psicologia dello sviluppo
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![]() psicologia dello sviluppo Descripción: psicologia 5 |



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l'apprendimento. un cambiamento che si manifesta per effetto dell'esperienza. risposte o comportamenti che sono presenti fin dalla nascita, come ad esempio i riflessi, cambiamenti che sono effetto della crescita e della maturazione biologica. I numerosi modelli teorici proposti in relazione all’apprendimento possono essere classificati con riferimento a due macrocategorie: il connessionismo e il cognitivismo. I modelli connessionisti. condividono l'idea che tutti gli apprendimenti siano essenzialmente forme di connessione tra stimoli e risposte. Questa visione relega il soggetto in una posizione passiva, semplicemente il ruolo di rispondere agli stimoli. Gli apprendimenti coincidono sempre con un comportamento osservabile. condividono l’idea che l'apprendimento coincida con la modifica dei processi cognitivi per effetto dell'esperienza, assegnano un ruolo centrale alle variabili intermedie tra l'esperienza e l'apprendimento. Queste variabili intermedie sono i processi cognitivi, che sono responsabili dell'elaborazione soggettiva dell’esperienza che ogni soggetto compie e che coinvolge percezione, conoscenze pregresse, atteggiamenti, convinzioni, aspettative, motivazioni, obiettivi. Assegnano al soggetto un ruolo attivo, gli apprendimenti non sempre si esprimono in comportamenti manifesti proprio perché coincidono con modifiche dei processi cognitivi che non sono sempre osservabili. I numerosi modelli teorici proposti in relazione all’apprendimento possono essere classificati con riferimento a due macrocategorie: il connessionismo e il cognitivismo. modelli cognitivisti. condividono l'idea che tutti gli apprendimenti siano essenzialmente forme di connessione tra stimoli e risposte. Questa visione relega il soggetto in una posizione passiva, semplicemente il ruolo di rispondere agli stimoli. Gli apprendimenti coincidono sempre con un comportamento osservabile. condividono l’idea che l'apprendimento coincida con la modifica dei processi cognitivi per effetto dell'esperienza, assegnano un ruolo centrale alle variabili intermedie tra l'esperienza e l'apprendimento. Queste variabili intermedie sono i processi cognitivi, che sono responsabili dell'elaborazione soggettiva dell’esperienza che ogni soggetto compie e che coinvolge percezione, conoscenze pregresse, atteggiamenti, convinzioni, aspettative, motivazioni, obiettivi. Assegnano al soggetto un ruolo attivo, gli apprendimenti non sempre si esprimono in comportamenti manifesti proprio perché coincidono con modifiche dei processi cognitivi che non sono sempre osservabili. All'interno della corrente del comportamentismo è possibile identificare tre fasicorrispondenti a tre paradigmi teorici differenti. In una prima fase, agli inizi del ‘900, si afferma il paradigma teorico del condizionamento classico, risultato degli esperimenti. Ivan Pavlov. Burrhus F. Skinner. Albert Bandura. All'interno della corrente del comportamentismo è possibile identificare tre fasi corrispondenti a tre paradigmi teorici differenti. dalla fine degli anni ’40, si afferma il paradigma del condizionamento operante. Ivan Pavlov. Burrhus F. Skinner. Albert Bandura. All'interno della corrente del comportamentismo è possibile identificare tre fasi corrispondenti a tre paradigmi teorici differenti. Dagli anni ’60 si afferma il paradigma dell’apprendimento sociale. Ivan Pavlov. Burrhus F. Skinner. Albert Bandura. Apprendimento associativo in cui uno stimolo neutro viene associato ad uno stimolo dotato di significato e acquisisce la capacità di elicitare la risposta ad esso connessa. • Stimolo dotato di significato. stimolo incondizionato = stimolo in grado di elicitare la risposta automaticamente. stimolo che non elicita nessun tipo di risposta specifica. risposta non appresa, che segue automaticamente lo stimolo incondizionato. risposta appresa tramite condizionamento, che segue lo stimolo condizionato. Apprendimento associativo in cui uno stimolo neutro viene associato ad uno stimolo dotato di significato e acquisisce la capacità di elicitare la risposta ad esso connessa. • Stimolo neutro. stimolo incondizionato = stimolo in grado di elicitare la risposta automaticamente. stimolo che non elicita nessun tipo di risposta specifica. risposta non appresa, che segue automaticamente lo stimolo incondizionato. risposta appresa tramite condizionamento, che segue lo stimolo condizionato. Apprendimento associativo in cui uno stimolo neutro viene associato ad uno stimolo dotato di significato e acquisisce la capacità di elicitare la risposta ad esso connessa. • Risposta incondizionata. stimolo incondizionato = stimolo in grado di elicitare la risposta automaticamente. stimolo che non elicita nessun tipo di risposta specifica. risposta non appresa, che segue automaticamente lo stimolo incondizionato. risposta appresa tramite condizionamento, che segue lo stimolo condizionato. Apprendimento associativo in cui uno stimolo neutro viene associato ad uno stimolo dotato di significato e acquisisce la capacità di elicitare la risposta ad esso connessa. • Risposta condizionata =. stimolo incondizionato = stimolo in grado di elicitare la risposta automaticamente. stimolo che non elicita nessun tipo di risposta specifica. risposta non appresa, che segue automaticamente lo stimolo incondizionato. risposta appresa tramite condizionamento, che segue lo stimolo condizionato. • Generalizzazione: uno stimolo nuovo simile allo stimolo condizionato riesce ad elicitare risposte uguali o simili. l'organismo produce la risposta condizionata solo dopo un determinato stimolo e non in risposta anche ad altri stimoli simili. una risposta condizionata tende via via ad indebolirsi per poi estinguersi, quando lo stimolo incondizionato non viene più presentato. • Discriminazione: uno stimolo nuovo simile allo stimolo condizionato riesce ad elicitare risposte uguali o simili. l'organismo produce la risposta condizionata solo dopo un determinato stimolo e non in risposta anche ad altri stimoli simili. una risposta condizionata tende via via ad indebolirsi per poi estinguersi, quando lo stimolo incondizionato non viene più presentato. • Estinzione: uno stimolo nuovo simile allo stimolo condizionato riesce ad elicitare risposte uguali o simili. l'organismo produce la risposta condizionata solo dopo un determinato stimolo e non in risposta anche ad altri stimoli simili. una risposta condizionata tende via via ad indebolirsi per poi estinguersi, quando lo stimolo incondizionato non viene più presentato. Principi che regolano l’apprendimento secondo Watson Principio della frequenza. Maggiore è la frequenza con cui abbiamo dato una determinata risposta a uno stimolo e maggiori saranno le probabilità di dare di nuovo la stessa risposta allo stesso stimolo. Più recente è la risposta data ad un determinato stimolo e più aumentano le nostre probabilità di dare di nuovo la stessa risposta allo stesso stimolo. Apprendiamo la connessione tra uno stimolo e una risposta per il semplice fatto che questi due compaiono insieme «teorico della contiguità. Principi che regolano l’apprendimento secondo Watson Principio della recenza. Maggiore è la frequenza con cui abbiamo dato una determinata risposta a uno stimolo e maggiori saranno le probabilità di dare di nuovo la stessa risposta allo stesso stimolo. Più recente è la risposta data ad un determinato stimolo e più aumentano le nostre probabilità di dare di nuovo la stessa risposta allo stesso stimolo. Apprendiamo la connessione tra uno stimolo e una risposta per il semplice fatto che questi due compaiono insieme «teorico della contiguità. Principi che regolano l’apprendimento secondo Watson Apprendimento per contiguità. Maggiore è la frequenza con cui abbiamo dato una determinata risposta a uno stimolo e maggiori saranno le probabilità di dare di nuovo la stessa risposta allo stesso stimolo. Più recente è la risposta data ad un determinato stimolo e più aumentano le nostre probabilità di dare di nuovo la stessa risposta allo stesso stimolo. Apprendiamo la connessione tra uno stimolo e una risposta per il semplice fatto che questi due compaiono insieme «teorico della contiguità. Thorndike non rifiuta completamente le posizioni di Watson, ma le include nella sua teorizzazione proponendo una «legge dell'esercizio». rappresenta una revisione sintetica dei principi della frequenza e della recenza. Nonostante riconosca la valenza di questi principi, tuttavia, Thorndike ritiene che essi non abbiano un ruolo centrale nell’apprendimento e che questo ruolo spetti invece alle conseguenze dei comportamenti. secondo la quale sono gli effetti che seguono la risposta a determinare il rafforzamento delle connessioni tra stimolo e risposta. Thorndike non rifiuta completamente le posizioni di Watson, ma le include nella sua teorizzazione proponendo una «legge dell'effetto». rappresenta una revisione sintetica dei principi della frequenza e della recenza. Nonostante riconosca la valenza di questi principi, tuttavia, Thorndike ritiene che essi non abbiano un ruolo centrale nell’apprendimento e che questo ruolo spetti invece alle conseguenze dei comportamenti. secondo la quale sono gli effetti che seguono la risposta a determinare il rafforzamento delle connessioni tra stimolo e risposta. L’approccio sociocognitivo. enfatizza come i fattori cognitivo-comportamentali, contestuali e personali interagiscano nell’influenzare l’apprendimento. si focalizza su come gli individui processino le informazioni attraverso l’attenzione, la memoria, il pensiero e altri processi cognitivi. enfatizza la costruzione della conoscenza e della comprensione da parte dell’individuo. si focalizza su come la collaborazione tra le persone porti alla produzione di conoscenza e comprensione. approcci dell’elaborazione delle informazioni o cognitivismo. enfatizza come i fattori cognitivo-comportamentali, contestuali e personali interagiscano nell’influenzare l’apprendimento. si focalizza su come gli individui processino le informazioni attraverso l’attenzione, la memoria, il pensiero e altri processi cognitivi. enfatizza la costruzione della conoscenza e della comprensione da parte dell’individuo. focalizza su come la collaborazione tra le persone porti alla produzione di conoscenza e comprensione. approcci cognitivo-costruttivisti. enfatizza come i fattori cognitivo-comportamentali, contestuali e personali interagiscano nell’influenzare l’apprendimento. focalizza su come gli individui processino le informazioni attraverso l’attenzione, la memoria, il pensiero e altri processi cognitivi. enfatizza la costruzione della conoscenza e della comprensione da parte dell’individuo. si focalizza su come la collaborazione tra le persone porti alla produzione di conoscenza e comprensione. approcci socio-costruttivisti. enfatizza come i fattori cognitivo-comportamentali, contestuali e personali interagiscano nell’influenzare l’apprendimento. focalizza su come gli individui processino le informazioni attraverso l’attenzione, la memoria, il pensiero e altri processi cognitivi. enfatizza la costruzione della conoscenza e della comprensione da parte dell’individuo. si focalizza su come la collaborazione tra le persone porti alla produzione di conoscenza e comprensione. Il rinforzo. conseguenza che aumenta la probabilità che un comportamento abbia luogo. è una conseguenza che fa diminuire la probabilità che un comportamento si verifichi. la punizione. conseguenza che aumenta la probabilità che un comportamento abbia luogo. è una conseguenza che fa diminuire la probabilità che un comportamento si verifichi. Nel rinforzo positivo. la frequenza di una risposta aumenta perché essa è seguita da uno stimolo gratificante. la frequenza di una risposta aumenta perché è rimosso uno stimolo avverso (spiacevole). nel rinforzo negativo. la frequenza di una risposta aumenta perché essa è seguita da uno stimolo gratificante. la frequenza di una risposta aumenta perché è rimosso uno stimolo avverso (spiacevole). L'approccio di Skinner studia l'apprendimento. non studia l'apprendimento di comportamenti nuovi ma, piuttosto, come comportamenti che fanno parte del repertorio innato del soggetto possono essere trasferiti a situazioni nuove. di comportamenti nuovi, modellati grazie alla somministrazione successiva di stimoli rinforzanti. Skinner identifica due tipologie distinte di apprendimento che fanno capo a due differenti tipologie di comportamenti: i comportamenti rispondenti. rappresentano semplici risposte a degli stimoli specifici, per cui, una volta presentato lo stimolo, il comportamento segue automaticamente. operano in maniera attiva sull'ambiente, piuttosto che subirne semplicemente l'azione come avviene per i comportamenti rispondenti. Skinner identifica due tipologie distinte di apprendimento che fanno capo a due differenti tipologie di comportamenti: i comportamenti operanti. rappresentano semplici risposte a degli stimoli specifici, per cui, una volta presentato lo stimolo, il comportamento segue automaticamente. operano in maniera attiva sull'ambiente, piuttosto che subirne semplicemente l'azione come avviene per i comportamenti rispondenti. L'analisi comportamentale applicata consiste nell’applicazione dei principi del condizionamento operante al fine di modificare il comportamento individuale. Nello specifico, l’analisi comportamentale applicata può perseguire due finalità: far aumentare i comportamenti desiderati, oppure far diminuire i comportamenti indesiderati, per far aumentare i comportamenti desiderati, le strategie principali che è possibile mettere in atto sono: scegliere determinati tipi di rinforzi, usare i rinforzi in maniera contingente e tempestiva, predisporre dei programmi di rinforzo specifici, usare rinforzi negativi secondo specifiche modalità, contrattare, usare prompt e modellamento. usare il rinforzo differenziato, sospendere il rinforzo, rimuovere gli stimoli desiderati e, solo in ultima analisi, presentare stimoli spiacevoli, cioè impartire punizioni. L'analisi comportamentale applicata consiste nell’applicazione dei principi del condizionamento operante al fine di modificare il comportamento individuale. Nello specifico, l’analisi comportamentale applicata può perseguire due finalità: far aumentare i comportamenti desiderati, oppure far diminuire i comportamenti indesiderati, per far diminuire i comportamenti indesiderati, bisognerebbe mettere in atto nell’ordine le seguenti strategie: scegliere determinati tipi di rinforzi, usare i rinforzi in maniera contingente e tempestiva, predisporre dei programmi di rinforzo specifici, usare rinforzi negativi secondo specifiche modalità, contrattare, usare prompt e modellamento. usare il rinforzo differenziato, sospendere il rinforzo, rimuovere gli stimoli desiderati e, solo in ultima analisi, presentare stimoli spiacevoli, cioè impartire punizioni. Skinner individuò quattro possibili programmi di rinforzo, cioè calendarizzazioni dei rinforzi parziali che stabiliscono quando una risposta comportamentale deve essere rinforzata in base ad un criterio. I due criteri individuati dallo studioso sono il numero di risposte e l'intervallo temporale ed entrambi possono essere fissi o variabili, dando luogo così alle seguenti tipologie di programmi di rinforzo: • A base numerica fissa: il comportamento viene rinforzato dopo un determinato numero di ripetizioni. Ad esempio, l'insegnante loda all'alunno ogni quattro risposte esatte;. il comportamento viene rinforzato dopo un numero variabile di ripetizioni, che nel complesso, però, rispettano un valore medio stabilito in anticipo. L'insegnante potrebbe per esempio stabilire che loda un alunno dopo cinque risposte in media e dunque lodarlo la prima volta dopo due risposte corrette e la successiva dopo otto risposte corrette;. viene rinforzato il primo comportamento desiderato messo in atto dopo un determinato intervallo temporale. Ad esempio, l'insegnante loda la prima risposta corretta che l'alunno da dopo cinque minuti dall'ultima risposta corretta. il comportamento viene rinforzato dopo una quantità di tempo variabile. Ad esempio, l'insegnante loda l'alunno che dà risposte corrette la prima volta dopo due minuti, la volta successiva dopo dieci minuti, poi dopo otto e così via. Skinner individuò quattro possibili programmi di rinforzo, cioè calendarizzazioni dei rinforzi parziali che stabiliscono quando una risposta comportamentale deve essere rinforzata in base ad un criterio. I due criteri individuati dallo studioso sono il numero di risposte e l'intervallo temporale ed entrambi possono essere fissi o variabili, dando luogo così alle seguenti tipologie di programmi di rinforzo: • A base numerica variabile: il comportamento viene rinforzato dopo un determinato numero di ripetizioni. Ad esempio, l'insegnante loda all'alunno ogni quattro risposte esatte;. il comportamento viene rinforzato dopo un numero variabile di ripetizioni, che nel complesso, però, rispettano un valore medio stabilito in anticipo. L'insegnante potrebbe per esempio stabilire che loda un alunno dopo cinque risposte in media e dunque lodarlo la prima volta dopo due risposte corrette e la successiva dopo otto risposte corrette;. viene rinforzato il primo comportamento desiderato messo in atto dopo un determinato intervallo temporale. Ad esempio, l'insegnante loda la prima risposta corretta che l'alunno da dopo cinque minuti dall'ultima risposta corretta. il comportamento viene rinforzato dopo una quantità di tempo variabile. Ad esempio, l'insegnante loda l'alunno che dà risposte corrette la prima volta dopo due minuti, la volta successiva dopo dieci minuti, poi dopo otto e così via. Skinner individuò quattro possibili programmi di rinforzo, cioè calendarizzazioni dei rinforzi parziali che stabiliscono quando una risposta comportamentale deve essere rinforzata in base ad un criterio. I due criteri individuati dallo studioso sono il numero di risposte e l'intervallo temporale ed entrambi possono essere fissi o variabili, dando luogo così alle seguenti tipologie di programmi di rinforzo: • A intervallo fisso: il comportamento viene rinforzato dopo un determinato numero di ripetizioni. Ad esempio, l'insegnante loda all'alunno ogni quattro risposte esatte;. il comportamento viene rinforzato dopo un numero variabile di ripetizioni, che nel complesso, però, rispettano un valore medio stabilito in anticipo. L'insegnante potrebbe per esempio stabilire che loda un alunno dopo cinque risposte in media e dunque lodarlo la prima volta dopo due risposte corrette e la successiva dopo otto risposte corrette;. viene rinforzato il primo comportamento desiderato messo in atto dopo un determinato intervallo temporale. Ad esempio, l'insegnante loda la prima risposta corretta che l'alunno da dopo cinque minuti dall'ultima risposta corretta. il comportamento viene rinforzato dopo una quantità di tempo variabile. Ad esempio, l'insegnante loda l'alunno che dà risposte corrette la prima volta dopo due minuti, la volta successiva dopo dieci minuti, poi dopo otto e così via. Skinner individuò quattro possibili programmi di rinforzo, cioè calendarizzazioni dei rinforzi parziali che stabiliscono quando una risposta comportamentale deve essere rinforzata in base ad un criterio. I due criteri individuati dallo studioso sono il numero di risposte e l'intervallo temporale ed entrambi possono essere fissi o variabili, dando luogo così alle seguenti tipologie di programmi di rinforzo: • A intervallo variabile: il comportamento viene rinforzato dopo un determinato numero di ripetizioni. Ad esempio, l'insegnante loda all'alunno ogni quattro risposte esatte;. il comportamento viene rinforzato dopo un numero variabile di ripetizioni, che nel complesso, però, rispettano un valore medio stabilito in anticipo. L'insegnante potrebbe per esempio stabilire che loda un alunno dopo cinque risposte in media e dunque lodarlo la prima volta dopo due risposte corrette e la successiva dopo otto risposte corrette;. viene rinforzato il primo comportamento desiderato messo in atto dopo un determinato intervallo temporale. Ad esempio, l'insegnante loda la prima risposta corretta che l'alunno da dopo cinque minuti dall'ultima risposta corretta. il comportamento viene rinforzato dopo una quantità di tempo variabile. Ad esempio, l'insegnante loda l'alunno che dà risposte corrette la prima volta dopo due minuti, la volta successiva dopo dieci minuti, poi dopo otto e così via. Prompt. Uno stimolo o un segnale aggiuntivo che viene fornito appena prima di una risposta, che fa aumentare la probabilità che la risposta abbia luogo. Insegnare comportamenti nuovi rinforzando le approssimazioni successive di uno specifico comportamento target. Modellamento. Uno stimolo o un segnale aggiuntivo che viene fornito appena prima di una risposta, che fa aumentare la probabilità che la risposta abbia luogo. Insegnare comportamenti nuovi rinforzando le approssimazioni successive di uno specifico comportamento target. La memoria è il processo cognitivo che ci consente di conservare le informazioni nel tempo. • Codifica: processo attraverso il quale le informazioni entrano in memoria. conservazione delle informazioni nel tempo. capacità di richiamare le informazioni dall’archivio amnestico. La memoria è il processo cognitivo che ci consente di conservare le informazioni nel tempo. • Archiviazione: processo attraverso il quale le informazioni entrano in memoria. conservazione delle informazioni nel tempo. capacità di richiamare le informazioni dall’archivio amnestico. La memoria è il processo cognitivo che ci consente di conservare le informazioni nel tempo. • Recupero: processo attraverso il quale le informazioni entrano in memoria. conservazione delle informazioni nel tempo. capacità di richiamare le informazioni dall’archivio amnestico. La teoria dei livelli di profondità sostiene che l’elaborazione delle informazioni nella memoria avviene lungo un continuum che va da un livello superficiale a un livello profondo di elaborazione. • Livello superficiale: vengono elaborate le caratteristiche sensoriali o fisiche di uno stimolo. lo stimolo viene riconosciuto ed etichettato fonologicamente. avviene un’elaborazione semantica, cioè lo stimolo viene elaborato in termini di significato. La teoria dei livelli di profondità sostiene che l’elaborazione delle informazioni nella memoria avviene lungo un continuum che va da un livello superficiale a un livello profondo di elaborazione. • Livello intermedio: vengono elaborate le caratteristiche sensoriali o fisiche di uno stimolo. lo stimolo viene riconosciuto ed etichettato fonologicamente. avviene un’elaborazione semantica, cioè lo stimolo viene elaborato in termini di significato. La teoria dei livelli di profondità sostiene che l’elaborazione delle informazioni nella memoria avviene lungo un continuum che va da un livello superficiale a un livello profondo di elaborazione. • Livello profondo: vengono elaborate le caratteristiche sensoriali o fisiche di uno stimolo. lo stimolo viene riconosciuto ed etichettato fonologicamente. avviene un’elaborazione semantica, cioè lo stimolo viene elaborato in termini di significato. La memoria sensoriale è il magazzino che conserva le informazioni provenienti dai nostri organi di senso trattenendole solo per qualche istante. Per quello che più nello specifico interessa i contesti di istruzione, nell’ambito della memoria sensoriale è possibile distinguere: • una memoria ecoica. destinata alla conservazione dei suoni, che dura diversi secondi, come fosse una breve eco;. destinata alla conservazione delle immagini, che dura solo circa un quarto di secondo. La memoria sensoriale è il magazzino che conserva le informazioni provenienti dai nostri organi di senso trattenendole solo per qualche istante. Per quello che più nello specifico interessa i contesti di istruzione, nell’ambito della memoria sensoriale è possibile distinguere: • una memoria iconica,. destinata alla conservazione dei suoni, che dura diversi secondi, come fosse una breve eco;. destinata alla conservazione delle immagini, che dura solo circa un quarto di secondo. Alan Baddeley introdotto il concetto di memoria di lavoro 3 componenti: • ciclo fonologico: suoni, in particolare associati al linguaggio e parole;. informazioni visive e spaziali;. supervisione e direzione del lavoro integra le informazioni provenienti dalle altre componenti e dalla memoria a lungo termine, distribuisce attenzione, sceglie strategie, pianifica. Alan Baddeley introdotto il concetto di memoria di lavoro 3 componenti: taccuino visuospaziale: suoni, in particolare associati al linguaggio e parole;. informazioni visive e spaziali;. supervisione e direzione del lavoro integra le informazioni provenienti dalle altre componenti e dalla memoria a lungo termine, distribuisce attenzione, sceglie strategie, pianifica. Alan Baddeley introdotto il concetto di memoria di lavoro 3 componenti: • esecutivo centrale. suoni, in particolare associati al linguaggio e parole;. informazioni visive e spaziali;. supervisione e direzione del lavoro integra le informazioni provenienti dalle altre componenti e dalla memoria a lungo termine, distribuisce attenzione, sceglie strategie, pianifica. memoria dichiarativa. ricordo consapevole di informazioni che possono essere comunicate verbalmente, motivo per cui si parla di memoria dichiarativa o esplicita, ma è tuttavia coinvolta anche quando non si parla, come ad esempio quando si riflette su un'esperienza vissuta. include conoscenze in forma di abilità, procedure e operazioni cognitive, che non vengono ricordate consapevolmente, né di norma esplicitate verbalmente ed è perciò detta anche memoria procedurale o implicita. memoria non dichiarativa. ricordo consapevole di informazioni che possono essere comunicate verbalmente, motivo per cui si parla di memoria dichiarativa o esplicita, ma è tuttavia coinvolta anche quando non si parla, come ad esempio quando si riflette su un'esperienza vissuta. include conoscenze in forma di abilità, procedure e operazioni cognitive, che non vengono ricordate consapevolmente, né di norma esplicitate verbalmente ed è perciò detta anche memoria procedurale o implicita. Spostandoci al secondo livello della gerarchia, vediamo che, nell'ambito della memoria dichiarativa, è possibile distinguere tra memoria episodica. fatti ed eventi della vita dell’individuo, comprensivi di dettagli fondamentali come tempi e luoghi in cui si sono svolti, ad esempio il ricordo di quello che abbiamo fatto al nostro compleanno, della cena fuori con gli amici nel fine settimana. include la conoscenza generale sul mondo che l'individuo possiede e nello specifico: • le conoscenze acquisite a scuola, cioè le nozioni riconducibili alle varie discipline; • le conoscenze in ambiti specifici in cui il soggetto è competente, come ad esempio gli scacchi, per chi ha questo hobby; • le conoscenze quotidiane, come il significato delle parole, le persone famose, i luoghi importanti, informazioni note come il nome del presidente della Repubblica o del Papa. Spostandoci al secondo livello della gerarchia, vediamo che, nell'ambito della memoria dichiarativa, è possibile distinguere tra memoria semantica. fatti ed eventi della vita dell’individuo, comprensivi di dettagli fondamentali come tempi e luoghi in cui si sono svolti, ad esempio il ricordo di quello che abbiamo fatto al nostro compleanno, della cena fuori con gli amici nel fine settimana. include la conoscenza generale sul mondo che l'individuo possiede e nello specifico: • le conoscenze acquisite a scuola, cioè le nozioni riconducibili alle varie discipline; • le conoscenze in ambiti specifici in cui il soggetto è competente, come ad esempio gli scacchi, per chi ha questo hobby; • le conoscenze quotidiane, come il significato delle parole, le persone famose, i luoghi importanti, informazioni note come il nome del presidente della Repubblica o del Papa. • Effetto priorità, o primacy: maggiore facilità a ricordare gli elementi che sono all’inizio di una lista, o gli eventi all’inizio di una sequenza. maggiore facilità a ricordare gli elementi che sono alla fine di una lista o gli eventi che sono alla fine di una sequenza. • Effetto recenza, o recency: maggiore facilità a ricordare gli elementi che sono all’inizio di una lista, o gli eventi all’inizio di una sequenza. maggiore facilità a ricordare gli elementi che sono alla fine di una lista o gli eventi che sono alla fine di una sequenza. |





