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psicologia dello sviluppo tipico e atipico 18-26

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Título del Test:
psicologia dello sviluppo tipico e atipico 18-26

Descripción:
Camisasca Elena

Fecha de Creación: 2023/03/03

Categoría: Otros

Número Preguntas: 107

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Temario:

Quanto dura ciascuna fase dello Still face?. circa 6 minuti. dipende dalle reazioni emotive del bambino. circa 3 minuti. circa 4 minuti.

Per Tronick, mamma e bambino fanno parte di un sistema di comunicazione affettiva dove. le reazioni e l'esperienza affettiva di un partner sono determinate dall'espressione affettiva dell'altro e viceversa. le reazioni del bambino esercitano un peso significativo sulle reazioni della madre. le reazioni della madre influenzano quelli del bambino. le reazioni del bambino non esercitano un peso significativo sulle reazioni della madre.

Il modello di regolazione reciproca di Tronick sostiene che: mamma e bambino mirano a instaurare uno stato di regolazione reciproca (stato di reciprocità. mamma e bambino hanno obiettivi diversi nella regolazione delle emozioni. tutte le opzioni sono corrette. mamma e bambino mirano alla modifica dei comportamenti propri e altrui.

Tronick sostiene che: le reazioni emotive del bambino sono uno specchio di quelle della madre. il bambino ha un ruolo attivo nel regolare le interazioni ed è in grado di regolare le proprie risposte affettive. nessuna opzione è corretta. è la mamma la principale artefice della regolazione emotiva del bambino che ha un ruolo passivo.

Durante gli stati di mancata corrispondenza, il bambino. diventa più consapevole delle proprie emozioni e intenzioni. vive emozioni negative e manifesta disagio, rabbia, tristezza. tutte le ozpioni sono corrette. speriemta maggiormente le proprie abilità percettive.

Per Tronick, ciò che è determinante per lo sviluppo del bambino è: l'assenza delle mancate corrispondenze. la risoluzione positiva delle mancate corrispondenze;. tutte le opzioni sono corrette. la presenza di reciprocità.

Per Tronick la riparazione è: sostanzialmente a carico del bambino. messa in atto sia dalla madre sia dal bambino. sostanzialmente frutto di elementi contestuali. sostanzialmente a carico della madre.

La procedura dello Still Face prevede: 2 fasi. nessuna fase. 3 fasi. 4 fasi.

Durante lo Still Face alla madre viene chiesto di: mantenere un'espressione immobile (still-face). interagire con il figlio come farebbe abitualmente. tutte le opzioni sono corrette. riprendere a interagire con il figlio.

Tronick sostiene che: gli stati di non corrispondenza costituiscono il: 50% del tempo dell'interazione. 70% del tempo dell'interazione. 30% del tempo dell'interazione. 80% del tempo delle interazioni.

La durata del paradigma dello still face è di circa. 8 minuti. 15 minuti. 9 minuti. 12 minuti.

Come si comportano i bambini non appena la mamma immobilizza il volto?. si arrabbiano. intensificano l'attività comunicativa, accentuando vocalizzazioni, sguardi, movimenti delle braccia. rimangono neutri. piangono.

Come si comportano i bambini durante il perdurare della fase di still?. tutte le opzioni sono corrette. distolgono lo sguardo dalla madre per periodi sempre più lunghi. orientano volto e corpo di lato. dondolano.

Quale è l'obiettivo delle strategie di coping dei bambini individuate da Gianino?. rinuncia ad essere coinvolti per mantenere una regolazione emotiva interna. essere coinvolti socialmente o rinuncia ad essere coinvolti per mantenere una regolazione emotiva interna. essere coinvolti socialmente. non esistono.

Quanti comportamenti di coping inividua Gianino?. 4. 6. 7. 3.

Gianino (1982) individua una serie di comportamenti di coping nel bambino durante la fase di Still Face, quali?. attenzione rivolta ad altro. autoconsolazione, fuga e allontanamento dello sguardo,. segnalazione. Tutte le opzioni sono corrette.

L'affernazione: "ciò che è determinante per lo sviluppo del bambino non è tanto la presenza di reciprocità, ma piuttosto la presenza della risoluzione positiva delle mancate corrispondenze" è;. falsa. vera. mai stata pronunciata. in parte falsa.

Negli studi di Tronick, lo Still Face è stato utilizzato con bambini di: qualsiasi età. 2 anni. 1-4 mesi. 12 mesi.

Rispetto alle strategie di regolazione utilizzate nello Still Face, i bambini con attaccamento sicuro e insicuro-ambivalente già a tre-quattro mesi mostrerebbero più comportamenti di regolazione eterodiretta, mentre i bambini con attaccamento insicuro-evitante ricorrerebbero in modo preferenziale a strategie autoconsolatorie. Vero. Falso, gli insicuri ambivalenti mostrano più strategie autoconsolatorie. Falso, i sicuri mostrano più strategie autoconsolatorie. Falso, gli insicuri evitanti ricorrono in modo preferenziale a strategie eterodirette.

I bambini con attaccamento sicuro rilevato ad un anno, nell'interazione face-to-face a quattro mesi con la madre presentano. un livello alto di contingenza nello scambio interattivo. un livello intermedio di contingenza nello scambio interattivo. nessuna opzione è corretta. un livello basso di contingenza nello scambio interattivo.

Quale tra le seguenti affermazioni rispetto al ricongiungimento nello Still Face è falsa: non viene riscontrata un’ambivalenza emotiva. il bambino manifesta una reazione affettiva mista (rabbia, tristezza e gioia insieme). si può osservare il processo diadico di regolazione (ovvero la riparazione interattiva). il bambino si trova ad affrontare un compito affettivamente complesso.

L'Affermazione: E' proprio durante la fase di ricongiungimento che si può osservare, secondo Tronick, il processo diadico di regolazione è: solo in parte vera. falsa. vera. mai stata pronunciata.

. Cosa succede quando la madre torna a relazionarsi col bambino, dopo il volto immobile?. il bambino presenta una reazione affettiva mista. il bambino rimane impassibile. l bambino continua a piangere. Il bambino mostra soddisfazione per la corrispondenza ritrovata.

Quali sono i principali precursori dei pattern di attaccamento allo still face?. l'espressione delle emozioni. tutte le opzioni sono corrette. la contingenza. strategie di regolazione.

Nella fase di ricongiungimento, gli indicatori di stress (come frequenza cardiaca e tono vagale: hanno un livello simile a quello del volto immobile e ci mettono del tempo a tornare a livelli molto bassi. non sono stati misurati. non forniscono risultati univoci. hanno un livello simile a quello del volto immobile, ma in poco tempo tornano a livelli molto bassi.

Cosa accade a quei bambini che sperimentano costantemente mancate riparazioni?. sviluppano dei pattern di coping di tipo etero-regolatorio. attivano più frequentemente le strategie di segnalazione al caregiver. non sviluppano le strategie di coping. sviluppano dei pattern di coping auto-regolato che comprendono il distogliere lo sguardo durante le interazioni e un più frequente ricorso a comportamenti auto-consolatori per ridurre lo stress.

I bambini di madri depresse nella prima fase dello still face manifestano: stati affettivi neutri. comportamenti di ritiro sociale. una minore condivisione di stati emotivi positivi. tutte le opzioni sono corrette.

I bambini di madri depresse alla seconda fase di still face manifestano: nessuna opzione è corretta. un numero decisamente maggiore di tentativi di recuperare l'interazione e piangono. un maggior numero di strategie di auto ed etero regolazione. un numero minore di tentativi di recuperare l'interazione con il proprio genitore e tendono a isolarsi.

Durante lo still Face i bambini che vengono definiti sicuri a 12 mesi: manifestano minor disagio durante l'episodio di Still Face. manifestano maggiore agitazione durante l'episodio di riunione. metteno in atto maggiormente comportamenti di ricerca e attivazione dell'attenzione del genitore. tutte le opzioni sono corrette.

zione 020 01. L’obiettivo dello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013) era quello di esplorare se i diversi MOI siano in grado di moderare la natura delle connessioni tra conflitto tra i genitori (predittore), minaccia percepita, autobiasimo (mediatori del modello Cognitivo-Contestuale), reattività emotiva (mediatore del modello della Sicurezza Emotiva) e i comportamenti di internalizzazione/esternalizzazione nei figli (outcome). Falso, la reattività emotiva è mediatore del modello Cognitivo-Contestuale. Falso, minaccia percepita e autobiasimo sono mediatori della Sicurezza Emotiva. Falso, non aveva questo obiettivo. Vero.

Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) i bambini ambivalenti in condizioni di distress a seguito del conflitto genitoriale: attivano tutte le strategie di coping, ad eccezione di quella di distrazione; anche se poi nessuna delle strategie attivate esercita un effetto significativo sulla loro coping efficacy. non hanno nessun tipo di reazione. presentano un incremento solo delle strategie di coping di distrazione e di evitamento. attivano tutte le strategie di coping e tra le diverse strategie utilizzate, solo la ricerca del supporto risulta in grado di favorire una maggiore percezione di coping efficacy.

Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) i bambini evitanti in condizioni di distress a seguito del conflitto genitoriale: presentano un incremento solo delle strategie di coping di distrazione e di evitamento. attivano tutte le strategie di coping e tra le diverse strategie utilizzate, solo la ricerca del supporto risulta in grado di favorire una maggiore percezione di coping efficacy. attivano tutte le strategie di coping, ad eccezione di quella di distrazione; anche se poi nessuna delle strategie attivate esercita un effetto significativo sulla loro coping efficacy. non hanno nessun tipo di reazione.

Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) i bambini sicuri in condizioni di distress a seguito del conflitto genitoriale: attivano tutte le strategie di coping e tra le diverse strategie utilizzate, solo la ricerca del supporto risulta in grado di favorire una maggiore percezione di coping efficacy. attivano tutte le strategie di coping, ad eccezione di quella di distrazione; anche se poi nessuna delle strategie attivate esercita un effetto significativo sulla loro coping efficacy. presentano un incremento solo delle strategie di coping di distrazione e di evitamento. non hanno nessun tipo di reazione.

Nello studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014) le strategie di coping prese in considerazione sono: coping focalizzato sul problema, ristrutturazione cognitiva positiva, coping di distrazione, evitamento e ricerca del supporto. solo coping focalizzato sul problema, ristrutturazione cognitiva positiva, coping di distrazione. solo coping focalizzato sul problema, di distrazione, e ricerca del supporto. solo coping di distrazione, evitamento e ricerca del supporto.

Rispetto allo studio dal titolo “Strategie di coping e coping efficacy nei bambini esposti al conflitto genitoriale: il ruolo dell’attaccamento” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2014), un limite concerne la mancata considerazione degli effetti del genere e dell’età nella messa in atto delle strategie di coping e nell’analisi del loro effetto sulla coping efficacy. Falso, sono stati indagati entrambi gli aspetti. Falso, il genere è stato indagato. Vero. Falso, non ci sono limiti nello studio.

Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013): nessuna risposta è corretta. i partecipanti erano bambini di età scolare (attaccamento A,B,C) ed i loro genitori. entrambe le risposte sono vere. i risultati evidenziano che il conflitto tra i genitori incide sul benessere psicologico dei figli in modo differenziato a seconda del MOI dell’attaccamento con il caregiver.

Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013), è emerso che i bambini evitanti a seguito di elevati livelli di conflitto: attivano minaccia, autobiasimo ed accentuata reattività emotiva, congrue con l’evento stressogeno ma non incidono sul loro adattamento psicologico. mostrano un incremento di condotte di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «disattivazione». non hanno nessun tipo di reazione. esprimono un incremento sia della minaccia percepita sia della reattività emotiva, che favoriscono l’insorgenza di sintomi di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «iperattivazione».

Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013), è emerso che i bambini sicuri a seguito di elevati livelli di conflitto: non hanno nessun tipo di reazione. esprimono un incremento sia della minaccia percepita sia della reattività emotiva, che favoriscono l’insorgenza di sintomi di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «iperattivazione». attivano minaccia, autobiasimo ed accentuata reattività emotiva, congrue con l’evento stressogeno ma non incidono sul loro adattamento psicologico. mostrano un incremento di condotte di internalizzazione ed esternalizzazione e strategie di «disattivazione».

Nello studio dal titolo “L’attaccamento modera le reazioni dei bambini esposti al conflitto genitoriale? Verifica di un modello integrato” di Camisaca; Miragoli & Di Blasio (2013), è emerso che i bambini ansioso-ambivalenti a seguito di elevati livelli di conflitto: non hanno nessun tipo di reazione. attivano minaccia, autobiasimo ed accentuata reattività emotiva, congrue con l’evento stressogeno ma non incidono sul loro adattamento psicologico. esprimono un incremento sia della minaccia percepita sia della reattività emotiva, che favoriscono l’insorgenza di sintomi di internalizzazione ed esternalizzazione e attivano strategie di «iperattivazione». mostrano un incremento di condotte di internalizzazione ed esternalizzazione e strategie di «disattivazione».

Il questionario DERS si somministra. i bambini di età prescolare. agli adulti. agli adolescenti. ai bambini di età scolare.

Il questionario How I Feel si somministra. ai bambini di 6-12 anni. ai bambini di 9-13 anni. nessuna opzione è corretta. ai genitori di bambini di età scolare.

Il questionario How I Feel misura: alessitimia. l'espressioe emotiva. la consapevolezza emotova. l'attivazione e il controllo emotivo.

. Il questionario DERS quanti fattori comprende?. 5. 4. 3. 6.

Il questionario Emotion Regulation Questionnaire comprende quali fattori?. attivazione e controllo. mancanza di controllo e ridotta autonsapevolezza. ristrutturazione cognitiva e soppressione. difficoltà nella distrazione e mancanza di accettazione.

Rispetto alla regolazione emotiva adattiva indicare la risposta falsa. Comprende la modulazione dell’esperienza emotiva. Si caratterizza rispetto al cambiamento/eliminazione di alcune emozioni. Si caratterizza per l’alterazione della durata o dell’intensità dell’emozione. Di fronte ad emozione negative e disorganizzanti, la modulazione dell’attivazione facilita il calo dell’urgenza e della tendenza d’azione associata all’emozione.

Gli individui con disturbi d’ansia e/o depressivi, evidenziano una serie di difficoltà nel fronteggiamento dei vissuti emotivi tra cui: elevata tendenza a reagire negativamente alle esperienze emozionali. tutte le risposte sono corrette. scarsa conoscenza delle emozioni e delle relative componenti. difficoltà nel recupero dalle emozioni negative e uso massiccio di rimuginio e worry.

Olson et al., 2005 evidenziano che difficoltà nella regolazione emotiva potrebbero essere connesse alle problematiche rispetto a scarsa inibizione del DDAI e potrebbero rappresentare il meccanismo chiave nello sviluppo di alcune forme di comportamento antisociale. Falso, si fa riferimento solo alle forme di comportamento antisociale. Vero. Falso, hanno evidenziato altri risultati. Falso, si fa riferimento solo al DDAI.

Quale questionario self-report misura le difficoltà di rilevanza clinica nella regolazione delle emozioni di natura negativa?. How I feel. CBCL. ERQ. DERS.

Strumenti utili per la valutazione della regolazione emotiva sono: How I feel nei bambini, ERQ nei giovani adulti, DERS negli adulti. How I feel, ERQ e DERS negli adulti. How I feel, ERQ e DERS nei bambini. How I feel negli adulti, ERQ nei bambini, DERS nei giovani adulti.

Chi ha parlato di approccio/impegno vs evitamento/disimpegno?. Weisz e coll. Lazarus. Compas. Ebata e Moss.

IL questionario Children's coping strategies checklist per coping attivo considera. nessuna opzione è corretta. coping focalizzato sul problema. coping di ricerca del supporto. coping focalizzato sul problema e rsitrutturazione cognitiva positiva.

Quanti sono i fattori del questionario Children's coping strategies checklist?. 3. 5. 4. 2.

IL questionario Children's Coping Strategies Checklist misura quanti fattori?. 3. 4. 5. 2.

Quante sono le principali dimensioni del coping?. 5. 3. 4. 2.

Chi ha parlato di coping centrato sul problema vs coping centrato sulle emozioni?. Lazarus. Compas. Tronick. Eisenberg.

la seguente definizione di coping: "una serie di sforzi e/o tentativi intenzionali volti a regolare le emozioni, i pensieri, il comportamento, le reazioni fisiologiche e le condizioni ambientali, in risposta a eventi o circostanze stressanti" è di: Compas. Tronick. Lazarus. Eisenberg.

la seguente definizione di coping: "forma specifica di autoregolazione che avviene in condizioni di stress" è di: Compas. Tronick. Lazarus. Eisenberg.

La seguende definizione di coping: " insieme dinamico e in continua evoluzione di sforzi cognitivi e comportamentali tesi a controllare specifiche richieste interne e/o esterne che vengono valutate come eccedenti le risorse della persona" è di: Lazarus. Eisenberg. Tronick. Compas.

IL questionario Children's coping strategies checklist per coping di distrazione considera: azioni distraenti e positività. azioni distraenti e rlascio fisico di emozioni. azioni distraenti e ottimiso. azioni distraenti e pensieri di speranza.

IL questionario Children's coping strategies checklist per coping di evitamento considera. tutte le opzioni sono corrette. pensieri di speranza. pensieri di evitamento. azioni di evitamento.

Nel questionario Children's coping strategies checklist il fattore ricerca del supporto comprende quante sottoscoale?: 1. nessuna sottoscala. 2. 3.

L'approccio modulare viene collocato all'interno dell'orientamento di matrice: Theory-theory. Vygotskijana. Piagettiana. tutte le opzioni sono corrette.

Quale è il costrutto sviluppato da Fonagy?. Funzione riflessiva di tipo sicuro. tutte le opzioni sono corrette. Funzione riflessiva. Mind-Mindedness.

Quale è il costrutto sviluppato da Meins?. Funzione riflessiva. Mind-Related. nessuna opzione è corretta. Funzione di specchio sociale.

Chi sono gli autori più significativi dell'approccio relazionale allo studio della TOM?. Meins. Fonagy. entrambe le risposte sono corrette. nessuna opzione è corretta.

L'ampiezza della famiglia nello sviluppo della TOM viene evidenziato: nella Teoria modulare. tutte le opzioni sono corrette. nell'approccio socio-costruttivista. nell'approccio relazionale.

Quanti livelli di indagine è possibile rintracciare nell'approcio di matrice Vygotskijana?. 1. 4. 3. 2.

L'approccio socio-costruttivista e relazionale afferiscono a: orientamento di matrice Piagettiana. Theor-theory. Teoria Modulare. orientamento di matrice Vygotskijana.

La seguente affermazione: "Nel 1985 Wimmer e Perner iniziarono gli studi sugli adulti, ideando il paradigma di ricerca più diffuso per la valutazione della Teoria della Mente x adulti: il paradigma della falsa credenza-A". Assolutamente falsa. l'affermazione non è mai stata pronunciata. vera. parzialmente vera era il 1983.

Le funzioni della Teoria della Mente sono molteplici: quante?. 5. 2. 3. 6.

Quali sono le principali funzioni della TEORIA DELLA MENTE?. Funzione sociale, adattiva, organizzazione, regolazione e riflessione di sé. riconoscimento del desiderio altrui come stato mentale che muove i comportamenti e comprensione che i desideri dell'altro possono essere differenti dai propri. Funzione adattiva di regolazione del sé, di organizzazione e riflessione di sé. comprensione della finzione e comparsa del gioco di finzione.

Quali sono le principali funzioni della teoria della mente?. di consapevolezza e riflessione su di sé. tutte le opzioni sono corrette. sociale e adattativa. di organizzazione del sé e adattiva.

2. La possibilità, grazie alla teoria della mente di: dare un senso al comportamento interpersonale e di essere essere partner comunicativi competenti a quale funzione fa riferimento?. funzione di consapevelezza del sé. funzione adattiva. funzione sociale. funzione di organizzazione del sé.

la Teoria della Mente "consentendo al bambino di riflettere su ciò che fa parte e dipende da sé e ciò che fa parte e dipende dagli altri permette ai bambini di separare sé dall'altro ...." Svolge una funzione. Relazionale. Sociale. Adattiva. Protettiva.

la Teoria della Mente "consentendo al bambino una rappresentazione prevedibile del suo ambiente, l'adozione di comportamenti flessibili all'interno delle relazioni e contribuendo alla formazione del Sé" svolge una funzione: sociale. Adattiva. di organizzazione del sé. Protettiva.

la Teoria della Mente "consentendo al bambino riflettere su se stessi non solo nel presente (qui e ora) ma anche rispetto al passato e al futuro, favorendo il senso di continuità dell'esperienza che è alla base della percezione di una coerenza di Sé nel mondo..." svolge una funzione. Sociale. Protettiva. di organizzazione del sé. Adattiva.

Sebbene il campo di studi sulla teoria della mente sia abbastanza recente, quanti orientamenti teorici è possibile rintracciare?. 1. 3. 2. 4.

Quali orientamenti teorici è possibile rintracciare negli studi sulla teoria della mente?. entrambe le risposte sono sbagliate. un orientamento di matrice piagettiana. un orientamento di matrice Vygotskijana. entrambe le risposte sono corrette.

L'approccio theory-theory viene collocato all'interno dell'orientamento di matrice: Piagettiana. Modulare. tutte le opzioni sono corrette. Vygotskijana.

la seguente affermazione: "Nel 1983 Wimmer e Perner iniziarono gli studi sui bambini, ideando il paradigma di ricerca più diffuso per la valutazione della Teoria della Mente nei bambini: il paradigma della falsa credenza". parzialmente vera, era nel 1987. parzialmente falsa era il 1978. Falsa. Assolutamente vera.

La seguente affermazione: Il termine Teoria della Mente è stato coniato dagli etologi Premack e Woodruff nel 1978 e applicato inizialmente agli scimpanzé è: solo in parte vera non era il 1978. solo in parte vera non erano Premack e Woodruff. Falsa. Vera.

La funzione della TOM che permette di riflettere su se stessi non solo nel presente (qui e ora) ma anche rispetto al passato e al futuro, favorendo il senso di continuità dell'esperienza, che è alla base della percezione di una coerenza di Sé nel mondo viene definita: funzione riflessiva del sé. primitiva comprensione delle emozioni sociali. comprensione che i comportamenti possono essere mossi non solo dai desideri, ma anche da ciò che si crede sulla realtà. Funzione di organizzazione del sé.

Rispetto all’interazione differita segnare la risposta falsa: Mamma e bambino sono posti nella stessa stanza. È detta anche paradigma dell’interazione live-replay. Si basa sul paradigma di ricerca della comunicazione faccia-a-faccia. Comprende la fase live, replay e live2.

L’interazione differita (detta anche paradigma dell’interazione live-replay; Murray, 1980) permette di studiare, similmente allo Still Face, la sensibilità del lattante alla violazione della contingenza nel corso dell’interazione faccia-a-faccia. Vero. Falso, similmente all’ LTP. Falso, similmente alla Strange Situation. Falso.

Il compito dello spostamento inatteso e quello della scatola ingannevole. Nessuna delle precedenti risposte è corretta. Non esistono. Sono prove classiche per valutare la comprensione della falsa credenza di terzo ordine. Sono prove classiche per valutare la comprensione della falsa credenza di primo ordine.

Secondo Wellman e Bartsch [1994]. a cinque anni fanno riferimenti esplicativi a pensieri e credenze. Entrambe le risposte sono false. entrambe le risposte sono corrette. a quattro anni i bambini spiegano i comportamenti delle persone ricorrendo allo stato mentale del desiderio.

Si può distinguere: performativo riflessivo e performativo dichiarativo. performativo direttivo e performativo dichiarativo. performativo richiestivo e performativo dichiarativo. performativo richiestivo e performativo riflessivo.

Già nei primi due anni di vita i bambini mostrano di possedere strutture e schemi cognitivi che preparano la comparsa della ToM, veri e propri precursori quali: tutte le risposte sono corrette. il gesto di indicare con funzione dichiarativa (declarative pointing) e il gioco di finzione. il riferimento sociale (social referencing) e l’attenzione condivisa (joint attention). la comprensione dell’agency e la comprensione della percezione visiva.

I gesti deittici svolgono inizialmente una funzione. diretta o indiretta. imperativa o richiestiva. imperativa o diretta. richiestiva o riflessiva.

Dalla letteratura emerge un consenso unanime circa la centralità della tappa evolutiva dei quattro anni, età in cui la maggior parte dei bambini in condizioni di sviluppo tipico supera il compito di falsa credenza. Falso, è la tappa dei 6 ann. Falso, è la tappa dei 5 anni. Vero. Falso, è la tappa dei 7 anni.

Come si valuta la comprensione della falsa credenza di primo ordine?. Somministrando un test sulla teoria della mente nei bambini ai genitori. Osservando il comportamento del bambino in situazioni sociali. Con il compito dello spostamento inatteso e della scatola ingannevole. Osservando il comportaento del bambino nel conesto scolastico.

A quale età Il bambino comprende che le persone sono mosse dai desideri, che ne influenzano le emozioni e che i desideri altrui possono differire dai propri?. A 4 anni. A due anni. a 5 anni. A 3 anni.

Perché il gioco simbolico è considerato fondamentale nello sviluppo della Teoria della Mente?. Perché durante il gioco simbolico il bambino attribuisce stati mentali a sé e agli altri. Perché durante il gioco simbolico il bambino separa la percezione dell'oggetto reale dalla rappresentazione mentale, distinguendo la realtà dall'immaginazione. nessuna opzione è corretta. tutte le opzioni sono corrette.

La presenza ........ è considerata fondamentale nello sviluppo della Teoria della Mente, dal momento che mostra come il bambino non voglia solo che accada qualcosa, ma desideri condividere l'attenzione con l'adulto. Al posto dei puntini metterebbe: Dei gesti dichiarativi. riferimento emotivo. Dei gesti richiestivi. riferimento sociale.

Relativamente allo sviluppo della TOM, a 4 anni si sviluppa: capacità di mantenere anche a lungo una bugia, senza "tradirsi". capcità di comprendere i desideri degli altri. comprensione della falsa credenza di primo ordine. compresione della falsa credenza di secondo ordine.

A quale età il bambino spiega i comportamenti facendo riferimento alle vere credenze, cioè alle conoscenze che corrispondono alla realtà?. A due anni e mezzo circa. A 2 anni. A 3-4 anni. A tre anni.

Nel compito dello spostamento inatteso. Nessuna risposta è corretta. si utilizzano alcuni pupazzi che lo sperimentatore muove riproducendo la vicend. si utilizza un racconto e una tavola illustrata che il bambino può guardare mentre l’adulto racconta la vicenda. Entrambe le risposte sono corrette.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) nella seconda fase alle madri: è stata proposto un Compito Tutoriale da realizzare col proprio figlio ed è stato somministrato il compito dello spostamento inatteso. è stata proposta un’intervista metacognitiva e il compito dello spostamento inatteso. è stato somministrato il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole. è stata proposta un’intervista metacognitiva e un Compito Tutoriale da realizzare col proprio figlio.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007), per valutare la capacità riflessiva delle madri: è stato usato un Compito Tutoriale. è stata somministrata la SAT. è stato utilizzato il compito dello spostamento inatteso. è stata proposta un’intervista metacognitiva.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) per valutare la mind-mindedness delle madri: è stata somministrata la SAT. è stato usato un Compito Tutoriale. è stato utilizzato il compito della scatola ingannevole. è stata proposta un’intervista metacognitiva.

La procedura dello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) ha previsto quante fasi?. 6. 2. 4. 5.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) per misurare la rappresentazione mentale dell’attaccamento è stato utilizzato: il compito dello spostamento inatteso e il Separation Anxiety Test. solo il compito dello spostamento inatteso. il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole. il Separation Anxiety Test.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) per valutare la presenza della teoria della mente dei bambini è stato utilizzato: il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole. il compito dello spostamento inatteso e il compito della scatola ingannevole solo il compito dello spostamento inatteso. solo il compito della scatola ingannevole. il compito dello spostamento inatteso e il Separation Anxiety Test.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007), nella prima fase: sono stati somministrati ai bambini due diversi Compiti di Falsa Credenza ed è stata effettuata la Strange Situation. è stata effettuata la Strange Situation. è stato somministrato ai bambini il Separation Anxiety Test ed è stata effettuata la Strange Situation. sono stati somministrati ai bambini due diversi Compiti di Falsa Credenza e il Separation Anxiety Test.

8. Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007) i dati a disposizione indicano che la capacità riflessiva materna risulta più fortemente connessa alla teoria della mente nei bambini, rispetto alla mind-mindedness materna. falso. in parte vero. non è stato analizzato. vero.

Nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007), il campione di bambini: era unico. è stato suddiviso in tre sottogruppi, il primo con bambini che hanno superato entrambi i Compiti di Falsa Credenza, il secondo con bambini che hanno risposto in modo errato a solo una delle prove e il terzo con bambini a cui non è stata somministrata nessuna prova. è stato suddiviso in due sottogruppi, il primo con bambini che hanno superato entrambi i Compiti di Falsa Credenza e il secondo con bambini che hanno risposto in modo errato in entrambe le prove. è stato suddiviso in due sottogruppi casuali.

Rispetto ai risultati nello studio “Riflessività e mind-mindedness materne nello sviluppo della sicurezza nell’attaccamento e della teoria della mente “ di Camisasca (2007): nessuna risposta è corretta. è stata confermata l’esistenza di una stretta connessione tra riflessività e mind-mindedness materne. è emerso che la capacità riflessiva costituisce una condizione necessaria ma non per questo sufficiente affinché possa esprimersi la sensibilità/mind-mindedness materna. entrambe le risposte sono corrette.

Denunciar Test