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Psyco Apprendimento lez 21-41

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Título del Test:
Psyco Apprendimento lez 21-41

Descripción:
Cantoia/Sansoni Novembre 2025

Fecha de Creación: 2025/11/15

Categoría: Otros

Número Preguntas: 118

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01. Le teorie implicite: sono conoscenze metacognitive circa una funzione cognitiva, organizzate coerentemente in concetti. tutte le opzioni proposte. hanno validità ecologica. incidono sul comportamento, gli atteggiamenti e le valutazioni delle persone.

02. Quale tra le seguenti è una definizione psicologica di intelligenza largamente riconosciuta?. capacità di comprendere il mondo, pensare razionalmente ed usare le risorse disponibili con efficacia. abilità nel formare categorie e discutere razionalmente. capacità di comprensione del mondo e di relazione interpersonale. abilità nel campo delle relazioni sociali.

03. Le visioni occidentali dell'intelligenza focalizzano: a) problem-solving, categorizzazione e discussione; b) abilità verbale: parlare spesso e rapidamente; c) competenza emotiva; d) competenza sociale. a, b, c. a, b. a, b, c, d. a, b, d.

04. Secondo le teorie implicite, l'intelligenza coinciderebbe con. intelligenza verbale. tutte le opzioni proposte. intelligenza pratica. capacità di problem solving.

01. Rispetto allo studio dell’intelligenza si distinguono le teorie: a) teorie unitarie; b) innatiste; c) teorie multicomponenziali; d) teorie gerarchiche; e) teorie cognitive; f) evoluzionistiche; g) teorie globali-maturative. c, d, e, f, g. a, c, d, e, g. a, b, c, f, g. a, b, c, d, e, f, g.

02. Secondo il modello di Gardner, le abilità-skills nel riconoscere e classificare le specie vegetali e animali e le caratteristiche dell’ambiente caratterizzano l’intelligenza: musicale. naturalistica. logico-matematica. corporeo-cinestetica.

03. Quale autore ha definito l'intelligenza come dell’insieme di capacità creative, analitiche e pratiche per raggiungere i propri obiettivi nella vita, in un determinato contesto socioculturale. Gardner. Guilford. Sternberg. Torrance.

04. L’intelligenza fluida è. nessuna delle precedenti. la capacità di elaborare l’informazione, di ragionare e di memorizzare. la capacità di comprendere il mondo, pensare razionalmente e usare efficacemente le risorse in caso di difficoltà. l’accumulo di informazioni, abilità e strategie apprese attraverso l’esperienza.

05. Nelle persone anziane, l’intelligenza cristallizzata declina, mentre quella fluida no. falso. Né vero, Né falso. Dipende dal tipo di capacità. vero.

06. Il QI è il rapporto tra età: Mentale e scolastica. Mentale e cronologica. Cronologica e mentale. Cronologica e anagrafica.

07. Il “fattore g”: è un fattore unico e non misurabile da cui dipende il risultato di qualsiasi manifestazione di intelligenza. indica la multi-dimensionalità e la misurabilità del concetto di intelligenza,. indica la multi-dimensionalità del concetto di intelligenza. è un fattore unico e misurabile, da cui dipende il risultato di qualsiasi manifestazione di intelligenza.

08. Il concetto di QI è stato introdotto da: Terman. Stanford. Stern. Binet.

09. Secondo il modello di Gardner, le abilità nel ricoscimento del significato, del suono e dell’ordine delle parole caratterizzano l’intelligenza: intrapersonale. linguistica. logico-matematica. musicale.

10. Secondo il modello di Gardner, le abilità-skills del percepire forme e riconoscere elementi in diversi contesti caratterizzano l’intelligenza: spaziale. logico-matematica. naturalistica. corporeo-cinestetica.

11. Secondo il modello di Gardner, le abilità-skills nel stabilire rapporti e formulare regole caratterizzano l’intelligenza: spaziale. logico-matematica. linguistica. naturalistica.

12. Il modello di intelligenza di Carroll prevede 3 strati che culminano con l'abilità di autorealizzazione. sì. no, culmina riprendendo le intelligenze di Cattell. sì, e alla base pone le abilità ristrette. no, il culmine è il fattore g.

13. Il Modello dell’intelligenza a cono di Cornoldi prevede l'interazione tra strutture intellettive di base organizzate gerarchicamente e aspetti legati a fattori esperienziali, motivazionali-culturali, emotivi e metacognitivi. No, le strutture di base non sono gerarchiche. No. Sì. Sì e assume l'intelligenza come costrutto multicomponenziale,.

01. La valutazione delle emozioni varia in base a: a) novità; b) piacevolezza/spiacevolezza intrinseca; c) pertinenza e rilevanza dello stimolo e della situazione; d) coping; e) fascia evolutiva; f) compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé. a, b, c, d, e, f. b, c, d, e. a, c, e, f. a, b, c, d, f.

02. Le emozioni sono processi che: a) hanno valenza adattiva; b) preparano all’azione e modellano il comportamento; c) permettono di interagire con gli altri; d) culminano nell’attivazione fisiologica; e) mediano la relazione organismo-ambIente. a, b, c, e. a, b. a, b, c, d, e. a, b, c, d.

03. Il coping focalizzato sulle emozioni non prevede di: cercare il supporto sociale. controllare i vissuti emotivi. mettere in atto abilità di regolazione affettiva. mantenere una prospettiva positiva.

04. La capacità di resistere e di superare dopo una profonda avversità è detta: resilienza. coping. eustress. resistenza.

05. Secondo Lazarus, la valutazione secondaria riguarda il modo in cui una situazione o un evento vengono valutati rispetto al grado di rilevanza e pertinenza per gli interessi dell'individuo. vero. falso, è la valutazione del cambiamento della relazione individuo/ambiente. falso. falso, non è stato affermato da Lazarus.

06. Secondo le teorie dell'appraisal, l'antecedente emotivo: non può essere un ricordo. può non essere particolarmente rilevante per l’individuo. deve essere rilevante per l’individuo. può essere solo un evento fisico.

07. Rispetto alle emozioni, l’attivazione fisiologica è stata definita dalle diverse teorie come: causa, concausa, risultato. causa. risultato. con-causa.

08. Secondo la Teoria “Controllo – Valore” i due antecedenti cognitivi delle emozioni si rifanno a: il costrutto di autoefficacia e il senso di competenza (Controllo); l'importanza e il significato attribuiti all'evento (Valore). il costrutto di autoefficacia e il senso di competenza (Controllo); l'importanza e il significato sociale dell'evento (Valore). il costrutto di autoefficacia e di effectance (Controllo); l'importanza e il significato attribuiti all'evento (Valore). il costrutto di autodeterminazione (Controllo); l'importanza e il significato sociale dell'evento (Valore).

09. Il TEC è: test of endorphin calibration. training for empowerment and creativity. test of emotion comprehension. test of emotion control.

10. Secondo la Teoria Cognitivo-Attivazionale, l’emozione è generata dalla connessione tra: una componente fisiologica e una componente psicologica di percezione. una componente fisiologica di arousal indifferenziato e una componente psicologica, di percezione e riconoscimento dello stimolo/situazione. una componente fisiologica e una componente psicologica di riconoscimento dello stimolo/situazione. una componente fisiologica di arousal indifferenziato e una componente comportamentale.

01. Le emozioni morali: si riferiscono all’abilità e sono dirette verso gli altri. non sono associate alle norme sociali. sono dirette verso gli altri, in particolare la vergogna e il rimpianto. sono emozioni scolastiche controllabili.

02. Per Harter le emozioni legate alla costruzione del sé sono: umiliazione, orgoglio, senso di colpa, ambizione e imbarazzo. umiliazione, orgoglio, rimpianto, vergogna e imbarazzo. umiliazione, orgoglio, senso di colpa, vergogna e imbarazzo. umiliazione, rabbia, senso di colpa, vergogna e imbarazzo.

03. Nel contesto scolastico le emozioni sono suscitate in particolare nell’occasione di: lezioni e discussioni in classe. lezioni, verifiche e svolgimento dei compiti. lezioni, verifiche e ora di ginnastica. interrogazioni e svolgimento dei compiti.

04. Le emozioni hanno un effetto sulla quantità e sulla qualità dell'apprendimento: Sì, ma emozioni positive e negative sono correlate all’utilizzo di strategie differenti. No, solo sulla quantità dell’apprendimento. No, solo sulla qualità dell’apprendimento. Sì, inoltre sono correlate, sia quelle positive, sia quelle negative, all’autoregolazione e all’utilizzo di procedimenti analitici.

05. Le emozioni di studenti e docenti sono suscitate dal timore dell'insuccesso e dal desiderio di riuscita, due dimensioni caratterizzate entrambe da: predisposizioni individuali, valutazione cognitiva della probabilità di riuscire o non riuscire e emozioni anticipate. Sì, inoltre incidono il contesto sociale e i modelli di reazione agli eventi. Sì, le predisposizioni individuali rappresentano la tendenza oggettiva ad essere stimolati alla riuscita o avere paura di non riuscire. Sì, la valutazione cognitiva della probabilità di riuscire si basa su fatti oggettivi e esperienze passate. No, le emozioni anticipate non sono dimensioni caratterizzanti.

06. Secondo la Teoria Comunicativa delle emozioni, le emozioni: comunicano l’avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi (in funzione dell’intensità dell’emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione della tipologia di emozione). esprimono le aspettative di risultato (in funzione della tipologia di emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione dell’intensità dell’emozione). esprimono le aspettative di risultato e comunicano l’avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi (in funzione della tipologia di emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione dell’intensità dell’emozione). esprimono le aspettative di risultato e comunicano l’avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi (in funzione dell’intensità dell’emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione della tipologia di emozione).

07. Il modello gerarchico di Rosemberg (1998) distingue l'affettività in: tratti affettivi e umori. stati affettivi e tratti affettivi. stati affettivi e emozioni. stati affettivi e umori.

08. L'ansia da valutazione si riferisce a un tratto di personalità caratterizzato da: - aspetti cognitivi, aspetti affettivi, aspetti comportamentali. - aspetti neurologici, aspetti affettivi, aspetti comportamentali. - aspetti cognitivi, aspetti affettivi. - aspetti cognitivi, aspetti fisiologici, aspetti comportamentali.

09. Non è vero che le emozioni piacevoli: possono essere vissute contemporaneamente. sono il contrario delle emozioni spiacevoli. per garantire la persistenza sul compito, devono essere più frequenti di quelle spiacevoli. hanno molteplici funzioni.

01. Rimé analizza gli effetti del raccontare le proprie emozioni. solo delle emozioni positive. anche a se stessi,. solo delle emozioni negative,. solo dei vissuti di colpa e vergogna.

02. Per una reale trasformazione dell’emozione è necessario: a) il riconoscimento delle emozioni, b) la loro comunicazione: c) la condivisione; d) la loro ri-significazione; e) l’attivazione di pattern comportamentali specifici. a, b, c, d, e. a, c, d, e. a, c, e. a, b, d, e.

03. Il SAM valuta tre dimensioni dello stato emotivo: valenza, rispondenza, controllo. valenza, attivazione, regolazione. valore, attivazione, controllo. valenza, attivazione, controllo.

04. Il PANAS: valuta lo stato dell'individuo in finestre temporali di diversa estensione. valuta lo stato dell'individuo nel momento presente. è costituito da 25 termini che descrivono sentimenti ed emozioni. valuta lo stato emotivo generale dell'individuo.

05. Il Modello Interpersonale analizza l'interazione dell’influenza e della prossimità: vero, l’influenza va dalla sottomissione alla dominanza, la prossimità va dall’oppositività alla cooperazione. vero, l’influenza va dall’oppositività alla cooperazione, la prossimità va dalla sottomissione alla dominanza. falso, riguarda la relazione tra l’influenza e l’appartenenza. falso, riguarda la relazione tra sostegno e partecipazione.

06. Rispetto al costrutto di autocompassione non è vero che: implica l’identificarsi con i propri errori. implica il riconoscersi parte dell'umanità. prevede tre dimensioni bipolari. implica il non essere giudicanti.

07. La capacità di regolare il proprio vissuto emotivo attiva l’individuo sul piano: cognitivo, affettivo e comportamentale. cognitivo e affettivo. cognitivo, affettivo e sociale-ambientale. affettivo e relazionale.

08. Nel modello di Gross l’Emotional Labor attiva due livelli di acting. primario/secondario. antecedente/posteriore. superficiale/profondo. interno/esterno.

09. il Modello di Gross collega l'elaborazione e il controllo delle emozioni a: la possibilità di riflettere su di esse. la possibilità di riflettere su di esse e poterle esprimere. la possibilità di apprendere da esse e poterle comunicare. la possibilità di riflettere su di esse e poterle comunicare.

10. Scegliere la definizione più corretta. In base alla Teoria del focus regolatorio: nella modalità «prudente» le persone non rischiano, nella modalità «audace» osano solo nell’incertezza. nella modalità «prudente» le persone agiscono per l’obbligo, nella modalità «audace» cercano di ottenere vantaggi. nella modalità «prudente» le persone rischiano se obbligate, nella modalità «audace» osano. nella modalità «prudente» le persone non rischiano e agiscono per l’obbligo, nella modalità «audace» osano per ottenere vantaggi anche nell’incertezza.

11. La competenza emotiva consiste nella capacità di. riconoscere le emozioni proprie e altrui, di esprimerle e regolarle in funzione del contesto. riconoscere e motivare le proprie emozioni, di esprimerle e regolarle in funzione del contesto e degli obiettivi. motivare le emozioni proprie e altrui, di esprimerle e regolarle in funzione degli obiettivi. riconoscere e motivare le emozioni proprie e altrui, di esprimerle e regolarle in funzione del contesto e degli obiettivi.

01. L’eudaimonia distingue benessere e felicità, perché solo il soddisfacimento di alcuni desideri promuove il benessere. dipende dal genere dei soggetti. vero. falso. Dipende dall'età dei soggetti.

02. Secondo la Broaden-and Build Theory, non è vero che le emozioni positive: neutralizzano e alleviano le conseguenze negative a lungo termine delle emozioni negative. ampliano le potenzialità cognitive. ampliano il repertorio di azioni. costruiscono le risorse di sopravvivenza.

03. Le emozioni positive: sono un segnale esterno che spinge all’esplorazione dell’ambiente, alla prosecuzione di un’esperienza. comportano una specifica tendenza all’azione. sono dinamiche e hanno un valore adattivo specifico. comportano un’attivazione del sistema nervoso autonomo.

04. La felicità: è prodotta dal significato che diamo alle cose che facciamo, dall’atteggiamento positivo. è un processo necessario per essere motivati, perché la motivazione significa felicità. è prodotta da circostanze favorevoli. tutte le opzioni proposte.

05. Chi non si è occupato di psicologia positiva?. Ryan e Deci. Ryff e Singer. Waterman. Watson.

06. Secondo l'ipotesi di neutralizzazione: le emozioni positive compensano le emozioni negative. nessuna delle opzioni proposte. le emozioni positive influenzano, ma non modificano gli effetti successivi di emozioni negative. le emozioni positive hanno una funzione di regolazione delle emozioni negative.

07. Le esperienze di felicità sono: soggettive, temporali e transitorie. oggettive, temporali e transitorie. soggettive e transitorie. soggettive e temporali.

08. La maggior parte delle persone ha un set point per il benessere: molto basso. molto elevato. elevato. basso.

09. La felicità edonica analizza: lo sviluppo delle potenzialità della natura umana. il piacere come benessere personale. lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità individuali. il piacere come benessere sociale.

10. Qual è la differenza tra gioia e piacere?. la gioia una sensazione e il piacere è un’emozione. la gioia è una sensazione temporanea, il piacere è una sensazione duratura. non ci sono differenze. la gioia un’emozione e il piacere è una sensazione.

11. Le persone positive: Tutte le opzioni proprste. Amano frequentare altre persone. Hanno alta autostima. Sono ottimiste.

12. Le emozioni negative: quando sono intense, prolungate e ricorrenti possono incidere sulla salute e il benessere della persona. sono dinamiche, ma non adattive, perché non spingono all'azione. tutte le opzioni prorposte. non forniscono energia psichica per affrontare la situazione in atto.

13. Non è vero che: Gemelli monozigoti cresciuti in condizioni palesemente differenti presentano livelli di felicità simili. per la maggior parte delle persone il set point per il benessere è relativamente elevato. il livello di set point di gruppi demografici eterogenei non presenta grandi differenze. chi subisce gravi incidenti non riesce a tornare al proprio livello di set point del benessere.

14. La psicologia positiva valorizza le esperienze: presenti e future, andando oltre quelle passate. future. passate, presenti e future. passate.

15. Il benessere soggettivo: tutte le opzioni propsote. non coincide con il benessere psicologico. è un costrutto multidimensionale di autorealizzazione. tende universalmente a essere stabile.

16. Il recupero emozionale si riferisce al fatto che: l’emozione resta, ma la felicità si attutisce. dopo emozioni positive/negative, le persone tendono a tornare al proprio livello umorale di base, predeterminato dal loro genotipo. dopo emozioni positive/negative, le persone tendono a tornare al proprio livello umorale di base, determinato dall'educazione e dalle relazioni più prossime. dopo emozioni positive/negative, le persone non tendono a tornare al proprio livello umorale di base.

17. Il livello di benessere e la qualità della vita sono fattori oggettivi. vero. falso. Dipende dalle esperienze. dipende dall'età dei soggetti.

18. La psicologia positiva studia: il ruolo delle risorse e delle potenzialità dell’uomo. gli effetti della motivazione. gli effetti delle emozioni positive. tutte le opzioni proposte.

01. In base alla teoria dell’autodeterminazione, non è uno dei bisogni psicologici di base: autonomia. affetto. relazioni sociali. competenza.

02. Gli incentivi sono: Meccanismi omeostatici. Risposte incondizionate. Stimoli interni. Stimoli esterni.

03. Alla sommità della gerarchia dei bisogni così come delineate da Maslow c’è il bisogno di: Appartenenza. Relazione. Autorealizzazione. Trascendenza.

04. I motivi connessi indirettamente ai bisogni biologici sono detti: Secondari. Appresi. Condizionati. Riflessi.

05. Le pulsioni sono: Indipendenti dall’ambiente. Deviazioni da uno stato di equilibrio interno. bisogni secondari. Motivazioni endo-apprese.

06. Nella piramide di Maslow: i bisogni fisiologici e di sicurezza sono detti bisogni di carenza. i bisogni di sicurezza sono i bisogni di base. i bisogni di base sono in cima alla piramide. i bisogni spirituali sono alla base della piramide.

07. I motivi secondari sono: Innati. Conseguenza dei motivi primari. Appresi. Dipendenti da motivi primari.

08. Quando si hanno comportamenti autonomi, coinvolti, interessati, si dice che si è spinti da una motivazione: all’autorealizzazione. estrinseca. intrinseca. incondizionata.

01. Il challenge è: un senso di sfida verso altri. un bisogno appreso di sentirsi efficaci. tutte le opzioni proposte. il coinvolgimento nell'obiettivo del compito e l’immersione nell'azione.

02. L'incongruenza tra le rappresentazioni di sé si supera grazie ai fattori motivanti: credere di potere, di riuscire e di volere. credere di potere, di sapere e di valere. credere di potere, di riuscire e di valere. credere di essere, di riuscire e di valere.

03. La motivazione di Effectance. è distinta dai vissuti di competenza ed efficacia. è la motivazione specifica a padroneggiare l’ambiente. è una motivazione estrinseca precoce. è una motivazione intrinseca precoce.

04. La percezione alla competenza riguarda: la voglia di imparare. la valutazione della probabilità di portare a termine con successo un certo compito o attività. l'importanza di essere riconosciuti dagli altri per la propria bravura. la sicurezza in se stessi.

Non è vero che il senso di autoefficacia: è un insieme di credenze personali dominio-specifiche. sintetizza il livello di abilità percepita, l'importanza della situazione e le aspettative di riuscita. rispecchia le credenze prima di eseguire l’azione. equivale al senso di competenza.

06. La percezione di competenza è: tutte le opzioni di risposta. una variabile di personalità. tendenzialmente stabile. una motivazione funzionalmente autonoma.

07. La motivazione all'apprendimento: si manifesta dall’adolescenza. e innata. è indipendente dall’ambiente. è appresa.

08. Per il modello di Harter, quando l’adulto sostiene i suoi tentativi di padronanza, il bambino sviluppa: l’interiorizzazione di un sistema di controllo esterno. il rinforzo del senso di dipendenza. la percezione di un senso di competenza e di controllo interno. vissuti emotivi legati all’approvazione esterna.

09. La percezione di competenza può svilupparsi o inibirsi in funzione: del livello di fiducia del bambino. del confronto con i pari e del e del supporto ambientale. del comportamento delle figure di riferimento e del supporto ambientale. del comportamento delle figure di riferimento.

10. La Teoria dei sé possibili distingue: il sé odierno, ideale, voluto. il sé attuale, reale, imperativo. il sé attuale, ideale, reale. il sé attuale, ideale, imperativo.

01. Non è vero che. il successo motiva di per sé. le difficoltà sono legate all'attesa e alla percezione di successo o fallimento,. la motivazione è legata alla percezione di fattibilità. le difficoltà sono legate al valore attribuito e alla lettura soggettiva degli eventi.

02. La sindrome demotivazionale disfunzionale è caratterizzata da tre ordine di deficit: cognitivo, personale, emotivo. cognitivo, motivazionale, emotivo. cognitivo, motivazionale, sociale. culturale, motivazionale, emotivo.

03. Seligman distingue: cause stabili vs. instabili. tutte le opzioni proposte. cause globali vs. specifiche. cause controllabili vs. non controllabili.

04. L’autostima può essere influenzata dall'ambiente attraverso meccanismi di: reflected appraisal; contingent self-worth; convinzioni self-defining. reflected appraisal; contingent self-worth; convinzioni self-defining; convinzioni self-enhancing. reflected appraisal; relative self-worth; convinzioni self-defining; convinzioni self-enhancing. external appraisal; contingent self-worth; convinzioni self-defining; convinzioni self-enhancing.

05. L’autostima si fonda sulle dimensioni di: self-competence e self-liking. percezione di approvazione esterna e self-liking. percezione di valore del compito e di sé come discente. self-competence e autoefficacia.

06. La sorpresa: può avere valore sia positivo, sia negativo. ha sempre valore positivo. incrementa la motivazione. ha sempre valore negativo.

07. Le motivazioni possono essere preesistenti e apprese. falso, le motivazioni sono sempre apprese. vero, le motivazioni preesistenti sono convinzioni, obiettivi, valori; le motivazioni apprese sono motivi, bisogni, pulsioni, istinti. vero, le motivazioni preesistenti sono motivi, bisogni, pulsioni, istinti; le motivazioni apprese sono convinzioni, obiettivi, valori. vero, le motivazioni preesistenti non si possono modificare o inibire.

08. Si possono associare tre deficit all’impotenza appresa: cognitivo, motivazionale, emotivo. prestazionale, motivazionale, emotivo. cognitivo, comportamentale, emotivo. cognitivo, motivazionale, sociale.

09. La Teoria delle attribuzioni di Seligman descrive: le opinioni che le persone si formano circa ipropri livelli motivazionali. le opinioni che le persone si formano circa i motivi dei loro successi/insuccessi. le opinioni che le persone si formano circa i motivi dei loro rapporti affettivi. le opinioni che le persone si formano circa i motivi degli insuccessi.

01. Gli obiettivi di performance: dipendono unicamente dall'individuo. tutte le opzioni proposte. sono strettamente connessi alla prestazione e al livello di capacità. sono più efficaci per la motivazione e l’effettiva realizzazione.

02. Gli obiettivi di risultato: possono non essere realizzati anche se gli obiettivi di performance vengono raggiunti. coinvolgono anche gli avversari. entrambe le opzioni proposte. nessuna delle opzioni proposte.

03. Il modello Smarter aggiunge le caratteristiche degli obiettivi: E-xciting e R-egistered. Empirical, re-directed. Empirical, registered. Exiting, recorded.

04. Il modello di Burton, Naylor ed Holliday articola il processo di goal setting nelle seguenti fasi: gerarchia, impegno, valutazione condizioni, pianificazione, monitoraggio, valutazione di sé, incentivi. gerarchia, impegno, adattamento, pianificazione, monitoraggio, valutazione, subgoaling. gerarchia, impegno, valutazione ostacoli, pianificazione, monitoraggio, valutazione, subgoaling. impegno, valutazione ostacoli, previsione, monitoraggio, valutazione rischi, subgoaling.

06. Rispetto agli obiettivi, è vero che: obiettivi di risultato è di performance possono essere individuati entrambi, preferibilmente a lungo termine. obiettivi di risultato è di performance possono essere individuati entrambi indifferentemente a breve e lungo termine. è preferibile individuare obiettivi di risultato nel breve termine è obiettivi di performance a lungo termine. è preferibile individuare obiettivi di performance nel breve termine è obiettivi di risultato a lungo termine.

07. L’acronimo SMART per la corretta formulazione degli obiettivi significa: specific, multiple, action-oriented, realistic, timely. specific, misurable, action-oriented, right, tought. simple, misurable, active, realistic, timely. specific, misurable, action-oriented, realistic, timely.

01. La motivazione all’apprendimento si caratterizza per: stupore, percezione del valore, consapevolezza di comprensione, sfida. stupore, percezione del valore, consapevolezza di comprensione, perseveranza. stupore, percezione della bellezza, consapevolezza di comprensione, sfida. stupore, percezione della bellezza, consapevolezza di sé, sfida.

02. La capacità empatica comporta il saper: cogliere la prospettiva e le emozioni dell'altro; comunicare che si comprende ciò che l'altro prova. cogliere la prospettiva e le emozioni dell'altro; comprendere ciò che l'altro prova. cogliere la prospettiva dell'altro; comunicare supporto per ciò che l'altro prova. cogliere le emozioni dell'altro; condividere ciò che l'altro prova.

03. L'interesse individuale è: la propensione comune durevole ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. la propensione personale durevole ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. propensione comune contingente ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. propensione personale contingente ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità.

04. Gli indicatori non verbali dell’entusiasmo sono: voce, gesti, cinesica, espressioni. voce, sguardo, gesti, postura, espressioni. voce, sguardo, gesti, espressioni. voce, sguardo, gesti, cinesica, espressioni.

05. Il modello “aspettativa x valore”: è influenzata da aspettative e obiettivi dell'ambiente. la motivazione è data dal rapporto tra aspettativa di fattibilità e valore attribuito. tutte le opzioni proposte. esprime un rapporto moltiplicativo.

06. la passione armoniosa e quella ossessiva si differenziano in base a: il vissuto emotivo e la percezione di controllo. il vissuto emotivo e la percezione di competenza. il vissuto emotivo e la percezione di entusiasmo. il vissuto soggettivo e la percezione di controllo.

01. Un sostegno è efficace se è: specifico, credibile, sincero, spronante, contingente, centrato sulla prestazione. specifico, credibile, spronante, non controllante, contingente, centrato sulla prestazione. specifico, sincero, spronante, non controllante, contingente, centrato sulla persona. specifico, credibile, non controllante, contingente, centrato sulla persona.

02. La comunicazione orientativa: punta a sostenere l’autonomia del bambino. tutte le opzioni di risposta. indica le strategie o l’interpretazione della situazione,. punta a sostenere senso di competenza del bambino.

03. Il self talk aiuta a: attribuire un senso agli avvenimenti. orientare le azioni. tutte le opzioni proposte. gestire le emozioni.

04. Il self talk: tutte le opzioni proposte. è un dialogo personale interno. è sempre consapevole. è saltuario.

05. Rispetto al Self-Talk, è vero che: i pensieri negativi e le false formulazioni positive si contrastano con alternative, non negandoli. tutte le opzioni proposte. bisogna preferire formulazioni in forma positiva. è una delle principali strategie di auto-motivazione.

06. Tra le formulazioni disfunzionali del self talk ci sono: le false formulazioni positive. le formulazioni negative. i pensieri "devo". tutte le opzioni proposte.

01. L'apprendimento è influenzato da meccanismi sociali: il conforto affettivo e l’imitazione. la collaborazione e l’imitazione. il conforto affettivo, la relazionalità e la collaborazione. il conforto affettivo, la relazionalità e l’imitazione.

02. Per un apprendimento ottimale, gli obiettivi sociali e gli obiettivi di apprendimento devono essere congruenti tra loro. vero, e si deve promuovere la collaborazione. vero, e si devono promuovere l’orientamento alla padronanza e la collaborazione. falso, obiettivi sociali e obiettivi di apprendimento sono spesso contrapposti. vero, ma gli obiettivi sociali sono subordinati a quelli di apprendimento.

03. La tecninca del brainstorming prevede : la produzione di idee diverse, numerose e bizzarre. la separazione della fase ideativa da quella valutatativa. la possibilità per chiunque di rielaborare le idee avanzate. tutte le alternative proposte.

04. Secondo il modello di Wentzel (2000), gli obiettivi sociali dell'apprendimento devono essere considerati in funzione dell’orientamento e dello scopo. No, devono essere considerati in funzione dell’orientamento e della piacevolezza. No, devono essere considerati in funzione delle abilità e dello scopo. Sì, l’orientamento può essere a sé o agli altri, lo scopo può essere di appartenenza o di valutazione. Sì, l’orientamento può essere di appartenenza o di valutazione, lo scopo può essere a sé o agli altri.

05. Il brainstorming può essere realizzato: anche mediante computer in forma sincrona e asincrona. esclusivamente in presenza. anche mediante computer in forma sincrona. anche mediante computer in forma asincrona.

06. Il Think-Pair-Share: viene realizzato a coppie. prevede un graduale passaggio alla co-costruzione del sapere. viene condiviso con il gruppo in tutti i suoi passaggi. alterna lavoro a coppie e in grande gruppo.

07. L’apprendimento mediato socialmente si realizza attraverso: a) modeling, b) scaffolding, c) perspective taking, d) pensiero narrativo, e) peer tutoring, f) group investigation, g) teambuilding, h) Jigsaw, i) ThinkPair-Share l) brainstorming. f, g, h, i. tutte le alternative citate. d, i, l. a, c, e, h, i,.

08. I quattro stadi dell’imitazione sono: attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; ritenzione: riproduzione motoria; motivazione alla ripetizione. attenzione e discriminazione dei modelli; ritenzione: riproduzione motoria; motivazione alla ripetizione. attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; ritenzione: riproduzione motoria; generalizzazione. attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; osservazione: riproduzione motoria; motivazione alla ripetizione.

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