Quiz ped pt 1
![]() |
![]() |
![]() |
Título del Test:![]() Quiz ped pt 1 Descripción: test di simulazione prova |




Comentarios |
---|
NO HAY REGISTROS |
La seconda fase della pedagogia sperimentale si colloca: prima della prima guerra mondiale. alla fine del XX secolo. nel secondo dopoguerra. tra la prima guerra mondiale e la seconda guerra mondiale. 02. La sconda fase di sviluppo della pedagogia sperimentale è caratterizzata da: ulteriori sviluppi e consolidamenti delle metodologie sperimentali in educazione. un periodo di consolidiamento delle teorie del positivismo. nessuno sviluppo delle metodologie sperimentali in educazione. alcuno sviluppo sulle teorie alla base delle metodologie sperimentali. 07. La terza fase della pedagogia sperimentale ha inizio: dopo la seconda guerra mondiale. tra la prima e la seconda guerra mondiale. dopo la guerra fredda. dopo il primo conflitto mondiale. La prima fase della pedagogia sperimentale si colloca nella: seconda metà dell'ottocento. tra le due guerre mondiali. prima metà ottocento. dopo la seconda guerra mondiale. 05. L'attenzione che la pedagogia sperimentale rivolge alla personalizzazione dell'apprendimento si sviluppa particolarmente: dopo la seconda guerra mondiale. prima della prima guerra mondiale. tra le due guerre mondiali. nella seconda metà dell'ottocento. 04. Durante quale fase dello sviluppo della pedagogia sperimentale cresce l'attenzione verso l'inclusività: nella terza fase. tra i due conflitti mondiali. nella seconda fase. nella prima fase. 03. La pedagogia sperimentale si afferma come disciplina autonoma nella: nella prima fase di sviluppo. seconda fase di sviluppo. nella terza fase di sviluppo. tra la seconda e la terza fase di sviluppo. 08. La pedagogia sperimentale ha attraversato: 3 fasi di sviluppo. 2 fasi di sviluppo. 4 fasi di sviluppo. 5 fasi di sviluppo. 01. Tra le tecnologie emergenti c'è la VR, acronimo che sta per: realtà versatile. realtà visiva. realtà variabile. realtà virtuale. 02. La ricerca comparativa internazionale assume un ruolo centrale nella: pedagogia sperimentale del XX secolo. pedagogia sperimentale di oggi. pedagogia sperimentale del XIX secolo. pedagogia sperimentale del XIV secolo. 03. I big data sono: vasti insiemi di dati numerici. vasti insiemi di dati statistici. vasti insiemi di dati matematici. vasti insiemi di dati che vengono raccolti da diverse fonti, spesso in tempo reale. 07. La generalizzabilità dei risultati quantitativi: non è possibile. è sempre problematica. può essere problematica. non è mai problematica. I metodi qualitativi: si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni educativi. si concentrano sulla comprensione dei fenomeni educativi. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni scolastici. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni sociali. Tra le principali critiche rivolte ai metodi qualitativi c'è: l'inquinamento dei dati. l'avalutatività. la scarsa attendibilità. la limitata generabilizzabilità. L'educazione è un fenomeno complesso e multidimensionale che coinvolge aspetti: cognitivi, sociali. sociali e culturali. cognitivi, emotivi, sociali e culturali. cognitivi, emotivi. I metodi quantitativi sono apprezzati per: la loro capacità di fornire risultati oggettivi, non replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati soggettivi, replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati oggettivi, replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati oggettivi, replicabili e non generalizzabili. La sperimentazione in contesti educativi solleva: questioni emotive. questioni etiche. questioni matematiche. questioni sociali. I metodi quantitativi si basano: sulla raccolta dei dati. sull'analisi dei dati. sulla raccolta e analisi interpretativa dei dati osservati. sulla raccolta e analisi di dati numerici. La prima fase del metodo scientifico è: l'osservazione. la formulazione delle ipotesi. l'analisi dei dati. la sperimentazione. Il metodo scientifico è un processo in cui possiamo distinguere: 10 fasi. 8 fasi. 4 fasi. 3 fasi. 01. Gli educatori conducono esperimenti in cui testano le loro ipotesi in ambienti: liberi. semistrutturati. strutturati. controllati. La fase di sperimentazione: segue l'osservazione. segue la formulazione delle ipotesi. precede la formulazione delle ipotesi. segue l'analisi dei dati. Il metodo scientifico, nella pedagogia sperimentale, rappresenta: un approccio sistematico e rigoroso per studiare e migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per migliorare i processi educativi. un approccio non sistematico per studiare e migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per studiare i processi educativi. Uno dei contributi maggiori sull’uso del metodo scientifico nella pedagogia sperimentale è quello dato da: Maria Montessori. John Dewey. Galileo Galilei. Auguste Comte. Il metodo scientifico applicato all'educazione fornisce: una struttura per esplorare il campione su cui si effettua l'osservazione. una struttura per esplorare e comprendere i fenomeni educativi. una struttura per rielaborare i fenomeni educativi. una struttura per comprendere i fenomeni educativi. Le conclusioni, nel metodo scientifico, nella pedagogia sperimentale, possono: nessuna delle precedenti risposte. portare solo a una eventuale revisione delle ipotesi. portare a una revisione delle ipotesi o all'introduzione di nuovi interventi educativi. portare all'introduzione di nuovi interventi educativi. La ricerca sperimentale: controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente non organizzato. controlla senza manipolare le variabili all'interno di un ambiente organizzato e strutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente organizzato e strutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente organizzato e semistrutturato. La ricerca empirica adotta, prevalentemente, il metodo: deduttivo. induttivo. comparativo. ipotetico-deduttivo. La ricerca empirico-sperimentale: utilizza l’osservazione empirica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. utilizza l’osservazione scientifica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. non utilizza l’osservazione empirica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. utilizza l’osservazione sensoriale per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. Una peculiarità della ricerca sperimentale è: la creazione di gruppi sottoposti a variabili esterne sconosciute. la creazione di gruppi di controllo. la creazione di gruppi sottoposti a variabili interne sconosciute. l'assenza di gruppi di controllo. La ricerca empirica si basa: sull'osservazione diretta e sull'esperienza verbale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. sull'osservazione indiretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. sull'osservazione diretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo scientifico. sull'osservazione diretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. La triangolazione, nella ricerca, è una tecnica che consiste: nell'utilizzare più fonti di dati o diversi metodi di raccolta per confutare i risultati e rafforzare la credibilità delle conclusioni. nel risolvere problemi matematici. per confutare le ipotesi. nell'utilizzare più fonti di dati o diversi metodi di raccolta per confermare i risultati e rafforzare la credibilità delle conclusioni. La ricerca scientifica può essere: sperimentale. solo teorica. solo applicata. teorica e applicata. I principi fondamentali della ricerca scientifica includono: la ripetibilità, l'oggettività e la verificabilità. la ripetibilità, la soggettività e la verificabilità. la ripetibilità, l'oggettività e la falsificabilità. la ripetibilità, l'oggettività e la valutazione. Nella ricerca empirico-sperimentale, i dati raccolti servono a: formulare la tesi. formulare le ipotesi. osservare il fenomeno. procedere alla sperimentazione. La ricerca empirico sperimentale utilizza metodi: solo quantitativi. solo qualitativi. quantitativi e qualitativi. osservativi. La ricerca empirico - sperimentale promuove: l'innovazione del sistema educativo. il determinismo educativo. il tradizionalismo educativo. il relativismo educativo. L'integrazione dei metodi quantitativi e qualitativi, in ambito educativo, consente di avere una visione: parziale. olistica. più generica dei fenomeni educativi. più completa dei fenomeni educativi. Uno degli obiettivi della ricerca empirico-sperimentale in educazione è quello di: contribuire alla revisione delle teorie pedagogiche esistenti. contribuire alla costruzione di nuove teorie pedagogiche. applicare il metodo induttivo. contribuire alla costruzione di nuove teorie pedagogiche e alla revisione di quelle esistenti. La ricerca-azione nasce: negli anni '40. negli anni '50. negli anni '20. negli anni '30. Secondo Paul Freire la ricerca-azione è uno strumento di: emancipazione e trasformazione sociale. emancipazione e immutabilità sociale. limitazione e regressione sociale. asservimento e trasformazione sociale. La ricerca-azione può essere descritta come: partecipativa e interventista. partecipativa, introspettiva, interventista. riflessiva e interventista. partecipativa, riflessiva e interventista. Nella ricerca-azione si ripete la serie: pianificazione, azione, osservazione e riflessione. pianificazione, riflessione, azione, osservazione. pianificazione, azione, riflessione, osservazione. riflessione, pianificazione, azione, osservazione. Secondo Donald Schön gli insegnati sono: figure irrilevanti nella sperimentazione. attori attivi. attori passivi. praticanti riflessivi. Il fondatore della ricerca-azione è: Wilhem Maximilian Wundt. Maria Montessori. Kurt Lewin. Jhon Dewey. La ricerca-azione è: un approccio metodologico. una teoria. una scienza. una corrente scientifico-sperimentale. La ricerca-azione in ambito pedagogico inizò a diffondersi negli anni: venti. trenta. quaranta. cinquanta e sessanta. Le varianti della ricerca azione che si svilupparono negli anni Ottanta sono: ricerca-azione partecipativa e ricerca-azione inclusiva. la ricerca-azione emancipatoria e la ricerca-azione comparativa. la ricerca-azione positiva e la ricerca-azione negativa. la ricerca-azione partecipativa e la ricerca-azione emancipatoria. Il contributo di Kemmis alla ricerca-azione ha avuto avuto un'eco significativa in ambito educativo in: Australia e Regno Unito. Spagna, Inghilterra. Germania, Francia. Italia, Regno Unito. La ricerca-azione è adottata come metodo principale per la formazione degli insegnati negli anni: cinquanta. quaranta. sessanta. trenta. Kurt Lewin è stato un pioniere della: pedagogia speciale. pedagogia sperimentale. psicologia sociale. psicologia dello sviluppo. Chi, tra i seguenti studiosi, ha dato un contributo significativo allo sviluppo della ricerca-azione?: Stephen Kemmis. Francis Bacon. Auguste Comte. Isaac Newton. Kemmis e i suoi colleghi videro nella ricerca-azione: una teoria scientifica da confutare. un metodo da confutare. uno strumento promuovere l'emancipazione degli insegnanti, offrendo loro l'opportunità di diventare agenti del cambiamento nelle loro scuole. uno strumento per migliorare le pratiche educative e un mezzo per promuovere l'emancipazione degli insegnanti, offrendo loro l'opportunità di diventare agenti del cambiamento nelle loro scuole. Il project work , in ambito educativo, presuppone la realizzazione di: progetti basati su ipotesi da verificare. progetti astratti. progetti scientifici. progetti concreti. Il project work promuove un apprendimento: significativo. alterato da variabili interne al contesto di apprendimento. alterato da variabili esterne al contesto di apprendimento. mnemonico. Nel project work lo studente ha un ruolo: passivo. stimolativo. cooperativo. attivo. |