Psicologia dello sviluppo, Camisasca
![]() |
![]() |
![]() |
Título del Test:![]() Psicologia dello sviluppo, Camisasca Descripción: LEZ. 52-96 |




Comentarios |
---|
NO HAY REGISTROS |
Gli aspetti psicologici del gioco possono venire descritti come la combinazione di quante componenti?. 6. 3. 4. 5. Quali caratteristiche si possono analizzare nel gioco?. il contesto. il livello di comportamento osservabile. tutte le opzioni sono corrette. le caratteristiche psicologiche. Il gioco permette l'esplorazione. del mondo. del proprio corpo. tutte le opzioni sono corrette. delle relazioni. Come è possibile definire il gioco?. una esperienza emotiva. una forma di comunicazione. una azione trasformativa sulla realtà. tutte le opzioni sono corrette. Tra i possibili comportamenti osservabili durante il gioco, Piaget sottolinea?. il gioco con regole. il gioco con parole. il gioco con materiali sociali. i comportamenti epistemici. Bruner in merito al gioco ha studiato. le competenze emotive. le competenze percettive. le competenze comunicative. le capacità cognitive e sociali applicate. Quale autore considera il gioco una palestra per le abilità metacomunicative?. Piaget. Vygostkij. Bateson. Freud. Quale autore attribuisce al gioco una funzione di catarsi?. Huzinga. Freud. Piaget. Vygostkij. Quali sono gli stadi dello sviluppo del gioco per Piaget?. gioco con regole. gioco simbolico. stadio senso-motorio. tutte le opzioni sono corrette. Chi sostiene che il gioco costituisce una invariante culturale?. Piaget. Huzinga. Bruner. Vygostkij. Per Piaget lo sviluppo del gioco si articola in quanti stadi?. 5. 2. 3. 4. Per Piaget, nel gioco ... si assiste all'esercizio di strutture già disponbili. viene facilitato l'apprendimento. prevale l'assimilazione. tutte le opzioni sono corrette. Quale autore attribuisce al gioco una funzione sociale in cui emerge il sé?. Mead. Vygostkij. Piaget. Freud. Chi sostene che il gioco permette il passaggio dalla dipendenza alla autonomia?. Piaget. Freud. Winnicott. Bruner. Il gioco traumatico è connotato da: messa in scena di fantasie. attività disorganizzata. attività ripetitiva di temi irrisolti. tutte le opzioni sono corrette. Il gioco catartico e ripetitivo caratterizza prevalentemente: le vittime di maltrattamento fisico. le vittime di abuso sessuale. tutte le opzioni sono corrette. le vittime di trascuratezza. La dissociazione e l'estraneamento dalla realtà caratterizza prevalentemente: tutte le opzioni sono corrette. le vittime di trascuratezza. le vittime di abuso sessuale. le vittime di maltrattamento fisico. La fase dello scarabocchio avviene: tra i 18 mesi e i 3 anni. a 3 anni. a 4 anni. a 2 anni. La fase delle forme avviene: a 5 anni. a 3 anni. a 4 anni. tra i 3-6 anni. Lo sviluppo dello schema visivo avviene: tra i 6 e gli 11 anni. a 8 anni. a 9 anni. a 10 anni. A quale età è meglio somministrare il test della figura umana?. 6-8 anni. 7-10 anni. 3-5 anni. 4-11 anni. Come può avvenire la somministrazione del test della figura umana?. in setting clinici. sia individualmente sia collettivamente. solo collettivamente. solo individualmente. Nel bambino con deficit cognitivo nel test della figura umana. tutte le opzioni sono corrette. le poporzioni testa e tronco sono errate. il volto è senza mimica. alcuni elementi sono ripetuti. Nel test della casa, i tetti molto allargati segnalano: raccoglimento e intimità. allegria e accoglienza. autoefficacia. un disagio all'interno della famiglia. Il disegno della famiglia si somministra: dai 6 ai 15 anni. dagli 8 ai 12 anni. dai 5 ai 10 anni. dai 4 ai 7 anni. Nel test dell'albero se il tronco è grosso vi è indicazione di: tutte le opzioni sono corrette. instabilità emotiva. ricerca di protezione. una personalità ben strutturata. Il concetto di stress genitoriale fa riferimento a: Una reazione normale per quanto fastidiosa che la persona sperimenta quando accede al ruolo di genitore ;. Un affaticamento che colpisce in particolare le madri e comunque i genitori che devono conciliare il lavoro fuori casa e l'accudimento dei figli, spesso senza supporto daparte dei nonni o di altre figure di riferimento;. La conseguenza del fatto che il bambino manifesti un temperamento difficile, dei comporta-menti capricciosi ed insubordinati, o atipicità. Uno squilibrio fra le risorse che il genitore sente di possedere e le esigenze obiettive imposte dal suo ruolo. In una potenziale situazione stressogena, la valutazione soggettiva dello stress dipende da: Dalla valutazione in termini di costi, benefici e vantaggi secondari che il soggetto pensa di poter trarre dalla situazione;. Dalla valutazione di minaccia e di pericolosità che il soggetto fa in merito alla situazione, e dalla sua idea di risorse e capacità personali atte a farvi fronte;. Dalla autoconsapevolezza delle proprie risorse comportamentali. Dalla spontaneità e dalla facilità con cui il soggetto, resosi conto di aver bisogno di aiuto, seleziona chi può aiutarlo e chiede attivamente (mette in atto una strategia diDalla valutazione di minaccia e di pericolosità che il soggetto fa in merito alla situazione. Livelli accentuati di stress genitoriale possono determinare: Condotte educative disfunzionali. tutte le opzioni sono corrette. Atteggiamenti di cura meno responsivi. Aspettative irrealistiche nei confronti dei figli. Quali sono i fattori che possono predire lo stress genitoriale?. Le caratteristiche del contesto (soprattutto per le madri lavoratrici che devono lasciare il figlio alle cure di altri);. Le caratteristiche del bambino, del genitore e del contesto. Le caratteristiche del bambino (ad es. temperamento difficile, coliche e pianti notturni frequenti). Le caratteristiche del genitore (ad es. una personalità rigida, che mal si adatta alle esigenze di un neonato e di un bambino. Lo stress genitoriale è: una reazione psicologica che attiva risorse e fa sviluppare nuove capacità;. Una diretta conseguenza della depressione post-partum;. Una manifestazione tipica nei casi di madri adolescenti, madri sole o madri che non hanno desiderato quella gravidanza. Una reazione psicologica negativa alle richieste connesse al ruolo genitoriale. Secondo la ipotesi della influenza indiretta (Conger et al., Deater-Deckard e Scarr, ecc.) fra stress genitoriale ed adattamento dei figli si collocano: Gli stili educativi disfunzionali. I fattori di protezione quali le capacità di coping e di adattamento autonomo dei figli. I fattori di rischio insiti nel temperamento difficile del bambino e nelle condizioni socio-economiche precarie. I fattori di rischio intervenienti, quali i major life events (lutti, malattie, separazioni). È stato ipotizzato di recente che l'esposizione dei bambini ad un clima emotivo familiare stressato: Può, in alcuni casi, sviluppare la resilienza (o resistenza, o hardiness) del bambino di fronte ai fattori di stress. Può ledere direttamente il loro sviluppo socio-emozionale. È un fattore di rischio prossimale. È un importante fattore di rischio distale. Uno stile genitoriale autoritario si caratterizza per: Alti livelli di controllo, imposizione delle regole e dei limiti. Alti livelli di controllo, ma con la concessione (permesso, appunto) al figlio di scegliere in autonomia ciò che desidera (corso di studi, sport, luogo di vacanza);. nessuna opzione è corretta. alti livelli di controllo e trascuratezza fisica e emotiva. Uno stile autorevole è quello di un genitore che: Si pone come una figura onnipotente che cha sa cosa è giusto imporre e proporre al proprio figlio. Esercita la propria autorità sul figlio, senza prevaricarne i diritti e allo stesso tempo mostrando un adeguato calore affettivo. Si pone come figura di autorità a cui il figlio può appellarsi per cercare difesa quando, ad esempio, viene mortificato da un insegnante o da un bullo a scuola. Mostra bassi livelli di controllo, associati generalmente ad alti livelli di calore affettivo e vicinanza emotiva;. Maccoby e Martin (1983) individuano e descrivono quattro stili educativi, a partire dalla combinazione di due dimensioni fondamentali: quali?. ordine/disordine nella comunicazione. accettazione/ostilità e permissività/severità. nessuna delle tre opzioni è corretta. autonomia /dipendenza. Maccoby e Martin individuano quattro stili educativi; tre di questi coincidono con la classificazione di Diana Baumrind. Il quarto stile genitoriale, codificato da questi autori, è: Lo stile abbandonico e disorientato. Lo stile abusante o coercitivo. Lo stile maltrattante e punitivo. Lo stile trascurante e rifiutante. Hoffman (1988) ha delineato quattro stili educativi: Costrittivo basato sul potere fisico, Costrittivo basato sulla sottrazione dell'affetto, Persuasivo (o Induttivo) basato sul ragionamento, Persuasivo (o Induttivo) basato sull'empatia. Costrittivo, Affettivo, Persuasivo, Ragionato. Autoritario, Permissivo, Autorevole e Rifiutante. Autoritario, Autorevole, Permissivo, Trascurante;. Uno stile genitoriale permissivo si caratterizza per: Alti livelli di controllo, ma con la concessione (permesso, appunto) al figlio di scegliere in autonomia ciò che desidera (corso di studi, sport, luogo di vacanza);. Alti livelli di controllo, imposizione delle regole e dei limiti. Bassi livelli di controllo, associati generalmente ad alti livelli di calore affettivo e vicinanza emotiva. Bassi livelli di controllo, trascuratezza fisica ed emotiva dei propri figli. Cosa valuta l'analisi del processo del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. se il bambino è capace di gestire le 4 configurazioni che costituiscono una relazione a tre e il modo con cui realizza questa gestione. le transizioni tra le diverse parti del LTP e il passaggio da stati disarmonici a stati armonici e viceversa. le interazioni non verbali della famiglia. se la famiglia sta collaborando e se i suoi membri si stanno aiutando a vicenda. Quante sono le possibili analisi del Lausanne Trilogue Play (LTP)?. 5. 3. 4. 2. Nella terza fase del Lausanne Trilogue Play (LTP) cosa è possibile osservare?. il livello di competizione tra i genitori. Tutte le risposte sono corrette. il grado di cooperazione tra i genitoriil grado di confusione dei genitori. nella coordinazione delle loro azioni. Nella terza fase del Lausanne Trilogue Play (LTP) cosa è possibile osservare?. il livello di competizione tra i genitori. Tutte le risposte sono corrette. il grado di confusione dei genitori nella coordinazione delle loro azioni. il grado di cooperazione tra i genitori. La lettura strutturale del Lausanne Trilogue Play (LTP) prevede un sistema di codifica del sistema familiare, attraverso la considerazione di quali funzioni?. interazione, divertimento ed empatia. partecipazione, organizzazione, attenzione focale e contatto affettivo. cooperazione e strutturazione dell'interazione. collaborazione, coordinazione e condivisione. Se non è soddisfatta la funzione dell'organizzazione al Trilogue Play (LTP), che tipo alleanza familiare abbiamo?. alleanza in tensione. alleanza disturbata. alleanza collusiva. alleanza cooperativa. "La famiglia gioca insieme in modo adeguato ma deve impegnarsi per superare i continui alti e bassi a fronte di un evidente contrasto nello stile dei genitori". In quale tipo di alleanza si può osservare una situazione del genere nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. alleanza disturbata. alleanza collusiva. alleanza in tensione. alleanza cooperativa. Quale delle seguenti caratteristiche è tipica di alleanze familiari collusive, osservabili nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. indica la presenza del massimo grado di disfunzionalità. soltanto la funzione della partecipazione possiede un livello di funzionamento adeguato. le famiglie riescono a raggiungere l'obiettivo ma commettono degli errori interattivi che sono poi riparati. questo tipo di alleanza è stata osservata tipicamente tra le famiglie che presentano una severa psicopatologia. Quale delle seguenti caratteristiche è osservabile in un'alleanza disturbata nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. gli affetti sono chiaramente negativi, anche se possono essere coperti da una pseudopositività. tutte le risposte sono corrette. è presente il massimo grado di disfunzionalità. questo tipo di alleanza è stata osservata tipicamente tra le famiglie che presentano una severa psicopatologia. Qual è l'aspetto che differenzia maggiormente le alleanze collusive dalle alleanze disturbate nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. nessuna risposta è corretta. il clima affettivo. il livello di cooperazione. l'ampiezza del conflitto e della ambiguità familiare. Quali sono le due tipologie di alleanza collusiva che si possono osservare nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. aperte e nascoste. funzionali e disfunzionali. conflittuali e ambigue. caotiche e rigide. Quali sono le due tipologie di alleanza disturbata che si possono osservare nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. conflittuali e ambigue. aperte e nascoste. funzionali e disfunzionali. caotiche e rigide. Se non è soddisfatto nessuno dei quattro livelli funzionali (partecipazione, organizzazione, attenzione focale e contatto affettivo) presi in considerazione nelLausanne Trilogue Play (LTP), che tipo alleanza familiare abbiamo?. alleanza in tensione. alleanza cooperativa. alleanza collusiva. alleanza disturbata. "Le configurazioni si succedono in modo naturale e fluido, senza scatti o interruzioni, in un clima disteso e di divertimento condiviso". In quale tipo di alleanza si può osservare una situazione del genere nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. alleanza collusiva. alleanza disturbata. alleanza in tensione. alleanza cooperativa. Quale delle seguenti caratteristiche NON è presente in un'alleanza familiare in tensione, osservabile nel Lausanne Trilogue Play (LTP)?. la famiglia non riesce a coordinarsi per raggiungere l'obiettivo ed il figlio è coinvolto in una triangolazione disfunzionale. il clima affettivo può essere teso. la famiglia riesce a raggiungere l'obiettivo ma commette degli errori interattivi che sono poi riparati. sono garantite le funzioni della partecipazione e organizzazione, mentre risultano problematiche l'attenzione focale e il contatto affettivo. Cosa intendono Stoneman e Brody per processo di role crossover all'interno della relazione fraterna?. il fratello maggiore perde il suo ruolo all'interno della famiglia d'origine quando esce di casa e si costruisce una sua famiglia, consentendo al fratello minore di assumere il ruolo di primogenito. nessuna risposta è corretta. il fratello maggiore assume un ruolo genitoriale nei confronti del fratello minore. il fratello minore, superando le capacità del fratello maggiore e assumendosene in parte la cura, di fatto ne usurpa il ruolo di primogenito. Quali sono le due dimensioni più approfondite in letteratura rispetto all'asimmetria tra fratelli, determinata da uno squilibrio di potere e ruolo?. il legame di attaccamento e il livello di affetto ricevuto. la rivalità e il conflitto. il caretaking e il teaching. la difficoltà genitoriale e l'handicap di uno dei fratelli. Studi empirici hanno dimostrato che il rapporto tra fratelli è in grado di influenzare lo sviluppo: della comprensione sociale. del sistema cognitivo. della personalità. tutte le risposte sono corrette. In quale fase dello sviluppo i temi dell'autonomia, del rispecchiamento e dell'alleanza intragenerazionale sono centrali nella relazione fraterna?. durante l'adolescenza. durante l'età prescolare. nessuna risposta è corretta. durante la primissima infanzia. Quali sono le scale in cui è suddiviso il Sibiling Relationship Inventory?. affetto e rivalità. affetto, conflitto, rivalità e potere. nessuna risposta è corretta. affetto, conflitto e rivalità. Cosa si intende per conflitto costruttivo relativamente alla relazione fraterna?. implica una forte prevalenza di assertività. costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di condotte aggressive anche in altri contesti. implica una buona comprensione del punto di vista e delle ragioni altrui. il conflitto non può mai essere costruttivo. In base a quale caratteristica vengono distinte le due tipologie di conflitto, costruttivo e distruttivo, presenti nella relazione fraterna?. in base alla possibilità di trovare una soluzione al conflitto. in base al livello di assertività. in base al grado di affetto. in base alle strategie di risoluzione. Qual è la principale differenza tra il Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini e il Disturbo Post-traumatico da Stress?. nel Disturbo Post-traumatico da Stress c'è una maggiore tendenza alla riproduzione ansiosa dell'evento e di pattern compulsivi. nel Disturbo da Lutto Prolungato c'è una maggiore tendenza alla letargia, al ritiro, alla depressione e all'apatia. entrambe le risposte sono sbagliate. entrambe le risposte sono corrette. Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: lieve, intenso. acuto, cronico, ad esordio ritardato. ad esordio precoce, ad esordio ritardato. nessuna risposta è corretta. Cosa si intende per dolore depressivo?. quel particolare dolore che implica la mancata elaborazione del lutto. un tipo di dolore che implica soltanto aspetti negativi. Nessuna risposta è corretta. quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. Come viene inteso il concetto di morte da parte dei bambini che hanno meno di tre anni?. la morte è vista dal bambino come una separazione limitata, una specie di vita ridotta, un evento temporaneo. il bambino inizia a comprende il principio della non funzionalità. il bambino ha già compreso che la morte è irreversibile e universale. prima dei tre anni il concetto di morte non è per niente compreso dai bambini. La comprensione del concetto di morte nei bambini fa riferimento a: non è possibile rispondere a questa domanda perché gli studi sul concetto di morte nei bambini sono troppo pochi. non funzionalità, irreversibilità ed evento tragico. non funzionalità, irreversibilità, universalità, causalità e mortalità personale. irreversibilità e universalità. Quale dei seguenti comportamenti NON è di aiuto per un bambino che ha subito un lutto significativo?. ristabilire la routine il più presto possibile. difendere il bambino minimizzando il tragico lutto e impedendogli di partecipare a tutte le cerimonie connesse al decesso. assicurarsi che il bambino riceva informazioni corrette sulla malattia o sulle circostanze della morte. dare esplicitamente al bambino il permesso di addolorarsi. Quale autore afferma che "Evitare il lutto é una importante variante patologica del dolore"?. Bowlby. Lieberman. Nessuna risposta è corretta. Stanulovic. L'invischiamento nel processo del lutto e l'evitamento della perdita sono due componenti di: una mancata elaborazione del lutto. un lutto normale. dolore depressivo. un lutto prolungato o traumatico. Quale di queste caratteristiche NON è tipica dei soggetti che sperimentano un lutto prolungato?. riescono ad investire in nuove attività e nel loro futuro. provano un'intensa sensazione di nostalgia. sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico. sperimentano sentimenti di alienazione e di isolamento sociale. Quale spiegazione potrebbe essere fornita ad un bambino rispetto al suicidio del proprio genitore?. il fatto che il genitore abbia desiderato in modo anomalo risolverei i suoi problemi. è meglio non fornire alcuna spiegazione al bambino subito dopo l'avvenimento. il fatto che il genitore non era in grado di sentire e di pensare in modo sano a causa di una malattia mentale. nessuna opzione. Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV?. presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità. presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico. la risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/oagitato). l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale. Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico?. entrambe le risposte sono corrette. agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando. ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. entrambe le risposte sono sbagliate. "Progressiva consapevolezza emotivo-cognitiva della perdita, sua accettazione profonda, stabile ristrutturazione emotivo-cognitiva della percezione di Sé che tenga pienamente conto della perdita e riconoscimento schietto del dolore che si sta provando, della sua sensatezza e legittimità ritornando ad accogliere, stimare, a volere bene al se stesso sofferente che ci si ritrova ad essere". Questa definizione fa riferimento al processo mentale di: elaborazione del dolore. elaborazione del lutto. dolore depressivo. accettazione della perdita. Quale delle seguenti affermazioni riferite all'elaborazione del lutto NON è vera: l'elaborazione del lutto è un particolare processo mentale lungo e articolato che si svolge a ondate per mezzo delle quali ci avviciniamo e allontaniamo dalla percezione diretta del dolore mentale depressivo. l'elaborazione del lutto comporta grandi trasformazioni delle immagini mentali sia di sé sia della persona perduta che potrà venire conservata soltanto in quanto sarà trasformata in ricordo. l'elaborazione del lutto implica che la persona colpita possa dare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni, in altre parole al proprio dolore. l'elaborazione del lutto è quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. la definizione - non semplice capacità di sopravvivere, ma utilizzo delle esperienze per riflettere, riparare e ricominciare a costruire e a realizzare progetti grazie alla forza e alle energie interiori - fa riferimento a: autoefficacia. autodeterminazione. resilienza. risorsa. Quali sono le principali caratteristiche dei soggetti resilienti?. stima di sé. tutte le opzioni sono corrette. progettualità. pianificazione. L' Approccio che considera una complessa articolazione di elementi che entrano in gioco nei percorsi evolutivi e nei processi sottesi alle dinamiche dell'adattamento e del maladattamento si chiama: approccio cululativo del rischio. della causalità diretta. process oriented. della causalità circolare. Il fenomeno dell'abuso all'infanzia. a elevato rischio di ricorrenza. è frequente. tutte le opzioni sono corrette. grave. L'anacronismo delle cure fa parte della: ipercura. abuso emozionale. discuria. trascuratezza. Difficoltà di crescita e ritardi nel linguaggio sono conseguenze di: abuso sessuale. maltrattamento psicologico. maltrattamento fisico. trascuratezza. Quante forme di trascuratezza sono state classificate?. 4. 3. 2. 1. Incuria, discuria e ipercura fanno parte di: abuso sessuale. patologia delle cure. abuso fisico. abuso emozionale. La sindrome di Munchausen per procura fa parte di: ipercura. incuria. discuria. abuso sessuale. Il maltrattamento psicologico comprende due dimensioni, quali?. dimensione intrapsichica. tutte le opzioni sono corrette. dimensione relazionale e personale. dimensione commissiva e omissiva. In età prescolare, difficoltà cognitive e bassi QI sono conseguenze di: maltrattamento fisico. discuria. abuso emozionale. ipercura. I fattori da valutare per meglio diagnosticare una azione maltrattante sono: forma. localizzazione. tutte le opzioni sono corrette. età. Quante sono le fasi di sviluppo dell'abuso sessuale?. non vi sono fasi. 2. 4. 3. Quale dei seguenti comportamenti sessuali nei bambini NON è da considerare un segnale di allarme?. tutti questi comportamenti vengono considerati dei segnali di allarme. comportamenti che imitano la sessualità adulta. curiosità verso il proprio corpo e quello altrui, esplorazioni ed attività ludiche a connotazione sessuale. l'uso di forza e/o minaccia e l'esercizio dell'aggressività. "Sospendere le aspettative e il giudizio, osservare ciò che accade con occhio obiettivo, non attuare interventi immediati e impulsivi, ascoltare le emozioni attivate costituiscono i principi dell'osservazione partecipe e dell'ascolto empatico". Questa affermazione è: vera solo per quanto riguarda l'osservazione partecipe ma non per l'ascolto empatico. falsa. vera solo per quanto riguarda l'ascolto empatico ma non per l'osservazione partecipe. vera. I seguenti comportamenti: imitare il coito e i suoni sessuali, i baci "alla francese", svestire gli altri, chiedere di vedere programmi sessuali in TV, sono: comportamenti presenti esclusivamente nei bambini vittime di abusi. comportamenti rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati. comportamenti molto rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati. comportamenti assenti sia nei bambini abusati sia in quelli non abusati. Nella relazione educatore-bambino, "ascoltare le emozioni attivate da quanto osservato" significa: entrambe le risposte sono corrette. entrare in contatto con le emozioni del bambino. entrare in contatto con le proprie emozioni attivate da quanto si sta osservando. entrambe le risposte sono sbagliate. Quale delle seguenti caratteristiche NON fa parte degli aspetti che caratterizzano la relazione educatore-bambino nei casi di sospetto di abuso e/o maltrattamento?. è presente il bisogno da parte della vittima di mantenere un'immagine buona del genitore maltrattante. c'è la tendenza da parte della vittima a normalizzare la situazione di abuso. il bambino ha assoluta fiducia nell'altro. il disagio viene espresso dal bambino in maniera indiretta. I seguenti comportamenti: mettere la bocca su parti sessuali, chiedere di essere coinvolto in atti sessuali, masturbarsi con oggetti e inserire oggetti invagina/ano, sono: comportamenti assenti sia nei bambini abusati sia in quelli non abusati. comportamenti molto rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati. comportamenti presenti esclusivamente nei bambini vittime di abusi. comportamenti rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati. L'affermazione "Il coinvolgimento sessuale della figlia può avvenire attraverso la costruzione di un rapporto privilegiato e non attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze" è: vera. vera solo nelle famiglie in cui la figlia ha meno di 10 anni. falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire sia attraverso la costruzione di un rapporto "privilegiato" sia attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze. falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire soltanto attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze. Cosa intendono Cirillo e Di Blasio quando parlano di "incapacità genitoriale come messaggio"?. tutte le risposte sono corrette. attraverso il suo comportamento il genitore comunica al figlio che non è in grado di accudirlo adeguatamente. il genitore esibisce la propria incapacità sperando che il proprio genitore si occupi dei suoi figli, contando di ottenere una sorta di risarcimento per non essere stato adeguatamente accudito nell'infanzia. l'incapacità genitoriale viene utilizzata come mezzo per mostrare al partner la propria insoddisfazione all'interno della relazione coniugale. Finkelhor afferma che "L'abuso di alcool o droghe, la presenza di psicosi e di un controllo inadeguato degli impulsi costituiscono aspetti salienti che predispongono al superamento delle inibizioni interne". Quanto affermato dall'autore costituisce: la causa scatenante dell'abuso sessuale. nessuna risposta è corretta. una precondizione necessaria affinchè si compia l'abuso sessuale. una dinamica tipica delle famiglie maltrattanti e trascuranti. Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino?. non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento. il legame di attaccamento mamma-bambino è di tipo sicuro. all'aumentare della gravità della violenza subita dalla madre, aumenta anche la possibilità che i figli instaurino un legame di tipo disorganizzato. più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo insicuro. L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato incasa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quelloscolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: non è stata dimostrata empiricamente. vera. parzialmente vera. falsa. Particolare cura è stata posta in letteratura alla analisi degli eventi stressanti che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; tali stressors sono stati definiti su due assi non mutuamente escludentisi. Quali sono i due assi?. quello interpersonale e quello lavorativo. Nessuna risposta è corretta. quello concernente la perdita e quello relativo alla minaccia. quello concernente l'ambito di vita e quello relativo alla natura dell'evento stressante. Lo stressor "morte di una persona cara" rientra tra i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; che tipo di stressor è?. stressor che riguarda la minaccia. sia la risposta 3 sia la risposta 4 sono corrette. stressor che riguarda la perdita. stressor interpersonale. Cosa è emerso dallo studio di Cano e Vivian, i quali hanno indagato i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti?. la percezione della gravità degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia. gli stressors indagati dagli autori non predicono alcun comportamento violento. la frequenza degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia. la frequenza degli stressors ed anche la percezione della loro gravità sono in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia. Quali sono le tipologie di fattori protettivi, evidenziate in letteratura, che possono mitigare l'impatto della violenza subita dai bambini?. fattori individuali, familiari e sociali. fattori individuali e sociali. fattori familiari ed extrafamiliari. fattori interni ed esterni. L'età può essere un fattore protettivo che mitiga l'impatto della violenza subita dai bambini. In che modo?. nessuna ricerca ha dimostrato empiricamente questo legame. i preadolescenti mostrano meno disturbi psicologici rispetto ai bambini più piccoli e a quelli più grandi. i ragazzi più piccoli mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più grandi. i ragazzi più grandi mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più piccoli. Quale dei seguenti sintomi è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteraura?. l gioco ripetitivo e stereotipato. la reattività psicologica. il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento. Tutte le risposte sono corrette. Quando si verifica, secondo Hall, il fenomeno della triangolazione nelle famiglie in cui un genitore è affetto da psicopatologia?. quando il genitore non affetto da patologia chiede (in modo più o meno consapevole) ai propri figli di sostituirlo nella cura del partner malato o di diventare sostituti del partner. entrambe le risposte sono corrette. quando si verifica quel fenomeno che in letteratura viene definito "parentificazione" del bambino. entrambe le risposte sono sbagliate. Quale differenza è emersa tra le madri e i padri, all'interno degli studi che hanno indagato il legame tra i disturbi psichiatrici nei genitori e la violenzaall'infanzia?. i padri sono responsabili, in misura più elevata, sia di atti di commissione sia di atti di omissione nei confronti dei figli. le madri sono responsabili, in misura più elevata, sia di atti di commissione sia di atti di omissione nei confronti dei figli. le madri sono responsabili, in misura più elevata, di atti di commissione nei confronti dei figli invece i padri sono coinvolti con maggiore frequenza in atti di omissione. le madri sono responsabili, in misura più elevata, di atti di omissione nei confronti dei figli invece i padri sono coinvolti con maggiore frequenza in atti di commissione. Quali tra le seguenti variabili sono fattori precipitanti?. le difficoltà familiari temporanee. i fattori socioculturali. gli eventi di vita negativi. sia la risposta 2 sia la risposta 4 sono corrette. Dalla letteratura è emerso che la presenza di disturbi psichiatrici nei genitori può costituire un fattore di rischio in termini di: difficoltà psicosociali, disturbi affettivi e comportamentali. abuso fisico e sessuale, trascuratezza e addirittura morte dei figli. psicopatologia. tutte le risposte sono corrette. Quali sono i diversi ordini di fattori, individuati da Hall all'interno del suo modello, la cui interazione influenza lo sviluppo del bambino, contribuendo allasua resilienza o, viceversa, vulnerabilità allo stress?. predisponenti, perpetuanti e precipitanti. di rischio e di protezione. di resilienza, prossimali di protezione e prossimali di rischio. di rischio prossimale e di rischio distale. Quali dei seguenti fattori NON rientrano tra i fattori perpetuanti, ovvero quelli che perdurano nel tempo?. la qualità del legame mamma-bambino. le dinamiche familiari. gli eventi di vita negativi. i fattori socioculturali. L'epoca di insorgenza della malattia mentale della madre si configura come: fattore precipitante. fattore predisponente. fattore interveniente. Nessuna risposta è corretta. Quali sono le caratteristiche delle relazioni familiari in grado di contrastare l'impatto della patologia del genitore sul funzionamento familiare e quindi,indirettamente, sullo sviluppo del bambino?. la flessibilità e l'organizzazione. la capacità di gestire il conflitto. la presenza di calore affettivo e la vicinanza. Tutte le risposte sono corrette. L'affermazione "Vannotti sottolinea che, nelle famiglie con un genitore affetto da psicopatologia, è meglio non spiegare ai figli apertamente la diagnosi" è: vera soltanto per le famiglie con figli grandi. vera in quanto in questo modo viene preservata la relazione tra il genitore affetto da psicopatologia e il figlio. dipende dalla qualità del legame tra il genitore non affetto da psicopatologia e il figlio. falsa perché la chiara definizione di una diagnosi e la possibilità di spiegarla apertamente ai figli permette a questi ultimi di adattarsi alla malattia e di sentirsene meno responsabili. Nei casi in cui siano i padri gli autori dell'infanticidio, essi presentano un profilo simile a quello delle madri appartenenti a quale gruppo?. al terzo gruppo, caratterizzato da infanticidio volontario. al secondo gruppo, caratterizzato da infanticidio accidentale. il profilo dei padri è completamente diverso dalle tre tipologie di profilo delle madri. al primo gruppo, in cui l'infanticidio avviene nelle 24 ore dopo il parto. Quale tra i seguenti aspetti differenzia le madri che hanno commesso infanticidio e presentano gravi patologie psichiatriche da quelle appartenenti agli altridue gruppi (madri che uccidono subito dopo il parto e madri che uccidono per fatalità)?. presentano, con incidenza significativamente superiore rispetto alla popolazione normale, disturbi di personalità dipendente o borderline. hanno storie pregresse di abusi subiti come vittime. negano la gravidanza. sia la risposta 1 sia la risposta 2 sono corrette. "Molto spesso si assiste ad un tentativo di suicidio in cui la madre trascina con sé il bambino, spiegabile sulla base dell'identificazione della madre con ilproprio bambino, non più percepito come persona, differenziata da sé, ma avvertito come prolungamento del proprio corpo, come parte di sé". Per quale tipologiadi madri infanticide è vera questa affermazione?. per nessuna tipologia di madri infanticide. per la prima tipologia caratterizzata da assenza di patologia psichiatrica conclamata e diagnosticata. per la seconda tipologia connessa a disturbi di personalità. per la terza tipologia connessa a quadri psicopatologici connotati da gravi disturbi psichiatrici. La prima tipologia di madri infanticide, secondo la classificazione proposta da Stanton e colleghi, include le madri che uccidono i propri neonati nelle 24 oredopo il parto. Quali sono le principali caratteristiche di queste madri?. non sono affette da psicopatologie specifiche. sono affette da gravi patologie psichiatriche. sia la risposta 2 sia la risposta 4 sono corrette. sono soprattutto ragazze giovani e single. Quali sono i possibili effetti dell'incarcerazione di un genitore sui figli?. tutte le risposte sono corrette. problemi di delinquenza. problemi scolastici. problemi emotivi e comportamentali. Secondo Jang e Smith qual è l'aspetto centrale delle competenze parentali in grado di contrastare l'emergere di condotte antisociali nei figli e di interrompere quindi la catena della devianza?. la presenza di una relazione affettivamente gratificante ed appagante tra genitore e figlio, che garantisca la condivisione dei valori morali e delle regole sociali. un controllo attento e mirato del comportamento dei figli, attraverso l'esercizio e la supervisione di norme disciplinari chiare e coerenti. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. Che cosa hanno dimostrato le ricerche che hanno esaminato la trasmissione del comportamento antisociale?. tutte le risposte sono corrette. la condotta deviante spesso può accompagnarsi ad uno stile parentale carente per quanto concerne il monitoraggio della situazione e delle condotte dei figli. il comportamento deviante dei padri sembra influenzare maggiormente la condotta dei figli maschi mentre il comportamento deviante materno le condotte delle figlie femmine. la condotta deviante spesso può accompagnarsi ad uno stile parentale carente da un punto di vista affettivo. L'affermazione "se il comportamento antisociale della madre compare dopo i 15 anni, le capacità di accudimento non vengono pregiudicate dalla condottadelinquenziale della madre" è: non è stato dimostrato empiricamente. solo in parte vera. vera. falsa. L'affermazione "Diversi studi hanno dimostrato che la criminalità della madre abbia un effetto diretto sui figli" è: vera soltanto per quanto riguarda le figlie femmine. vera. falsa perché è la criminalità paterna ad esercitare un effetto diretto sui figli. falsa perchè tale effetto è mediato dalle competenze genitoriali. L'affermazione "nei contesti disagiati, ad alto rischio di criminalità e violenza, è necessario intervenire supportando la famiglia, non soltanto da un punto divista economico ma soprattutto sostenendola da un punto di vista psicologico ed emotivo, con interventi mirati al potenziamento delle capacità genitoriali e al sostegno" è: falsa perché sarebbe controproducente supportare la famiglia da un punto di vista economico. vera. falsa perché gli interventi di potenziamento e sostegno della genitorialità non sono adeguati per queste situazioni. vera soltanto per le situazioni più disagiate. In quale fascia di età i minori possono manifestare il rifiuto della relazione parentale e comportamenti devianti come conseguenza della carcerazione di un genitore?. 2-6 anni. 11-14 anni. 7-10 anni. 15-18 anni. Quali sono le principali conseguenze dell'incarcerazione di un genitore sullo sviluppo dei bambini di età 2-6 anni?. rifiuto dei limiti e delle norme comportamentali. comportamenti devianti e rifiuto della relazione parentale. tutte le risposte sono corrette. ansia, regressione evolutiva, stress traumatico acuto, senso di colpa. Nelle situazioni di tossicodipendenza, quali fattori sono in grado di amplificare il rischio di un successivo sviluppo patologico della prole?. dimensioni della famiglia, condizione di senzatetto e sintomatologia psichiatrica. incarcerazione, assenza di un partner convivente ed eventi di vita negativi. depressione materna, violenza domestica e gravità dell'abuso di sostanze. tutte le risposte sono corrette. Quali sono alcune delle conseguenze che ha l'abuso di sostanze da parte dei genitori, sin dalla fase prenatale, sullo sviluppo naturale del feto?. tutte le risposte sono corrette. aumento di rischio per la SIDS (morte improvvisa dell'infante) e sindrome d'astinenza perinatale. malformazioni congenite. basso peso alla nascita. Quali sono gli effetti dei sedativi sui genitori?. possono mettere un genitore nella condizione di oscillare tra atteggiamenti esageratamente affettuosi e scoppi improvvisi di ira (nei confronti del partner come del figlio stesso) che possono portare a episodi di violenza. hanno l'effetto di ridurre la responsività emotiva e indurre uno stato di benessere generalizzato. alterano in modo grave la capacità del genitore di accudire la prole in quanto sovente, dopo aver assunto la sostanza, il genitore si trova in uno stato di agitazione incontrollabile, al quale fa seguito uno stato depressivo grave. modificano la percezione sensoriale in modo tale da rendere il genitore che ne subisce gli effetti incapace di prendersi cura dei propri figli. Nelle situazioni di tossicodipendenza, quali sono considerati fattori protettivi rispetto al rischio di un successivo sviluppo patologico della prole?. un percorso di disintossicazione e trattamento per i genitori dopo la nascita del figlio. tutte le risposte sono corrette. la possibilità di seguire un percorso di disintossicazione della madre in fase prenatale. un'alta coesione nei legami familiari e la possibilità per la prole di avere degli ambiti di socializzazione che siano esenti dall'influenza del genitore tossicodipendente. Quale tipologia di sostanza altera in modo grave la capacità del genitore di accudire la prole in quanto sovente, dopo aver assunto la sostanza, il genitore si trova in uno stato di agitazione incontrollabile, al quale fa seguito uno stato depressivo grave che in alcuni casi può sfociare in psicosi paranoide?. sedativi. stimolanti. oppiacei. allucinogeni. Quali dei seguenti fattori amplificano il rischio di abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori nelle famiglie con genitori alcool dipendenti?. stress. disturbo depressivo. Tutte le risposte sono corrette. l'appartenere a famiglie monoparentali composte da madri sole. Cosa intendono per ostilità depressiva Flett e Hewitt, all'interno del loro modello che mette in relazione l'abuso di alcool con la violenza all'infanzia?. la condizione che caratterizza quegli individui comunemente descritti come antisociali, poco empatici, che difficilmente provano rimorsi e che possono manifestare comportamenti criminali. tratti di suscettibilità e irritabilità che inducono a rispondere con rabbia e ostilità quando si ritiene di aver subito un torto. uno stato d'animo profondamente depresso che porta alla messa in atto di comportamenti ostili. nessuna risposta è corretta. L'affermazione "Walker afferma che avere un genitore alcolista aumenta da 6 a 10 volte la possibilità di sviluppare problemi legati all'abuso di sostanze" è: vera solo per quanto riguarda i figli maschi. falsa perché la possibilità che i figli sviluppino problemi legati all'abuso di sostanze è decisamente più bassa. falsa perché avere un genitore alcolista aumenta la possibilità di sviluppare problemi legati all'abuso di alcool e non di sostanze. vera. Quali dei seguenti elementi minano le relazioni all'interno di famiglie con genitori alcolisti?. confusione e inversione di ruoli. negazione, distorsione, confusione e segreti. tutte le risposte sono corrette. perdita, conflitto, violenza, abuso ed emozioni di paura. Quali dei seguenti fattori riducono il rischio di abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori nelle famiglie con genitori alcool dipendenti?. la presenza di un genitore in grado di adottare pratiche educative responsive e di promuovere nei figli l'interiorizzazione di valori e norme appropriate. il supporto sociale. Tutte le risposte sono corrette. l'adesione ad un programma riabilitativo. Come reagiscono i bambini di fronte all'affido?. Tutte le risposte sono corrette. hanno un patrimonio di esperienze affettive e modelli di relazioni distorti e deformati che trasferiscono sulla famiglia affidataria. provano intensi sentimenti di lealtà e appartenenza verso il proprio nucleo di origine. provano sentimenti di colpa e preoccupazione per il futuro della famiglia. Qual è l'area tematica a cui gli operatori NON attribuiscono grande rilevanza per la scelta della famiglia affidataria?. organizzazione. atteggiamenti dei coniugi verso l'affido. motivazione all'affido. raccolta dei dati anagrafici. Quando potrebbe essere vantaggioso un progetto di affido temporaneo del bambino nelle situazioni di maltrattamento e abuso?. in situazioni di emergenza, tipiche della fase dell'allontanamento. dopo aver concluso l'iter di valutazione dei genitori naturali, individuate le cause delle disfunzioni familiari che hanno provocato l'allontanamento del bambino e verificatala disponibilità della famiglia al cambiamento ed eventualmente anche ad un percorso terapeutico personale. prima di aver effettuato una valutazione psicologica della famiglia naturale che permetta di comprendere le cause del disagio, le ragioni che hanno scatenato la violenza, glieventuali spazi di recuperabilità delle funzioni parentali. tutte le risposte sono corrette. Qual è la prima fase del percorso di affido?. la valutazione del contesto più idoneo in cui inserire il minore. la valutazione del bambino e della sua famiglia. la valutazione del danno subito dal minore. la valutazione delle competenze genitoriali. E' possibile prevedere un affidamento condiviso nelle situazioni di maltrattamento e di abuso, in cui sono gli stessi genitori gli autori del danno sul bambino?. nelle situazioni di maltrattamento e abuso non si ricorre mai all'affidamento etero familiare. sì in quanto queste famiglie riconoscono il più delle volte i propri errori. a volte. no in quanto queste famiglie tendono a negare l'esistenza di problemi e non ritengono di essere inadeguate. È possibile distinguere l'affido in base alla tipologia degli affidatari; secondo la legge italiana (L. 149/01 "Diritto del minore ad una famiglia. Modifiche allalegge 4 maggio 1983, n°184, recante «Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori»") dove è possibile collocare il minore?. in una famiglia con o senza figli minori, a singoli, a comunità di tipo familiare e ad istituti. in una famiglia senza figli minori e a comunità. a comunità di tipo familiare e ad istituti. a parenti del minore allontanato, a comunità e ad istituti. L'affermazione "L'esperienza realizzata in questi anni sui casi di maltrattamento e di abuso suggerisce che l'opportunità di ricorrere a misure di protezione del bambino (anche attraverso l'allontanamento dalla famiglia) esclude la possibilità di interventi di valutazione e di trattamento della famiglia stessa" é: falsa. solo in parte vera. vera. riferita soltanto al contesto italiano. A partire dai risultati di alcuni studi longitudinali, quali dei seguenti aspetti risultano essere fattori di rischio per una possibile interruzione dell'adozione?. adozione in età prescolare e storia pregressa del bambino problematica. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. adozione in età preadolescenziale o adolescenziale e aspettative irrealistiche dei genitori adottivi. Cosa si intende per legittimazione interna in riferimento alla genitorialità adottiva?. entrambe le risposte sono corrette. è un vissuto, un modo di sentire che nasce nei genitori adottivi che hanno superato il dolore che quel figlio non è stato fatto dai loro corpi e hanno positivamente accettatoche è nato da altri. prevede che la società riconosca e ufficializzi il legame tra i genitori e il figlio. entrambe le risposte sono sbagliate. A partire dai risultati dello studio condotto da Rosenthal e Groze, quali sono le caratteristiche familiari e genitoriali considerate fattori di protezione nelpercorso adottivo?. tutte le risposte sono corrette. coesione e cogenitorialità. flessibilità e adattabilità. organizzazione e apertura mentale. L'affermazione "se il genitore adottivo comunica e interagisce, per rassicurarsi e sentirsi capace, solo con la parte del bambino che desidera una nuova vita va incontro a una situazione relazionale molto grave per cui una parte del bambino rimarrà sempre inespressa e senza ascolto ma pur sempre viva" è: stesso. vera solo per quanto riguarda i bambini abusati. in parte vera in quanto non è detto che il genitore vada incontro ad una situazione relazionale molto grave. falsa in quanto un contesto più sano per il minore prevede di aiutarlo a costruirsi una nuova vita allontanando le parti traumatizzate. vera in quanto occorre dare al bambino la possibilità di essere autentico, anche se sofferente, e aiutarlo a elaborare le sue difficoltà partendo da se. Quale dei seguenti aspetti NON costituisce un indicatore di rischio del percorso adottivo?. il ricorso a canali di intermediazione non autorizzati. la tendenza a nutrire eccessive aspettative nei confronti del nuovo venuto. sono tutti indicatori di rischio. la giovane età dei coniugi. Quali sono gli aspetti della genitorialità valutati all'interno del lavoro di consultazione psicologica con le coppie richiedenti l'adozione?. consapevolezza dei cambiamenti necessari nell'organizzazione della vita di coppia. Tutte le risposte sono corrette. risorse della coppia e possibilità di chiedere aiuto nella comunità e nei servizi per risolvere eventuali problemi col bambino, al momento della rivelazione delle sue origini. capacità empatiche e di identificazione col bambino da adottare. Quali sono gli aspetti principali valutati all'interno del lavoro di consultazione psicologica con le coppie richiedenti l'adozione?. il livello di flessibilità e adattabilità della famiglia adottiva. la motivazione all'adozione, la genitorialità, il bambino immaginario (o immaginato), gli aspetti intrapsichici e le dinamiche interpersonali. la motivazione all'adozione e la genitorialità. il "sistema famiglia" e il "sistema bambino". Quali sono gli aspetti che devono essere inseriti nella relazione trimestrale del servizio sociale nella fase pre-adottiva?. sia la risposta accoglienza sia la risposta motivazione sono corrette. non sono previste delle aree tematiche predefinite. l'accoglienza del bambino, l'ambiente, la vita del bambino in famiglia, le relazioni extrafamiliari, l'informazione, lo sviluppo psicomotorio, la valutazione. la motivazione all'adozione, la genitorialità, il bambino immaginario (o immaginato), gli aspetti intrapsichici e le dinamiche interpersonali. Cosa differenzia gli interventi di prevenzione rivolti a genitori e bambini nella prima infanzia?. Tutte le risposte sono corrette. la metodologia utilizzata in prevalenza. le "vie di ingresso" su cui è incentrato l'intervento. il tipo di "azione" preventiva prescelta. In che cosa consistono gli interventi preventivi, rivolti a genitori e bambini nella prima infanzia e proposti da Sameroff, che mirano alla rieducazione?. mirano a modificare, adottando un approccio prevalentemente psicopedagogico, le concrete modalità del genitore di accudire ed essere responsivo con il bambino. tutte le risposte sono corrette. si pongono l'obiettivo di cambiare il modo in cui il genitore interpreta il comportamento del figlio. sono orientati a modificare i comportamenti e le risposte che il bambino rivolge al genitore, al fine di migliorare la capacità di quest'ultimo di attivare il suo comportamento di cura. L'affermazione "le vie d'ingresso su cui sono incentrati gli interventi di prevenzione rivolti a genitori e bambini nella prima infanzia possono essere considerate parte di uno stesso sistema, che comprende diversi elementi: il genitore, il bambino e le rappresentazioni che essi hanno della loro reciproca relazione, connessi tra loro in modo interdipendente" è: solo in parte vera. falsa in quanto le rappresentazioni che il genitore e il bambino hanno della loro reciproca relazione non vengono considerate elementi del sistema. vera. falsa in quanto le vie di ingresso non possono essere considerate parte di uno stesso sistema. I vari tipi di intervento di prevenzione rivolti a genitori e bambini nella prima infanzia possono differire a seconda della metodologia utilizzata in prevalenza; quali possono essere le metodologie utilizzate?. uso del video-feedback per mostrare alla madre come interagire con il proprio bambino, attività psicoeducative e di sostegno sociale, tecniche maggiormente improntate all'indirizzo psicodinamico. interventi fondati sulla riparazione, sulla ridefinizione e sulla rieducazione. interventi rivolti al genitore, al bambino e alle rappresentazioni che essi hanno della loro reciproca relazione. tutte le risposte sono corrette. Una caratteristica che accomuna i diversi tipi di intervento preventivo rivolti a genitori e bambini nella prima infanzia è: la dimensione relazionale. la dimensione individuale del genitore. tutte le risposte sono corrette. la dimensione individuale del bambino. Cosa è emerso da una revisione metanalitica volta a valutare l'efficacia degli interventi di video-feedback?. ha confermato l'efficacia sia dei metodi basati prevalentemente su tecniche comportamentali sia di quelli fondati anche sugli aspetti rappresentazionali. ha confermato l'efficacia dei metodi fondati sugli aspetti rappresentazionali. ha confermato l'efficacia dei metodi basati prevalentemente su tecniche comportamentali. non ha confermato l'efficacia di questi interventi. In quale periodo viene attuato il programma di intervento "Minding the baby"?. dalla 28° settimana di gravidanza fino al secondo anno di vita del bambino. durante i primi 18 mesi di vita del bambino. dalla 12° settimana di gravidanza fino al 6° mese di vita del bambino. dalla nascita del bambino fino al secondo anno di vita. Da chi è stato proposto un modello di intervento che combina video-feedback e approccio psicoanalitico ed è rivolto a diadi madre-bambino in cui sia giàpresente una distorsione nella relazione?. Beebe. Stern. McDonough. Fraiberg e Cramer. Qual è lo strumento utilizzato nel programma di intervento "Munich Interdisciplinary Research and Intervention Program for Fussy Babies" proposto daPapoušek?. il video-feedback. il counseling di sviluppo. Tutte le risposte sono corrette. la psicoterapia supportiva. A chi è rivolto il modello di intervento proposto da Papoušek, definito "Munich Interdisciplinary Research and Intervention Program for Fussy Babies"?. a bambini che mostrano ritardi cognitivi. a diadi madre-bambino in cui non siano presenti disordini nella relazione. a madri che hanno vissuto esperienze infantili traumatiche di perdita e di abbandono e poche esperienze di sicurezza e conforto nella relazione con i loro caregiver primari. a bambini che mostrano precocemente problemi di regolazione emotiva e comportamentale durante il primo anno di vita. Qual è il focus principale del programma di intervento "Minding the baby"?. tutte le risposte sono corrette. la funzione riflessiva della madre, intesa secondo la definizione di Fonagy. il legame di attaccamento tra mamma e bambino. il comportamento del bambino. Da chi è stato messo a punto il programma di intervento "Minding the baby"?. Papoušek. Fonagy. Slade. Beebe. L'affermazione "A differenza di altri protocolli, nel programma di intervento preventivo Circle of Security Intervention (COS) la valutazione del pattern diattaccamento del bambino è il punto di arrivo e non di partenza dell'intervento" è: falsa. solo in parte vera. vera. fuori tema. Che approccio adottano prevalentemente gli interventi di "home visiting"?. di tipo psicoeducativo. di tipo riparativo. Nessuna risposta è corretta. di tipo psicodinamico. A chi è diretto il programma di intervento definito "home visiting"?. prevalentemente a famiglie multiproblematiche per lo più a rischio psicosociale. a diadi madre-bambino in cui il figlio abbia un'età compresa tra i 5 e i 9 mesi. a famiglie con figli problematici. a diadi madre-bambino in cui non siano presenti disordini nella relazione. Su cosa si fonda l'approccio illustrato da Downing, definito Video Intervention Therapy (VIT)?. Tutte le risposte sono corrette. su elementi psicodinamici. su tratti dalla teoria dei sistemi. su elementi cognitivo-comportamentali. Su cosa si fonda il modello di intervento proposto da Beebe, che combina video-feedback e approccio psicoanalitico?. sull'analisi microanalitica delle interazioni faccia a faccia tra madre e bambino. sull'analisi delle rappresentazioni materne circa le proprie relazioni passate. Tutte le risposte sono corrette. sull'analisi dei sentimenti e pensieri attuali materni che concernono la relazione con il proprio figlio. A chi è rivolto il modello di intervento proposto da Beebe, che combina video-feedback e approccio psicoanalitico?. a diadi madre-bambino in cui il figlio abbia più di 9 mesi. a diadi madre-bambino in cui sia già presente una distorsione nella relazione. sia la risposta 1 sia la risposta 3 sono corrette. a diadi madre-bambino in cui non siano presenti disordini nella relazione. Il VIPP-R (Video-feedback Intervention to Promote Positive Parenting and Representations) viene adottato nel secondo semestre di vita dei bambini eintroduce con la madre anche la discussione relativamente: agli elementi di rottura e di inadeguatezza rispetto alla relazione col figlio. ai punti di forza rintracciabili nella relazione col proprio bambino. alle rappresentazioni circa le proprie esperienze infantili rispetto all'attaccamento. alle proprie esperienze di vita pregresse. In che cosa consiste la prima fase del modello di intervento preventivo definito Guida all'interazione (GI)?. viene effettuata da operatori esperti una valutazione delle relazioni familiari rispetto al bambino. vengono videoregistrati momenti di gioco tra genitore e bambino e viene posta ai genitori una serie di domande per facilitare la loro riflessione sul materiale videoregistrato. vengono videoregistrati momenti di gioco tra genitore e bambino che vengono rivisti in presenza di uno psicologo. vengono videoregistrati momenti di gioco tra genitore e bambino e viene lasciato spazio ai genitori per riflessioni e commenti spontanei rispetto al materiale videoregistrato. Da chi è stata introdotta la tecnica del video-feedback nell'ambito di un modello di intervento preventivo definito Guida all'interazione (GI)?. Beebe. Stern. McDonough. van IJzendoorn. Qual è la finalità degli interventi di video-feedback?. aiutare il bambino a comprendere come il genitore interpreta i suoi segnali e le sue comunicazioni. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. migliorare nel genitore la comprensione dei segnali e delle comunicazioni del bambino e al contempo quella di aiutarlo a comprendere gli effetti sul bambino delle propriemodalità di interazione e di comunicazione, incrementando la sua sensibilità. Quale delle seguenti caratteristiche, osservabile nei contesti educativi, permette di identificare lo stile di attaccamento ambivalente?. entrambe le risposte sono sbagliate. questi bambini sono molto orientati sul compito, piuttosto che sulle relazioni. entrambe le risposte sono corrette. questi bambini possono essere sia adesivi sia rifiutanti nei confronti degli educatori o degli insegnanti. In quali delle seguenti aree i bambini con attaccamento sicuro conseguono migliori risultati?. resilienza di fronte alle avversità. autostima, indipendenza e autonomia. Tutte le risposte sono corrette. amicizie a lungo termine, relazioni con i genitori, con altri adulti che si occupano di loro e con altre figure di autorità. Quali dei seguenti fattori rappresentano alcune condizioni di rischio per la qualità dell'attaccamento del bambino con il genitore?. entrambe le risposte sono sbagliate. stress pre-natale, assunzione di alcool o di droghe durante la gravidanza. entrambe le risposte: stress e malattie... sono corrette. malattie del genitore prima/dopo la nascita, prematurità, complicanze mediche durante la crescita nell'utero e alla nascita. Quale parte del cervello, molto sviluppata nei bambini con difficoltà di attaccamento, rappresenta il centro delle risposte critiche di attacco, fuga econgelamento, che sono le modalità più basilari di funzionamento di fronte al pericolo?. l'ipotalamo. la corteccia cerebrale. il tronco encefalico. la corteccia prefrontale. Quale conseguenza potrebbe comportare la presenza di un alto livello di cortisolo, ormone dello stress, nei bambini?. può incidere sul sistema immunitario. può incidere sull'abilità del bambino a gestire il comportamento. Tutte le risposte sono corrette. può incidere sull'abilità del bambino a pensare e a trattenere le informazioni. "Le risposte adattive di questi bambini sono spesso imprevedibili e difficili da gestire, sia emotivamente sia fisicamente, da parte degli insegnanti". Questo aspetto osservabile nei contesti educativi è tipico dei bambini con quale stile di attaccamento?. attaccamento disorganizzato. attaccamento evitante. attaccamento ambivalente. tutte le risposte sono corrette. Quale delle seguenti caratteristiche, osservabile nei contesti educativi, permette di identificare lo stile di attaccamento disorganizzato?. dal momento che questi bambini sono così tanto preoccupati con le relazioni, hanno difficilmente energie per potersi applicare all'apprendimento. tutte le risposte sono corrette. dietro la facciata della sfida, ci può essere un profondo senso di paura, panico, impotenza; questi bambini sono così preoccupati a cercare di sopravvivere che possonotrovare molto difficile rilassarsi all'interno della relazione o del processo di apprendimento. sono riluttanti a chiedere aiuto, ma più propensi ad essere loro che aiutano gli insegnanti, attraverso l'esecuzione dei compiti che devono essere fatti. Quale delle seguenti strategie NON rientra tra le strategie che la "figura di attaccamento aggiuntiva" può utilizzare per sviluppare la relazione col bambino?. sono tutte strategie utilizzate dalla "figura di attaccamento aggiuntiva". commentare verbalmente e non verbalmente. occuparsi del bambino. fornire tenuta/contenimento emotivo. L'affermazione "la tecnica di farsi domande ad alta voce utilizzata dalla figura di attaccamento aggiuntiva ha un'enorme importanza nelle prime fasi diconoscenza del bambino; può aiutarlo a impossessarsi dei propri sentimenti e comprendere i propri comportamenti" è: solo in parte vera. falsa in quanto non è una tecnica che dovrebbe utilizzare la figura di attaccamento aggiuntiva. vera. falsa in quanto sarebbe meglio utilizzare questa tecnica quando si conosce già bene il bambino. L'affermazione "I bambini con uno stile di attaccamento ... possono avere un disperato bisogno di sicurezza; si preoccupano di cercare di soddisfare questo bisogno e troveranno difficile stare attenti in classe perché sono molto occupati a chiedere insistentemente attenzione" a quale stile di attaccamento fa riferimento?. tutte le risposte sono corrette. ambivalente. evitante. disorganizzato. In cosa consiste la strategia "creare occasioni per far pratica di cose nuove" che la "figura di attaccamento aggiuntiva" può utilizzare per sviluppare larelazione col bambino?. permette al bambino di imparare a chiedere aiuto. tutte le risposte sono corrette. consente al bambino di far pratica di soluzione dei conflitti. permette al bambino di far pratica di dimostrazione d'affetto e di divertimento. Quando i bambini con difficoltà di attaccamento fanno più fatica a sperimentare la sicurezza?. specialmente nella scuola secondaria perché devono affrontare un numero diverso di insegnanti e di lezioni, che minacciano la sicurezza e la stabilità. sia nella classe primaria sia nella classe secondaria. nelle classi di scuola primaria quando hanno una sola insegnante. nessuna risposta è corretta. Per quanto tempo rimane con il bambino l'adulto che svolge il ruolo di figura di attaccamento aggiuntiva nella scuola?. solitamente si investe all'inizio molto tempo per poi ridurre lentamente l'impegno in linea con l'interdipendenza crescente del bambino. solitamente si investe poco all'inizio per poi aumentare l'impegno man mano che la relazione con l'adulto di riferimento si rafforza. nessuna risposta è corretta. il tempo investito dall'adulto rimane costante nel tempo. Chi può assumere il ruolo di adulto di riferimento nella scuola?. nella scuola primaria può essere un insegnante di sostegno o qualcun'altro con un ruolo simile; nella scuola secondaria ci sono molte altre possibilità, compresi gliinsegnanti di sostegno individuale. tutte le risposte sono corrette. l'insegnante di classe (nella scuola primaria) o il tutor (nella scuola secondaria). una persona che abbia la responsabilità di un gran numero di bambini. Tutte le classi a scuola hanno bisogno di una figura di attaccamento aggiuntiva?. sì tutte le classi ma soltanto nella scuola primaria. no, un adulto di riferimento è necessario per i bambini che hanno sperimentato traumi e perdite e che a scuola hanno qualche tipo di difficoltà. sì. no, un adulto di riferimento è necessario per i bambini che hanno qualche ritardo di apprendimento. "Si tratta di una piccola scatola che contiene un assortimento di schede. La scatola è fatta dall'adulto di riferimento avendo in mente il bambino. Ogni carta dovrebbe descrivere un'attività che può essere utile per calmare gli alti livelli di ansia del bambino". Come è stata definita da Bombèr tale scatola?. la scatola della co-regolazione. la scatola dell'autoregolazione. la scatola dell'ansia. la scatola della calma. Qual è la seconda fase del processo, proposto da Bombèr, che insegna al bambino ad autoregolarsi?. la fase dell'autoregolazione in cui il bambino interiorizza il processo di calmarsi. la fase di sostegno alla regolazione in cui viene fornito al bambino uno strumento per regolare i suoi livelli di attivazione. la fase in cui la figura di attaccamento deve nominare l'emozione e fare dei collegamenti possibili. la fase in cui il bambino accede alla scatola della calma. Quale dei seguenti elementi potrebbe costituire un trigger presente nel contesto scolastico che può aumentare ulteriormente il livello di ansia nei bambini?. un inaspettato cambiamento di programma. un rumore improvviso. entrambi gli elementi possono rappresentare un trigger. nessun elemento costituisce un trigger. Cosa si intende per co-regolazione degli affetti?. è il processo attraverso il quale un bambino con difficoltà di attaccamento viene sostenuto a modulare le sue risposte emotive grazie a cure sensibili sufficientemente buone e sintoniche con i suoi stati emotivi da parte di un'altra persona. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. è il processo attraverso il quale il bambino con difficoltà di attaccamento viene supportato a dare significato agli stati, alle sensazioni e alle emozioni che sta sperimentando. Cosa succede quando non viene prestata attenzione a comportamenti che denotano un livello di ansia nel bambino?. sia la risposta: il bambino può avere... sia la risposta: il bambino potrebbe... sono corrette. il bambino può diventare più ansioso, disregolato e fuori controllo. il bambino può avere una buona consapevolezza di sé. il bambino potrebbe non essere in grado di pensare chiaramente e quindi perdere molte opportunità di apprendimento. Cosa succede quando si aiuta un bambino che ha comportamenti che denotano un livello di ansia?. il bambino può diventare più ansioso, disregolato e fuori controllo. il bambino può riuscire ad avere la capacità di controllare le sue sensazioni e i suoi stati. tutte le risposte sono corrette. il bambino può avere difficoltà a capire gli altri e a relazionarsi con loro. L'affermazione "Un modo in cui l'adulto di riferimento può fornire supporto attivo ad un bambino è coinvolgerlo attivamente nella gestione del campo da gioco dandogli qualche responsabilità e mettendolo in coppia con qualcuno che possa costituire un'occasione di modellamento positivo" è: falsa. in parte vera. vera. fuori tema. L'adulto di riferimento non deve essere solo un osservatore ma un'attiva presenza con i bambini con difficoltà di attaccamento durante il tempo libero; quale tipo di attività può essere utile per i bambini della scuola secondaria?. entrambe le risposte sono corrette. attività che vertono sull'apprendimento delle competenze sociali. attività che vertono sui giochi di ruolo. entrambe le risposte sono sbagliate. L'affermazione "i bambini con difficoltà di attaccamento devono sperimentare una relativa dipendenza con un adulto prima di potersi muovere verso la capacità di relazionarsi con i pari in un modo sano e appropriato" è: vera solo per quanto i bambini della scuola primaria. in parte vera. vera. falsa in quanto devono essere indipendenti dagli adulti. L'adulto di riferimento deve essere disponibile, nei confronti del bambino con difficoltà di attaccamento, a: nessuna risposta è corretta. supervisionare i giochi, le attività e le conversazioni con i pari. aiutarlo nella fase iniziale dei giochi, delle attività e delle conversazioni con i pari e a supervisionarne lo svolgimento. osservare il comportamento del bambino dall'esterno. Cos'è la strategia che prevede l'uso della "carta del time out" da parte dei bambini con difficoltà di attaccamento?. i bambini mostrano la carta al loro insegnante e possono lasciare la classe per un breve momento di tranquillità oppure possono rimanere in un'area tranquilla della classe,dando a se stessi la possibilità di calmarsi prima di reagire. tutte le risposte sono corrette. l'adulto di riferimento mostra la carta al bambino quando non riesce più a gestire l'interazione con lui. i bambini mostrano la carta ai loro coetanei durante un'interazione di gioco quando si rendono conto che stanno per "scoppiare". Come dovrebbe comportarsi l'adulto quando un bambino con difficoltà di attaccamento va contro le sue istruzioni?. dovrebbe essere autoritario. tutte le risposte sono sbagliate. dovrebbe fare un'affermazione esplicita, usare un tono di voce neutro ed essere empatico. dovrebbe essere empatico e concedergli di comportarsi come preferisce. La vergogna è: di solito una parte importante della socializzazione. nelle relazioni di attaccamento sane, il suo uso è limitato e i suoi benefici ottimizzati. Tutte le risposte sono corrette. molto utile nei termini di supportare il bambino a prendersi la responsabilità delle sue azioni, specialmente in relazione agli altri. Cosa si intende per vergogna "tossica"?. si tratta di un tipo di vergogna che ha perso i suoi potenziali benefici. può presentarsi nei bambini che hanno sperimentato adulti che li hanno allontanati per lunghi periodi, o che sono stati imprevedibili nelle loro risposte. è un tipo di vergogna che limita la gioia interiore, la pace, il senso dell'umorismo, la calma, la libertà e la spontaneità. Tutte le risposte sono corrette. Quale aspetto deve tenere a mente l'insegnante quando si relaziona con bambini che hanno difficoltà di attaccamento?. entrambe le risposte sono sbagliate. entrambe le risposte sono corrette. sono a rischio di apparire punitivi se enfatizzano troppo le regole. sono a rischio di lasciare il bambino senza i confini necessari se il loro focus principale è l'accudimento. |