psico neuropsicologia 1 (1-8)
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Quale aspetto della comunicazione è compromesso nell’afasia di conduzione, secondo il modello di Wernicke-Lichtheim?. Produzione. Ripetizione. Imitazione. Comprensione. L’afasia transcorticale sensoriale. è caratterizzata da eloquio fluente, buona comprensione, buona produzione, e ripetizione conservata. è caratterizzata da eloquio fluente, comprensione compromessa, buona produzione, e ripetizione conservata. è caratterizzata da eloquio non fluente, buona comprensione, buona produzione, e ripetizione conservata. è caratterizzata da eloquio fluente, buona comprensione, ridotta produzione, e ripetizione conservata. I tentativi comportamentistici miravano a: mettere in connessione i fenomeni mentali individuali con l’inconscio collettivo. amplificare il ruolo dei fenomeni mentali. nessuna delle opzioni è corretta. ridimensionare il ruolo dei fenomeni mentali. Secondo il modello verbale e spaziale (Milner, 1971; Kinsbourne, 1978). nessuna delle opzioni è corretta. l'emisfero di sinistra è un elaboratore percettivo-spaziale. l'emisfero di destra è un elaboratore verbale. l'emisfero di sinistra è un elaboratore verbale. Quali delle seguenti affermazioni sulla specializzazione emisferica è falsa?. I due emisferi del cervello umano sono asimmetrici dal punto di vista funzionale. Le prime asimmetrie anatomiche ad essere studiate riguardavano le funzioni visuo-spaziali. Asimmetrie si possono rilevare anche a livelli sottocorticali. I due emisferi del cervello umano sono asimmetrici dal punto di vista strutturale. Secondo il modello di Semmes (1968). i due emisferi differiscono nel modo in cui in essi sono rappresentate le funzioni sensoriali e motorie elementari. i due emisferi non differiscono nel modo in cui in essi sono rappresentate le funzioni sensoriali e motorie elementari. i due emisferi differiscono nelle funzioni cognitive che svolgono. nessuna delle opzioni è corretta. I primi studi sulle asimmetrie strutturali degli emisferi si sono occupati delle: differenze nella proporzione della sostanza bianca e grigia. tutte le opzioni sono corrette. differenze nel peso e volume dei due emisferi. differenze nello spessore della corteccia. Secondo Falzi et al. (1982), la parte inferiore della terza circonvoluzione frontale di sinistra. è più estesa della corrispondente area dell’emisfero destro. è stata poco indagata a livello neuroanatomico. nessuna delle opzioni è corretta. è meno estesa della corrispondente area dell’emisfero destro. Nei lavori di Petersen et al. (1978) ed Heffner e Heffner (1984), nelle scimmie non antropoidi (macachi giapponesi) è stata rilevata: assenza di specializzazione emisferica per la discriminazione di suoni specie-specifici. una specializzazione emisferica sinistra per la discriminazione di suoni specie-specifici. una specializzazione emisferica destra per la discriminazione di suoni specie-specifici. una specializzazione emisferica bilaterale per la discriminazione di suoni specie-specifici. Nottebohm (1979), in uno studio condotto su canarini e fringuelli, ha evidenziato: una specializzazione emisferica bilaterale per il canto. una specializzazione emisferica sinistra per il canto. una specializzazione emisferica destra per il canto. assenza di specializzazione emisferica per il canto. Di solito, il fascio di fibre motorie provenienti dall’emisfero sinistro. ha un volume maggiore e si incrocia a livello più basso rispetto a quello proveniente dall’emisfero destro. ha un volume minore e si incrocia a livello più alto rispetto a quello proveniente dall’emisfero destro. nessuna delle opzioni è corretta. ha un volume maggiore e si incrocia a livello più alto rispetto a quello proveniente dall’emisfero destro. Secondo il modello di Sergent (1983; 1985). nessuna delle opzioni è corretta. l'emisfero sinistro sarebbe specializzato per le frequenza spaziali basse. l'emisfero sinistro sarebbe specializzato per le frequenza spaziali alte. l'emisfero destro sarebbe specializzato per le frequenza spaziali alte. Secondo l’equazione di Caramazza, qual è il rapporto che intercorre tra M* (sistema cognitivo danneggiato), M (sistema cognitivo integro) e Li (lesione che ha subito il sistema)?. M=M*-Li. M*=M+Li. M=M*+Li. M*=M-Li. Un bias metodologico è. un errore che inficia la misura valida del fenomeno oggetto di studio. presente solo in campioni di ridotte dimensioni. tutte le opzioni sono corrette. presente solo in campioni di ampie dimensioni. Un importante assunto della neuropsicologia cognitiva recita che. Nessuna delle opzioni è corretta. Per poter trarre inferenze sulla struttura normale del processo cognitivo partendo dai dati sui pazienti neurologici, occorre assumere che il sistema cognitivo oggetto di indagine fosse normale prima dell’evento neurologico. Per poter trarre inferenze sulla struttura normale del processo cognitivo partendo dai dati sui pazienti neurologici, occorre assumere che il sistema cognitivo oggetto di indagine non fosse normale prima dell’evento neurologico. Per poter trarre inferenze sulla struttura normale del processo cognitivo partendo dai dati sui pazienti neurologici, occorre assumere che il sistema cognitivo oggetto di indagine sia ancora normale dopo l’evento neurologico. Un importante assunto della neuropsicologia cognitiva recita che. Gli effetti del danno neurologico sul sistema cognitivo devono dare origine unicamente a modificazioni globali del sistema. Gli effetti del danno neurologico sul sistema cognitivo non devono dare origine a modificazioni locali del sistema. Gli effetti del danno neurologico sul sistema cognitivo devono dare origine unicamente a modificazioni locali del sistema. Nessuna delle opzioni è corretta. Secondo Fodor (1983), il modulo presenta le seguenti caratteristiche: è innato, non indipendente dalle altre sotto-componenti, e ha accesso a una quantità di informazioni limitate. non è innato, è indipendente dalle altre sotto-componenti, e ha accesso a una quantità di informazioni limitate. è innato, indipendente dalle altre sotto-componenti, ma non ha accesso a una quantità di informazioni limitate. è innato, indipendente dalle altre sotto-componenti, e ha accesso a una quantità di informazioni limitate. Un sotto-sistema funzionale isolabile: in presenza di lesioni, funziona sempre a un più elevato livello di efficienza. può funzionare indipendentemente da quello lesionato, anche se non allo stesso livello di efficienza. nessuna delle opzioni è corretta. non può funzionare indipendentemente da quello lesionato. La combinazione dei sintomi tipici della sindrome di Gerstmann ha un valore localizzatorio importante, in quanto suggerisce una lesione: temporale postero-inferiore destra. parietale postero-inferiore destra. temporale postero-inferiore sinistra. parietale postero-inferiore sinistra. Le principali funzioni cognitive coinvolte nella sindrome da disconnessione sono: la vigilanza e l’attenzione selettiva, la memoria, il linguaggio. le funzioni esecutive e la working memory. la regolazione emozionale e il controllo degli impulsi. le funzioni gnosiche e quelle prassiche. La commessura anteriore è (Foxman et al., 1986): lievemente più grande del corpo calloso: il rapporto fra le aree di sezione delle due strutture è di circa 10/1 nell'uomo. lievemente più piccola del corpo calloso: il rapporto fra le aree di sezione delle due strutture è di circa 1/10 nell'uomo. assai più grande del corpo calloso: il rapporto fra le aree di sezione delle due strutture è di circa 100/1 nell'uomo. assai più piccola del corpo calloso: il rapporto fra le aree di sezione delle due strutture è di circa 1/100 nell'uomo. Le commessure telencefaliche o cerebrali sono rappresentate da: corpo calloso. commessura anteriore. commessura ippocampale. tutte le opzioni sono corrette. A livello motorio, secondo Gazzaniga et al. (1967) e Sperry et al. (1969), un sintomo che si osserva sistematicamente a seguito della commessurotomia totale è. la disprassia ideomotoria degli arti di destra. nessuna delle opzioni è corretta. la disprassia ideomotoria degli arti di sinistra. l'aprassia costruttiva. Che cosa non potrebbe fare un paziente con split brain?. Descrivere su stimolo visivo un oggetto e il suo utilizzo. Riconoscere solo tattilmente un oggetto tenuto nella mano sinistra e denominarlo. Ripetere una sequenza di numeri di lunghezza crescente in ordine inverso. Suddividere degli oggetti nelle categorie di appartenenza. Foxman et al. (1986) hanno dimostrato che: il rapporto fra le aree di sezione della commessura anteriore e del corpo calloso è di circa 1/100 nell’uomo. il rapporto fra le aree di sezione della commessura anteriore e del corpo calloso è di circa 1/10 nell’uomo. il rapporto fra le aree di sezione della commessura anteriore e del corpo calloso è di circa 1/1000 nell’uomo. il rapporto fra le aree di sezione della commessura anteriore e del corpo calloso è di circa 1/20 nell’uomo. Holtzmann e Gazzaniga (1982) dimostrarono che: sussiste una relazione inversa fra l'accuratezza della prestazione cognitiva di un emisfero e il grado di difficoltà di un'altra prestazione cognitiva eseguita simultaneamente dall'altro emisfero. nessuna opzione è corretta. non sussiste relazione fra l'accuratezza della prestazione cognitiva di un emisfero e il grado di difficoltà di un'altra prestazione cognitiva eseguita simultaneamente dall'altro emisfero. sussiste una relazione diretta fra l'accuratezza della prestazione cognitiva di un emisfero e il grado di difficoltà di un'altra prestazione cognitiva eseguita simultaneamente dall'altro emisfero. Nella maggior parte degli esperimenti di attivazione nell'ambito di uno studio di neuroimaging, un soggetto sperimentale: nessuna delle opzioni è corretta. svolge determinate operazioni cognitive in modo spontaneo. percepisce stimoli senza essere informato dall'esaminatore, così da non esserne influenzato. riceve istruzioni, percepisce stimoli, svolge determinate operazioni cognitive e risponde apertamente in un modo prescritto dall'esaminatore. Quale tipo di compito non viene utilizzato dalle tecniche di neuroimaging per rilevare l’attivazione fisiologica?. Compiti di comparazione. Compiti di differenza. Compiti bersaglio. Compiti di base. Quali sono le criticità legate al costrutto di correlazione anatomo-clinica?. tutte le opzioni sono corrette. olismo. livello descrittivo. diaschisi. La correlazione anatomo-clinica presuppone l’adesione ad un paradigma: non localizzazionista. olistica. nessuna delle opzioni è corretta. localizzazionista. La richiesta di riprodurre un gesto. si usa per la diagnosi dell’aprassia ideomotoria. si usa tipicamente per la diagnosi dei disturbi visivi conseguenti a lesione occipitale. è inutile per diagnosticare l’aprassia ideomotoria se è fatta per imitazione. è inutile per diagnosticare l’aprassia ideomotoria se è fatta verbalmente. Nei paradigmi di attivazione, sono tipicamente misurate: tutte le opzioni sono corrette. le risposte a due o più compiti che vengono assegnati durante una serie di scansioni condotte in più sedute di sperimentazione. le risposte a due o più compiti che vengono assegnati durante una serie di scansioni condotte in una singola seduta di sperimentazione. le risposte cerebrali nello stato di cervello a riposo. Il riconoscimento di identificazione: è un metodo indiretto seriale di indagine della memoria. contempla errori di risposta di tipo falso positivo e falso negativo. sfrutta dei cues per l’identificazione dello stimolo. è un metodo diretto di indagine della memoria di tipo guidato. Il metodo di osservazione clinica che ha caratterizzato i primi studi neuropsicologici aveva lo svantaggio di: fare un’analisi solo qualitativa e poco sistematica del danno cognitivo del paziente. basare le proprie inferenze solo su gruppi di pazienti senza considerare il caso singolo. non dare importanza al dato anatomo-patologico. tutte le opzioni sono corrette. E’ falso che. l’anosognosia possa essere un sintomo del neglect. il neglect sia una sindrome. l’anosognosia sia una forma di indifferenza affettiva verso il proprio stato patologico. il neglect possa manifestarsi in seguito a lesioni confinate alla corteccia occipitale. Tra i marcatori (marker) fisiologici collegati al funzionamento del cervello che la PET può misurare vi sono: la distribuzione di diversi recettori neurochimici e il flusso sanguigno cerebrale. nessuna delle opzioni è corretta. il metabolismo del glucosio e dell'ossigeno, in quanto sono gli unici marker affidabili. il metabolismo del glucosio e dell'ossigeno, il volume sanguigno, la distribuzione di diversi recettori neurochimici e il flusso sanguigno cerebrale. Il magnetoencefalogramma: nessuna delle opzioni è corretta. presenta ridotta risoluzione temporale. presenta ottima risoluzione spaziale. presenta ottima risoluzione temporale. Un esperimento di neuroimaging ben condotto può al massimo fornire forti indizi che: una o più regioni cerebrali siano coinvolte in un particolare processo. una o più regioni cerebrali non siamo mai attive. una o più regioni cerebrali siano il correlato neurale certo di un particolare processo. una o più regioni cerebrali siano sempre attive. La versatilità della PET è dovuta principalmente al fatto che. Può permettere un monitoraggio cerebrale di tipo ‘ecologico’. Essa permette di utilizzare più traccianti specifici per tracciare variabili fisiologiche differenti. Essa permette di utilizzare un solo tracciante, utile per tracciare molte variabili differenti. tutte le opzioni sono corrette. Tra i marker fisiologici che la PET non può misurare vi è il metabolismo di: Idrogeno. Glucosio. Ossigeno. Volume sanguigno. Una lesione del tratto ottico di destra determina: emianopsia per il campo visivo di sinistra. emianopsia per il campo visivo di destra. cecità dell’occhio sinistro. cecità dell’occhio destro. Nella sua forma debole la dissociazione semplice consiste nel fatto che. un paziente (o gruppo) ha una prestazione migliore nel compito A e peggiore nel compito B ed entrambe le prestazioni sono inferiori a quelle dei soggetti normali. un paziente (o gruppo) ha una prestazione scadente nel compito B e migliore nel compito A e viceversa per un altro paziente (o gruppo), e i livelli di prestazione dei pazienti anche nei compiti con rendimento migliore sono comunque inferiori a quelli normali. un paziente (o gruppo) ha una prestazione patologica nel compito A e nella norma nel compito B. un paziente (o gruppo) ha una prestazione patologica nel compito B e normale nel compito A e viceversa per un altro paziente (o gruppo). L’amnesia è solitamente la conseguenza di. lesioni bilaterali profonde dell’encefalo. lesioni diencefaliche corticali. lesioni alla corteccia frontale. lesioni unilaterali cortico-sottocorticali. Nei soggetti poliglotti affetti da lesione cerebrale, quando al miglioramento delle prestazioni in una lingua corrisponde il peggioramento delle prestazioni in un'altra parliamo di recupero: successivo. selettivo. parallelo. antagonistico. Il BAT (Paradis, 1987) è uno strumento che valuta. i deficit di articolazione linguistica del paziente afasico. i deficit di lettura del paziente afasico. la storia del bilinguismo, i disturbi del linguaggio specifici di ogni lingua e le capacità di traduzione per ogni coppia di lingue. i deficit di scrittura del paziente afasico. Nel modello elaborato da McClosky e colleghi, quanti e quali sistemi cognitivi separati sono previsti?. Tre, due riguardanti la trattazione dei numeri e uno il sistema di calcolo. Uno, riguardante il sistema di calcolo. Quattro, due riguardanti la trattazione dei numeri, uno il sistema di calcolo e un esecutore centrale. Due, riguardanti la trattazione dei numeri. Se dopo emisferectomia sinistra si osserva che il paziente è ancora in grado di comprendere il linguaggio, allora... La funzione linguistica non può essere svolta anche dall’emisfero destro. Nessuna delle opzioni è corretta. La funzione linguistica può essere svolta anche dall’emisfero destro. La funzione linguistica in condizioni normali viene svolta effettivamente dall’emisfero destro. L'analisi del recupero delle varie lingue in soggetti colpiti da lesioni cerebrali ha mostrato che tale recupero può essere: antagonistico. parallelo. tutte le opzioni sono corrette. selettivo. L'afasia interessa i processi centrali di elaborazione linguistica, mentre lascia intatti i processi periferici (articolatori, fonatori e percettivi); in quest'ottica, si distingue quindi: dall'anosognosia. dalla disartria, dalla balbuzie e da altri deficit dell'articolazione del linguaggio. dall'anomia. dall'aprassia ideativa e ideomotoria. L'analisi del recupero delle varie lingue in soggetti poliglotti colpiti da lesioni cerebrali evidenzia diverse modalità: Si può verificare il recupero parallelo, quando il miglioramento riguarda contemporaneamente le varie lingue. Tutte le opzioni descritte sono possibili. Si può verificare il recupero selettivo, quando soltanto una lingua recupera mentre l'altra non presenta alcun miglioramento. Si può verificare il recupero successivo, quando si assiste al miglioramento nell'uso di una lingua e soltanto successivamente a quello delle altre. Le lingue parlate sono di solito caratterizzate: dalla creatività. dal fenomeno della ‘doppia articolazione’. dall’uso del canale vocale per la produzione e di quello uditivo per la comprensione. tutte le opzioni sono corrette. Un paziente che non comprende metafore e battute, probabilmente avrà deficit relativi a quale componente linguistica?. Semantica. Morfologia. Pragmatica. Sintassi. Quali aree di Brodmann sono coinvolte nella rapida individuazione di cluster di suoni che distinguono il linguaggio, estraendoli dal rumore di fondo?. aree 6 e 8. aree 17 e 18. tutte le opzioni sono corrette. aree 41 e 42. L'alessia pura. nessuna delle opzioni è corretta. è provocata dalla lesione alle aree che producono una cecità bilaterale. è provocata dalla lesione alle aree che producono una cecità nel campo visivo destro e che distruggono le fibre del corpo calloso posteriore. è provocata dalla lesione alle aree che producono una cecità nel campo visivo sinistro e che distruggono le fibre del corpo calloso anteriore. In quale deficit di lettura il paziente riesce a leggere a voce alta senza però comprendere il significato di quanto letto?. Dislessia superficiale. Dislessia evolutiva. Dislessia diretta. Dislessia fonologica. L’anomia pura è: la difficoltà a denominare gli oggetti, principalmente (ma non esclusivamente) dovuta a lesioni frontali e occipitali. la difficoltà a denominare gli oggetti, principalmente (ma non esclusivamente) dovuta a lesioni temporali e parietali. sempre assente nella malattia di Alzheimer. sempre presente nella malattia di Alzheimer. Quali sistemi cognitivi intervengono nell'abilità di calcolo?. Sistema metacognitivo, sistema dei numeri, sistema del calcolo. Non sono stati ancora identificati in modo plausibile. Sistema metacognitivo e sistema del calcolo. Nessuna delle opzioni è corretta. L'anaritmetia: è la difficoltà nelle fondamentali operazioni aritmetiche, l'incapacità di comprendere le quantità e di usare le regole sintattiche del calcolo, e include i disturbi di comprensione dei segni numerici. implica che i pazienti non possano leggere e scrivere i numeri presentati nell'emicampo sinistro ma possono scrivere spontaneamente e sotto dettatura. nessuna delle opzioni è corretta. implica che i pazienti nelle prove di calcolo complesso allineino le cifre in modo errato. |