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servizi per l'infanzia progetti e gestione 2

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Título del Test:
servizi per l'infanzia progetti e gestione 2

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da lez 40 a 78

Fecha de Creación: 2023/06/13

Categoría: Otros

Número Preguntas: 94

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Per essere efficace, la comunicazione deve rispondere ad alcune specifiche caratteristiche tra le quali troviamo: La non trasparenza. La finalizzazione. Non essere coerente con il contesto. La non concretezza.

La comunicazione per un gruppo di lavoro è: Un processo non significativo. Un processo chiave. Una competenza inutile. Un aspetto poco rilevante.

“Lavorare per progetti” è una pratica che offre diversi vantaggi, tra i quali: Attivare ed utilizzare il complesso delle risorse potenzialmente esprimibili sul territorio. Non comprendere i bisogni individuali e collettivi espressi da una comunità. Evitare il coinvolgimento delle risorse presenti nel territorio di riferimento. Non consentire di interpretare i bisogni individuali e collettivi in maniera attenta.

Cosa significa letteralmente Project Cycle Management?. Conclusione del progetto. Revisione del progetto. Elaborazione del progetto. Gestione del ciclo di progetto.

Tra i diversi approcci alla progettazione sociale troviamo: L’approccio finalistico. L’approccio strutturato. L’approccio concertativo o partecipato. L’approccio ottico-razionale.

Nell’approccio alla progettazione sociale Concertativo/partecipato la responsabilità del progetto è: Solo del progettista. Solo degli esperti coinvolti. Condivisa tra tutti i soggetti interessati. Esclusivamente dell’ente finanziatore.

Un progetto è caratterizzato sicuramente da: Una mancanza di budget. Un orientamento ad un risultato specifico. Una carenza di obiettivi. Un’assenza di orientamenti a risultati definiti.

Tra le funzioni chiave nella gestione di un progetto troviamo: L’età degli esperti. Il luogo di realizzazione. L’articolo di giornale. L’ideazione attivazione.

Di chi è la seguente definizione di progetto: “un’impresa complessa, unica e di durata determinata, rivolta al raggiungimento di un obiettivo chiaro e predefinito mediante un processo continuo di pianificazione e controllo di risorse differenziate e con vincoli interdipendenti di costi – tempo – qualità.”. Russell D. Archibald. Daniel Goleman. Enrico Mastrofini. Walter Romano.

Nella fase di Realizzazione del progetto cosa si fa?. Si elabora l’idea-progetto. Si realizzano le attività pianificate rispettando i vincoli temporali e finanziari prefissati. Si analizzano i bisogni. Si definisce la prima scheda progetto.

Quali sono le tappe del ciclo di vita di un progetto?. Progettazione, Realizzazione e Rendiconto. Ideazione, Attivazione, Progettazione, Realizzazione e Valutazione. Progettazione, Valutazione e Consuntivo. Ideazione, Proposta e Realizzazione.

Nella fase di Progettazione cosa si elabora?. L’idea generale del progetto. Un documento progettuale contenente l'identificazione e la programmazione delle diverse fasi dell'intervento. La prima analisi dei bisogni. La valutazione del progetto.

La fase dell’Attivazione serve a: Fare le valutazioni conclusive. Definire i costi nel dettaglio. Sviluppare partnership e alleanze significative con altre organizzazioni. Pianificare le attività.

Il coinvolgimento degli stakeholder favorisce: La non sostenibilità del progetto. La sostenibilità del progetto. La non finanziabilità del progetto. La non continuità del progetto.

Nella fase di Ideazione di un progetto cosa si esamina in profondità?. I risultati ottenuti. Il problema cui si intende dare risposta. I costi. Il GANTT delle attività.

4. Il diagramma detto Albero dei problemi viene usato nella fase di. Realizzazione. Valutazione. Verifica. Ideazione.

Per articolare l’Albero dei problemi è necessario: Definire i costi. Identificare i problemi di base che colpiscono i destinatari. Evitare di analizzare il contesto. Avere già concluso il progetto.

La Scheda di progetto è molto utile per: Evitare di perdere tempo nell’elaborazione di un progetto completO. Non redigere un progetto articolato in tutte le sue fasi. Formulare il primo schema sintetico-descrittivo del progetto. Non compilare il formulario del progetto.

. Come si costruisce l’Albero degli obiettivi?. Declinando le azioni del progetto. Analizzando altri progetti già realizzati. Articolando le azioni del progetto in attività. Trasformando ogni condizione attuale negativa (problema) in una condizione positiva futura (obiettivo).

I vincoli fondamentali nella stima dello sviluppo cronologico del progetto e delle sue attività sono riportati nel: Grafico di TANB. Diagramma di GATT. Diagramma di GANTT. Schema di BANT.

Un vincolo tipico del progetto definitivo è: L’età degli operatori impegnati nel progetto. La provenienza geografica degli esperti. Il tetto massimo di spesa per ciascuna voce di costo del budget. La durata variabile del progetto.

Cosa significa letteralmente in italiano Work Breakdown Structure (WBS)?. “Realizzazione del progetto”. “Struttura dettagliata del lavoro”. “Articolazione fasi di lavoro”. “Costruzione del lavoro”.

La tappa di Progettazione è dedicata a: Mettere in atto il processo di verifica. Piano economico-finanziario o budget progetto. Individuare gli stakeholder. Realizzare le attività progettate.

La Progettazione di dettaglio rappresenta: La 5 fase del ciclo di vita di un progetto. L’ultima fase del ciclo di vita di un progetto. La prima fase del ciclo di vita di un progetto. La 3 fase del ciclo di vita di un progetto.

Come si definisce l’organizzazione che concepisce, dirige e gestisce il progetto, assumendosene la responsabilità organizzativa, amministrativa e finanziaria: Promotore o Leader del progetto. Partner. Sostenitore. Sponsor.

. La progettazione partecipata è un metodo che: Produce solo condizioni sfavorevoli alla realizzazione del progetto. Crea notevoli svantaggi per la prosecuzione dell’azione progettuale. Racchiude molteplici vantaggi. Non favorisce la realizzazione del progetto.

“Fare rete” implica: Condividere obiettivi comuni attraverso il coinvolgimento degli stakeholder. Il non fare partecipare i “portatori di interesse” alle fasi del ciclo di vita del progetto. Non partecipare alla definizione degli obiettivi del progetto. Evitare di definire obiettivi comuni attraverso la partecipazione degli stakeholder.

Nella stesura del piano finanziario di un progetto da candidare ad un Bando di finanziamento occorrerà partire sicuramente da: L’osservazione del contesto. L’indagine demografica del target di riferimento. L’analisi dei problemi e bisogni sociali a cui si vuole dare risposta. L’analisi dei vincoli dati dal bando.

Il piano finanziario è definito anche: Accounts. Target. Budget. Costs.

Il piano finanziario di un progetto comprende: Esclusivamente le spese per l’acquisto dei material. Esclusivamente le entrate previste. Solo le spese progettuali preventivate. Le singole voci di spesa e le risorse finanziarie necessarie per il progetto.

Un piano finanziario non curato nei dettagli, o non in linea con le indicazioni previste nel Bando, è indice di: Una buona progettazione. Una cattiva progettazione. Una progettazione dettagliata e precisa. Una progettazione professionale ed accurata.

Il budget è una componente. Essenziale dello schema progettuale. Poco significativa nell’elaborazione di un progetto. Non essenziale dello schema progettuale. Non rilevante all’interno di un progetto.

. Le azioni di comunicazione e diffusione del progetto rivestono: Un valore superfluo nel ciclo di vita di un progetto. Un rilievo insignificante nella realizzazione di un progetto sociale. Un’importanza cruciale al fine del conseguimento degli obiettivi. Una scarsa rilevanza al fine del conseguimento degli obiettivi.

La costruzione di relazioni è. Un’azione complessa da evitare nella realizzazione di progetti sociali. Un’inutile azione nella gestione dei servizi rivolti alle persone. La linfa vitale di ogni progetto sociale e di tutti i servizi rivolti alle persone. Un processo privo di rilevanza in una progettualità sociale.

Qual è la quarta fase del ciclo di vita di un progetto?. L’Albero dei problemi. La Valutazione. L’Albero degli obiettivi. La Realizzazione.

La fase della Realizzazione è caratterizzata anche: Dall’elaborazione del diagramma di Gant. Dalla messa in atto delle azioni progettuali secondo le tempistiche del diagramma di Gantt. Dall’elaborazione della Scheda di progetto. Dall’analisi dei problemi presenti nel contesto di riferimento.

. La Valutazione di processo fornisce: Gli elementi base per definire il progetto. I dati demografici della popolazione target. Informazioni utili per un eventuale miglioramento del progetto. La prima analisi del contesto di riferimento.

Tra le diverse domande a cui risponde il monitoraggio di progetto c’è: Quali sono gli obiettivi del progetto?. Quali sono i problemi che si intendono affrontare con il progetto?. Quali sono le caratteristiche demografiche del contesto di progetto?. Le attività realizzate sono conformi a quelle progettate?.

Il monitoraggio e la valutazione di processo servono per: Analizzare il contesto prima dell’elaborazione del progetto. Procedere con la prima analisi dei problemi sui quali si vuole intervenire. Stimare l’attuazione del progetto e valutarne gli impatti in termini quantitativi e qualitativi. Avere i dati per elaborare un progetto.

Tra gli obiettivi principali della Valutazione troviamo. Conoscere i potenziali partner di progetto. Osservare il contesto di riferimento per elaborare il progetto. Verificare se le azioni intraprese rispondono ai bisogni individuati. Analizzare i bisogni per definire le attività di progetto.

Tra le attività proprie della fase di chiusura di un progetto troviamo: L’elaborazione grafica dell’Albero dei problemi. La definizione della Scheda progetto. L’elaborazione del “Final report” delle attività realizzate. Il completamento della progettazione definitiva.

Nel caso di un finanziamento pubblico la chiusura di progetto richiede la preparazione di: Un post su Facebook. Una semplice comunicazione di chiusura. Una Relazione contabile finale. Una nota di comunicazione ai giornali.

La sostenibilità di un progetto prende diverse forme, tra le quali troviamo: l totale non impatto dopo la sua conclusione. La non possibilità di trasferire i risultati. La trasferibilità del progetto e dei suoi risultati. La non disseminazione del modello di progetto e dei suoi risultati.

. Tra gli output positivi di un progetto troviamo. Il consolidamento della rete dei partne. La perdita del patrimonio di relazioni con i partner. La non trasferibilità in diversi contest. La perdita delle competenze.

In una Scheda di candidatura progetto ad un ente finanziatore non può non esserci l’indicazione: Del contributo richiesto. Della marca dei materiali di consumo. Dei nomi degli operatori. Dei nomi dei beneficiari.

La ricerca di un programma di finanziamento richiede: Un impegno discontinuo. Un lavoro superficiale. Un’attività che non si fa sporadicamente. Un’operosità saltuaria.

La ricerca del programma di finanziamento per un progetto richiede particolare attenzione anche a: Non prestare attenzione alla pubblicazione dei Bandi sulle Gazzette Ufficiali. Non controllare con sistematicità i siti Internet dei potenziali enti finanziator. Verificare saltuariamente i siti Internet dei competitor. I siti Internet dei potenziali enti finanziatori.

Una volta individuato il programma di finanziamento la prima cosa da fare è procedere con. L’elaborazione della Scheda progetto. La lettura del Bando che stabilisce le regole e le modalità per la richiesta del contributo. L’iniziare la fase di Progettazione di dettaglio. La definizione del budget.

Cosa sono le FAQ (Frequently Asked Questions)?. Gli “elementi essenziali”. Le "domande poste frequentemente”. Le “attività più frequenti”. Gli “errori più frequenti”.

Durante la lettura di un Bando è sempre bene: Accertarsi di avere tutti i documenti. Non prestare attenzione alle scadenze. Non annotare i dati principali. Evitare di schematizzare gli aspetti più importanti.

Qual è la causa più frequente, rilevata dalle indagini, di rinuncia al nido?. La carenza qualitativa. Costi del servizio. La lontananza. Non fiducia negli educatori.

. L’Italia rispetto all’accesso ai Servizi educativi per la prima infanzia è: Sotto la media mondiale. Prima in Europa. Ultima in Europa. Sotto la media europea.

Nel processo di elaborazione progettuale di un asilo nido è indispensabile porre particolare attenzione: All’analisi della normativa di riferimento. Ad evitare di complicare il progetto con l’analisi della normativa di riferimento. A come organizzare le feste di compleanno. Alla marca dei giochi da acquistare.

Nel partecipare ad un Bando di gara per la gestione di un asilo nido è importante. Tralasciare la lettura dei documenti allegati al Bando. Conoscere tutti i nomi dei bambini che usufruiranno del servizio. Non prestare particolare attenzione ai contenuti del Bando di gara. La lettura del Bando di gara e dei documenti allegati.

Gli atti conseguenti all’affidamento di un servizio per l’infanzia sono: Irrilevanti. Da seguire con attenzione. Senza rilevanza gestionale. Poco significativi.

Gli orari di un asilo nido aziendale sono: Meno flessibili di un asilo pubblico. Solo durante la notte. Più flessibili, per andare incontro alle esigenze dei lavoratori. Esclusivamente pomeridiani.

Sono sempre di più le aziende che decidono di sostenere i dipendenti attraverso strumenti di welfare aziendale e tra i benefit specifici troviamo: Giorni aggiuntivi di ferie. L’asilo nido aziendale. Pagamenti anticipati. L’acquisto di giornali.

L’asilo nido aziendale è uno strumento: Di sostituzione di una parte dello stipendio. Non riconosciuto dai sindacati. Di sostituzione delle ferie. Di Welfare aziendale.

Nella Carta dei Servizi di un servizio per l’infanzia è indispensabile che vengano indicati: Gli standard qualitativi e quantitativi dei servizi offerti. Gli indirizzi personali dei dipendenti impiegati nei servizi. Scrupolosamente tutti i giochi che ogni giorno vengono svolti. I nomi dei fornitori del materiale d’uso.

La Carta dei Servizi nel settore socio-educativo si basa su alcuni principi fondamentali tra i quali troviamo: La non uguaglianza: l’accesso ai servizi può prevedere distinzioni tra persone. L’imparzialità: la prestazione dei servizi deve avvenire senza alcuna tipo di favoritismo. La discontinuità: l’erogazione dei servizi può non essere continua e regolare. La non partecipazione dei cittadini.

Con la Carta dei Servizi l’Ente erogatore: Definisce gli standard di qualità. Propone solo un calendario di attività. Chiede all’utenza lo svolgimento di servizio volontario. Dichiara esclusivamente i costi dei servizi.

Tra le finalità della Carta dei Servizi troviamo. Non fornire ai cittadini informazioni chiare sui loro diritti. Gli obiettivi dei servizi dei competitor. Evitare di indicare le modalità di erogazione delle prestazioni. Informare sulle procedure per accedere ai servizi.

I Centri Bambini e Famiglie come si caratterizzano oggi. Sono servizi educativi che offrono solo un servizio di formazione educativa per genitori. Sono servizi educativi che accolgono esclusivamente bambini non accompagnati da adulti. Sono servi ricreativi organizzati come baby parking. Sono servizi educativi che si caratterizzano per accogliere contemporaneamente i bambini fino ai 6 anni di età e i loro familiari che li accompagnano.

La prima esperienza, in Italia, di Centro per bambini e famiglie è stata realizzata nel 1986 a. Roma. Modena. Verona. Milano.

Nello Spazio gioco lavorano: Educatori professionisti. Operatori non qualificati. Addetti senza preparazione specifica. Figure non professionali.

La gestione di uno Spazio gioco prevede: La non realizzazione di un progetto educativo. La realizzazione di un progetto educativo. Lo svolgimento di semplici attività senza programmazione. L’attuazione di giochi senza attenzioni pedagogiche.

La gestione di uno Spazio gioco prevede: La non realizzazione di un progetto educativo. La realizzazione di un progetto educativo. Lo svolgimento di semplici attività senza programmazione. L’attuazione di giochi senza attenzioni pedagogiche.

Lo Spazio Gioco è un servizio fondato: Esclusivamente sul gioco libero. Solo su attività ricreative spontanee. Su un semplice svolgimento di attività ricreative. Su un progetto pedagogico.

Quale tra le seguenti è la descrizione sintetica di uno Spazio Gioco?. Servizio socio-educativi per bambini e adulti di riferimento. Servizio organizzato di babysitter. Servizio domiciliare di custodia bambini. Attività di gioco per le feste a domicilio.

In uno Spazio gioco i momenti di scambio e dialogo su temi di interesse educativo con i genitori ed altri adulti di riferimento sono: Considerati una perdita di tempo. Valutati negativamente. Scrupolosamente evitati. Facilitati ed organizzati dagli educatori.

La Ludoteca è: Un servizio privo di risvolti educativi. Un servizio esclusivamente ricreativo. Un luogo di semplice intrattenimento privo di regole. Un servizio socio-culturale ed educativo.

La Ludoteca opera per la piena attuazione: Dell’articolo 61 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, che sancisce il diritto al gioco. Dell’articolo 101 della Convenzione sui Diritti dell’Adolescenza. Dell’articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che sancisce il diritto al gioco. Dell’articolo 131 della Convenzione sui Diritti dei bambini.

La Ludoteca è un servizio di interesse pubblico, che si configura come: Un servizio di custodia oraria. Un luogo intenzionalmente dedicato al gioco e alla promozione della cultura ludica. Un baby parking. Un servizio di baby sitter con giochi.

I Poli per l'infanzia facilitano: Le criticità organizzative tra servizi educativi e di istruzione. I problemi di comunicazione tra le risorse professionali. La condivisione dei servizi generali. La non condivisione degli spazi educativi.

Tra le caratteristiche base di un Polo per l’infanzia troviamo: La mancanza di un progetto di coordinamento tra i diversi servizi per l’infanzia. Il consapevole e sistematico non coinvolgimento delle famiglie e della comunità. Il coinvolgimento delle famiglie e della comunità. Il creare disfunzioni organizzative tra i diversi servizi per l’infanzia.

Da quale Legge sono istituiti i Poli per l’infanzia?. La Legge n. 107 del 2013. Il Decreto legislativo n. 56 del 2020. Il Decreto legislativo n. 65 del 2017. La Legge n. 105 del 2019.

I Poli per l’infanzia si caratterizzano per: L’apertura e la valorizzazione delle risorse del territorio. La distanza comunicativa dalle famiglie e dalla comunità. La mancanza di un progetto di coordinamento. Evitare scrupolosamente l’integrazione di più soggetti con ruoli e compiti diversi.

La legge 134 del 2015 “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza familiare” prevede che: Il Servizio Sanitario Nazionale non finanzi i servizi per questa patologia. Non vengano riconosciute le spese sanitarie per questa patologia. Le spese per i servizi sanitari per questa patologia non siano inseriti nei Livelli Essenziali di Assistenza. Nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) vengano inclusi i servizi per questa patologia.

La legge 134 del 2015 “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza familiare” prevede che il Ministero della Salute: Aggiorni ogni tre anni le Linee di indirizzo per il miglioramento della qualità dell’assistenza a persone con disturbi dello spettro autistico. Non attivi percorsi di ricerca biologica e genetica sulle cause dell’autismo. Annulli le Linee di indirizzo per il miglioramento della qualità dell’assistenza a persone con disturbi dello spettro autistico. Non coinvolga le Regioni nell’erogazione dei servizi di assistenza per persone con disturbi dello spettro autistico.

La Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel: 1989. 2009. 1999. 2019.

. C’è lavoro pedagogico solo là dove c’è: Intenzionalità e cambiamento. Irresponsabilità e immobilità. Immutabilità e non intenzionalità. Staticità e inconsapevolezza.

Un tratto saliente dei progetti educativi è: La non definizione delle finalità educative. La non individuazione dei contenuti e delle attività. La non esplicitazione degli obiettivi. L’identificazione dei bisogni educativ.

La Missione 5 “Inclusione e Coesione” del PNRR è volta a: Digitalizzare le imprese e i servizi pubblici. Favorire la transizione ecologica. Garantire le campagne di vaccinazione e i servizi sanitari. Rafforzare le politiche attive del lavoro e favorire l’inclusione sociale.

All’interno della Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR l’investimento più elevato (€4,6 miliardi) riguarda: Il Progetto di recupero scuole rurali. Il Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Il Programma di educazione musicale. l Progetto di prevenzione dell’abbandono scolastico.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fa parte del programma dell'Unione Europea noto come: Old Generation Italia. New world Generation. Past Generation EU. Next Generation EU.

Nelle politiche economiche dell’Italia PNRR è l’acronimo per indicare. Il Piano Nazionale di Rilancio e Riscatto. Il Progetto Nuovo di Ripresa e Resilienza. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Piano Nazionale di Ricollocazione e Rilancio.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è: Il Progetto europeo per le vaccinazioni COVID-19. Il Piano internazionale di aiuti sanitari per la pandemia di COVID-19. Il Piano dell'Italia per rilanciarne l'economia dopo la pandemia di COVID-19. Il Piano mondiale per rilanciarne l'economia dopo la pandemia di COVID-19.

Nella programmazione europea FSE è l’acronimo di: Fondo Europeo di Sviluppo. fondo Sociale Europeo. Fondo Scolastico Europeo. Fondo di Coesione.

Nella programmazione europea PON è l’acronimo di: Programma Produttivo Nazionale. Programma Operativo Nazionale. Progetto Obiettivo Nazionale. Proposta Organizzativa Nazionale.

I Fondi Europei Indiretti o strutturali nascono per: Favorire la costruzione di grandi opere di collegamento tra gli Stati Membri. Diminuire le disparità a livello economico e sociale tra gli Stati Membri. Consentire la costruzione di opere strutturali. Incentivare i trasporti via terra.

I Fondi Europei Diretti sono centralizzati perché: Emanati e gestiti dalla Commissione Europea o dalle Agenzie Nazionali. Riservati ai Comuni dell’Europa Centrale. Utilizzati solo dagli Stati dell’Europa Centrale. Programmati per le aree rurali interne.

. Nei documenti europei viene ribadita più volte: La richiesta di non offrire ai bambini esperienze educative ricche e diversificate. La centralità del bambino nel rispetto delle sue esigenze di crescita. La necessità di non porre attenzione alle esigenze di crescita dei bambini. L’esigenza di non prestare attenzione ai diritti di istruzione dei bambini.

La Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è il trattato in materia di diritti umani con il più alto numero di ratifiche, quanti sono gli Stati che si sono vincolati giuridicamente al rispetto dei diritti in essa riconosciuti?. 106. 56. 196. 96.

La Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel: 1989. 2009. 1999. 2019.

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