Psyco Apprendimento lez 42-
|
|
Título del Test:![]() Psyco Apprendimento lez 42- Descripción: Cantoia/Sansoni Novembre 2025 |



| Comentarios |
|---|
NO HAY REGISTROS |
|
01. Non è una tipologia di interdipendenza positiva: dei ruoli. delle risorse. di identità. dei risultati. 02. Le fasi della gestione dell'apprendimento cooperativo per il formatore sono: progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il singolo e il processo. progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo. progettare l'attività, consolidare le precompetenze, valutare il gruppo e il singolo. progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo e il singolo. 03. Nella costituzione dei gruppi cooperativi, occorre considerare: durata del gruppo e tipologia di costruzione. tipologia di costruzione e età dei soggetti. durata e ampiezza del gruppo, tipologia di costruzione. tipologia di costruzione e ambito disciplinare di riferimento. 04. I principi dell'apprendimento cooperativo sono: competenze sociali e valutazione di gruppo. interdipendenza positiva e interazione costruttiva. responsabilità individuale. tutte le opzioni proposte. 05. Le competenze relazionali di base per l'apprendimento cooperativo sono: conoscersi e fidarsi, risolvere i conflitti, comunicare. vero. vero, includendo anche l'accettarsi e sostenersi. vero, ad eccezione della comunicazione. falso. 06. Non è una tipologia di interdipendenza: individualismo. interdipendenza positiva. nessuna delle opzioni proposte. interdipendenza negativa. 01. Nell'apprendimento cooperativo si valutano: il piano dei processi e delle relazioni. il piano dei contenuti e delle relazioni. il piano dei contenuti e dei processi. tutte le opzioni proposte. 02. Nell'apprendimento cooperativo la valutazione è responsabilità: ogni gruppo è valutato dagli altri. dei formandi. del docente/formatore. del docente/formatore e dei formandi. 03. Nella valutazione dell'apprendimento cooperativo si possono usare schede di rilevazione, checklist, osservazione informale. vero, ad eccezione dell'osservazione. vero, ad eccezione delle checklist. vero. falso. 01. Il contatto oculare: ha sempre valenza positiva. varia molto in base alla cultura di riferimento. è essenziale per la comunicazione. è ricercato in tutte le culture. 02. La voce è una sostanza fonica che comprende riflessi, caratterizzatori vocali, vocalizzazioni, caratteristiche extralinguistiche e paralinguistiche. non comprende le vocalizzazioni. non comprende i riflessi. vero. falso. 03. Fanno parte dei gesti: emblemi e pantomime. tutti le opzioni proposte. emblemi e imitazioni. pantomime e ripercussioni. 04. I gesti sono: un sistema di organizzazione del tempo nella comunicazione. un sistema di organizzazione dello spazio interpersonale nella comunicazione. azioni motorie coordinate e circoscritte che generano un significato. sono l’insieme delle azioni di contatto in un atto comunicativo. 05. Qualità paralinguistiche della voce, espressioni facciali, gesti, sguardo, prossimità, aptica e postura sono processi e fenomeni che costituiscono l'insieme della CNV. vero tranne lo sguardo. vero tranne la voce. falso. vero. 06. La zona personale prevede distanze di: 0-0,5 m. 0,5-1 m. > 4 m. 1-4 m. 07. La zona pubblica prevede distanze di: > 4 m. 0-0,5 m. 1-4 m. 0,5-1 m. 08. La zona sociale prevede distanze di: > 4 m. 0,5-1 m. 0-0,5 m. 1-4 m. 09. La zona intima prevede distanze di: 0,5-1 m. > 4 m. 1-4 m. 0-0,5 m. 10. Il sorriso indica disponibilità a cooperare ed è un promotore dell’affinità relazionale con funzione. emotiva e sociale. sociale. cognitiva. emotiva. 11. Il contesto è l’insieme delle condizioni, delle opportunità, delle restrizioni e dei vincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali che genera un messaggio di senso. genera un messaggio di senso insieme al testo. falso. vero. genera un messaggio di senso insieme all'intenzione. 12. il silenzio: è una comunicazione strategica chiara. le regole del silenzio sono trasversali alle diverse culture. è una comunicazione strategica ambigua. è assenza di comunicazione. 13. Non è vero che il contesto: implica sviluppo. è costituito dalla persona che agisce nel e in relazione con un determinato ambiente. dipende dalle persone e dalla loro memoria. è individuale. 14. Intenzione significa: autonomia e volontarietà. tutte le opzioni proposte. direzionalità e volontarietà. direzionalità e soggettività. 15. L'intenzione-in-azione è: lo scopo iniziale di un'azione. il monitoraggio dell'azione nel suo corso. la progettazione di un’azione. la capacità di intervenire in modo intenzionale nell’imprevisto. 16. L''intenzione antecedente è: la capacità di intervenire in modo intenzionale nell’imprevisto. lo scopo iniziale di un'azione. la progettazione di un’azione. la previsione degli esiti di un'azione. 17. Il principio di cooperazione stabilisce che coloro che conversano cercano di fare in modo che: Non sorgano conflitti. Si riesca a comunicare. Non si perda tempo. gli interlocutori siano soddisfatti. 18. Tommaso è stato dichiarato colpevole di omicidio. Di conseguenza viene incarcerato per i prossimi dieci anni. Secondo Austin, si tratta di un atto: perlocutorio. illocutorio. comunicativo. locutorio. 19. In base alla massima della qualità, il parlante deve: evitare di essere ambiguo, oscuro o prolisso. fornire un contributo vero, dicendo solo cose comprovate. fornire contributi pertinenti, intervenire quando necessario. tutte le opzioni proposte. 20. Il contesto implicito è dato da. il mondo di riferimenti del parlante. parole, gesti, espressioni ed elementi della CNV. tutte le opzioni proposte. il mondo di riferimenti che il parlante condivide con l'interlocutore. 21. Le funzioni base della comunicazione sono: funzione dichiarativa, linguistica, espressiva. funzione proposizionale, relazionale, espressiva. funzione proposizionale, relazionale, emotiva. funzione proposizionale, culturale, linguistica. 22. Il processo di intenzionalizzazione consiste nel: interpretare un messaggio. condividere un obiettivo comunicativo. manifestare un’intenzione. comunicare un messaggio. 23. Secondo Grice, l’intenzionalità comunicativa consiste nel: voler accompagnare il processo di decodifica del destinatario. voler rendere consapevole il destinatario di qualcosa. voler aumentare le informazioni possedute dal destinatario. voler entrare in relazione con l'interlocutore. 24. Le strategie comunicative: sono generalizzabili. implicano un processo di calibrazione affettiva e cognitiva del messaggio. sono stabili. tutte le opzioni proposte. 25. In assenza di intenzionalità reciproca non si ha: comunicazione. relazione. contenuto. informazione. 26. I parametri delle caratteristiche paralinguistiche sono: tono, durata, ritmo. Tono, intensità, tempo. Tono, durata, accento. Altezza, intensità, ritmo. 27. Lo sguardo dura in media: 1,5 secondi. 2.5 secondi. 3 secondi. 5 secondi. 28. Mara ha l’intenzione comunicativa di manifestare la sua rabbia al proprio capo per la paga molto bassa. Secondo Austin vuole compiere: un atto illocutorio. un atto fatico. un atto locutorio. un atto perlocutorio. 01. Si parla di “uso conversazionale” di un termine quando: il bambino comprende il significato di un termine, ma non distingue ancora il contesto nel quale viene utilizzato. il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine pur non comprendendone il significato. il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine e ne comprende il significato. il bambino ha acquisito l’uso di un termine in tutti i contesti conversazionali. 02. La comunicazione funzionale è: a) accettante; b) stimolante; c) fondata su motivazioni estrinseche; d) incoraggiante; e) non incerta o imprevista; f) non differenziata. d, e, f. a, b, d. a, b, c, d, e, f. b, c, e. 03. Le implicature sono: a) inferenze che aiutano a determinare il significato di un enunciato; b) distinte in convenzionali e conversazionali; c) scalari se contravvengono il principio di qualità. A, c. A, b. A, b, c. b, c. |





