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PROGETTAZIONE PDF E PEI

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Título del Test:
PROGETTAZIONE PDF E PEI

Descripción:
Lo Piccolo - Greco TFA Enna

Fecha de Creación: 2025/03/02

Categoría: Otros

Número Preguntas: 75

Valoración:(2)
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1. L’ICF: È un sistema di classificazione internazionale del funzionamento umano. È un sistema di programmazione dei processi di insegnamento e apprendimento. Nessuna delle precedenti.

2. Il profilo di funzionamento. Sostituisce e contiene la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale. Sostituisce solo la diagnosi funzionale. Sostituisce totalmente il PEI.

3. La performance. Descrive ciò che un individuo fa nel suo ambiente attuale, nel contesto sociale. Nessuna delle precedenti. Descrive l’intrinseca abilità di un individuo nell’eseguire un compito o un’azione.

4. I DSA: Sono BES di secondo tipo. Sono BES di terzo tipo. Non sono BES.

5. Le barriere, secondo il modello proposto dall’ICF: Sono dei fattori di contesto che, mediante la loro assenza o presenza, limitano il funzionamento e creano disabilità. Sono fattori di apprendimento che possono ostacolare lo sviluppo cognitivo dell’allievo. Sono fattori genetici che impediscono lo sviluppo tipo dell’allievo.

6. I facilitatori, secondo il modello proposto dall’ICF: Sono dei fattori di contesto che, mediante la loro assenza o presenza, migliorano il funzionamento e riducono la disabilità. Sono fattori di apprendimento che possono promuovere lo sviluppo cognitivo dell’allievo. Sono fattori genetici che impediscono lo sviluppo tipo dell’allievo.

7. Il progetto di vita. Lo redige il Comune d’intesa con l’Asl su richiesta della famiglia. Lo redige il dirigente scolastico dietro segnalazione dell’insegnante di sostegno. Lo redige l’insegnante di sostegno dietro segnalazione dei genitori.

8. BES. Ne esistono tre tipologie. Ne esistono cinque tipologie. Tipologie infinite.

9. I BES: Sono bisogni educativi speciali. Sono strategie educative che si mettono in campo in casi difficili. Sono bisogni speciali che riguardano la sfera affettiva di ogni persona.

10. Lo svantaggio socio-economico. Riguarda i BES di terzo tipo. Riguarda i BES di secondo tipo. Non è un BES.

11. Chi redige il profilo di funzionamento?. L’unità di valutazione multidisciplinare. L’insegnante di sostegno e la famiglia. Il neuropsichiatra infantile e la famiglia.

12. Il nuovo PEI: Include 4 dimensioni. Include 12 dimensioni. Include 6 dimensioni.

13. L’ICF: Fornisce un linguaggio standard e unificato per descrivere il funzionamento umano. Fornisce un linguaggio individualizzato al singolo caso. Ogni paese ha il suo ICF.

14. La capacità: Descrive l’intrinseca abilità dell’individuo nell’eseguire un compito o un’azione. Nessuna delle precedenti. Descrive ciò che un individuo fa nel suo ambiente attuale e nel contesto sociale.

15. Nel Nuovo PEI: Si concepisce il funzionamento e la disabilità in relazione all’ambiente di vita, in maniera da individuare facilitatori o barriere che impattano sulla partecipazione della persona stessa. Si concepisce la disabilità come fattore a sé stante, individuando nelle caratteristiche biologiche e genetiche. Nessuna delle precedenti.

16. Il PEI: È redatto dal gruppo di lavoro operativo (GLO) composto dal consiglio di classe, l’insegnante di sostegno, con gli operatori dell’unità multidisciplinare, gli operatori dei servizi sociali, in collaborazione con i genitori. È redatto dai genitori con l’ausilio del medico di famiglia. È redatto dall’insegnante curricolare con la collaborazione dei genitori.

17. L’individualizzazione: Prevede stessi obiettivi per tutti e l’applicazione di differenti strategie didattiche per promuovere il potenziale personale. Prevede obiettivi differenti per ognuno e l’applicazione di differenti strategie didattiche per acquisire le competenze chiave. Nessuna delle precedenti.

18. Secondo il modello biomedico: La salute è assenza di malattia. La salute è l’esito di interazione di fattori biologici, psicologici e sociali. Nessuna delle precedenti.

19. Lo stile di apprendimento: È l’approccio all’apprendimento preferito di una persona, il suo modo tipico è stabile di percepire, elaborare e immagazzinare le informazioni. Riguarda le abitudini di studio di una persona. Riguarda le abitudini di studio della classe che deve coincidere con quello dell’insegnante.

20. Nel PEI: Vengono elaborate metodologie didattico educative, soluzioni operative materiali rispetto agli obiettivi. Vengono elaborate strategie curative e riabilitative per allievi disabili. Entrambe le precedenti.

21. Il progetto di vita. È il documento che, a partire dal profilo di funzionamento della persona, dai bisogni e dalle legittime aspettative e nel rispetto dell’autonomia e capacità di autodeterminazione, individua quale è il ventaglio di possibilità, servizi, supporti e sostegni, formali e informali, che possono permettere alla stessa di migliorare la qualità della propria vita, di sviluppare tutte le sue potenzialità, di poter partecipare alla vita sociale, avere, laddove possibile, una vita indipendente e poter vivere in condizioni di pari opportunità rispetto agli altri. È il progetto che ogni individuo fa rispetto all’esperienza materiale e spirituale, le proprie aspirazioni e le possibilità economiche. Nessuna delle precedenti.

22. L’insegnante di sostegno. Può essere un facilitatore. Non è mai un facilitatore. È sempre un facilitatore.

23. L’integrazione. Guarda al singolo. Guarda a tutti gli alunni. Guarda gli alunni stranieri, può essere un facilitatore.

24. Il profilo dinamico funzionale. Definisce gli obiettivi a lungo termine. Sceglie gli obiettivi a medio termine. Definisce gli obiettivi a breve termine e le sequenze di sotto obiettivi. Definisce gli obiettivi a breve termine. Nessuna delle precedenti.

25. Per DSA: Si intendono i disturbi specifici dell’apprendimento. Si intendono le disabilità sensoriali. Si intendono i disagi.

26. Il modello bio-Psico-sociale: Afferma che ogni condizione di salute o di malattia sia la conseguenza dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e socio-culturali. Afferma che ogni condizione di salute o di malattia di natura genetica può essere gestita con interventi sociali. Afferma che fattori biologici, psicologici e socio-culturali della vita di una persona sono slegati tra loro e vanno trattati separatamente.

27. Il PEI: È il documento di progettazione didattica individualizzata per gli studenti con disabilità, per garantire il loro diritto allo studio e la loro inclusione scolastica. È il piano internazionale che garantisce il diritto allo studio ai ragazzi disabili. Nessuna delle precedenti.

28. L’inclusione. È un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica. È una situazione che ha un approccio compensatorio e si riferisce esclusivamente all’ambito educativo. Riguarda solo le disabilità fisiche.

29. La certificazione. È solo per la disabilità. È per tutti i BES. È solo per il disagio.

30. Cos’è lo stile di insegnamento?. Riguarda l’insieme dei bisogni, credenze e comportamenti che il docente assume in classe. Esso concerne il modo di presentare le informazioni, interagire con gli studenti, gestire i compiti scolastici e supportare l’apprendimento. Può essere: verbale, visuale, globale, analitico, sistematico, intuitivo. È il modo in cui l’informazione viene elaborata, tendenza di una persona a preferire un certo modo di apprendere, riguarda la sua modalità di percepire e reagire a compiti legati all’apprendimento attraverso il quale sceglie e mette in atto comportamenti e strategie. Può essere: visuale, globale, analitico, sistematico, intuitivo. Riguarda l’insieme dei bisogni, credenze e comportamenti che il docente assume in classe. Esso concerne il modo di presentare le informazioni, interagire con gli studenti, gestire i compiti scolastici e supportare l’apprendimento. Può essere verbale, visuale, impulsivo, riflessivo, convergente, divergente, dipendente dal campo, indipendente dal campo.

31. Cos’è l’abilità?. È il grado di bravura con cui un individuo fa qualcosa. La capacità di eseguire un compito o un’azione con l’influsso, positivo o negativo, di fattori contestuali ambientali e/o personali. Descrive ciò che un individuo fa nel suo ambiente attuale, nel contesto sociale. È il grado di bravura nell’eseguire un compito anche in presenza di una menomazione.

32. Cosa si intende per modello Bio-Psico-Sociale?. È il modello dell’ICF che tiene conto dei fattori psico-sociali, ritenendo che la diagnosi medica debba considerare l’interazione tra gli aspetti biologici, psicologici e sociali nel valutare lo stato di salute dell’individuo e nel prescrivere un trattamento adeguato. Modello strettamente medico, legato alla patologia, utilizzato nell’ICIDH in riferimento alle menomazioni, disabilità ed handicap con la mancanza di fattori contestuali interni ed esterni. Processo schematico attraverso il quale il medico si prefissa di portare alla guarigione il paziente.

33. Quante e quali sono le dimensioni del nuovo PEI?. Sono 4: 1. Dimensione della socializzazione dell’interazione sia con il gruppo dei pari, sia con gli adulti; 2. Dimensione della comunicazione del linguaggio; 3. Dimensione dell’autonomia della persona e autonomia sociale e dell’orientamento; 4. Dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento. Sono 5: 1. Dimensione della socializzazione e dell’interazione sia con il gruppo dei pari, sia con gli adulti; 2. Dimensione della comunicazione del linguaggio; 3. Dimensione dell’autonomia della persona e autonomia sociale e dell’orientamento; 4. Dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento; 5. Dimensione dell’organizzazione spazio-temporale, della comprensione e della produzione. Sono 2: 1. Dimensione della socializzazione e dell’interazione sia con il gruppo dei pari, sia con gli adulti; 2. Dimensione dell’autonomia della persona e autonomia sociale e dell’orientamento.

34. L’ICF adotta un modello alfanumerico per la codifica. Quali sono le lettere e cosa indicano?. B per le funzioni corporee (body); S per le strutture corporee (structure); D per attività e partecipazione (domain); E per i fattori ambientali (environment). B per le Funzioni Corporee (body) I per le Menomazioni Corporee (Impairment) E per i Fattori Ambientali (environment). B per le Funzioni Corporee (body) S per le Strutture Corporee (structure) E per i Fattori Ambientali (environment).

35. Cos’è il progetto di vita?. È lo strumento che serve per la presa in carico totale del disabile a 360°. È parte integrante del PEI ed include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l’orizzonte di un “futuro possibile”. È uno strumento che serve a promuovere l’orientamento, favorendo lo sviluppo di competenze personali, sociali, di cittadinanza ed imprenditoriali. È il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno disabile, per un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione.

36. Da quante parti è composto il PEI?. Si compone di 12 sezioni (sez. 1-2-3 informazioni e raccordi; sez. 4-5-6-7-8, progettazione; sez 9-10-11-12 organizzazione e risorse). Si compone di 9 sezioni (sez. 1-2-3 Informazioni e raccordi, sez. 4-5, Progettazione, da 6 a 9 Organizzazione e risorse). Si compone di 7 sezioni (sez. 1-2-3 Informazioni e raccordi, sez. 4-5, Progettazione, sez 7 (Organizzazione e risorse).

37. Cosa si intende per personalizzazione?. Può porsi obiettivi diversi per ciascun discente; ha l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Obiettivi diversi al gruppo classe, metodologie calibrate sul singolo, attenzione alle differenze individuali, attività di recupero individuale per potenziare abilità e/o acquisire competenze. Obiettivi comuni per ciascun discente; ha l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

38. Cos’è la menomazione?. Perdita di sostanza o alterazione di una struttura o di una funzione psicologica, anatomica o fisiologica. È il dato clinico attraverso cui l’équipe medica valuta la diagnosi che dovrebbe essere correlata con il profilo di funzionamento che considera quei fattori contestuali che aggravano o facilitano le situazioni. Riduzione parziale o totale della capacità di compiere un’attività, nel modo e nei limiti considerati “normali” per un essere umano di quell’età, in condizioni basali, in eguale contesto. Il concetto che indica gli aspetti negativi dell’interazione fra l’individuo e il suo ambiente. Mancanza di uno o più arti.

39. Cosa non è cambiato nel PEI dopo la sentenza n. 9795/2021?. Il PEI e il GLO. Il PEI e il GLI. Il PDF e il GLO.

40. Quante volte si riunisce il GLO durante l’anno?. Almeno 3 volte all’anno. Almeno 1 volta all’anno. Almeno 2 volte all’anno.

41. Cos’è lo stile di apprendimento?. È il modo in cui l’informazione viene elaborata, tendenza di una persona a preferire un certo modo di apprendere, riguarda la sua modalità di percepire e reagire a compiti legati all’apprendimento attraverso i quali sceglie e mette in atto comportamenti e strategie. Può essere: verbale, visuale, impulsivo, riflessivo, convergente, divergente, dipendente dal campo, indipendente dal campo. È il modo in cui l’informazione viene elaborata, tendenza di una persona a preferire un certo modo di apprendere, riguarda la sua modalità di percepire e reagire a compiti legati all’apprendimento attraverso i quali sceglie e mette in atto comportamenti e strategie. Può essere: visuale, globale, analitico, sistematico, intuitivo riguarda l'insieme di bisogni, credenze e comportamenti che il docente assume in classe. Esso concerne il modo di presentare le informazioni, interagire con gli studenti, gestire i compiti scolastici e supportare l'apprendimento. Può essere: Verbale, Visuale, Impulsivo, Riflessivo, Convergente, Divergente, Dipendente dal campo, Indipendente dal campo.

42. Cos’è l’osservazione controllata?. Un’osservazione che permette l’introduzione di modificatori e si effettua attraverso l’utilizzo di strumenti come il diario di bordo, la video registrazione, le griglie predefinite. Un’osservazione caratterizzata dall’assenza totale di coinvolgimento, è utilizzata nelle ricerche bibliografiche e storiche. Un’osservazione senza alcun modificatore ma che consente la video registrazione e le griglie predefinite.

43. Cosa si intende per modello biomedico?. Modello strettamente medico, legato alla patologia, utilizzato nell’ICIDH in riferimento alle menomazioni, disabilità ed handicap con la mancanza di fattori contestuali interni ed esterni. Processo schematico attraverso il quale il medico si prefissa di portare alla guarigione e il paziente. Attenzione ai fattori sociali e psicologici che possono modulare l’efficacia della risposta del soggetto.

44. Cos’è l’ICF?. Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute, nota come ICF, approvato dall’OMS con coinvolgimento di 191 Paesi del Mondo (tra cui l’Italia). Essa classifica e descrive le componenti della salute e degli stati a essa correlati in termini di funzionamento e di esperienza di salute. Propone il modello bio-psico-sociale della disabilità e Prevede codici alfanumerici. Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute, nota come ICF, approvato dall’OMS con coinvolgimento di 191 Paesi del Mondo (tra cui l’Italia). Essa classifica e descrive le componenti della salute e degli stati a essa correlati in termini di funzionamento e di esperienza di salute. Propone il modello bio-psico-sociale della disabilità e Prevede codici solo Numerici. Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute, nota come ICF, approvato dall’OMS con coinvolgimento di 191 Paesi del Mondo (tra cui l’Italia). Essa classifica e descrive le componenti della salute e degli stati a essa correlati in termini di funzionamento e di esperienza di salute. Propone il modello bio-medico della disabilità e Prevede codici alfanumerici.

45. Cosa si intende per diagnosi funzionale?. È un atto sanitario medico legale che descrive la compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno in situazioni di handicap ed è redatto da un’unità multidisciplinare (ASL). È utile alla scuola per chiedere l’insegnante di sostegno. Indica in via prioritaria, dopo un periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (6 mesi), nei tempi medi (1 anno) e nei tempi lunghi (2 anni). Il PDF viene redatto all’unità multidisciplinare (la stessa che redige la DF), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola, che riferiscono sulla base delle osservazioni dirette ovvero in base all’esperienza maturata in situazioni analoghe, con la collaborazione dei familiari dell’alunno, utile per la formazione del PEI. È il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l'inclusione scolastica. È PREDISPOSTO SECONDO I CRITERI DEL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE, SUBASE ICF. Prevede l’unificazione del Profilo Dinamico Funzionale alla Diagnosi Funzionale. Trasformai dati dell’osservazione (Diagnosi funzionale - DF) in obiettivi a breve termine rispetto a precise priorità. È un processo a più fasi.

46. Chi elabora e approva il PEI?. Il GLO. Il GLI. L’equipe multidisciplinare.

47. Quali sono i principi concettuali che guidano l’ICF?. Universalità, ambiente, linguaggio neutrale, parità, modello biopsicosociale. Universalità, ambiente, linguaggio medico, parità, modello biopsicosociale. Universalità, ambiente, linguaggio neutrale, parità, modello biomedico.

48. Quali sono i qualificatori delle attività e partecipazione?. Capacità e performance. Facilitatori e barriere. Fattori ambientali e fattori sociali.

49. Cos’è la capacità?. L’abilità di eseguire un compito o un’azione senza l’influsso, positivo o negativo, di fattori contestuali, ambientali e/o personali. Descrive l’intrinseca abilità di un individuo nell’eseguire un compito o un’azione. L'abilità di eseguire un compito o un’azione CON l’influsso, positivo o negativo, di fattori contestuali ambientali e/o personali. Descrive ciò che un individuo fa nel suo ambiente attuale, nel contesto sociale. È il grado di bravura nell’ eseguire un compito anche in presenza di una menomazione.

50. Cos'è l'Handicap?. Condizione di svantaggio esistenziale sociale conseguente a una menomazione e a una disabilità, che limita o impedisce all'individuo lo svolgimento di un ruolo e un'attività sociale “normale”. Mancanza di uno o più arti. Riduzione parziale o totale della capacità di compiere un'attività, nel modo e nei limiti considerati "normali" per un essere umano di quell'età, in condizioni basali, in eguale contesto. il concetto che indica gli aspetti negativi dell’interazione fra l’individuo e il suo ambiente.

51. Cosa si intende per PROFILO DI FUNZIONAMENTO?. È il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l'inclusione scolastica. È PREDISPOSTO SECONDO I CRITERI DEL MODELLO BIOPSICO-SOCIALE, SU BASE ICF. Prevede l’unificazione del Profilo Dinamico Funzionale alla Diagnosi Funzionale. Trasforma i dati dell’osservazione (Diagnosi funzionale - DF) in obiettivi a breve termine rispetto a precise priorità. È un processo a più fasi. Indica in via prioritaria, dopo un periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (6 mesi), nei tempi medi (1 anno) e nei tempi lunghi (2 anni). Il PDF viene redatto all’unità multidisciplinare (la stessa che redige la DF), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola, che riferiscono sulla base delle osservazioni dirette ovvero in base all’esperienza maturata in situazioni analoghe, con la collaborazione dei familiari dell’alunno, utile per la formazione del PEI. È un termine ombrello utilizzato nell’ICF per indicare gli aspetti positivi dell’interazione tra un individuo, con una condizione di salute, e i fattori contestuali di quell’individuo, che possono essere fattori ambientali o personali.

52. Cos'è l'osservazione naturalistica?. Un'osservazione che rileva i comportamenti così come si presentano spontaneamente senza intervenire in alcun modo né sul contesto né sulla persona. Un'osservazione senza alcun modificatore ma sono consentite la videoregistrazione o le griglie predefinite. Un’osservazione caratterizzata dall’assenza totale di coinvolgimento; è utilizzata nelle: ricerche bibliografiche e storiche.

53. Cosa si intende per FUNZIONAMENTO. È un termine ombrello utilizzato nell’ICF per indicare gli aspetti positivi dell’interazione tra un individuo, con una condizione di salute, e i fattori contestuali di quell’individuo, che possono essere fattori ambientali o personali. È il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l'inclusione scolastica. È PREDISPOSTO SECONDO I CRITERI DEL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE, SUBASE ICF. Prevede l’unificazione del Profilo Dinamico Funzionale alla Diagnosi Funzionale. Trasformai dati dell’osservazione (Diagnosi funzionale - DF) in obiettivi a breve termine rispetto a precise priorità. È un processo a più fasi. È un lavoro interdisciplinare, che vede la collaborazione degli insegnanti, degli operatori dell’ASL e dei familiari. Punti di forza e di deficit dell’alunno, sul quale costruire una serie percorribile di obiettivi e di attività concrete, individualizzate sull’alunno, sul contesto e sulle risorse. È su base ICF perché: le informazioni sono legate a vita “vera” più complessa e quindi più informazioni; informazioni su esperienze reali; mette in relazione caratteristiche del contesto e del soggetto; “Obbliga” alla collaborazione con famiglie e insegnanti; più lunga e dettagliata.

54. Cosa si intende per individualizzazione?. Obiettivi comuni al gruppo classe, Metodologie calibrate sul singolo, Attenzione alle differenze individuali, Attività di recupero individuale per potenziare abilità e/o acquisire competenze. Obiettivi comuni al gruppo classe, Metodologie semplificate, obiettivi minimi. Può porsi obiettivi diversi per ciascun discente; ha l’obiettivo di dare a ciascun alunno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

55. La componente di Attività e Partecipazione dell'ICF comprende una gamma completa di domini che indicano gli aspetti del funzionamento da una prospettiva sia individuale sia sociale. Quanti sono?. d1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze d2 Compiti e richieste generali d3 Comunicazione d4 Mobilità d5 Cura della propria persona d6 Vita domestica d7 Interazioni interpersonali d8 Aree di vita principali d9 Vita sociale, civile e di comunità. d1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze d2 Compiti e richieste generali d3 Comunicazione d4 Mobilità d5 Cura della propria persona d6 Vita domestica d7 Interazioni interpersonali d8 Aree di vita principali. b1 Apprendimento e applicazione delle conoscenze b2 Compiti e richieste generali b3 Comunicazione b4 Mobilità b5 Cura della propria persona b6 Vita domestica b7 Interazioni interpersonali b8 Aree di vita principali b9 Vita sociale, civile e di comunità.

56. Quali sono le differenze tra vecchio e nuovo PEI?. Profilo di funzionamento, Dimensioni e ICF. Profilo di funzionamento, Dimensioni, ICF, periodo in cui viene redatto. Sezioni, parti e struttura.

57. Quando si redige il PEI?. Entro il 31 ottobre quello definitivo, quello provvisorio entro il 30 giugno. Entro il 31 ottobre quello definitivo, quello provvisorio entro il 31 maggio. Entro il 30 novembre quello definitivo, quello provvisorio entro il 30 giugno.

58. Che cosa sono le check list?. Sono costituite da un elenco di comportamenti che un soggetto può manifestare in una determinata situazione e che l’osservatore deve rilevare ogni volta che il comportamento descritto si presenta. È una scheda costruita in modo da avere alcune informazioni essenziali. È un’operazione che permette di registrare comportamenti preselezionati e la loro durata.

59. Cos'è il PEI?. È il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l'alunno disabile, per un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. È il documento nel quale vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per tutti gli alunni del gruppo classe, nell'arco dell'anno scolastico, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. È un progetto formativo redatto dal dirigente scolastico predisposto per l'alunno disabile, per un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione.

60. Cosa si intende per PROFILO DINAMICO FUNZIONALE?. È un atto successivo alla diagnosi funzionale e indica in via prioritaria, dopo un periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (6 mesi), nei tempi medi (1 anno) e nei tempi lunghi (2 anni). Il PDF viene redatto all’unità multidisciplinare (la stessa che redige la DF), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola, che riferiscono sulla base delle osservazioni dirette ovvero in base all’esperienza maturata in situazioni analoghe, con la collaborazione dei familiari dell’alunno. Indica in via prioritaria, dopo un periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (6 mesi), nei tempi medi (1 anno) e nei tempi lunghi (2 anni). Il PDF viene redatto all’unità multidisciplinare (la stessa che redige la DF), dai docenti curriculari e dagli insegnanti specializzati della scuola, che riferiscono sulla base delle osservazioni dirette ovvero in base all’esperienza maturata in situazioni analoghe, con la collaborazione dei familiari dell’alunno, utile per la formazione del PEI. È un atto sanitario medico legale che descrive la compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno in situazioni di handicap ed è redatto da un’unità multidisciplinare (ASL). È utile alla scuola per chiedere l’insegnante di sostegno.

61. Cosa si intende per Programmazione per Obiettivi Minimi?. L'alunno segue il programma dei compagni ma con obiettivi semplificati. Questa programmazione non trova applicazione nel nuovo PEI. L'alunno segue il programma dei compagni ma con obiettivi semplificati. Questa programmazione è il punto cardine nuovo PEI. L'alunno segue obiettivi didattici differenziati rispetto ai programmi ministeriali, ma si possono comunque perseguire obiettivi educativi comuni alla classe utilizzando percorsi diversi ma con lo stesso fine educativo.

62. Cos'è la Disabilità?. Riduzione parziale o totale della capacità di compiere un'attività, nel modo e nei limiti considerati "normali" per un essere umano di quell'età, in condizioni basali, in eguale contesto. il concetto che indica gli aspetti negativi dell’interazione fra l’individuo e il suo ambiente. Perdita di sostanza o alterazione di una struttura o di una funzione psicologica, anatomica o fisiologica. È il dato clinico attraverso cui l’equipe medica valuta la diagnosi che dovrebbe essere correlata con il PROFILO DI FUNZIONAMENTO che considera quei fattori contestuali che aggravano o facilitano le situazioni. Condizione di svantaggio esistenziale sociale conseguente a una menomazione e a una disabilità, che limita o impedisce all'individuo lo svolgimento di un ruolo e un'attività sociale “normale”. Mancanza di uno o più arti.

63. Da quante parti è composto il PEI?. 12. 11. 9.

64. Il termine “funzionamento”: È utilizzato nell’ICF. È utilizzato nel DSM-5. È un termine non più utilizzato.

65. Perché il PEI è considerato un documento flessibile?. Perché consente di modificare gli obiettivi nei periodi previsti di revisione. Perché possono partecipare numerosi attori scolastici ed extra scolastici. Perché può riguardare diversi alunni con disabilità.

66. Chi inserisce il codice di diagnosi nel PEI?. Il medico in base al DSM. L’insegnante in base a quanto suggerito dall’équipe multidisciplinare. Il medico in base all’ICF.

67. La diagnosi funzionale: Nessuna delle precedenti. È la descrizione della patologia di cui è affetto l’alunno. È la descrizione dei bisogni educativi dell’alunno.

68. Da chi è nominato il GLI?. Dal dirigente scolastico. Degli specialisti dell’azienda sanitaria locale. Dal rappresentante dell’ente locale.

69. Quali sono i compiti del GLI?. Supportare il collegio dei docenti nella definizione e realizzazione del Piano per l’inclusione e i docenti nell’attuazione del PEI. Supportare il dirigente scolastico nella definizione del Piano per l’inclusione. Collaborare con studenti, genitori e associazioni.

70. Il PEI esplicita la modalità di sostegno didattico, compresa la proposta del numero di ore di sostegno?. Si. Solo per gli alunni con disabilità grave. Solo in riferimento al personale educativo.

71. Quali sono i tempi per redigere il PEI?. In via provvisoria entro il mese di giugno e in via definitiva, di norma, entro il mese di ottobre. In via provvisoria entro il mese di settembre e in via definitiva, di norma entro il mese di febbraio. Non ci sono tempi prestabiliti.

72. Il PEI è soggetto a verifiche periodiche?. Sì. Non obbligatoriamente. Solamente qualora emergessero problematiche nuove.

73. Chi redige il progetto individuale?. L’ente locale. Il dirigente scolastico. L’unità di valutazione multidisciplinare.

74. Chi rientra nelle categorie dei BES?. Alunni con disabilità certificati ai sensi della legge 104/1992, alunni con DSA, alunni con svantaggio socio-economico, linguistico, culturale e alunni con particolari situazioni segnalati dal consiglio di classe. Alunni con disabilità certificati ai sensi della legge 104/1992 e alunni con svantaggio socio- economico, linguistico, culturale. Alunni con disabilità certificati ai sensi della legge 104/1992 e alunni con DSA.

1. Quali sono i qualificatori dei fattori ambientali??. Facilitatori e barriere. Capacità e performance. Fattori strutturali e fattori sociali.

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