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QUIZ Chimica e fisica degli incendi

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Título del Test:
QUIZ Chimica e fisica degli incendi

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AAVVF 96°

Fecha de Creación: 2023/08/10

Categoría: Otros

Número Preguntas: 179

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le sostanze liquide hanno: volume proprio e forma propria. volume proprio ma non hanno una forma propria. non hanno volume proprio e non hanno forma propria.

le sostanze aeriformi hanno: volume proprio ma non hanno una forma propria. volume proprio e forma propria. non hanno volume proprio e non hanno forma propria.

le sostanze solide hanno: volume proprio e forma propria. volume proprio ma non hanno una forma propria. non hanno volume proprio e non hanno forma propria.

la fusione è il passaggio di stato : da aeriforme a solido. da solido a liquido. da liquido a aeriforme.

la sublimazione è il passaggio di stato : da solido a liquido. da aeriforme a solido. da solido a aeriforme.

la liquefazione è il passaggio di stato : da aeriforme a solido. da solido a liquido. da aeriforme a liquido.

l'evaporazione è il passaggio di stato : da liquido a aeriforme. da aeriforme a solido. da aeriforme a solido.

il brinamento è il passaggio di stato : da aeriforme a solido. da liquido a aeriforme. da solido a aeriforme.

la solidificazione è il passaggio di stato : da liquido a solido. da aeriforme a solido. da aeriforme a solido.

i passaggi di stato sono fenomeni: fisici. chimici. nucleari.

il passaggio di stato da solido a liquido si ottiene: fornendo calore a pressione costante. sottraendo calore a pressione costante. nessuna delle precedenti.

quali particelle di liquido sono coinvolte nell'evaporazione. solo le particelle della superfice superiore a contatto con l'atmosfera. tutte le particelle componenti il liquido. solo le particelle a contatto con le superfici laterali del contenitore.

la velocità di evaporazione: dipende dalla pressione, dalla temperatura e dalla superficie del liquido. è costante per ogni liquido. non dipende dalla pressione e dalla temperatura.

la tensione di vapore è: la pressione di equilibrio, che si stabilisce tra fase liquida e vapore, in un recipiente chiuso a temperatura costante. la temperatura di equilibrio, che si stabilisce tra fase liquida e vapore, in un recipiente chiuso a pressione costante. la concentrazione di equilibrio, che si stabilisce tra fase liquida e vapore, in un recipiente chiuso a temperatura costante.

la tensione di vapore è: caratteristica di ogni sostanza e dipende da temperatura e pressione. costante per ogni sostanza. varia tra sostanze diverse ma è costante al variare della temperatura o della pressione.

la temperature di ebollizione. è la temperatura alla quale la tensione di vapore del liquido eguaglia la pressione atmosferica. è la temperatura alla quale la tensione di vapore del liquido è uguale a 0,1 atm. coincide con la temperatura di evaporazione.

la temperature di ebollizione. diminuisce al diminuire della pressione. è costante al variare della pressione esterna. diminuisce all'aumentare della pressione.

la condensazione di un aeriforme si ottiene. sottraendo calore sino a portare la temperatura della sostanza alla temperatura di ebollizione. sottraendo calore sino a portare la temperatura della sostanza alla temperatura di solidificazione. sottraendo calore sino a portare la temperatura di qualsiasi sostanza a 100° centigradi.

la condensazione di un aeriforme si ottiene. a temperatura costante aumentando la pressione esterna. a temperatura costante diminuendo la pressione esterna. nessuna delle precedenti essendo la condensazione indipendente da temperatura e pressione.

la densità di un corpo è il rapporto. tra massa e volume. tra pressione e temperatura. tra volume e temperatura.

il peso specifico relativo all'acqua. è il rapporto, calcolato a 20°, tra la densità di una sostanza allo stato liquido (o solido) e la densità dell'acqua. è il rapporto, calcolato a 20°, tra la tensione di vapore di una sostanza allo stato liquido (o solido) e la tensione di vapore dell'acqua. è il rapporto, calcolato a 20°, tra la densità di una sostanza allo stato aeriforme e la densità dell'acqua.

la densità relativa all'aria. è il rapporto, calcolato a 20°, tra la densità di una sostanza allo stato aeriforme e la densità dell'aria. è il rapporto, calcolato a 20° e 1 atm, tra la densità di una sostanza allo stato liquido (o solido) e la densità dell'aria. è il rapporto, calcolato a 20°, tra la tensione di vapore di una sostanza allo stato liquido (o solido) e la tensione di vapore dell'acqua.

l'atomo è formato da. neutroni, protoni ed elettroni. Neutrini, protoni e neutroni. neutroni e protoni.

i neutroni hanno carica elettrica. neutra. positiva. negativa.

i protoni hanno carica elettrica. positiva. negativa. neutra.

gli elettroni hanno carica elettrica. negativa. positiva. neutra.

nel nucleo dell'atomo sono presenti. protoni e neutroni. protoni ed elettroni. protoni, elettroni e neutroni.

il numero atomico rappresenta: il numero di protoni presenti nell'atomo. la somma del numero di protoni e neutroni presenti nell'atomo. la somma del numero di protoni, neutroni ed elettroni presenti nell'atomo.

il peso atomico (o numero di massa) rappresenta. la somma del numero di protoni e neutroni presenti nell'atomo. il numero di protoni presenti nell'atomo. la somma del numero di protoni, neutroni ed elettroni presenti nell'atomo.

lo ione negativo è. un atomo che ha acquistato un elettrone. un atomo che ha perso un elettrone. un atomo che ha perso un neutrone.

la combustione è una reazione chimica. con produzione di calore. con assorbimento di calore dall'ambiente. sostanzialmente senza scambio di energia con l'esterno.

un catalizzatore è. un elemento che rallenta le reazioni chimiche. un elemento che fa avvenire le reazioni chimiche più velocemente. un elemento che non influenza le reazioni chimiche ma solo le trasformazioni fisiche.

un inibitore è. un elemento che non influenza le reazioni chimiche ma solo le trasformazioni fisiche. un elemento che rallenta le reazioni chimiche. un elemento che fa avvenire le reazioni chimiche più velocemente.

un incendio in classe C è un incendio in cui sono coinvolti materiali allo stato. solido. liquido. gassoso.

un incendio in classe A è un incendio in cui sono coinvolti materiali allo stato. solido. liquido. gassoso.

un incendio in classe D è un incendio in cui sono coinvolti materiali. metallici. allo stato liquido. oli vegetali.

un incendio in classe F è un incendio in cui sono coinvolti materiali. oli vegetali. allo stato liquido. metalli.

la combustione di un materiale solido avviene più facilmente sé esso. è di grande pezzatura. ha un alto contenuto di umidità. ha un alto grado di porosità.

la temperatura alla quale un liquido infiammabile sviluppa una quantità sufficiente di vapori che, ove opportunamente innescati, possono dare vita ad una combustione si dice: temperatura di autoaccensione. temperatura di infiammabilità. temperatura di ebollizione.

come possono essere stoccati o trasportati i gas. compressi, solidificati, sciolti, refrigerati. compressi, raffreddati, espansi, disciolti. compressi, liquefatti, refrigerati, disciolti.

un gas si definisce pesante se la sua densità relativa all'aria. maggiore di 0,5. maggiore di 1. maggiore di 0,8.

un gas si definisce leggero se la sua densità relativa all'aria. minore di 0,8. minore di 1. minore di 1,5.

la pressione a cui vengono compressi i gas (non liquefatti, ne disciolti) per lo stoccaggio all'interno delle bombole è normalmente pari a. 80/100 bar. 250/300 bar. 150/200 bar.

un gas con una temperatura critica inferiore alla temperatura ambiente (20 °) può essere liquefatto per essere trasportato in bombola?. si ma solo se è compresso ad una pressione superiore alla pressione atmosferica. no mai. si sempre.

il rapporto di espansione di un gas liquefatto è. il rapporto tra il volume occupato da una determinata massa di gas allo stato aeriforme e il volume occupato dalla stessa quantità di gas allo stato liquido. il rapporto tra il volume occupato da una determinata massa di gas allo stato liquido e il volume occupato dalla stessa quantità di gas allo stato aeriforme. il rapporto tra il volume occupato da un adeterminata quantità di gas a 0° e il volume occupato dalla stessa quantità di gas a 100°.

Il limite inferiore di infiammabilità è. la minima concentrazione di combustibile che consente alla miscela (combustibile/comburente) di generare una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela. la minima concentrazione di comburente (aria) che consente alla miscela (combustibile/comburente) di generare una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela. la temperatura minima alla quale la miscela (combustibile/comburene) è capace di generare una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela.

quando una reazione di combustione si propaga nella miscela infiammabile con una velocità inferiore a quella del suono, l'esplosione è detta. deflagrazione. detonazione. dirompente.

quando una reazione di combustione si propaga nella miscela infiammabile con una velocità superiore a quella del suono, l'esplosione è detta. detonazione. deflagrazione. dirompente.

il campo di esplosività. è interno al campo di infiammabilità. coincide con il campo di infiammabilità. è piu ampio del campo di infiammabilità.

Il limite inferiore di esplosività è. la minima concentrazione di combustibile che consente alla miscela (combustibile/comburente) di reagire dando luogo ad una esplosione. la minima concentrazione di comburente (aria) che consente alla miscela (combustibile/comburente) di reagire dando luogo ad una esplosione. la temperatura minima alla quale la miscela (combustibile/comburente) è capace di generare una combustione in grado di generare una esplosione.

i liquidi combustibili di categoria A hanno temperatura di infiammabilità. inferiore a 21°. inferiore a 0°. inferiore a 15°.

i liquidi combustibili di categoria C hanno temperatura di infiammabilità. superiore a 65°. superiorea 100°. superiore a 125°.

i liquidi combustibili di categoria B hanno temperatura di infiammabilità compresa tra. 21° e 65°. 15° e 50°. 21° e 125°.

la temperatura alla quale una sostanza combustibile (solida, liquida o gassosa) inizia a bruciare spontaneamente senza necessità di innesco è detta. temperatura di ebollizione. temperatura di infiammabilità. temperatura di accensione.

la temperatura massima che può essere raggiunta durante una combustione di una determinata sostanza è detta. temperatura teorica di innesco. temperatura teorica di combustione. temperatura di incendio.

il potere calorifico. è una caratteristica di ogni singola temperatura esterna. varia da sostanza a sostanza in funzione anche della pressione e temperatura esterna. è costante per tutte le sostanze combustibili.

il potere calorifico superiore è. maggiore o uguale al potere calorifico inferiore. sempre maggiore del potere calorifico inferiore. uguale al potere calorifico inferiore.

quando il potere calorifico superiore coincide con il potere calorifico inferiore ?. quando nei prodotti di combustione non è presente vapore acqueo. quando nei prodotti di combustione non è presente anidride carbonica. quando nei prodotti di combustione è presente vapore acqueo.

il potere calorifico si misura in. MJ/Kg. Kg/m3. MJ.

Il carico di incendio si calcola moltiplicando. potere calorifico (MJ/Kg) x quantità di sostanza presente(Kg). potere calorifico (MJ/Kg) x concentrazione di sostanza presente (Kg/m3). potere calorifico (Mj/Kg) x tempo di incendio (sec).

l'aria teorica di combustione è. la quantità di aria necessaria per raggiungere la combustione completa di una determinata quantità di materiale. la quantità di aria necessaria per innescare la combustione. la quantità di aria necessaria per raggiungere la temperatura di accensione.

la caratteristica delle sostanze esplosive è che contengono nella molecola componente. sia il combustibile (carbonio o idrogeno) sia il comburente (ossigeno). esclusivamente il comburente con percentuali superiori al 50 %. esclusivamente il combustibile con percentuali superiori al 50%.

le caratteristiche principali di un esplosivo sono. sensibilità e potenza esplosiva. sensibilità e stabilità. potenza esplosiva e stabilità.

in base alla velocità di reazione gli esplosivi si distinguono in. detonanti e propellenti. propellenti e deflagranti. deflagranti e detonanti.

in base alla natura chimica gli esplosivi si possono distinguere in. composti e miscele chimiche. miscugli e miscele esplosive. composti chimici, miscugli esplosivi e miscele esplosive.

i prodotti della combustione si distinguono in. gas di combustione e ceneri. gas di combustione , calore, fumi, fiamme e calore. calore, fumi, fiamme.

quali dei seguenti fattori non influisce sulla severità degli incendi. carico di incendio. ventilazione. altitudine.

quali dei seguenti fattori non influisce sulla severità degli incendi. esposizione al sole degli ambienti. ventilazione degli ambienti. geometria del compartimento.

la prima fase di sviluppo di un incendio viene detta. fase di ignizione. fase di propagazione. fase di incendio generalizzato.

in quale fase dell'incendio è particolarmente efficace l'intervento di estinzione. fase di propagazione. fase di ignizione. fase di incendio generalizzato.

la fase di ignizione è caratterizzata da. alta presenza di comburente nell'ambiente. alte temperature generalizzate in tutto l'ambiente. alte quantità di calore prodotto.

la fase di propagazione è caratterizzata da. temperature in rapido aumento. basse temperature. temperature alte ma stabili.

la propagazione degli incendi è legata ai seguenti fenomeni di trasporto del calore. convezione, irraggiamento e conduzione. ventilazione e conduzione. irradiazione, ventilazione e convezione.

il fenomeno della convezione è causato. dal contatto con corpi caldi. dalle radiazioni elettromagnetiche emesse dai materiali coinvolti nella combustione. dal movimento negli ambiente dei fumi caldi prodotti dall'incendio.

il fenomeno dell'irragiamento è causato. dalle radiazioni elettromagnetiche emesse dai materiali coinvolti nella combustione. dal movimento negli ambiente dei fumi caldi prodotti dall'incendio. dal contatto tra corpi caldi e corpi freddi.

in che percentuale è presente ossigeno nell'aria. 0.21. 0.15. 0.18.

la riduzione del tenore di ossigeno nell'aria comporta. anossia. intossicazione. avvelenamento.

l'ossido di carbonio si sviluppa in grandi quantità. in luoghi chiusi con scarsa ventilazione. in luoghi aperti. in luoghi chiusi con efficace ventilazione.

l'anidride carbonica è un gas. tossico. asfissiante. velenoso.

l'ossido di cabonio è un gas. tossico. asfissiante. corrosivo.

Una sostanza inizia a solidificare quando: la temperatura delle sostanza scende sino ad un valore che coincide generalmente con la temperatura di fusione. la temperatura, indipendentemente dalla sostanza, raggiunge 0°C. la temperatura raggiunge il punto di ebollizione.

La sublimazione è: il passaggio da solido ad aeriforme. il passaggio da solido a liquido. il passaggio da aeriforme a solido.

Per brinamento si intende: il passaggio da aeriforme a solido. il passaggio da solido a liquido. il passaggio da solido ad aeriforme.

L'evaporazione è: il passaggio dallo stato solido a quello liquido. il passaggio diretto dallo stato solido a quello aeriforme. il passaggio dallo stato liquido a quello aeriforme.

L'evaporazione è un fenomeno che riguarda: solo il volume del liquido ma non la sua superficie. solo la superficie del liquido. il volume del liquido e la sua superficie.

Un liquido per evaporare: cede calore. assorbe calore. non assorbe e non cede calore.

La temperatura di ebollizione è: la temperatura alla quale la tensione di vapore del liquido eguaglia la pressione atmosferica (1atm). la temperatura alla quale la tensione di vapore del liquido è inferiore alla pressione atmosferica (1atm). la temperatura alla quale la tensione di vapore del liquido è superiore alla pressione atmosferica (1atm).

Il passaggio di stato denominato liquefazione può avvenire: sottraendo calore e/o aumentando la pressione. diminuendo il valore della pressione. aumentando la temperatura e diminuendo la pressione.

La temperatura critica rappresenta: la temperatura oltre la quale è impossibile liquefare un gas o un vapore per sola compressione. la temperatura oltre la quale la miscela reagisce chimicamente. la temperatura al disotto della quale è impossibile liquefare un gas o un vapore per sola compressione.

Un gas può essere liquefatto per sola compressione: sempre. quando la sua temperatura è superiore a quella critica. quando la sua temperatura è inferiore a quella critica.

Un gas caratterizzato da una temperatura critica di - 40°C: non può essere liquefatto per sola compressione a temperatura ambiente. può essere liquefatto per sola compressione a temperatura ambiente. raffreddandolo sino alla temperatura di -40°C diventa liquido senza doverlo comprimere.

Raffreddando un gas sino alla temperatura di ebollizione della sostanza si ottiene: la liquefazione del gas. la solidificazione del gas. la fusione del gas.

La densità o massa volumica di un corpo è definita come: il rapporto tra la massa del corpo ed il volume del medesimo corpo e si misura è kg/m3. il prodotto tra la massa del corpo ed il volume del medesimo corpo e si misura in kgm3. nessuna delle precedenti.

Un liquido avente peso specifico relativo all’acqua minore di 1, posto in un contenitore contenente acqua: non si nota alcun fenomeno. tende ad affondare. tende a galleggiare.

Un liquido è caratterizzato da un peso specifico di 3000 kg/m3. Gettato in acqua tenderà: ad affondare. a galleggiare. nessuna delle precedenti.

Il GPL allo stato liquido è caratterizzato da un peso specifico relativo all'acqua di circa 0.51. Questo sta ad indicare che: il GPL ha un peso specifico di circa 0.51 kg/m3. il GPL allo stato liquido pesa più dell'acqua. il GPL allo stato liquido pesa meno dell'acqua.

Un gas, con densità relativa all’aria maggiore di 1, se disperso in un ambiente tenderà a: stratificare in basso. stratificare in alto. mescolarsi in maniera omogenea con l'aria.

Un gas, con densità relativa all’aria minore di 1, se disperso in un ambiente tenderà a: salire in alto. stratificare in basso. mescolarsi in maniera omogenea in aria.

I vapori di benzina dispersi in aria: stratificano a terra perché la loro densità relativa all’aria è maggiore di 1. stratificano a terra perché la loro densità relativa all’aria è minore di 1. tendono a salire in alto perché la loro densità relativa all’aria è minore di 1.

Il gas metano disperso in aria: tende a salire in alto perché la sua densità relativa all’aria è minore di 1. stratifica a terra perché la sua densità relativa all’aria è minore di 1. stratifica a terra perché la sua densità relativa all’aria è maggiore di 1;.

Per molecola si intende: La più piccola parte di una sostanza che possiede le stesse proprietà di quella sostanza. Una particella composta da varie sostanze. La più grande parte di una sostanza che possiede le stesse proprietà di quella sostanza.

La molecola di metano CH4 è composta da: quattro molecole ognuna costituita da un atomo di carbonio e un atomo di idrogeno. un atomo di carbonio legato e uno di idrogeno. un atomo di carbonio e quattro atomi di idrogeno.

L'atomo è composto da: protoni. elettroni. neutroni, protoni ed elettroni.

Gli elettroni hanno carica elettrica: Positiva o negativa a seconda della sostanza. Positiva. Negativa.

I protoni presenti nell’atomo sono: particelle dotate di carica elettrica negativa. particelle dotate di carica elettrica positiva che risulta uguale e opposta a quella dell’elettrone. particelle prive di carica elettrica.

L'atomo con carica netta diversa da zero è chiamato: Ione. Protone. Neutrone.

Una atomo di carbonio, che ha 6 protoni 6 neutroni e 6 elettroni, ha un peso atomico di: 12. 6. 18.

La propagazione della combustione richiede: la presenza di un combustibile e un comburente. la contemporanea presenza delle precedenti. una adeguata temperatura.

La combustione è: Una reazione chimica nella quale un combustibile reagisce con un comburente liberando energia in genere sotto forma di calore. Una reazione chimica nella quale un combustibile reagisce con un comburente assorbendo energia. Una reazione chimica nella quale un combustibile reagisce con un comburente senza emissione di calore.

In una reazione chimica di combustione: prodotti è pari al calore assorbito. i reagenti hanno più energia dei prodotti di reazione e la differenza di energia tra reagenti e prodotti è pari al calore emesso. i reagenti hanno la stessa energia dei prodotti di reazione.

I comburenti sono: Tutti i gas combustibili. L'ossigeno e tutte quelle sostanze che cedono facilmente l'ossigeno contenuto nella loro molecola. Ossigeno, Idrogeno e Acetilene.

La maggior parte delle combustioni avviene: In fase gassosa. In fase solida. In fase liquida.

L'estinzione di un incendio può avvenire: per soffocamento, per raffreddamento, per esaurimento del combustibile. per raffreddamento o soffocamento. soltanto per esaurimento del combustibile.

Un incendio di alluminio è: un incendio di classe "A". un incendio di classe "D". un incendio di classe "C".

La combustione delle sostanze solide è influenzata: soltanto dalla pezzatura. soltanto dal contenuto di umidità. dalla pezzatura, contenuto di umidità e dal grado di porosità.

Un combustibile solido brucia: tanto più facilmente quanto più piccola è la sua pezzatura. tanto più facilmente quanto più grande è la sua pezzatura. allo stesso modo indipendentemente dalla pezzatura.

La temperatura di infiammabilità è un parametro riferito alle sostanze: Liquide. Solide. Gassose.

Le modalità di conservazione dei gas sono: compresso, liquefatto, disciolto e refrigerato. liquefatto. compresso, liquefatto e solido.

Il GPL è un gas che comunemente viene conservato: compresso. liquefatto. disciolto.

Il metano è un gas che comunemente viene conservato: compresso. liquefatto. disciolto.

Il metano è un gas che può essere liquefatto: raffrendandolo sino ad una temperatura pari alla sua temperatura di ebollizione. per sola compressione. non è possibile liquefarlo.

Il GPL si definisce un gas: leggero. pesante. Nessuna delle precedenti risposte.

Il metano è un gas: più leggero dell'aria. più pesante dell'aria. che ha lo stesso peso dell'aria.

In un contenitore sono conservati allo stato liquido 10 metri cubi di gas. A seguito di rottura accidentale del recipiente, tutto il gas viene disperso nell'aria occupando un volume di 1000 metri cubi. Quanto vale il rapporto di espansione del gas?: 100. 1000. 10.

Il rapporto di espansione di un gas liquefatto è definito come: il rapporto tra il volume occupato da una data massa di gas allo stato liquido e il volume occupato dalla stessa quantità di gas allo stato aeriforme. il rapporto tra il peso del gas allo stato aeriforme e il peso dalla stessa quantità di gas allo stato. il rapporto tra il volume occupato da una data massa di gas allo stato aeriforme e il volume occupato dalla stessa quantità di gas allo stato liquido.

Il valore del rapporto di espansione dei gas può variare da: 7 a 800. 1 a 6. 900 a1700.

Un litro di GPL allo stato liquido passando allo stato gassoso occupa un un volume di: circa 273 litri. circa 60 litri. circa 800 litri.

Una cisterna trasporta 10 metri cubi di GPL. Quanti metri cubi di gas risulterebbero dispersi in aria. circa 273 metri cubi. circa 2730 metri cubi. circa 273 metri cubi.

La temperatura di infiammabilità è: la più bassa temperatura alla quale un combustibile liquido, a pressione atmosferica, emette vapori sufficienti a formare con l'aria una miscela che, se innescata, brucia spontaneamente. la più alta temperatura alla quale un combustibile liquido, a pressione atmosferica, emette vapori sufficienti a formare con l'aria una miscela che, se innescata, brucia spontaneamente. la più bassa temperatura alla quale un combustibile gassoso, a pressione atmosferica, emette vapori sufficienti a formare con l'aria una miscela che, se innescata, brucia spontaneamente.

Un liquido combustibile caratterizzato da una temperatura di infiammabilità di 15°C è un liquido combustibile di: categoria "A". categoria "C". categoria "B".

Tre liquidi combustibili sono caratterizati dalle seguenti temperature di infiammabilità: A) -3°C, B) 62°C, C) 40°C. Quale, tra questi, a temperatura ambiente (20°C), emette vapori in quantità sufficiente che se innescati bruciano?. liquido combustibile A). liquido combustibile C). liquido combustibile B).

Il limite inferiore di infiammabilità;. rappresenta la minima concentrazione di combustibile nella miscela aria-combustibile a pressione e temperatura standard, che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela. rappresenta la massima concentrazione di combustibile nella miscela aria-combustibile a pressione e temperatura standard, che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela. rappresenta la minima concentrazione di combustibile nella miscela aria-combustibile a pressione e temperatura standard, che consente a quest'ultima, senza presenza di innesco, di reagire dando luogo ad una ad una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela.

Il limite superiore di infiammabilità: rappresenta la minima concentrazione di combustibile nella miscela aria-combustibile a pressione e temperatura standard, che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela. rappresenta la massima concentrazione di combustibile nella miscela aria-combustibile a pressione e temperatura standard, che consente a quest'ultima, senza presenza di innesco, di reagire dando luogo ad una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela. rappresenta la massima concentrazione di combustibile nella miscela aria-combustibile a pressione e temperatura standard, che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una combustione in grado di propagarsi a tutta la miscela.

Si intende per campo di infiammabilità: L'intervallo di concentrazione tra il limite inferiore e il limite superiore di infiammabilità. L'intervallo di concentrazione tra il limite inferiore ed il punto di ignizione. Il limite di infiammabilità.

Il campo di infiammabilità di una certa sostanza è compreso tra 5% e 15%. Se in un ambiente chiuso e non ventilato di 100 metri cubi, vengono dispersi 7 metri cubi della medesima sostanza: l'ambiente è a rischio di incendio/esplosione perché la concentrazione è compresa nel campo di infiammabilità. l'ambiente è a rischio di incendio/esplosione perché la concentrazione è fuori dal campo di infiammabilità. non c'è da preoccuparsi.

Il campo di infiammabilità di un combustibile è influenzato: da pressione, temperatura e tenore di ossigeno nella miscela. soltanto dalla pressione e dalla temperatura. dal solo tenore di ossigeno nella miscela.

La temperatura di accensione: Rappresenta la minima temperatura alla quale una sostanza combustibile (solida, liquida o gassosa), inizia a bruciare spontaneamente in modo continuo senza necessità di innesco o di energia dall’esterno;. Rappresenta la temperatura massima alla quale un combustibile in presenza di aria brucia senza necessità di innesco. Rappresenta la temperatura minima alla quale un combustibile in presenza di aria brucia se innescata.

In un ambiente sono stoccati 100 kg di legno. Sapendo che l'aria teorica di combustione del legno è 5m3/kg, quanti metri cubi di aria sono teoricamente necessari per avere la combustione dell'intero quantitativo di legname?. 500 metri cubi. 100 metri cubi. 5 metri cubi.

Affinché avvenga un'esplosione è necessario: un combustibile, un comburente e un innesco. un combustibile e un innesco. un combustibile e un comburente.

Le sostanze che possono esplodere sono: entrambe le precedenti. le miscele infiammabili di gas o vapori e gli esplosivi. le polveri combustibili sospese in aria.

Il limite inferiore di esplosività: rappresenta la minima concentrazione di combustibile, in fase gas, presente nella miscela aria- combustibile che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una esplosione. rappresenta la massima concentrazione di combustibile, in fase gas, presente nella miscela aria-combustibile che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una esplosione. rappresenta la minima concentrazione di combustibile, in fase gas, presente nella miscela aria-combustibile che consente a quest'ultima, senza essere innescata, di reagire dando luogo ad una esplosione.

Il limite superiore di esplosività: rappresenta la minima concentrazione di combustibile, in fase gas, presente nella miscela aria-combustibile che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una esplosione. rappresenta la massima concentrazione di combustibile, in fase gas, presente nella miscela aria-combustibile che consente a quest'ultima, se innescata, di reagire dando luogo ad una esplosione. rappresenta la minima concentrazione di combustibile, in fase gas, presente nella miscela aria-combustibile che consente a quest'ultima, senza essere innescata, di reagire dando luogo ad una esplosione.

Si intende per campo di esplosività: L'intervallo di concentrazione tra il limite inferiore e il limite superiore di esplosività. L'intervallo di concentrazione tra il limite inferiore e il limite superiore di infiammabilità. Il limite di esplosività.

Una sostanza è da considerarsi esplosiva se: per riscaldamento, urto o sfregamento (azioni esterne) si decompone violentemente sviluppando volumi di gas notevolmente maggiori del suo volume iniziale con effetti termici, luminosi e meccanici. spontaneamente si decompone violentemente sviluppando volumi di gas notevolmente maggiori del. volumi di gas notevolmente maggiori del suo volume iniziale senza determinare effetti termici e meccanici.

Un esplosivo deflagrante: è anche detto propellente, in quanto la progressione lenta della reazione si traduce in un’azione prevalentemente di spinta. è estremamente sensibile. è utilizzato come esplosivo innescante.

Un esplosivo dirompente: per esplodere necessita generalmente di un esplosivo innescante. per esplodere non necessita di un esplosivo innescante. non produce effetti meccanici.

Il tritolo (trinitrotoluene): è un esplosivo deflagrante. è un esplosivo dirompente. è un esplosivo innescante.

Con il termine "DEFLAGRAZIONE" si intende: una reazione di combustione che si propaga alla miscela infiammabile non ancora bruciata con una velocità minore di quella del suono. una reazione di combustione che si propaga alla miscela infiammabile non ancora bruciata con una velocità superiore a quella del suono. una combustione lenta.

Con il termine "DETONAZIONE" si intende: una reazione di combustione che si propaga alla miscela infiammabile non ancora bruciata con una velocità superiore a quella del suono. una reazione di combustione che si propaga alla miscela infiammabile non ancora bruciata con una velocità minore di quella del suono. una combustione lenta.

I fumi che si sviluppano durante un incendio: sono formati da piccolissime particelle solide (aerosol), liquide (nebbie o vapori condensati) disperse nei gas prodotti durante la combustione. non contengono particelle liquide. sono formati unicamente da piccolissime particelle solide (aerosol).

I fumi: sono prodotti normalmente in quantità tali da impedire la visibilità ostacolando l’attività dei soccorritori e l’esodo delle persone. anche se dannosi per l'organismo umano non ostacolano la visibilità. hanno colore chiaro indice della presenza di grandi quantità di particelle solide.

Fiamme di colore bianco abbagliante indicano che la temperatura di combustione è: oltre 1000°C. circa 200°C. circa 400°C.

I gas di combustione sono quei prodotti della combustione: che rimangono allo stato gassoso anche quando raggiungono, raffreddandosi, la temperatura ambiente di riferimento (15°C). che passano allo stato liquido al termine dell'incendio. che bruciano sviluppando una notevole quantità di calore ma non sono dannosi per l'organismo.

L'incendio è: una combustione in atmosfera di ossigeno (quello contenuto nell’aria), che avviene in un luogo non predisposto ad accoglierla e che per tale motivo spesso sfugge al controllo dell’uomo. una reazione che assorbe calore. una combustione in atmosfera di ossigeno (quello contenuto nell’aria), che avviene in un luogo predisposto ad accoglierla.

La ventilazione naturale o artificiale di un ambiente dove possono accumularsi gas o vapori infiammabili: evita che in tale ambiente possano verificarsi concentrazioni al di sopra del limite inferiore di infiammabilità. è da evitare perché l'apporto di aria nell'ambiente favorisce, in caso di fughe accidentali di gas combustibile, la formazione di miscele esplosive. facilita l'insorgere di un incendio.

Per diminuire il pericolo d'incendio in un locale adibito allo stoccaggio di liquidi infiammabili si può: dotare il locale di aperture di ventilazione naturale. aumentare la temperatura del locale. aumentare la pressione dell'aria nel locale.

In un ambiente con presenza di gas o vapori pesanti le aperture di ventilazione devono essere disposte: sul tetto. a filo pavimento. a filo soffitto.

La portata d'aria necessaria per la combustione completa del combustibile: dipende dalla superficie delle aperture. non dipende dalla superficie delle aperture. dipende unicamente del tipo di combustibile.

Il flash over è: uno stadio irreversibile, in cui le fiamme da uno stato di incendio localizzato si propagano velocemente a tutto il volume del compartimento. il punto in cui, nel diagramma temperatura-tempo, la temperatura raggiunge il valore massimo. un fenomeno che si verifica nella prima fase in cui ha inizio l'incendio.

Il flash over è: l'istante di innesco dell'incendio. l'istante di propagazione generalizzata dell'incendio. l'istante di estinzione dell'incendio.

Nell’evoluzione dell’incendio si possono individuare le seguenti fasi caratteristiche: Fase di ignizione, Fase di propagazione, Incendio generalizzato, Estinzione e raffreddamento. Fase di ignizione, Estinzione e raffreddamento. Incendio generalizzato, Estinzione e raffreddamento.

La probabilità di intervenire con successo su un principio di incendio è molto alta: nella fase di ignizione in quanto le temperature sono ancora relativamente basse. durante l'incendio generalizzato. in corrispondenza del flash over.

Delle seguenti coppie di grandezze fisiche quella che compare nel diagramma che descrive l'andamento di un incendio è: temperatura - pressione. tempo - pressione. temperatura - tempo.

Il fosgene (COCl2) è un gas tossico che: si può sviluppare durante la combustione di materiali che contengono il cloro, come per esempio alcune materie plastiche. non è mai presente durante gli incendi. non reagisce con l'acqua.

I principali effetti dell'incendio sull'uomo sono: insufficienza di ossigeno, azione tossica dei fumi, riduzione della visibilità, azione termica, azione traumatica. azione termica. azione tossica nel caso in cui i gas siano presenti in percentuali elevate.

L'ossido di carbonio (CO) sviluppato negli incendi risulta pericoloso perché: tossico per l'essere umano. riduce la visibilità. ha uno spiccato odore tipico di mandorle amare.

Con il termine "anossia" si intende: un'atmosfera in cui l'ossigeno è presente per il 20.9%. la progressiva riduzione della forza fisica determinata dalla riduzione del tenore di ossigeno nell’aria respirata. l'eccessiva presenza di ossigeno nell'aria.

Una temperatura di circa 150°C è da ritenersi la massima sopportabile sulla pelle per brevissimo tempo. Tale valore: si abbassa se l'aria è umida. aumenta se l'aria è umida. rimane invariato indipendentemente dal tenore di umidità presente nell'aria.

L'anidride carbonica: si forma sempre in grandi quantità. non è un gas asfissiante. difficilmente si sviluppa durante gli incendi.

L'ossido di carbonio (CO): e’ sempre presente in grandi quantità quando si tratti di fuochi sviluppatisi in ambienti chiusi con scarsa ventilazione. non è un gas tossico. si genera indipendentemente dalla presenza di ventilazione nell'ambiente.

La produzione dei gas di combustione: dipende dal tipo di combustibile, dalla percentuale di ossigeno presente e dalla temperatura raggiunta nell’incendio. dipende unicamente dal tipo di combustibile e non è influenzata dalla percentuale di ossigeno. indipendentemente dal tipo di combustibile si sviluppano sempre le stesse tipologie di gas tossici.

La temperatura di ebollizione costituisce un indice della volatilità della sostanza. Tanto più alto è il suo valore : tanto minore è la tendenza di quest’ultima a passare allo stato aeriforme. tanto maggiore è la tendenza di quest’ultima a passare allo stato aeriforme. tanto minore è la tendenza di quest’ultima a rimanere nella fase liquida.

Un incendio di liquido infiammabile è: un incendio di classe B. un incendio di classe A. un incendio di classe F.

Una sostanza è caratterizzata da un potere calorifero superiore e uno inferiore quando: la molecola della sostanza contiene idrogeno (H). la molecola della sostanza non contiene idrogeno (H). nella molecola non c'è presenza di idrogeno ma è presente il carbonio C.

Le polveri di materiali combustibili: possono dar luogo ad una esplosione. non bruciano e non esplodono. bruciano ma non esplodono.

Le principali caratteristiche dell'ossido di carbonio (o monossido di carbonio) sono: inodore, incolore, tossico, infiammabile. incolore, inodore ma non è tossico. inodore, incolore e tossico.

La ventilazione naturale o artificiale di un ambiente dove possono accumularsi gas o vapori infiammabili: evita che in tale ambiente possano verificarsi concentrazioni al di sopra del limite inferiore di infiammabilità. è da evitare perché l'apporto di aria nell'ambiente favorisce, in caso di fughe accidentali di gas combustibile, la formazione di miscele esplosive. facilita l'insorgere di un incendio.

L'azione termica può determinare ustioni che sono classificate in: ustioni di terzo grado. ustioni di primo grado, ustioni di secondo grado, ustioni di terzo grado. ustioni di primo grado.

Le ustioni più gravi che richiedono una urgente ospedalizzazione sono: quelle di terzo grado. quelle di secondo grado. quelle di primo grado.

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