PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE 24 2 parte
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Título del Test:![]() PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONE 24 2 parte Descripción: della zoppa |




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Quale delle seguenti non è una critica mossa alla teoria di Vygotskij?. Non ha sviluppato una teoria realmente evolutiva. Ha dato troppa importanza agli aspetti emotivi dello sviluppo. Non ha considerato l'influenza dei processi che sottostanno all'apprendimento (come le capacità percettive, attentive, mnemoniche..) Variano con l'età e influenzano l'interazione con gli altri. Ha considerato maggiormente l'adulto e le influenze socio-culturale, piuttosto che il bambino e il suo apporto soggettivo allo sviluppo. Quale delle seguenti non è una fase di progressione attraverso la zona di sviluppo prossimale?. La prestazione è controllata dal bambino. La prestazione è pianificata. La prestazione è controllata dall'adulto/esperto. La prestazione è automatizzata. Qual è la miglior definizione del concetto di tutoring efficace riferendosi al contributo di Rogoff. Procedura grazie alla quale gli adulti aiutano i bambini ad acquisire varie conoscenze mediante la collaborazione in situazioni di problem-solving e in una vasta gamma di interazioni casuali e informali. Procedura grazie alla quale, in un gruppo di pari, il più esperto fornisce indicazioni affinché il novizio possa adeguatamente partecipare in un contesto di apprendimento strutturato. Procedura grazie alla quale l'adulto fornisce al bambino tutte le informazioni necessarie e sufficienti ad essere un membro attivo della sua comunità di apprendimento. Procedura grazie alla quale i bambini acquisiscono attraverso attività pratiche standardizzate i principi del sapere necessari per la loro corretta evoluzione. Nello studio dello sviluppo cognitivo uno dei maggiori contributi è stato dato da Bruner, uno studioso dello sviluppo recentemente scomparso. Il pensiero di questo autore si differenzia da quello di Piaget e di Vygotskij per l'accento posto su capacità infantili differenti. Nello specifico Bruner ritiene che per acquisire un pensiero maturo il bambino debba necessariamente passare attraverso. La capacità di narrare e mentalizzare, che si sviluppa intorno agli 8 anni. Tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica. Uno stadio di sviluppo psicosessuale, caratterizzato da invidia per il genitore del proprio sesso e attrazione per il genitore del sesso opposto. Alcune fasi che lo porteranno a codificare le informazioni provenienti dall'ambiente, similmente a un computer. In che senso si può dire che Vygotskij aderisce al pensiero del razionalismo illuministico?. Riconoscendo l'importanza dell'astrazione: ai suoi livelli di sviluppo intellettivo più alto l'individuo diviene in grado di occuparsi di questioni filosofico-esistenziali. Riconoscendo l'importanza dell'eterogeneità del funzionamento mentale: i passaggi precedenti dello sviluppo del pensiero non vengono abbandonati, ma sono conservati e ritornare ad essi significa regredire. Riconoscendo l'importanza dell'influenza sociale: nel passaggio dalla realtà intrapersonale a quella interpersonale l'individuo costruisce il suo sviluppo intellettuale. Riconoscendo l'importanza dell'equilibrio del funzionamento mentale: le acquisizioni fatte dal bambino devono tendere a garantire l'equilibrio del sistema razionale. Nel definire la direzione dello sviluppo possiamo affermare che. Per Piaget lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'interiorizzazione. Per Piaget lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione, mentre per Vygotskij procede verso l'esteriorizzazione. Per Piaget e Vygotskij lo sviluppo procede verso l'interiorizzazione. Per Piaget e Vygotskij lo sviluppo procede verso l'esteriorizzazione. 04. Parlando di Piaget e Vygotskij e delle loro teorie si può dire che. Entrambi gli autori accolgono la posizione del soggettivismo. Entrambi gli autori accolgono la posizione dell'oggettivismo. Piaget accoglie la posizione dell'oggettivismo, mentre Vygotskij quella del soggettivismo. Entrambi gli autori rifiutano sia l'oggettivismo che il soggettivismo delle teorie psicologiche. L'approccio allo sviluppo cognitivo di Piaget e Vygotskij, all'interno di quale quadro concettuale di riferimento si collocano?. Comportamentismo. Approccio ecologico. Organicismo. Psicologia culturale. Quale tra le seguenti affermazioni sulla rappresentazione esecutiva teorizzata da Bruner è falsa. È caratterizzata da programmi motori in cui c'è rappresentazione dello scopo e degli atti da compiere per raggiungere lo scopo. È la forma di rappresentazione esclusiva nel primo anno di vita e viene abbandonata in età adulta. È la prima forma di rappresentazione individuata. Permette di codificare la realtà attraverso l'azione. Quali sono per Bruner le tre forme di rappresentazione?. Esecutiva, iconica, simbolica. Metaforica, evocativa, pratica. Linguistica, grafica, procedurale. Narrativa, descrittiva, espressiva. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è: Esecutiva, iconica, simbolica. Metaforica, evocativa, pratica. Linguistica, grafica, procedurale. Narrativa, descrittiva, espressiva. 03. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è: Codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche; codifiche iconiche. Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche. Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche. Codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche; codifiche simboliche. Secondo Bruner, per arrivare ad acquisire un pensiero maturo, il bambino passa attraverso alcune forme di rappresentazione: Rappresentazione pre-cognitiva (ovvero una rappresentazione emotiva), sub-simbolica (basata su rappresentazioni per immagini) e simbolizzata (utilizzo del linguaggio). Rappresentazione esecutiva (la realtà è codificata attraverso l'azione), iconica (si basa sull'immagine) e simbolica (utilizzo di sistemi simbolici come linguaggio, musica, numeri). Rappresentazione egocentrica e rappresentazione sociale (il passaggio dall'una all'altra avviene grazie all'attività di interiorizzazione). Rappresentazione intenzionale (comprensione che le proprie azioni influenzano l'altro), preverbale (emozioni e intenzioni si integrano nella comprensione della realtà) e simbolica (simbolizzazione di pensieri ed emozioni attraverso le parole). Secondo Bruner il superamento della rappresentazione di tipo iconico in favore di una rappresentazione di tipo simbolico è alla base della capacità: Tipiche della ToM (teoria della mente) in cui l'inferenza gioca un ruolo fondamentale nel permettere al bambino di interpretare il mondo interno dell'altro. Tipiche di una visione della realtà che va al di là dell'informazione data e consente di formulare inferenze e aspettative. Tipiche delle stereotipizzazioni che avvengono a seguito dell'acquisizione da parte del bambino della capacità di categorizzazione e seriazione. Tipiche dell'età adulta di utilizzare e contestualizzare simboli e procedure (come la gestione della valuta monetaria, i cartelli stradali, le indicazioni di tossicità o pericolosità) indispensabili per poter intessere rapporti all'interno della cultura/società di appartenenza. Con il suo lavoro Bruner. Ha identificato la zona di sviluppo prossimale. Ha proposto che, nel processo di acquisizione del pensiero maturo, il bambino passi attraverso tre forme di rappresentazione: esecutiva, iconica e simbolica. Ha messo in luce le componenti innate dell'attaccamento. Ha evidenziato il ruolo della categorizzazione nello sviluppo cognitivo. Il linguaggio per Bruner è: Una forma di immaginazione, tipica della rappresentazione iconica (che si sviluppa dopo la rappresentazione esecutiva). Una forma di rappresentazione del mondo e in quanto tale è parte integrante del pensiero. Una forma di comunicazione e in quanto tale precede la capacità di pensiero. Una forma di pensiero rivolto a se stessi, cioè egocentrico. Secondo Bruner la sequenza dei sistemi di codifica delle informazioni che si sviluppa nel bambino è: Codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche; codifiche iconiche. Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche. Codifiche permesse dalle azioni; codifiche iconiche; codifiche simboliche. Codifiche permesse dai sensi; codifiche permesse dalle azioni; codifiche simboliche. Nella fase di rappresentazione esecutiva, secondo Bruner: La realtà è codificata attraverso le immagini visive, uditive, olfattive o tattili. La realtà è codificata attraverso l'interiorizzazione dell'azione compiuta sull'oggetto reale. La realtà è codificata attraverso segni convenzionali che consentono il ragionamento astratto. La realtà è codificata attraverso forme di pensiero complesso che collegano gli schemi d'azione e le rappresentazioni percettive. Per Bruner l'intelligenza è: La forma più elevata di adattamento biologico. La capacità di adattarsi al proprio ambiente. Il potenziale di apprendimento. L'insieme di procedure e strategie per risolvere i problemi. Che cos'è il compito di vera credenza?. Un paradigma per la valutazione della teoria della mente. Un paradigma per la valutazione dell'attaccamento. Un paradigma per la valutazione dello sviluppo emotivo. Un paradigma per la valutazione dello sviluppo morale. 02. All'interno dello studio della teoria della mente... Lo scaffolding riveste un ruolo fondamentale. L'animismo riveste un ruolo fondamentale. Gli stati mentali considerati fondamentale per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze. Gli stati mentali considerati fondamentali per l'interpretazione del comportamento degli individui sono le loro credenze e i loro desideri. Nella teoria della mente. Le credenze e i desideri causano sia le azioni che le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono. Le credenze causano le azioni e i desideri causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono. I desideri causano le azioni e le credenze causano le reazioni emotive congruenti con i risultati delle azioni che gli individui compiono. Non viene considerata adattiva la capacità del bambino di comprendere che le azioni possono essere determinate da credenze erronee. La teoria della mente si riferisce alla capacità di attribuire agli altri desideri, credenze e intenzioni. Ad oggi, la maggior parte degli studiosi concorda nell'affermare che la presenza di una teoria della mente si possa collocare intorno ai: 3-4 anni. 5-6 anni. 2 anni. 6 anni. "Leggi il seguente dialogo: Giulia: Mamma, voglio il gelato Mamma: No, prima devi finire di mangiare quello che hai nel Piatto Giulia: ma io lo voglio, adesso vado a prenderlo Può essere considerato un esempio di:". Artificialismo. Animismo. Pensiero trasduttivo. Psicologia del desiderio. "Leggi il seguente dialogo: Mamma: Andrea, hai fatto male a Luca! Perché l'hai fatto? Andrea: Perché Luca è cattivo, voleva rompere il mio trenino Mamma: Pensi che Luca l'abbia fatto apposta? Andre: Sì, penso che Luca è cattivo Può essere considerato un esempio di:". Psicologia del desiderio. Psicologia del desiderio/credenza. Animismo. Pensiero trasduttivo. A quale età un bambino è generalmente in grado di risolvere un compito di falsa credenza di II ordine?. 6-7 anni. 8-9 anni. 2-3 anni. 4-5 anni. Quali tra le seguenti non è una funzione della teoria della mente?. Funzione emotiva. Funzione sociale. Funzione protettiva. Funzione comunicativa. 01. Per poter superare un compito di credenza di II ordine quale capacità deve avere il bambino?. Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con l'interpretazione dell'altro. Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal proprio. Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la credenza degli altri. Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico. "Leggi il seguente protocollo:1. Al bambino si racconta la storia di John e Mary che giocano insieme nel parco2. Lì vedono un carretto dei gelati3. Mentre Mary va a casa a prendere il denaro per comprare il gelato John vede il carretto spostarsi verso la chiesa4. Anche Mary, però, viene a conoscenza, all'insaputa di John che il gelataio si è spostato Dove pensa John che Mary sia andata a comprare il gelato? Di che cosa di tratta?". Un compito di falsa credenza di I ordine. Un compito di falsa credenza di II ordine. Una strange situation. Un compito di vera credenza. "Leggi il seguente protocollo:1. Il bambino, insieme a un amico, viene condotto in una stanza con la promessa che il ricercatore mostrerà loro il contenuto di una scatola2. All'amico, però, viene anche detto di aspettare il suo turno fuori dalla porta3. All'interno della stanza viene mostrata al bambino una scatola di Smarties4. Si chiede al bambino che cosa pensa che ci sia nella scatola5. Il bambino risponde Smarties6. A questo punto gli si mostra che in realtà si sbaglia e che la scatola contiene una matita7. Entra il suo amico a cui verrà mostrata la scatola. il bambino deve dire cosa si aspetta che l'amico pensi ci sia nella scatola. Di che cosa di tratta?". Un compito di falsa credenza di II ordine. Un compito di falsa credenza di I ordine. Un compito di vera credenza. Una strange situation. "Leggi il seguente protocollo:1. Sally e Anne sono due bambole, hanno l'una un cestino e l'altra una scatola.2. Sally ha in mano una palla, la ripone nel suo cestino3. Sally se ne va via per fare una passeggiata.4. Anna prende la palla dal cestino e la mette nella sua scatola.5. Poi Sally torna e vuole giocare con la sua palla. Sally dove andrà a cercare la sua palla? Di che cosa di tratta?". Un compito di falsa credenza di II ordine. Una strange situation. Un compito di vera credenza. Un compito di falsa credenza di I ordine. "Leggi il seguente protocollo: Viene narrata la storia di un personaggio che desidera giocare con il proprio gattino. Ma il gatto non si trova in casa: può essere sia in cucina che in giardino. Si informa il bambino che il protagonista crede che sia in giardino. Quindi gli viene chiesto dove il personaggio cercherà il gattino. Di che cosa di tratta?". Un compito di falsa credenza di II ordine. Un compito di falsa credenza di I ordine. Un compito di vera credenza. Una strange situation. "Leggi il seguente protocollo:1. Maxi, in presenza della madre, ripone un pezzo di cioccolata in un determinato armadio della cucina e in seguito si allontana per giocare2. Durante la sua assenza la mamma, per cucinare, prende il cioccolato dall'armadio dove era stato riposto e lascia la parte rimanente in un altro armadietto3. Poi la madre si allontana dalla scena4. A questo punto Maxi ritorna in cucina5. Non ha assistito allo spostamento (inatteso) della cioccolata e quindi ignora la nuova collocazione Maxi dove cercherà la cioccolata? Di che cosa di tratta?". Un compito di vera credenza. Un compito di falsa credenza di II ordine. Una strange situation. Un compito di falsa credenza di I ordine. Per poter superare un compito di credenza di I ordine quale capacità deve avere il bambino?. Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve sostituire la sua interpretazione della realtà con l'interpretazione dell'altro. Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà ed avere a disposizione un pensiero ricorsivo di tipo triadico. Il bambino deve essere capace di riconoscere che la propria credenza è in realtà una falsa credenza rispetto alla realtà e deve mediare l'interpretazione della realtà con la credenza degli altri. Il bambino deve essere capace di attribuire a un altro soggetto una falsa credenza rispetto alla realtà e di rappresentarsi il contenuto della mente dell'altro come diverso dal proprio. La risposta fisiologica del disgusto è caratterizzata da: Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica. Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica. Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica. Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante. La risposta fisiologica della gioia è caratterizzata da: Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica. Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante. Battito cardiaco accelerato, respiro irregolare, elevata conduttività epidermica. Battito cardiaco rallentato, respirazione sospesa, diminuzione del tono muscolare. La risposta fisiologica della paura è caratterizzata da: Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso. Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante. Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica. Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica. La risposta fisiologica della rabbia è caratterizzata da: Aumento del battito cardiaco, bassa temperatura della pelle, respirazione ansimante. Aumento del battito cardiaco e della temperatura della pelle, viso rosso. Battito cardiaco rallentato, abbassamento della temperatura e della resistenza epidermica. Battito cardiaco lento, aumento della resistenza epidermica. A quale età indicativamente si può presumere che il bambino passa da reazioni emotive ad emozioni vere e proprie con valenza comunicativa?. 4-5mesi. Dopo i 12 mesi. 7-8 mesi. 2-3 mesi. |