garanzia di un livello elevato di protezione della salute umana” tra le finalità di tutte le politiche dell’Unione?. 167. 168. 168. 166. 04. Il primo documento che, a livello internazionale, ha sancito il godimento del miglior stato di salute come un diritto fondamentale di ogni essere umano (“il diritto alla salute. è stato il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (1966. è stata la strategia “Health For All. è stata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. è stata la Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). 01. Una delle priorità che l’OMS si è riproposta è stata quella di. sostenere le autorità sanitarie internazionali per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. sostenere il Parlamento Europeo per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personal e sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. sostenere le autorità sanitarie nazionali per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. sostenere le autorità sanitarie europee per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. 02. Come è intervenuta nel 1977 l’Assemblea Mondiale della Sanità in tema di salute?. ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo sociale dei governi nazionali e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha elaborato una strategia settoriale e circoscritta per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo sociale dell’Unione Europea (UE) e ha elaborato una strategia globale per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo internazionale e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha elaborato una strategia globale per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo sociale dei governi nazionali e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha elaborato una strategia globale per la salute: “Health for All” (Salute per tutti. 03. Qual è l’obiettivo principale della strategia “Health For All”?. mira al debellamento di malattie o disabilità. punta alla prevenzione. punta a distribuire uniformemente le risorse per la salute affinché l’assistenza sanitaria possa essere accessibile a tutti. punta a monitorare la salute di tutti gli individui. 04. Qual è lo spirito della nuova e recente pratica medica che si sta sviluppando negli ultimi anni?. Si persegue l’intento di mettere i pazienti al centro dei sistemi sanitari (non più le patologie), rendendoli protagonisti attivi nelle fasi di presa in carico e di cura. Si persegue l’intento di mettere l’aggiornamento e le conoscenze dei medici al centro. Si persegue l’intento di mettere le patologie al centro (non i pazienti), cercando di trovare adeguate soluzioni ed efficaci risorse e strumenti. Si persegue l’intento di mettere le strutture sanitarie al centro, cercando di apportare modifiche e miglioramenti. 05. La comparazione dell’organizzazione dei sistemi sanitari di alcuni Paesi viene effettuata sulla base di due criteri: modalità di finanziamento e modalità di erogazione dei servizi. modalità di spesa e modalità di erogazione dei servizi. modalità di spesa e modalità di valutazione dei servizi. modalità di finanziamento e modalità di valutazione dei servizi. 06. La spesa per la salute. Comprende la spesa privata per beni e servizi sanitari, per programmi di salute e di prevenzione pubblica, e per l’amministrazione. Comprende la spesa sia pubblica sia privata per beni e servizi di qualunque genere. Comprende la spesa sia pubblica sia privata per beni e servizi sanitari, per programmi di salute e di prevenzione pubblica, e per l’amministrazione. Comprende la spesa pubblica per beni e servizi sanitari, per programmi di salute e di prevenzione pubblica, e per l’amministrazione. 07. La spesa privata per l’assistenza sanitaria è: la parte della spesa sanitaria totale finanziata a livello pubblico. la parte della spesa sanitaria totale finanziata da istituzioni non di mercato, non-profit, cioè quelle controllate e finanziate in prevalenza dalle amministrazioni pubbliche. la parte della spesa sanitaria totale finanziata a livello privato. la parte della spesa nazionale totale finanziata a livello privato. 01. Il trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° Dicembre 2009: ha ridotto l'importanza della politica sanitaria nell’ambito delle politiche messe in atto dall’Unione Europea. si è allineato alla normativa precedente in tema di sanità. non ha assunto un ruolo importante in materia sanitaria. ha rafforzato l'importanza della politica sanitaria nell’ambito delle politiche messe in atto dall’Unione Europea. 02. L’UE, a partire dal Trattato di Lisbona in poi, si è riproposta precisi obiettivi strategici in materia di politica sanitaria. Quali?. Promuovere lo stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute, Sostenere sistemi sanitari dinamici. Promuovere un buono stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute, Sostenere sistemi sanitari statici. Promuovere un buono stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute, Sostenere sistemi sanitari dinamici. Promuovere un buono stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la. 03. Con l'entrata in vigore del "Trattato di Lisbona", la Carta di Nizza. assume valore giuridico sovraordinato rispetto ai trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. assume il medesimo valore giuridico dei trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come non pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. assume valore giuridico sotto ordinato rispetto ai trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. assume valore giuridico sotto ordinato rispetto ai trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. 04. Quale ruolo viene affidato all’UE a partire dal Trattato di Amsterdam del 1997?. un compito meramente consultivo. il compito di adottare misure volte a garantire (e non solamente a dare un mero “contributo”) un elevato livello di protezione della salute umana, inducendo gli Statimembri a cooperare nei casi di pericolo per la stessa. il compito di dare un mero contributo al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, inducendo gli Stati membri a cooperare in relazione a qualsiasi causa di pericolo per la salute umana. un ruolo non attivo, poiché solo gli Stati Membri sono protagonisti. 01. L’eguaglianza sostanziale (art, 3 comma 2 della Costituzione) è espressione dello Stato sociale, il cui compito primario è: quello di sancire l’eguaglianza, soprattutto a livello teorico. quello di assicurare diritti sociali e politici alle forze economiche e alla classe dominante. quello di eliminare in concreto tutti gli ostacoli che possono impedire l’eguaglianza teoricamente affermata, promuovendone l’effettiva realizzazione. quello di ingerirsi nell'intera vita, anche privata, dei suoi cittadini. 02. Quali sono gli altri articoli della Costituzione che sanciscono importanti princìpi in materia sanitaria?. 5, 6, 38, 81. 2, 3, 33, 34. 2, 3, 41, 42. 2, 3, 38, 81. 03. Quale parte dell’art. 32 della Costituzione è stata oggetto di varie e numerose interpretazioni da parte della giurisprudenza?. non ci sono dibattiti giurisprudenziali sulla norma. natura e la consistenza del diritto alla erogazione delle prestazioni. il riconoscimento del diritto alle prestazioni sanitarie quale diritto soggettivo a pieno titolo. il riconoscimento del diritto alla salute globalmente inteso. 04. La Carta Costituzionale concepisce e configura il “diritto alla salute” all’art. 32 quale diritto fondamentale della persona e bene di interesse collettivo. Cosa significa questo in termini pratici?. non si tratta di tutelare il soggetto solo ed esclusivamente contro le malattie in senso stretto, ma si fa riferimento alla tutela del suo diritto a un ambiente salubre, ad avere prestazioni sanitarie, e alla libertà di cura, cioè la possibilità di decidere se essere curato o meno. si tratta di tutelare il diritto in capo ai soli individui che versino in condizioni di salute negative. si tratta di tutelare il diritto quale bene della collettività. si tratta di tutelare il soggetto solo ed esclusivamente contro le malattie in senso stretto, ma non si fa riferimento alla tutela del suo diritt o a un ambiente salubre, ad avere prestazioni sanitarie, e alla libertà di cura, cioè la possibilità di decidere se essere curato o meno. 01. La Riforma Bassanini, L. 59 del 1997 e il suo decreto attuativo, D.Lgs. 31 Marzo 1998 n. 112 “Ulteriore conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello stato alle Regioni e agli Enti locali in attuazione del Capo I della L. 15 marzo 1997 n. 59”. si muovono verso l’affermazione dei princìpi sulla privacy del SSN. si muovono verso l’aziendalizzazione del sistema. si muovono verso la regionalizzazione del sistema. si muovono verso la nazionalizzazione del sistema. 02. Qual è la legge di riforma costituzionale del titolo V della Costituzione in materia di decentramento?. L. 3 del 2000. L. 3 del 2001. L. 2 del 2001. L.2 del 2001. 03. A cosa si fa riferimento se si parla di processo federalista?. è il processo che attribuisce alle Regioni poteri assoluti in materia sanitaria, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. è il processo che introduce un modello asimmetrico nell’attribuzione delle funzioni sanitarie, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. è il processo di decentramento delle funzioni sanitarie, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. è il processo che attribuisce ai Comuni poteri assoluti in materia sanitaria, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. 04. In materia sanitaria, con le successive integrazioni al decreto legislativo 31 Marzo 1998 n. 112, lo Stato: perderebbe tutte le funzioni, trasferite a livello periferico. manterrebbe una competenza esclusiva, affidata al Ministero della sanità. conserverebbe solo funzioni di esecuzione. conserverebbe solo funzioni di programmazione e coordinamento. 05. In sintesi, le riforme hanno affermato nel settore sanitario. un nuovo concetto di spesa sanitaria. riconoscimento giuridico di autonomia agli Enti locali, nuovi poteri legislativi alle Regioni. riconoscimento giuridico di autonomia agli Enti locali, nuovi poteri legislativi alle Regioni, federalismo fiscale. riconoscimento giuridico di autonomia agli Enti locali, nuovi poteri legislativi alle Regioni, federalismo fiscale. 06. Quali sono gli obiettivi del Piano Sanitario degli anni 1998/2000?. Contrastare le principali patologie, Migliorare il contesto ambientale. Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute, Contrastare le principali patologie. Migliorare il contesto ambientale, Rafforzare la tutela dei soggetti deboli, Portare la sanità italiana in Europa. Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute, Contrastare le principali patologie, Migliorare il contesto ambientale, Rafforzare la tutela dei soggetti deboli, Portare la sanità italiana in Europa. 07. In concomitanza al processo di revisione del sistema sanitario italiano (e a quello conseguente dei sistemi sanitari a livello mondiale), è stato approvato – negli anni 1998/2000: il primo Piano Sanitario Nazionale. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. il primo Piano Regionale. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. il primo Patto per la salute. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. il primo Progetto Sanitario Nazionale. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. 01. Quali conseguenze ha determinato l’universalizzazione del welfare, cioè la sua sempre maggiore estensione. ha provocato una massiccia diminuzione della spesa pubblica che ha messo in pericolo gli equilibri finanziari del sistema. ha provocato una massiccia espansione della spesa pubblica che ha messo in pericolo gli equilibri finanziari del sistema. espansione della spesa pubblica che ha messo in pericolo gli equilibri finanziari del sistema finanziari del sistema. ha provocato una sensibile diminuzione della domanda, da parte dei lavoratori, di maggior sicurezza contro il rischio di licenziamento. 02. L’introduzione di quelli che erano i primi interventi verso sistemi di welfare veri e propri rappresenta. una reazione alle nuove esigenze organizzative del sistema sanitario. na risposta alle nuove esigenze che il processo di industrializzazione fa emergere. una risposta alle nuove esigenze organizzative del sistema sanitario. una risposta alle nuove esigenze dell’emergente società agraria. I primi sistemi di welfare nascono. alla fine del XX secolo in Europa. alla fine del XIX secolo in America. alla fine del XX secolo in America. alla fine del XIX secolo in Europa. 04. I programmi che compongono i sistemi di welfare si diversificano in funzione. dei servizi ospedalieri e dell’assistenza da questi offerta. della tipologia di rischio che coprono e dell’assistenza che offrono. della definizione del concetto di salute nei diversi Stati. del sistema sanitario. 05. Cosa indica l’espressione “Welfare state”?. indica il complesso di politiche private messe in atto in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, al fine di migliorarne le condizioni di vita. indica il complesso delle condizioni di vita dei cittadini di uno Stato. indica il complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene attivamente, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, al fine di migliorarne le condizioni di vita. indica il complesso delle politiche delle imprese che intervengono attivamente in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, al fine di migliorarne le condizioni di vita. 06. L’espressione “Welfare state”, mutuata dalla prassi sviluppatasi in Gran Bretagna durante gli anni della Seconda guerra mondiale, significa letteralmente «Stato del benessere». Come è tradotta in Italia?. In Italia equivale a quello che definiamo Stato assistenziale o meglio Stato sociale. In Italia equivale a quello che definiamo Stato liberista. Italia equivale a quello che definiamo Stato autoritario. In Italia equivale a quello che definiamo Stato della salute. 07. I sistemi di welfare sono composti da programmi. europei attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. familiari attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. pubblici attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. essenzialmente privati attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. 08. Quale tra i seguenti rientra tra gli obiettivi perseguiti con il welfare?. consentire solo ad alcuni cittadini di usufruire di alcuni servizi fondamentali, quali l’istruzione e la sanità. differenziare gli standard di vita dei cittadini. dare sicurezza agli individui e alle famiglie in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere. dare sicurezza all’UE in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere. sistemi di welfare hanno soprattutto finalità. speculative. economiche e di lucro. assicurative e redistributive. assicurative e retributive. 02. Il sociologo danese G. Esping-Andersen (Three Worlds of Welfare Capitalism, 1990) ha introdotto una classificazione dei diversi sistemi di welfare. Ha individuato tre tipologie principali di organizzazione. Regime Liberale; Regime Conservatore; Regime Democratico. Regime Repubblicano; Regime Conservatore; Regime Socialdemocratico. Regime Liberale; Regime Conservatore; Regime Sociale. Regime Liberale; Regime Conservatore; Regime Socialdemocratico. 03. Il modello universalistico è fondato su principi di. solidarietà e di equità; diritto all’assistenza sanitaria riconosciuto a tutti; eguaglianza di trattamento per tutti gli assistiti; democraticità della gestione; globalità delle prestazioni: il sistema sanitario si fa carico di tutte le esigenze di salute. solidarietà; equità. eguaglianza di trattamento per tutti gli assistiti; democraticità della gestione; globalità delle prestazioni: il sistema sanitario si fa carico di tutte le esigenze di salute. solidarietà e di equità; diritto all’assistenza sanitaria riconosciuto a tutti; eguaglianza di trattamento per tutti gli assistiti; democraticità della gestione. 04. È stato rilevato che anche se il mercato da solo fosse in grado di garantire un’allocazione efficiente delle risorse, lo Stato avrebbe comunque motivo di intervenire per: ridurre il livello di disuguaglianza del reddito nella società. potenziare la gestione delle risorse. affermare la sua autorità. ridurre i flussi migratori. 01. Dalla lettura dell’art. 3 del Cod. Cons., i concetti di consumatore e utente sono. accostati, ma con diversità di significato. accostati, quasi a sottolineare l’uniformità di significato. definiti diversamente. allontanati, quasi a sottolineare la difformità disignificato. 02. Chi è l’utente secondo la definizione generale?. l’utente è colui che usufruisce di un bene o di un servizio, generalmente collettivo, fornito da enti pubblici o strutture private. l’utente è colui che usufruisce dei servizi sanitari, generalmente collettivi, forniti da enti pubblici o strutture private. l’utente è colui che usufruisce di un bene economico, generalmente collettivo, fornito da enti pubblici o strutture private. l’utente è colui che usufruisce di un bene o di un servizio, generalmente collettivo, fornito da enti pubblici. 03. Quale articolo del TFUE pone “la garanzia di un livello elevato di protezione della salute umana” tra le finalità di tutte le politiche dell’Unione?. 166. 164. 167. 168. 03. In tempi recenti il concetto di utente è stato commutato e precisato nella più puntuale definizione di “consumatore”. In real tà, quello di consumatore diviene un vero e proprio status giuridico che entra a pieno titolo nell’ordinamento a partire: dalla Legge 6 febbraio 1996 n.52, che ha novellato il Codice Civile italiano. dal Codice Civile italiano. dal D.Lgs. 6 settembre 2005, n.206, il Codice del Consumo, un codice ad hoc sul consumatore. dalla Costituzione. 04. Dal punto di vista giuridico ed economico, il cittadino-utente si differenzia dal cliente, perché. è colui che paga beni o servizi e può sceglierli perché non erogati in regime di monopolio direttamente dalla Pubblica Amministrazione o da un ente pubblico (ad esempio l’azienda ospedaliera) o da un'azienda municipalizzata (energia, raccolta rifiuti, o trasporti locali) o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. è portatore di una facoltà di scelta: sceglie e paga per ottenere un bene o un servizio. è colui che paga beni o servizi pur non potendoli scegliere in quanto erogati in regime di monopolio direttamente dalla Pubblica Amministrazione o da un ente pubblico; da un'azienda municipalizzata o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. è colui che usufruisce gratuitamente di beni o servizi pur non potendoli scegliere in quanto erogati in regime di monopolio direttamente dalla Pubblica Amministrazione o da un ente pubblico (ad esempio l’azienda ospedaliera) o da un'azienda municipalizzata (energia, raccolta rifiuti, o trasporti locali) o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. 05. Chi è l’utente del Servizio Sanitario Nazionale?. Si tratta dalla Pubblica Amministrazione o ente pubblico; di un'azienda municipalizzata o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. Si tratta di chiunque venga definito “consumatore” secondo il Codice del Consumo. Si tratta di chiunque usufruisca del sistema di welfare, che va a connotarsi come un servizio erogato dalle amministrazioni pubbliche. Si tratta di chiunque usufruisca del servizio sanitario, che va a connotarsi come un servizio erogato dalle amministrazioni pubbliche. 06. Cosa indica il diritto del paziente all’autodeterminazione?. Il paziente deve essere informato sulla sua malattia, sul trattamento sanitario proposto, sui rischi, sui costi e sulle possibili alternative terapeutiche, anche se rimane l’obbligo di sottoporsi ai trattamenti. Il paziente non deve sottoporsi ad alcun trattamento. Il paziente non deve essere informato sulla sua malattia, sul trattamento sanitario proposto, sui rischi, sui costi e sulle possibili alternative terapeutiche, potendo anche decidere di non sottoporsi ad alcun trattamento. Il paziente deve essere informato sulla sua malattia, sul trattamento sanitario proposto, sui rischi, sui costi e sulle possibili alternative terapeutiche, potendo anche decidere di non sottoporsi ad alcun trattamento. 07. In ambito giuridico, sono sanciti diversi diritti nei confronti dell’utente del servizio sanitario, ossia del paziente, a tutela. dello Stato. della persona. della collettività. del SSN. 01. Qual è la definizione giuridica di bene?. Sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. Sono beni i servizi che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. “Sono beni le cose immateriali che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. Sono beni le cose materiali che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. 02. Il servizio può essere definito come. un'attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile, erogata da un soggetto cliente/utente per soddisfare le proprie esigenze, attraverso un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo. un'attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile, erogata da un soggetto fornitore a favore di un soggetto cliente/utente per soddisfare le sue esigenze, attraverso un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo. un'attività o una serie di attività di natura più o meno tangibile, erogata da un soggetto fornitore a favore di un soggetto cliente/utente per soddisfare le sue esigenze, attraverso un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo. è una cosa che può formare oggetto di diritti. 03. Un servizio pubblico è un tipo di servizio reso alla collettività,. oggettivamente non economico, ma suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. oggettivamente economico e suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. oggettivamente non economico, ma non suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. oggettivamente non economico. 04. Dal punto di vista giuridico, il bene è definito. all’art. 32 della Costituzione. all’art. 3 del cod. cons. all’art. 33 della Costituzione. all’art. 810 del cod. civ. 05. Il Bene, in economia, indica: l’equivalente materiale di una merce dotata di valore economico quantificabile. un oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile e utile, cioè idoneo a soddisfare un bisogno. un oggetto indisponibile in quantità limitata, reperibile e utile, cioè idoneo a soddisfare un bisogno. l’equivalente immateriale di una merce dotata di valore economico quantificabile. 06. In cosa si sostanzia il Principio di Parità di trattamento?. il gestore del servizio deve essere posto in condizione di esercitare l’attività in modo imprenditoriale e conseguire un margine ragionevole di utile. l’erogazione del servizio non può essere arbitrariamente interrotta. gli utenti hanno tutti pari diritto nell’accesso ai servizi e nell’ottenimento di prestazioni di eguale qualità. i pubblici poteri si fanno carico del compito, del dovere appunto, di garantire l’erogazione del servizio. 01. Che portata assume la giustizia sociale. multidisciplinare. multidimensionale. imensionale. multiprofessionale. 02. Si definisce “Bene sociale” quel bene che. della società, cioè di tutti. contemporaneamente della collettività e delle singole persone, di tutti e di ciascuno, un bene che è collettivo e individuale al tempo stesso. della collettività, cioè di tutti. non è delle singole persone. 03. Quali sono le pratiche che esprimono la compartecipazione al godimento del bene sociale?. l’assenza di regole e il rispetto del principio di parità di trattamento. pratiche di solidarietà e di rispetto della dignità umana; la giustizia. pratiche di tutela della salute. buone pratiche giuridiche socilai. 01. La cosiddetta responsabilità medica deriva dai danni causati a pazienti per omissioni od errori. Il riferimento normativo è la legge n. 24 del 2017, conosciuta come “Legge Gelli”. Il legislatore in tale occasione ha modificato quanto previsto in precedenza, escludendo la responsabilità penale dei medici per imperizia. in ogni caso. se riescono a dimostrare di avere seguito le linee guida pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità. in nessun caso. riescono a dimostrare di avere agito in buona fede. 02. Oggi, viene confermata la soluzione della responsabilità della struttura. ndiretta. di natura extracontrattuale. la struttura non ha responsabilità diretta. natura contrattuale. 03. Cos’è la responsabilità medica?. Non indica una responsabilità professionale in ambito sanitario. È la responsabilità professionale di chi esercita un'attività sanitaria per i danni derivati al paziente da cause di forza ma ggiore. È la responsabilità professionale di chi esercita un'attività sanitaria per i danni derivati al paziente da errori, omissioni o in violazione degli obblighi inerenti all'attività stessa. È la responsabilità professionale di chi esercita un'attività sanitaria per i danni derivati al paziente da eventi incerti e imprevedibili. 01. La grande emergenza sanitaria che si sta profilando ai nostri giorni, vale a dire quella originatasi dallo scoppio della pandemia Covid, pone nuovi scenari e nuovi possibili contenziosi. Pare stiano emergendo proposte di modifica della legislazione vigente, volte a. rafforzare la legittimazione passiva degli esercenti la professione sanitaria (i medici), mantenendo tuttavia intatta quella delle strutture sanitarie. escludere la legittimazione passiva delle strutture sanitarie mantenendo tuttavia intatta quella degli esercenti la professione sanitaria (i medici. escludere la legittimazione passiva degli esercenti la professione sanitaria (i medici), mantenendo tuttavia intatta quella delle strutture sanitarie. mantenere intatta la legittimazione passiva degli esercenti la professione sanitaria (i medici) e quella delle strutture sanitarie. 01. Quello mutualistico-ospedaliero era un sistema: fortemente eterogeneo e frammentario. fortemente omogeneo. fortemente frammentario. fortemente omogeneo e frammentario. 02. La vera e propria riforma sanitaria fu segnata. dalla L. 833 del 1978. dal dpr. 833 del 1978. da una Circolare Ministeriale. dal codice civile. 03. Il nuovo sistema sanitario, basato sul ruolo fondamentale delle Regioni, stabilizza, a partire dagli anni ‘80, il concetto di salute: bene non universale ma gratuito, ma anche necessario per l'equità. bene universale e gratuito, ma non necessario per l'equità. bene universale e gratuito, ma anche necessario per l'equità. bene universale e gratuito. 04. Nel sistema mutualistico le prestazioni erogate ai cittadini erano legate, nella quantità e nella qualità,. alle somme pagate da ciascuna categoria (commercianti, dipendenti, artigiani, ecc.) allo Stato. alle somme pagate da ciascuna categoria (commercianti, dipendenti, artigiani, ecc.) agli ospedali. alle somme pagate da ciascuna categoria (commercianti, dipendenti, artigiani, ecc.) al Servizio sanitario. alle somme pagate da ciascuna categoria (commercianti, dipendenti, artigiani, ecc.) alle mutue. 05. Nel sistema mutualistico, il diritto alla tutela della salute. era correlato non allo status di cittadino ma allo status di paziente (o suo familiare) con conseguenti casi di mancata copertura. era correlato non allo status di lavoratore ma allo status di cittadino (o suo familiare) con conseguenti casi di mancata copertura. era correlato non allo status di cittadino ma allo status di familiare con conseguenti casi di mancata copertura. era correlato non allo status di cittadino ma allo status di lavoratore (o suo familiare) con conseguenti casi di mancata copertu ra. 06. Come viene definito il nuovo SSN all’art. 1 della Legge 833 del 1978. Questo si configura quale “complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisico–psichica della popolazione, che effettua una distinzione di condizioni individuali o sociali”. Questo si configura quale “complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisico–psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio”. Questo si configura quale “complesso di ospedali destinati alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute fisico–psichica di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio”. Questo si configura quale “complesso delle funzioni, delle strutture, dei servizi e delle attività destinati alla cura di tutta la popolazione senza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondo modalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti del servizio”. 07. L’obiettivo del nuovo sistema è quello di introdurre il finanziamento attraverso la fiscalizzazione. Che significa?. sono tutti i cittadini, che percepiscono redditi e consumano beni, a dover sostenere un servizio che garantisca il diritto alla salute. non sono tutti i cittadini, che percepiscono redditi e consumano beni, a dover sostenere un servizio che garantisca il diritto. pazienti, che percepiscono redditi e consumano beni, ma presentano anche una patologia, a dover sostenere un servizio che garantisca il diritto alla salut. sono alcuni cittadini, che percepiscono redditi e consumano beni, a dover sostenere un servizio che garantisca il diritto allasalute. 01. L’iscrizione al Servizio sanitario garantisce. il diritto a ricevere un trattamento sanitario migliore, dietro pagamento di una quota a titolo di contributo (Ticket sanitario). il diritto a ricevere gratuitamente, ovvero dietro pagamento di una quota a titolo di contributo (Ticket sanitario), determinate prestazioni. il diritto a ricevere, sempre dietro pagamento di una quota a titolo di contributo (Ticket sanitario), determinate prestazioni. il diritto a ricevere il Ticket sanitario. 02. Chi sono i soggetti che hanno l’obbligo di iscrizione?. Solo i cittadini italiani, ma non gli stranieri devono essere iscritti al Servizio sanitario. Tutti coloro che sono nati in Italia devono essere iscritti al Servizio sanitario. Tutti coloro che sono nati in Italia e gli stranieri residenti in Italia e muniti di regolare permesso di soggiorno devono essere iscritti al Servizio sanitario. Tutti coloro che sono nati in Italia e tutti gli stranieri devono essere iscritti al Servizio sanitario. 03. L’iscrizione al SSN è. obbligatoria, ma sono anche richieste le formalità necessarie per una iscrizione vera e propria, come quella a un asilo, una scuola o un centro per l’impiego. obbligatoria, ma non sono richieste le formalità necessarie per una iscrizione vera e propria, come quella a un asilo, una scuola o un centro per l’impiego. non obbligatoria e sono richieste le formalità necessarie per una iscrizione vera e propria, come quella a un asilo, una scuola o un centro per l’impiego. non obbligatoria e non sono richieste le formalità necessarie per una iscrizione vera e propria, come quella a un asilo, una scuola o un centro per l’impiego. 04. Con il Servizio Sanitario fanno anche ingresso nel nostro sistema. nuovi princìpi salutari, basilari per la programmazione sanitaria. nuovi princìpi di progettazione. nuovi princìpi organizzativi, basilari per la programmazione sanitaria. nuovi princìpi strutturali, basilari per la programmazione sanitaria. 05. Qual è il principio fondamentale che ha il fine di superare le diseguaglianze di accesso dei cittadini alle prestazioni sanitarie?. Equita. Uguaglianza. Universalità. Giustizia. 06. Cosa identifica il principio di “Universalità”?. A tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a uguali bisogni di salute. Significa che i cittadini devono accedere alle prestazioni del SSN senza nessuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche. Significa l’estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione. È sinonimo di efficienza. 07. Oggi: esiste sempre la tessera sanitaria. esiste la tessera sanitaria, anche se c’è anche la Carta regionale dei servizi (Crs), una smart card elettronica. non esiste più la Carta regionale dei servizi (Crs). non esiste più la tessera sanitaria: al suo posto c’è la Carta regionale dei servizi (Crs), una smart card elettronica. 01. Quale tra questi enti ha competenza a determinare gli obiettivi della programmazione sanitaria e a imporre un indirizzo generale. Comuni. lo Stato. le Province. le Regioni. 01. Il processo definito «Regionalizzazione del Sistema Sanitario», frutto di una precisa scelta istituzionale vuol favorire. l’accentramento delle decisioni alle Regioni. il decentramento delle decisioni dallo Stato alle Regioni. il passaggio di tutte le funzioni, specie in materia sanitaria, dalle USL alle Regioni. il passaggio di poteri assoluti, specie in materia sanitaria, alle Regioni. 02. Quali sono i compiti principali delle Regioni?. funzioni di programmazione, cioè specificazione ulteriore degli obiettivi e definizione di programmi dettagliati relativi ad attività e risorse fisiche e finanziarie, ma riferite a realtà territoriali ed operative. funzioni secondarie, cioè di specificazione ulteriore degli obiettivi e definizione di programmi dettagliati relativi ad atti vità e risorse fisiche e finanziarie, ma riferite a realtà territoriali ed operative. funzioni di mera esecuzione. funzioni contabili, cioè specificazione ulteriore degli obiettivi e definizione di programmi dettagliati relativi ad attività e risorse fisiche e finanziarie, ma riferite a realtà territoriali ed operative. 03. Il D.lgs 229/1999 “Norme per la razionalizzazione del servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30 novembre 1998 n. 419” è anche conosciuto come. Riforma - quater. Riforma-ter. Riforma - quinquies. Riforma - bis. 04. Il punto principale del decreto 229/1999 è. l’assegnazione di un nuovo ruolo alle strutture ospedaliere, che assumono funzioni di controllo e di coordinamento. l’assegnazione di un nuovo ruolo ai medici, che assumono funzioni di controllo e di coordinamento. l’assegnazione di un nuovo ruolo al Servizio Sanitario Nazionale, che assume funzioni di controllo e di coordinamento dei servizi sanitari a livello regionale. l’assegnazione di un nuovo ruolo alle Regioni, che assumono funzioni di controllo e di coordinamento dei servizi sanitari. 01. La nuova formulazione dell’art. 117 Cost. prevede anzitutto, limiti comuni per il legislatore nazionale e per quelli regionali, dettati dal rispetto della Costituzione, dai vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali,. nell’ottica di una supremazia delle Regioni rispetto allo stato, o meglio delle leggi regionali rispetto a quelle statali. nell’ottica di una equiparazione di Stato e Regioni, o meglio di leggi statali e leggi regionali. nell’ottica di una supremazia dello Stato rispetto alle Regioni, o meglio delle leggi statali sulle leggi regionali. nell’ottica di una equiparazione di Regioni e Comuni. 02. Il fatto che maggiori siano le competenze legislative riconosciute alle Regioni rispetto al passato,. non consente però automaticamente di qualificare come più ampia l’autonomia delle stesse, dato che notevoli sono le facoltà di intervento dello Stato nelle aree regionali. consente però automaticamente di qualificare come più ampia la facoltà di intervento dello Stato nelle aree regionali. non consente però automaticamente di qualificare come più ampia la facoltà di intervento dello Stato nelle aree regionali. consente automaticamente di qualificare come più ampia l’autonomia delle stesse, dato che non sono notevoli le facoltà di intervento dello Stato nelle aree regionali. 03. In materia di sanità, ad esempio, la Costituzione del ’48 aveva voluto attribuire originariamente «l’assistenza sanitaria ed ospedaliera». alla competenza concorrente di Regioni ed Enti locali. alla competenza concorrente di Stato e Regioni. alla competenza esclusiva dello Stato. alla competenza esclusiva delle Regioni. 01. Il principio di sussidiarietà in generale comporta l’assegnazione delle funzioni pubbliche agli enti più vicini ai cittadini e, dunque, al Comune. l’assegnazione delle funzioni pubbliche agli enti più lontani ai cittadini e, dunque, al Comune. l’assegnazione delle funzioni pubbliche agli enti più lontani ai cittadini e, dunque, alle Regioni. l’assegnazione delle funzioni pubbliche agli enti più vicini ai cittadini e, dunque, alla Regione. l’assegnazione delle funzioni pubbliche agli enti più vicini ai cittadini e, dunque, al Comune. 02. Su quali articoli della Costituzione incide principalmente la Legge di riforma costituzionale 3 del 2001, per l’ambito di nostro interesse?. 117 e 118. 33 e 34. 116 e 117. 3 e 4. 03. Con riguardo al principio di sussidiarietà…. bisogna dire che partiti politici, imprese, famiglia lo applicano concretamente in tutti i settori di vita. bisogna dire che concerne semplicemente partiti politici, imprese, famiglia. bisogna riconoscere la sua pratica traduzione in tutti i sistemi organizzativi, non solo, ma anche nell’assetto di partiti politici, imprese, famiglia. bisogna dire che concerne semplicemente Stato e comunità locali. 01. Se la definizione di indirizzi generali e livelli essenziali di prestazioni sanitarie era affidata allo Stato, le Regioni rappresentavano. momento di esecuzione delle direttive. il momento di traduzione e consegna delle direttive dal centro allo Stato. il momento di traduzione e consegna delle direttive dal centro alla periferia. il momento di traduzione e consegna delle direttive dalla periferia al centro. 02. Il livello operativo locale-periferico è costituito da. Città metropolitane. Stato. Regioni. Province e Comuni. 03. Con la riforma costituzionale del Titolo V, realizzata dalla legge 3/2001. il principio del parallelismo è ora sostituito da quello di sussidiarietà. l principio di sussidiarietà è ora sostituito da quello del parallelismo. il principio del parallelismo è ora sostituito da quello di uguaglianza. il principio di sussidiarietà è ora sostituito da quello di uguaglianza. 04. Le Unioni, che gestiscono funzioni sociali e sociosanitarie coincidono con. l'ambito distrettuale. l’ambito comunale. l’ambito dipartimentale. l’ambito regionale. 05. A livello intermedio, l’organo responsabile del coordinamento e dell’integrazione è. Conferenza territoriale sanitaria e sociale (Ctss. Conferenza statale sanitaria e sociale (Csss). Conferenza regionale sanitaria e sociale (Crss). Conferenza aziendale sanitaria e sociale (Cass. 06. Le funzioni principali della la Ctss. funzioni di programmazione e realizzazione del welfare in ottica distrettuale. funzioni consultive, funzioni di programmazione, realizzazione del welfare in ottica distrettuale. funzioni di controllo, funzioni esecutive, realizzazione del welfare in ottica distrettuale. funzioni di controllo, funzioni di programmazione, realizzazione del welfare in ottica distrettuale. 07. Con la L. 833/78 ai Comuni appartenevano. le funzioni amministrative in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera; il compito di delega alle USL, nell’ottica della integrazione – di funzioni e risorse socio– assistenziali. solo funzioni amministrative in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera. il compito di delega allo Stato, nell’ottica della integrazione – di funzioni e risorse socio–assistenziali. le funzioni amministrative in materia di assistenza sanitaria e ospedaliera; il compito di delega alle Regioni, nell’ottica della integrazione – di funzioni e risorse socio– assistenziali. 01. L’aspetto peculiare della prima riforma in materia sanitaria è proprio la costituzione delle USL,. che rappresentano la struttura produttiva dei Comuni, singoli o associati, e delle comunità montane. che rappresentano la struttura operativa delle Regioni, singole o associate, e delle comunità montane. che rappresentano la struttura operativa dei Comuni, singoli o associati, e delle comunità montane. che rappresentano la struttura operativa del distretto. 02. Con il riordino del SSN, le USL sono state trasformate in ASL, Aziende Sanitarie Locali, organismi di diritto pubblico. Alle nuove Aziende si richiede, quindi, un impegno. di produttività e di rispetto di un livello accettabile di qualità. di produttività e di sfruttamento ottimale delle risorse assegnate, nel rispetto di un livello accettabile di quantità. di sfruttamento ottimale delle risorse assegnate e di rispetto di un livello accettabile di qualità. di produttività e di sfruttamento ottimale delle risorse assegnate, nel rispetto di un livello accettabile di qualità. 03. Il D. lgs. 502/92 definisce le caratteristiche della Azienda Sanitaria. Queste saranno confermate e rafforzate dalla Riforma ter (D.Lgs. 229/99): L’ASL è dotata di personalità giuridica pubblica. La sua attività deve rispondere a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, anche se non è dotata di autonomia imprenditoriale. L’ASL è dotata di personalità giuridica pubblica. La sua attività deve rispondere a criteri di efficacia, efficienza ed economicità. È, inoltre dotata di autonomia imprenditoriale. L’ASL non è soggetto giuridico pubblico. La sua attività deve rispondere a criteri di efficacia, efficienza ed economicità. È, inoltre dotata di autonomia imprenditoriale. L’ASL è dotata di personalità giuridica pubblica e di autonomia imprenditoriale. L’organizzazione e il funzionamento dell’ASL sono disciplinati con. atto aziendale di diritto privato, definito anche atto di auto-organizzazione. atto pubblico, definito anche atto di auto-organizzazione. atto aziendale di diritto pubblico, definito anche atto di auto-organizzazione. contratto di diritto privato, definito anche atto di auto-organizzazione. 01. Organi dell’azienda sanitaria sono. il Direttore Generale e il Collegio Sindacale. il Direttore Generale e il Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione. Il Collegio dei Revisori e il Collegio Sindacale. il Consiglio di Direzione e il Collegio dei sindaci. 02. Il dipartimento: In generale identifica il centro di responsabilità sia dal punto di vista economico, sia per quanto concerne l’elaborazione dei programmi, delle attività e della valutazione di qualità. l’organizzazione territoriale e l’articolazione operativa dell’Azienda USL. coincide con il Direttore Generale. In generale identifica il centro di responsabilità sia dal punto di vista economico, sia per quanto concerne l’elaborazione dei programmi, delle attività e della valutazione di contabilità. 03. Il distretto ha la funzione di assicurare. un approccio omogeneo alla tutela della salute, garantendo l’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. un approccio parallelo alla tutela della salute, garantendo l’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. un approccio multisettoriale alla tutela della salute, garantendo l’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. un approccio settoriale alla tutela della salute, garantendo l’integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale. 01. Il Distretto è: indipendente. dotato di una posizione di subordinazione al dipartimento sul piano tecnico, gestionale ed economico-finanziario, ed è soggetto a rendicontazione analitica con contabilità separata all'interno del bilancio aziendale. dotato di autonomia tecnica, gestionale ed economico-finanziaria, ed è soggetto a rendicontazione analitica con contabilità separata all'interno del bilancio aziendale. sottoposto a una organizzazione gerarchica sul piano tecnico, gestionale ed economico-finanziario, ed è soggetto a rendicontazione analitica con contabilità separata all'interno del bilancio aziendale. 01. Quali sono le competenze del manager sanitario?. Competenze clinico – assistenziali, Competenze contabili, Competenze economiche. Competenze clinico – assistenziali, Competenze manageriali, Competenze comunicative, relazionali e di leadership. Competenze clinico – assistenziali, Competenze mediche, Competenze manageriali. Competenze, Competenze manageriali, Competenze comunicative, relazionali e di leadership. 02. Il manager sanitario è un direttore sanitario, che riveste tutte le funzioni manageriali prima descritte: in generale, si può dire che. ha potere gestionale e di rappresentanza legale. ha potere assoluto dal punto di vista decisionale. ha potere di consulenza ed esecutivo delle decisioni assunte da altri. ha potere di consulenza e di rappresentanza legale. 03. Chi è il manager o direttore d’azienda?. Questa figura è il soggetto responsabile dell'azienda (o anche di un ente, sia esso pubblico o privato). Agisce e opera per conto del proprietario senza autonomia decisionale, ha la responsabilità del processo di definizione e perseguimento degli obiettivi e gestisce l’impiego e l’utilizzo delle risorse economiche disponibili. Questa figura è irrilevante nella realtà d’impresa. Questa figura identifica sempre il proprietario dell'azienda (o anche di un ente, sia esso pubblico o privato). Agisce e opera con autonomia decisionale, ha la responsabilità del processo di definizione e perseguimento degli obiettivi e gestisce l’impiego e l’utilizzo delle risorse economiche disponibili. Questa figura è il soggetto responsabile dell'azienda (o anche di un ente, sia esso pubblico o privato). Agisce e opera con autonomia decisionale, ha la responsabilità del processo di definizione e perseguimento degli obiettivi e gestisce l’impiego e l’utilizzo delle risorse economichedisponibili. 04. L’imprenditore è definito all’art. 2082 c.c. come colui che. esercita professionalmente un'attività economica al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi». esercita professionalmente un'attività economica organizzata». esercita un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi». esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi». 05. Dal punto di vista giuridico, si definisce «azienda». complesso dei beni organizzati (art. 2555 del c.c.). il complesso dei beni organizzati e utilizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 del c.c.). il complesso delle strutture sanitarie organizzate e utilizzate dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. il complesso dei servizi utilizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 del c.c.). 01. A voler definire il processo di programmazione, si può dire, in conclusione che esso ha i caratteri. della multidimensionalità, multidisciplinarietà e nesso di causalità tra l’azione e i risultati previsti. della multidimensionalità, multidisciplinarietà e nesso di causalità tra l’azione e l’ordine prioritario nelle diverse possibili alternative. multidimensionalità, vincoli e nesso di causalità tra l’azione e i risultati previsti. della multidisciplinarietà e nesso di causalità tra l’azione e i risultati previsti. 02. L’oggetto della programmazione sanitaria è costituito da. salute, guadagno, ricavo. salute, stato patrimoniale, bilancio aziendale. salute, guadagno, risorse. salute, servizi, risorse. 03. La gestione di tipo programmato, a differenza della gestione di tipo tradizionale: in realtà non c’è differenza, in quanto i due modelli si allineano. in una prima fase è improvvisata secondo le esigenze e gli occasionali cambiamenti del momento, poi si fonda su uno studio e un’attenta e perspicace analisi. è improvvisata secondo le esigenze e gli occasionali cambiamenti del momento. si fonda su uno studio e un’attenta e perspicace analisi. 04. La programmazione aziendale si svolge così su diversi livelli: Livello normativo/politico e Livello strategico, Livello tattico o strutturale, Livello operativo. Livello normativo/politico e Livello strategico, Livello tattico, Livello strutturale, Livello operativo. Livello multidimensionale, Livello normativo/politico, Livello operativo. Livello normativo, Livello strategico, Livello tattico, Livello strutturale, Livello operativo. 05. L’attività di programmazione e gestione: in essa è inglobata l’attività di pianificazione, che a questa si allinea e si sovrappone, costituendone l’aspetto maggiormente operativo. è inglobata nell’attività di pianificazione e a questa si allinea e si sovrappone, costituendone l’aspetto maggiormente operativo. è inglobata nell’attività di pianificazione, ma da questa si discosta, costituendo un aspetto maggiormente operativo. non è inglobata nell’attività di pianificazione ma costituisce un aspetto operativo. 01. La caratteristica principale dei servizi socio-sanitari, desumibile dalla denominazione stessa, è che essi si ripropongono l’intento di. garantire congiuntamente prestazioni sanitarie e di cura, da una parte, e interventi concreti di supporto a bisogni di protezione sociale e nella vita quotidiana, dall’altra. garantire principalmente interventi concreti di supporto a bisogni di protezione sociale e nella vita quotidiana. garantire prestazioni sanitarie e di cura, ma che non siano interventi concreti di supporto a bisogni di protezione sociale e nella vita quotidiana, dall’altra. garantire prestazioni sanitarie di protezione sociale. 02. L’obiettivo relativo alle prestazioni sanitarie e di cura è soddisfatto grazie alle azioni di. operatori sanitari, mirate a fornire un raggio più ampio di sostegno alla persona che soffre di particolari svantaggi. operatori sanitari, incentrate essenzialmente su percorsi di cura e riabilitazione per situazioni cliniche e patologiche ben determinate. operatori sanitari incentrate essenzialmente su percorsi rivolti principalmente ai soggetti con disabilità. operatori sanitari incentrate essenzialmente su percorsi rivolti principalmente ai soggetti con svantaggio culturale. 03. Quante sono le tipologie di prestazioni socio-sanitarie conosciute. Due. tre. quattro. cinque. 04. L’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie avviene nell’ambito di molteplici strutture pubbliche o private. Quali?. Strutture socio-sanitarie pubbliche e Aziende Sanitarie Locali (ASL). Aziende Sanitarie Locali (ASL); Aziende Ospedaliere; Ospedali privati; Case di cura; Strutture sanitarie non ospedaliere. Case di cura e Strutture sanitarie non ospedaliere. Aziende Sanitarie Locali (ASL); Aziende Ospedaliere. 05. Quali sono i fattori che contribuiscono ad alimentare la crescita della domanda di prestazioni socio-sanitarie. fattori politici, fattori tecnologici, fattori patologici. fattori socio-demografici, fattori economici, fattori comportamentali. fattori socio-demografici, fattori tecnologici, fattori comportamentali. fattori emotivi, fattori ambientali, fattori patologici. 06. Sono servizi sociali tutte le attività relative. ai servizi di assistenza farmaceutica, medico-generica, medico-specialistica, ospedaliera in case di cura, balneo-termale o di altro tipo. alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita (escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario). servizi ospedalieri. ai servizi medici ambulatoriali. 01. Nell’ elencazione prevista all’interno del nuovo dpcm LEA del 2017, tra i soggetti elencati, accanto a coloro che presentano malattie croniche, non autosufficienza e malattie terminali (incluse le demenze), disturbi mentali, con particolare attenzione a minori che soffrono di disturbi psichiatrici e del neurosviluppo, disabilità troviamo anche: depressione. dsa e depressione. emarginazione culturale e sociale. dsa. Il decreto LEA del 2017 parla di un “percorso assistenziale integrato”, garantito a tutti i cittadini. cioè tale da escludere sia le prestazioni sanitarie sia le prestazioni sociali. cioè tale da includere sia le prestazioni sanitarie sia le prestazioni sociali. cioè tale da escludere sia le prestazioni assistenziali sia le prestazioni per la disabilità. cioè tale da includere sia le prestazioni assistenziali sia le prestazioni per la disabilità. 03. La nuova normativa prevede, poi, che i cittadini possano usufruire di sportelli attivi istituiti. presso tutte le Asl o le Province. esso tutte le Asl o i Dipartimenti. presso tutte le Asl o i Comuni. presso tutte le Asl o i Distretti. 04. La Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ha innanzitutto segnato. il passaggio dalla concezione di persona nella sua globalità, caratterizzata dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale a quella di utente quale portatore di un bisogno specialistico. il passaggio dalla concezione di utente quale persona nella sua globalità, caratterizzata dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale a quella di portatore di un bisogno specialistico. il passaggio dalla concezione di persona nella sua globalità, a quella di utente, caratterizzato dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale. il passaggio dalla concezione di utente quale portatore di un bisogno specialistico a quella di persona nella sua globalità, caratterizzata dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale. 05. Le prestazioni differenziate previste nel dpcm LEA del 2017, a seconda della gravità dei sintomi e dell’entità della patologia, possono essere di diversa portata: intense o estese. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. rafforzate o limitate. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. intensive o estensive. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. cute o lievi. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. 06. Nel nuovo Dpcm del 2017, vengono indicate. le diagnosi, gli ambiti di attività e i regimi assistenziali (domicilio, residenza, centro diurno) nei quali sono erogate le prestazioni sanitarie (mediche, infermieristiche, psicologiche, riabilitative, etc.), integrate con le prestazioni sociali. le patologie e le categorie di cittadini a cui è garantita l’assistenza sociosanitaria. le strutture sanitarie e gli ambiti di attività e i regimi assistenziali (domicilio, residenza, centro diurno) nei quali sono erogate le prestazioni sanitarie (mediche, infermieristiche, psicologiche, riabilitative, etc.), integrate con le prestazioni sociali. le categorie di cittadini a cui è garantita l’assistenza sociosanitaria e gli ambiti di attività e i regimi assistenziali (domicilio, residenza, centro diurno) nei quali sono erogate le prestazioni sanitarie (mediche, infermieristiche, psicologiche, riabilitative, etc.), integrate con le. 01. Chi designa l’operatore per l’alunno disabile?. la Regione. l’Azienda Sanitaria Locale (ASL). l’Ente Locale, la Provincia per la precisione. l’Ente Locale, il Comune per la precisione. 02. L’operatore socio-sanitario opera. Opera principalmente negli ospedali. Opera nelle comunità, nei centri diurni e a domicilio. Opera solo negli ospedali. Non solo opera negli ospedali, ma anche nelle comunità, nei centri diurni e a domicilio. 03. La funzione principale dell’operatore socio-sanitario in ambito scolastico: è identica a quella dell’insegnante. è quella di educare la persona disabile, collaborando con la famiglia, al fine di garantire benessere, miglioramento e autonomia. quella di è quella di accompagnare la persona disabile, in totale indipendenza rispetto alla famiglia, al fine di garantire benessere, miglioramento e autonomia. quella di accompagnare la persona disabile, collaborando con la famiglia, al fine di garantire benessere, miglioramento e autonomia. 04. Chi è l’Operatore Socio-Sanitario?. Si tratta di una figura dotata di specifiche competenze sia sociali sia sanitarie. tratta di una figura professionale, dotata di specifiche competenze sanitarie. Si tratta di una figura professionale, dotata di specifiche competenze sia sociali sia sanitarie. Si tratta di una figura non professionale, dotata di specifiche competenze sia sociali sia sanitarie. 01. Con riguardo alla disabilità, in particolare, si impone il nuovo modello bio-psico-sociale, elaborato dall’OMS, secondo il metodo di classificazione denominato ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute). Come viene considerata ora la disabilità, secondo questo nuovo modello?. come una complessa “interazione tra fattori personali e ambientali”, che valorizza la persona. come una complessa “interazione tra stato di salute e fattori personali e ambientali”, che valorizza la persona. come una complessa “interazione fattori sociali e ambientali”, che valorizza la persona. come malattia. 02. Nel nuovo contesto, disegnato dalla Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge n. 328 dell'8 novembre 2000), qual è il concetto di assistenza. si passa a considerarla quale “interazione tra stato di salute e fattori personali e ambientali. si passa a considerarla quale complesso di interventi meramente riparativi del disagio, o correttivi dell’handicap. si passa a considerarla quale forma di protezione sociale attiva. si passa a considerarla quale risposta a un bisogno specialistico. 03. Le strutture socio-sanitarie sono diversificate a seconda della tipologia di problematica e offrono adeguati e specifici supporti per ciascuna di esse. Quali tra queste sono messe a disposizione di minori disabili o con svantaggio?. la casa-appartamento, il gruppo, la Comunità educativa di pronta accoglienza, il centro diurno. la Comunità educativa di pronta accoglienza, il centro diurno. casa famiglia, il gruppo-appartamento, la Comunità educativa di pronta accoglienza, il centro diurno. la casa famiglia, il gruppo-appartamento. 01. Quali sono i percorsi e gli strumenti specifici di intervento domiciliare per l’anziano?. aiuto domestico, varie forme di sostegno soprattutto sanitario. aiuto domestico, varie forme di sostegno economico, supporto ad ambiti vari di vita dell’anziano, quali quelli delle relazioni, dell’affettività, della socialità. aiuto domestico, varie forme di sostegno nelle attività svolte in casa. aiuto all’anziano nelle relazioni con la famiglia e l’ambiente. 02. I princìpi costituzionali di giustizia sociale, solidarietà e salute, a fondamento della tutela della persona dell’anziano si pongono a fondamento della individuazione di: una legge dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. una Carta dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. una riforma dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. uno Statuto dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. 01. Per quanto concerne le disposizioni che regolano l'accesso ai servizi sanitari per gli immigrati irregolari,. sembra ancora manifestarsi una sensibile difformità di interventi tra i vari comuni in ambito di accesso ai servizi, ma non in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. sembra non manifestarsi una sensibile difformità di interventi tra le varie regioni sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. sembra ora manifestarsi una uniformità di interventi tra le varie regioni sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. sembra ancora manifestarsi una sensibile difformità di interventi tra le varie regioni sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. 02. Se la società è andata incontro a una evoluzione e innovazione, queste devono tradursi in concreto nell’impegno a rimuovere qualunque causa di disagio a vari livelli, garantendo solidarietà sociale. Oltre a disabili e anziani, meritevole di particolare attenzione da parte dell’ordinamento giuridico pare essere. l’alunno. la società. il bambino. la famiglia. 03. Sempre nell’ambito delle politiche di welfare altro spinoso problema è quello concernente gli immigrati e il loro accesso alle cure sanitarie. Ancora sembrano molti gli ostacoli sul punto. La legislazione ha eliminato qualunque ostacolo sul punto. Erano molti gli ostacoli, che paiono adesso totalmente superati. Non ci sono più ostacoli in materia. 04. Con la legge n. 40 del 1998, confluita successivamente nel Testo Unico sull'Immigrazione, viene sancito: il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria per i cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, con il chiaro intento di includere a pieno titolo anche i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria per i cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, con il chiaro intento di escludere i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. il diritto alla salute per soggetti stranieri presenti sul territorio nazionale, con regolare permesso di soggiorno, con il chiaro intento di escludere i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria per i rifugiati e gli immigrati in condizione di i rregolarità giuridica. 01. Sia il Presidente che i membri che costituiscono l’Autorità Garante durano in carica: 7 anni. 4 anni. 9 anni. 5 anni. 02. La funzione di Presidente e membri del Garante: determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza.Ma essi possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato e ricoprire cariche elettive. determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza. Inoltre, non possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato, né ricoprire cariche elettive. non determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza. Ma possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato e ricoprire cariche elettive. non determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza.Inoltre, non possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato e ricoprire cariche elettive. 03. La nuova normativa, introdotta dal Codice in materia di Protezione dei dati personali, prevede procedure semplificate di trattamento dei dati. Le loro finalità concernono: l’informativa dell’interessato relativamente ai dati raccolti, il consenso e il trattamento. l’informativa dell’interessato relativamente ai dati raccolti e soprattutto i dati sensibili. il Garante, il consenso e il trattamento dei dati personali. l’informativa dell’interessato e il trattamento dei suoi dati personali. 04. Il nuovo Codice dà centralità al consenso dell’interessato, che solo può permettere – anche senza l’autorizzazione preventiva del Garante –. al livello manageriale sanitario il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. a coloro che esercitano le professioni sanitarie e agli organismi sanitari pubblici il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. al Garante il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. agli altri pazienti il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. 05. Il Testo Unico sulla protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196 del 2003) è anche chiamato. Carta in materia di Protezione dei dati personali. Decreto in materia di Protezione dei dati personali. Convenzione in materia di Protezione dei dati personali. Codice in materia di Protezione dei dati personali. 06. La relazione sull’attività svolta dal Garante: deve essere predisposta annualmente e trasmessa al Governo e al Parlamento entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce. deve essere predisposta annualmente e trasmessa al Governo e al Parlamento entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui si riferisce. deve essere predisposta entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce e trasmessa al Governo e al Parlamento annualmente. deve essere predisposta entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui si riferisce e trasmessa al Governo e al Parlamento annualmente. 07. La L. 675 del 1996, all’art. 1 co. 1 essa specifica e garantisce che «il trattamento dei dati personali si svolga. nel rispetto dei diritti dei medici e dei pazienti, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. el rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale». nel rispetto dei diritti delle strutture socio-assistenziali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle strutture sanitarie, con particolare riferimento alla riservatezza deidati». 08. I componenti che costituiscono l’Autorità Garante devono possedere determinati requisiti: Devono assicurare una qualifica professionale e indipendenza. Devono assicurare indipendenza e devono essere esperti in medicina e discipline sanitarie. Devono assicurare un titolo professionale e devono essere esperti in diritto e informatica. Devono assicurare indipendenza e devono essere esperti in diritto e informatica. 09. Il Garante è un organo collegiale costituito da 4 membri,. tre dei quali sono eletti dalla Camera dei Deputati e uno dal Senato della Repubblica. due dei quali sono eletti dal Parlamento Italiano e due dal Parlamento europeo. due dei quali sono eletti dal Governo e due dal Parlamento. due dei quali sono eletti dalla Camera dei Deputati e due dal Senato della Repubblica. 10. Una possibile definizione dell’Autorità Garante è: una figura peculiare, investita del compito di tutelare i soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. una figura peculiare, investita del compito di tutelare giudizialmente i soggetti rispetto agli abusi nelle strutture sanitarie. una figura peculiare, investita del compito di manipolare e diffondere i dati, realizzando una rete di informazioni tra gli operatori sanitari. un’autorità investita del compito di gestione e manipolazione delle banche dati all’interno delle strutture sanitarie. 11. Per «dati sensibili» si intende: complesso di dati personali. operazioni, svolte con o senza ausilio di mezzi elettronici o automatizzati. dati prettamente personali dai quali si desumono: l’origine razziale ed etnica, le convinzioni filosofiche e religiose, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni di vario genere, nonché lo stato di salute e la vita sessuale. raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, estrazione, utilizzo, blocco, comunicazione, diffusione, ma anche cancellazione e distruzione di dati. 01. Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è: una smart card per accedere ai servizi online della p.a. su tutto il territorio nazionale. la principale normativa in materia di “sanità elettronica. la principale normativa in materia di tutela dei dati personali. una smart card utilizzata quale strumento di governance dall’amministrazione per gestire i servizi. 02. Il riassetto dell’organizzazione dei servizi, che assicuri un’implementazione sia sul piano quantitativo che qualitativo risulta possibile attraverso. un potenziamento dell’innovazione e della modernità. un potenziamento dell’uso delle tecnologie e di mezzi elettronici all’avanguardia, interpreti di innovazione e modernità. un potenziamento dei controlli del Garante, interpreti di innovazione e modernità. un potenziamento di interventi normativi, interpreti di innovazione e modernità. 03. I parametri della tessera sanitaria sono definiti. con decreto del Ministero dell’economia. con legge del Ministero dell’economia. con legge del Ministero della salute. con decreto del Ministero della salute. 04. La prescrizione rappresenta. quel “documento di richiesta da parte del medico prescrittore di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008. quel “documento di richiesta da parte del paziente di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). quel “documento di autorizzazione da parte del medico prescrittore di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). quel “documento di approvazione da parte del medico prescrittore di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). 05. Cosa indica l’espressione “dematerializzazione dei referti”?. si concede all’assistito di creare da solo gratuitamente “referti online”. si concede all’assistito di accedere gratuitamente al servizio dei “referti online”. sono i servizi online a rilasciare all’assistito relazione scritta sul suo stato clinico, senza l’intervento del medico, nella sezione “referti online”. sono i servizi online a richiedere per conto dell’assistito relazione scritta sul suo stato clinico, nella sezione “referti online”. 06. Le “Linee guida 25 giugno e 19 novembre 2009 in tema di referti on-line”, che hanno disciplinato la materia, costituiscono un provvedimento emesso. dal Parlamento. dal Ministero della salute. dal Ministero dell’economia. dal Garante per la protezione dei dati personali. 07. Quali soggetti hanno raggiunto un’Intesa nell’ambito della Conferenza del 7 Luglio 2016 sul “Patto per la salute digitale”, elaborando una nuova strategia d’azione?. Stato, Regioni e Garante. Stato e Garante. Stato e Regioni. Regioni e Garante. 08. Gli strumenti di governance che danno attuazione al Patto per la salute digitale contribuiscono a sostenere. una maggiore continuità assistenziale ospedale-territorio. una maggiore continuità assistenziale ospedale-paziente. una maggiore continuità assistenziale Stato-Regioni. a maggiore continuità assistenziale paziente-territorio. 01. La valutazione delle nove dimensioni, secondo l’approccio partecipativo di valutazione della qualità avviene in base a: 2 parametri/indicatori, che individuano la qualità oggettiva e 4 indicatori relativi a giudizi ed opinioni, che si riferiscono alla dimensione soggettiva della qualità stessa. 4 parametri/indicatori, che individuano sia la qualità oggettiva sia la dimensione soggettiva della qualità stessa, cioè giudizi ed opinioni. 4 parametri/indicatori, che individuano la qualità oggettiva e 2 indicatori relativi a giudizi ed opinioni, che si riferiscono alla dimensione soggettiva della qualità stessa. 2 parametri/indicatori, che individuano sia la qualità oggettiva sia la dimensione soggettiva della qualità stessa, cioè giudizi ed opinioni. 02. La gestione e il miglioramento implicano necessariamente. l’informazione. l’intervento politico. l’assistenza sanitaria. il controllo. 03. Gli Indicatori strutturali, tecnologici, organizzativi. misurano il processo assistenziale, verificando la sua adeguatezza rispetto a standard di riferimento. si riferiscono a tutte quelle informazioni sulle caratteristiche strutturali degli edifici, sulle risorse disponibili, sul personale, sulle attrezzature, nonché sulle modalità organizzative. misurano la correttezza tecnica e il comportamento degli operatori; in altri termini, la continuità dell’assistenza. no tutti quegli indicatori che misurano la progressione nelle cure del paziente durante il ricovero, la percentuale di guariti, il tasso di mortalità, ecc. 04. Il PSN 1998-2000 ha fatto riferimento alla gestione della qualità, che deve essere riferita sia al singolo servizio sia al livello centrale/aziendale. Il fine da raggiungere è: assicurare livelli adeguati di controllo e supervisione, coinvolgendo varie sfere, professionale e organizzativa. assicurare livelli adeguati di assistenza, coinvolgendo varie sfere, professionale, organizzativa e relazionale. assicurare livelli adeguati di relazioni, coinvolgendo i servizi socio-sanitari. assicurare una gestione più centralizzata dell’assistenza, coinvolgendo soprattutto la sfera manageriale delle aziende sanitarie. i comitati di partecipazione riuniscono. rappresentanti europei e persone affette da specifiche malattie. rappresentanti delle Aziende Sanitarie Locali. rappresentanti delle Associazioni dei sindaci. rappresentanti delle Associazioni dei cittadini e di persone affette da specifiche malattie. 02. Il Comitato, tramite le associazioni ivi rappresentate, assolve a funzioni di consultazione, proposta, verifica, in raccordo con l’Ufficio relazioni con il pubblico e l’Ufficio qualità. Le proposte hanno a oggetto. la tutela dei diritti del cittadino, la fruibilità dei servizi socio-sanitari, la personalizzazione delle cure, il miglioramento degli aspetti ambientali connessi. il miglioramento dell’ambiente e la qualità della salute. le relazioni con il pubblico degli utenti e la qualità della salute. la tutela dei diritti del cittadino e dei servizi socio-sanitari, la personalizzazione delle cure. 03. I Comitati etici vengono costituiti quali organismi. indipendenti, interdisciplinari, a scopo di lucro. indipendenti, interdisciplinari, senza scopo di lucro. interdisciplinari, a scopo di lucro, senza indipendenza. non indipendente, non interdisciplinari, senza scopo di lucro. |