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Servizi per l'infanzia

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Título del Test:
Servizi per l'infanzia

Descripción:
Università E-Campus dalla lez.27 alla 47

Fecha de Creación: 2023/11/09

Categoría: Otros

Número Preguntas: 62

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Lezione 027 n. 01. La Cooperativa Sociale è di diritto: Associazione di promozione sociale. Impresa Sociale. Ente filantropico. Organizzazione di volontariato.

02. Le Associazioni di Promozione Sociale possono avvalersi: Del lavoro dipendente o autonomo senza limiti. Solo dell’impegno dei volontari. Del lavoro dipendente o autonomo anche dei propri associati entro certi limiti. Esclusivamente del lavoro volontario dei soci.

03. Le Cooperative Sociali di tipo A sono finalizzate alla realizzazione di: Progetti occupazionali per persone con disabilità. Unicamente di progetti edilizi di alloggi sociali. Posti di lavoro per i soci. Servizi sociali, sociosanitari ed educativi.

04. L’Associazione di Promozione Sociale deve essere composta da almeno: 3 persone fisiche o 3 Associazioni di Promozione Sociale. 7 Associazioni di Promozione Sociale. 7 persone fisiche o 3 Associazioni di Promozione Sociale. 11 persone fisiche.

Lezione 028 01. A partire dal riconoscimento della finalità di interesse generale degli Enti del Terzo settore (ETS), le pubbliche amministrazioni possono stipulare convenzioni che prevedano: Un rimborso delle spese sostenute dall’ETS per svolgere le attività concordate. Il pagamento contrattuale dei dipendenti. Il riconoscimento del costo orario contrattuale del personale dipendente impiegato. Il riconoscimento del costo orario contrattuale dei volontari impiegati.

02. Possono stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale iscritte da almeno sei mesi nel: Fascicolo unico nazionale del Terzo settore (FUNTS). Registro universale del Terzo settore (RUTS). Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS). Raccolta nazionale del Terzo settore (RNTS).

Lezione 029 01. Il progetto di apertura di un servizio educativo per la prima infanzia privato deve prevedere: Le tipologie delle matite colorate. Una superficiale elencazione delle attività di gioco. Un’attenta descrizione dei bisogni che intende soddisfare. Solo la descrizione del menù.

02. Per aprire un servizio per l’infanzia è necessario innanzitutto fare riferimento al: All’Agenzia per il lavoro. All’Ufficio anagrafe. Comune di competenza territoriale. All’INPS.

03. Ogni tipologia di servizio per l’infanzia deve essere localizzata in strutture che: Non devono avere precisi requisiti tecnico/strutturali. Rispettino precisi requisiti tecnico/strutturali e standard di idoneità degli ambienti. Non presentino standard di idoneità degli ambienti. Non devono avere caratteristiche tecniche e strutturali specifiche.

Lezione 030 01. In caso di nuova struttura per l’infanzia è importante evitare la prossimità: Alle grandi arterie di viabilità cittadina, fonte di inquinamento acustico e atmosferico. Ai Poli per l’infanzia. Ad altre scuole. Ai giardini pubblici.

02. Gli ambienti e tutti gli elementi che li definiscono e li arredano devono consentire ai bambini di: Non guardare gli spazi esterni. Non avere stimoli creativi. Non sperimentare nuovi giochi. Sperimentare e sviluppare apprendimenti.

Lezione 031 01. Nella progettazione di un servizio per l’infanzia è importante: Prevedere finestre molto alte per evitare che i bambini guardino fuori. Evitare l’organizzazione uno spazio esterno. Non prevedere servizi igienici su misura di bambino. Prevedere uno spazio esterno.

02. L’arredo di un servizio per l’infanzia deve essere pensato per situazioni comode e sicure e al contempo: Poco stimolanti dal punto vista percettivo. Stimolanti dal punto di vista senso-percettivo. Poco interessanti dal punto di vista sensoriale. Privo di zone morbide.

Lezione 033 01. Per Bowlby i Modelli Operativi Interni si costruiscono nel corso dello sviluppo del bambino e sono: Modelli di gioco infantile. Traumi infantili. Patologie della memoria. Rappresentazioni mentali dinamiche.

02. Per Bowlby le relazioni di attaccamento evolvono: Solo nei primi anni di vita. Esclusivamente nella relazione genitore-figlio. Durante tutto il ciclo vitale. Solo nell’adolescenza.

03. Bowlby riteneva che i Modelli Operativi Interni (MOI) fossero: Fissi nel tempo. Senza nessuna utilità. “multipli”. Immutabili.

Lezione 034 01. Le capacità di mentalizzazione permettono di attribuire un significato al proprio comportamento e a quello degli altri e costituiscono la base: Della comprensione psicologica e dell’empatia. Del comportamento disfunzionale. Evitare la regolazione delle emozioni. Dei comportamenti aggressivi.

02. Il concetto di “base sicura”, sviluppato inizialmente dalla Ainsworth e particolarmente valorizzato da Bowlby ha spiegato come: L’esplorazione del mondo esterno non richiede che il bambino si senta sicuro. Un bambino per affacciarsi al mondo esterno ed esplorare in modo sereno l’ambiente abbia bisogno di sentirsi sicuro. Un bambino per esplorare in modo sereno l’ambiente non abbia bisogno di sentirsi sicuro. Un bambino per affacciarsi al mondo esterno non abbia bisogno di sentirsi sicuro.

03. Le capacità riflessive (di mentalizzazione) si acquisiscono nell’ambito: Delle prime relazioni di attaccamento. Dell’adolescenza. Della vita senile. Delle relazioni affettive della vita adulta.

Lezione 035 01. Per Winnicott un contesto di holding materno trasmette il sentimento: Di non continuità del corpo (non continuity body). Della continuità dell’essere (going on being). Della frammentazione corporea. Di Falso Sé corporeo.

02. Secondo Winnicott lo psiche-soma è: La base del disagio psichico. La forma più primitiva della vita mentale. La struttura psicopatologica della personalità. L’elemento base del Sé patologico.

Lezione 036 01. Maria Montessori credeva che i bambini imparassero meglio in un: Ambiente caotico. Situazioni non organizzate e caotiche. Ambiente ordinato. Contesto disordinato.

02. Maria Montessori aprì la prima Casa dei Bambini nel: 1901 a Terni. 1927 a Milano. 1901 a Terni. 1907 a Roma.

03. Maria Montessori credeva che il più importante dei processi mentali dell’essere umano fosse: L’adattamento al pensiero degli altri. La libera scelta. L’ubbidienza ai comandi degli adulti. La ferrea disciplina.

04. Il bambino possiede una specifica capacità di assimilazione delle esperienze che l'adulto ha completamente smarrito, che la Montessori chiamò: “psiche aperta”. “cervello assimilante”. “struttura mentale assorbente”. “mente assorbente”.

Lezione 037 01. Il buon funzionamento di un gruppo di lavoro è garantito dalla presenza di alcune condizioni, tra cui troviamo: Una visione comune. La mancanza di supporto reciproco. La non comunicazione interna. La chiusura alla critica.

02. Tra le predisposizioni lavorative per perseguire processi di progettazione partecipata, troviamo: La non volontà al confronto con gli altri. La non capacità di cogliere le esigenze di cambiamento. La capacità di gestione dei conflitti e di negoziazione. L’ incapacità di anticipare l’emergenza.

03. In un gruppo di lavoro l’integrazione delle diversità è: Da evitare. Una inutile perdita di tempo. Il valore aggiunto. Il problema più complesso.

04. Le persone che lavorano in organizzazioni in cui il team è valorizzato, sono considerate: Un problema che può limitare la capacità produttiva dell’organizzazione. Un intralcio alla capacità produttiva dell’organizzazione. Una complicazione organizzativa che rallenta la produzione. Una risorsa che può contribuire a sviluppare la capacità produttiva dell’organizzazione.

Lezione 038 01. In un gruppo di lavoro una buona decisione si ha quando: L’abilità decisionale del gruppo è svalutata. Si tiene conto di tutti i dati riferiti al problema e al contesto di riferimento. La decisione non soddisfa completamente (o il più possibile) le aspettative di ogni membro del gruppo. Non tutti partecipano alla decisione.

02. Per un gruppo la fase decisionale è: Un processo naturale scontato. Una fase tra le più difficili. Un’azione che non presenta mai complessità. Un atto sempre molto semplice.

03. Ci sono alcuni comportamenti che rendono difficile la soluzione dei conflitti, tra cui troviamo: Ascoltare attentamente il problema. Insistere sempre sullo stesso principio. Cedere alla rabbia. Il parlare con calma e comprensione.

Lezione 039 01. L’attività di Team Building significa letteralmente: Divisione del team. Costruzione del gruppo. Distruzione del gruppo. Scomposizione del team.

02. Saper lavorare insieme ad altri è: Un’attitudine ereditaria. Un’abilità genetica. Una capacità innata. Una capacità che si apprende.

03. Lo scopo primario del Team Building è: Individuare le persone che possono creare problemi. Consentire al gruppo di dividersi senza problemi. Far sentire il gruppo come una vera squadra. Individuare il leader del gruppo.

Lezione 040 01. Per essere efficace, la comunicazione deve rispondere ad alcune specifiche caratteristiche tra le quali troviamo: La non trasparenza. La finalizzazione. Non essere coerente con il contesto. La non concretezza.

02. La comunicazione per un gruppo di lavoro è: Un processo non significativo. Un processo chiave. Una competenza inutile. Un aspetto poco rilevante.

Lezione 041 01. “Lavorare per progetti” è una pratica che offre diversi vantaggi, tra i quali: Attivare ed utilizzare il complesso delle risorse potenzialmente esprimibili sul territorio. Non comprendere i bisogni individuali e collettivi espressi da una comunità. Evitare il coinvolgimento delle risorse presenti nel territorio di riferimento. Non consentire di interpretare i bisogni individuali e collettivi in maniera attenta.

02. Cosa significa letteralmente Project Cycle Management?. Conclusione del progetto. Revisione del progetto. Elaborazione del progetto. Gestione del ciclo di progetto.

03. Tra i diversi approcci alla progettazione sociale troviamo: L’approccio finalistico. L’approccio strutturato. L’approccio concertativo o partecipato. L’approccio ottico-razionale.

04. Nell’approccio alla progettazione sociale Concertativo/partecipato la responsabilità del progetto è: Solo del progettista. Solo degli esperti coinvolti. Condivisa tra tutti i soggetti interessati. Esclusivamente dell’ente finanziatore.

Lezione 042 01. Un progetto è caratterizzato sicuramente da: Una mancanza di budget. Un orientamento ad un risultato specifico. Una carenza di obiettivi. Un’assenza di orientamenti a risultati definiti.

02. Tra le funzioni chiave nella gestione di un progetto troviamo: L’età degli esperti. Il luogo di realizzazione. L’articolo di giornale. L’ideazione attivazione.

03. Di chi è la seguente definizione di progetto: “un’impresa complessa, unica e di durata determinata, rivolta al raggiungimento di un obiettivo chiaro e predefinito mediante un processo continuo di pianificazione e controllo di risorse differenziate e con vincoli interdipendenti di costi – tempo – qualità.”. Russell D. Archibald. Daniel Goleman. Enrico Mastrofini. Walter Romano.

Lezione 043 01. Nella fase di Realizzazione del progetto cosa si fa?. Si elabora l’idea-progetto. Si realizzano le attività pianificate rispettando i vincoli temporali e finanziari prefissati. Si analizzano i bisogni. Si definisce la prima scheda progetto.

02. Quali sono le tappe del ciclo di vita di un progetto?. Progettazione, Realizzazione e Rendiconto. Ideazione, Attivazione, Progettazione, Realizzazione e Valutazione. Progettazione, Valutazione e Consuntivo. Ideazione, Proposta e Realizzazione.

03. Nella fase di Progettazione cosa si elabora?. L’idea generale del progetto. Un documento progettuale contenente l'identificazione e la programmazione delle diverse fasi dell'intervento. La prima analisi dei bisogni. La valutazione del progetto.

Lezione 044 01. La fase dell’Attivazione serve a: Fare le valutazioni conclusive. Definire i costi nel dettaglio. Sviluppare partnership e alleanze significative con altre organizzazioni. Pianificare le attività.

02. Il coinvolgimento degli stakeholder favorisce: La non sostenibilità del progetto. La sostenibilità del progetto. La non finanziabilità del progetto. La non continuità del progetto.

03. Nella fase di Ideazione di un progetto cosa si esamina in profondità?. Il problema cui si intende dare risposta. I risultati ottenuti. I costi. Il GANTT delle attività.

04. Il diagramma detto Albero dei problemi viene usato nella fase di: Realizzazione. Valutazione. Verifica. Ideazione.

05. Per articolare l’Albero dei problemi è necessario: Definire i costi. Identificare i problemi di base che colpiscono i destinatari. Evitare di analizzare il contesto. Avere già concluso il progetto.

Lezione 045 01. La Scheda di progetto è molto utile per: Evitare di perdere tempo nell’elaborazione di un progetto completo. Non redigere un progetto articolato in tutte le sue fasi. Formulare il primo schema sintetico-descrittivo del progetto. Non compilare il formulario del progetto.

02. Come si costruisce l’Albero degli obiettivi?. Declinando le azioni del progetto. Analizzando altri progetti già realizzati. Articolando le azioni del progetto in attività. Trasformando ogni condizione attuale negativa (problema) in una condizione positiva futura (obiettivo).

01. I vincoli fondamentali nella stima dello sviluppo cronologico del progetto e delle sue attività sono riportati nel: Grafico di TANB. Diagramma di GATT. Diagramma di GANTT. Schema di BANT.

02. Un vincolo tipico del progetto definitivo è: L’età degli operatori impegnati nel progetto. La provenienza geografica degli esperti. Il tetto massimo di spesa per ciascuna voce di costo del budget. La durata variabile del progetto.

03. Cosa significa letteralmente in italiano Work Breakdown Structure (WBS)?. “Realizzazione del progetto”. “Struttura dettagliata del lavoro”. “Articolazione fasi di lavoro”. “Costruzione del lavoro”.

04. La tappa di Progettazione è dedicata a: Mettere in atto il processo di verifica. Piano economico-finanziario o budget progetto. Individuare gli stakeholder. Realizzare le attività progettate.

05. La Progettazione di dettaglio rappresenta: La 5 fase del ciclo di vita di un progetto. L’ultima fase del ciclo di vita di un progetto. La prima fase del ciclo di vita di un progetto. La 3 fase del ciclo di vita di un progetto.

Lezione 047 01. Come si definisce l’organizzazione che concepisce, dirige e gestisce il progetto, assumendosene la responsabilità organizzativa, amministrativa e finanziaria: Promotore o Leader del progetto. Partner. Sostenitore. Sponsor.

02. La progettazione partecipata è un metodo che: Produce solo condizioni sfavorevoli alla realizzazione del progetto. Crea notevoli svantaggi per la prosecuzione dell’azione progettuale. Racchiude molteplici vantaggi. Non favorisce la realizzazione del progetto.

03. “Fare rete” implica: Condividere obiettivi comuni attraverso il coinvolgimento degli stakeholder. Il non fare partecipare i “portatori di interesse” alle fasi del ciclo di vita del progetto. Non partecipare alla definizione degli obiettivi del progetto. Evitare di definire obiettivi comuni attraverso la partecipazione degli stakeholder.

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