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storia contemporanea unipegaso

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Título del Test:
storia contemporanea unipegaso

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storia contemporanea - l'ottocento

Fecha de Creación: 2024/11/24

Categoría: Otros

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La storia è: Un genere letterario. Una scienza. Un’arte. Il discorso degli storici.

Secondo Marc Bloch il bravo storico somiglia a: Il lupo di Cappuccetto Rosso. Indiana Jones. Sherlok Holmes. Un orco della fiaba.

Secondo Marc Bloch la storia è una scienza: Estetica. Poetica. Artistica. Romantica.

La storia è una scienza che ha per oggetto: La conoscenza. I documenti. Il passato. Gli uomini.

Secondo Arno Mayer la storia contemporanea comincia: Con il Congresso di Vienna. Con la rivoluzione francese. Con la rivoluzione industriale. Con la fine della prima guerra mondiale.

Secondo Geoffrey Barraclough l’età contemporanea inizia quando i problemi che sono attuali nel mondo assumono per la prima volta: Una apparente evanescenza. Una perfetta comprensione. Una chiara fisionomia. Una definitiva periodizzazione.

Il confine della storia contemporanea è un confine: Mobile. Determinato. Soggettivo. Oggettivo.

Tra gli elementi caratterizzanti la contemporaneità vi è: La scoperta dell’America. La nascita del capitalismo. La fine dell’eurocentrismo. Lo stile di vita dell’antico regime.

Le periodizzazioni sono convenzioni: Arbitrarie e fantasiose. Fantasiosamente soggettive. Prodotte dalla riflessione degli storici. Frutto di semplificazioni eccessive.

Politicamente si passa in età contemporanea: Dalla sovranità che appartiene al popolo a quella per investitura divina. Dall’eguaglianza giuridica al privilegio dei ceti. Dal suffragio universale al diritto di voto censitario. Dalla fedeltà dinastica alla rappresentatività del popolo.

La rivoluzione industriale consiste: Nelle invenzioni. Nella sostituzione delle macchine al lavoro umano. Nella divisione del lavoro. Nella nascita del proletariato.

Le macchine industriali trasformano: L’energia in calore. Il lavoro nella bottega in lavoro a domicilio. Il lavoro muscolare in energia. Il calore in lavoro.

Ad avviare la rivoluzione industriale sono: Le invenzioni. Le scoperte tecnologiche. Le innovazioni. Le macchine.

Le invenzioni e il progresso tecnologico furono dovute a: Una ricerca scientifiche. Una ricerca teorica. A una ricerca pratica. A una ricerca accademica.

Fra i pre-requisiti inglesi alla rivoluzione industriale non vi è. Il fenomeno delle enclosures. La politica coloniale. La politica protezionistica. La politica liberoscambista.

L’asse della lavorazione del cotone si spostò: Dall’India agli Stati Uniti. Dagli Stati Uniti all’India. Dall’India alla Gran Bretagna. Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna.

Fino alla rivoluzione industriale il cotone già lavorato e poi consumato in Europa proveniva per la maggior parte: Dall’India. Dalla Cina. Dalle colonie americane. Dall’America del Sud.

Con la rivoluzione del neolitico l’uomo diventò: Stanziale e cacciatore. Nomade e raccoglitore. Raccoglitore e cacciatore. Allevatore e agricoltore.

L “navetta volante” fu inventata nel: 1815. 1830. 1733. 1769.

Manchester tra il 1760 e il 1830 era: Era cresciuta di dieci volte. Spopolata della metà. Cresciuta il doppio. Cresciuta di sei volte.

Quella che è considerata l’opera fondativa della storiografia moderna sulla rivoluzione industriale, intitolata appunto “La rivoluzione industriale”, è stata scritta da: Maurice Dobb. Arnold Toyenbee. Neil L. Tranter. K. Polany.

Nel passo citato la tesi principale di Maurice Dobb è che: Va respinta la tentazione di trovare un’unica causa della rivoluzione industriale. La rivoluzione industriale non esiste. La rivoluzione industriale ha provocato una vera catastrofe sociale. La rivoluzione industriale non è una brusca cesura né un cambiamento epocale.

Tra le cause della rivoluzione industriale vi è, secondo lo storico statunitense David S. Landes: Un lungo periodo di lento sviluppo. Il verificarsi di un evento fortuito, un «accidente» storico inspiegabile. La nascita di una nuova forma di organizzazione del lavoro ed in particolare del lavoro salariato. Il carattere di «società aperta» della società inglese del Settecento.

Per Neil L. Tranter: La rivoluzione industriale fu parte di un lungo processo evolutivo, non una rottura netta. E' stata altrove una forza propulsiva irresistibile. La Gran Bretagna insegnò all’Europa i miracoli del progresso tecnologico. Non è necessario spiegare la rivoluzione industriale.

Secondo quale storico la rivoluzione industriale «fu in Gran Bretagna ed è stata altrove una forza propulsiva irresistibile. In tutta la storia dell’uomo, nessuna innovazione è stata così universale nella sua forza d’attrazione, così universale nel suo impatto»: Richard E. Sylla. Gianni Toniolo. David S. Landes. Neil L. Tranter.

Il proletario, afferma Friedrich Engels, è: Chi non possiede nulla all’infuori delle sue braccia. Chi compie un lavoro insignificante e monotono. Chi compie con il suo lavoro una attività spirituale. Chi è sottopagato.

Thomas S. Ashton afferma che buona parte dei disagi sociali che sono stati attribuiti alla rivoluzione industriale in Gran Bretagna furono in realtà il risultato di forze che, per quanto sappiamo: Furono origine di calamità. Provocarono emigrazione e morti per fame e malattie. Avrebbero agito anche se l’industria non si fosse sviluppata. Hanno aggravato ulteriormente l’abbrutimento derivante dal lavoro.

Per David S. Landes alla lunga, il punto forte dell’Inghilterra era questo: Le invenzioni che trasformarono la manifattura del cotone in Inghilterra e diedero origine a un nuovo modo di produzione: il sistema di fabbrica. Le invenzioni tecniche. I cambiamenti socioeconomici. La capacità di fabbricare a buon mercato proprio gli articoli per cui la domanda estera era più elastica.

Secondo quale storico non è necessario spiegare la rivoluzione industriale. David S. Landes. Ronald Max Hartwell. Joel Mokyr. Neil L. Tranter.

Per Friedrich Engels ancor più demoralizzante della miseria è, per gli operai inglesi. Restare senza lavoro. L’insicurezza delle condizioni di vita. L’applicazione della scienza all’industria. I danni alla salute della popolazione.

Lo slogan della Rivoluzione francese fu: Liberté, egalité. Egalité, fraternité. Liberté, egalité, fraternité. Liberté, fraternité, amour.

Gli Stati Generali furono convocati nel: 1760. 1789. 1792. 1806.

Tra i maggiori storici francesi della Rivoluzione includi: Francois Furet. Sorel. Matisse. Francois Furet e Georges Lefebvre.

Il principio di Libertà in Economia : per il liberalismo classico: È totale. È condizionato. È riservato ad una classe. È riservato al Re.

Le Assemblee succedutesi dal 1789 furono: Stati Generali, Assemblea Legislativa, Direttorio. Assemblea Nazionale Costituente, Comitato di Salute Pubblica, Direttorio. Stati Generali, Assemblea Nazionale, Assemblea Nazionale Costituente, Assemblea Legislativa, Convenzione, Direttorio. Stati Generali, Comitato di Salute Pubblica.

A dominare il Comitato di Salute Pubblica furono: Danton, Marat. Mirabeau, Robespierre. Marat, Danton, Robespierre. Robespierre, Montesquieu.

Il Generale Napoleone scese in Italia nel: 1793. 1796. 1799. 1795.

Legittimismo dinastico significa: Sovrano legittimato dal suo passato. L'erede diretto del sovrano in carica nel 1789. Il sovrano eletto da una Assemblea Nazionale. Il sovrano deposto dai rivoltosi.

I moti del 1820-21 reclamavano: La Costituzione. L'esonero dal pagamento delle imposte. I diritti civili. Il Codice Napoleonico.

La "Filosofia del Diritto" è un'opera di: Montesquieu. Rousseau. Hegel. Chateaubriand.

Luigi XVI intendeva: Accelerare la fine della guerra d'Indipenz americana. Accelerare il processo di riforma dello Stato. Sciogliere il Parlamento. Conquistare l'Inghilterra.

Col giuramento della pallacorda, i rivoluzionari: Decisero l'esecuzione del re. Diedero all'Assemblea carattere nazionale. Diedero impulso al disegno giacobino. Aprirono la fase del Terrore.

Il 21 settembre 1792, la Convenzione: Proclamò la Repubblica. Proclamò l'Impero. Dichiarò guerra all'Austria. Giurò fedeltà ai girondini.

Il rimpasto nel 1793 del Comitato di salute pubblica significò: L'ascesa di Napoleone. L'apertura ai girondini. L'avvio di importanti riforme amministrative. L'inizio di una deriva in senso dittatoriale.

La Costituzione dell'anno III: Aboliva il legislativo. Introduceva il suffragio universale. Aboliva il suffragio universale. Rivedeva in senso conservatore alcune conquiste della rivoluzione.

Per il Direttorio, la guerra era: Il tentativo di smorzare gli aneliti rivoluzionari in Belgio. Rischioso per via della forza olandese. Essenziale per ragioni economiche. Fondamentale per il consolidamento interno.

Il 17-18 Fruttidoro Anno V: Napoleone conquistò l'Austria. La destra monarchica prese il potere. Ebbe inizio il Secondo Direttorio. I giacobini si sciolsero.

Con il Trattato di Campoformio: La Repubblica Cisalpina cessava di esistere. Nasceva la Repubblica partenopea. Napoleone cedeva il Veneto all'Impero Asburgico. Venezia passava sotto il controllo francese.

La Costituzione dell'anno XII: Trasformava la Repubblica in Impero. Estendeva il suffragio alle donne. Sanciva la fine di Napoleone. Riformava solo il potere esecutivo.

Il “lascito” del periodo 1789-1815: Sarebbe stato vanificato dall'autoritarismo bonapartista. Avrebbe alterato in modo permanente il corso della storia europea, aprendo l'età contemporanea. Avrebbe impedito all'Europa di conoscere nuove stagioni di conservatorismo. Non avrebbe condizionato la vicenda politica europea.

La rivoluzione industriale nei suoi effetti si diffuse: A pelle di leopardo. In modo disomogeneo. A macchia d’olio. A cerchi concentrici.

La crisi del 1873 fu: Una crisi di per mancanza di materie prime. Una crisi per mancanza di manodopera. Una crisi di sovrapproduzione. Una crisi essenzialmente politica.

Nella seconda rivoluzione industriale gli Stati: Diminuirono la loro sfera di influenza sull’economia. Allargarono la loro sfera d’influenza nell’economia. Mantennero invariata la loro sfera d’influenza nell’economia. Rinunciarono del tutto alla loro sfera d’influenza nell’economia.

La seconda rivoluzione industriale: Ebbe per settore trainante l’industria leggera e un regime economico liberista. Ebbe per settore trainante l’industria pesante e un regime economico liberista. Ebbe per settore trainante l’industria leggera e un regime economico protezionista. Ebbe per settore trainante l’industria pesante e un regime economico protezionista.

Prima della rivoluzione industriale il sistema di produzione era basato: Sul lavoro operaio. Sulla fabbrica. Sul lavoro a domicilio. Sulla divisione del lavoro.

La giornata lavorativa dell’operaio era di: 9 ore. 18 ore. 20 ore. 16 ore.

I sindacati operai (Trade Unions) in Inghilterra poterono agire legalmente solo dal: 1815-16. 1824-25. 1760. 1812.

In Prussia l’industrializzazione avvenne nel quadro: Della piccola proprietà contadina. Dell’ondata migratoria. Della discontinuità sociale. Della continuità sociale.

Fra il 1873 e il 1896 l’economia subì: Un aumento costante dei prezzi. Un’ulteriore sviluppo. Una fase di accelerazione. Una crisi.

Simbolo della seconda rivoluzione industriale è: L’acciaio. Il carbone. Il treno a vapore. La ghisa.

Il Congresso di Vienna si ispirò al principio: Di nazione. Di sovranità popolare. Di costituzionalità. Di legittimità.

In Francia fu restaurata la dinastia: Dei Borbone. Degli Asburgo. Degli Orange. Degli Hannover.

L’Italia uscì dal Congresso di Vienna sotto l’egemonia di: Francia. Spagna. Austria. Prussia.

La restaurazione più importante fu quella: Del potere popolare. Del potere effettivo dei re. Del principio di nazionalità. Del potere dell’aristocrazia.

Della “Quadruplice alleanza” non faceva parte: L’Inghilterra. La Prussia. La Francia. La Russia.

L’indipendenza della Grecia fu: La riaffermazione dei principi del Congresso di Vienna. Un indebolimento del principio di nazionalità. Un grave colpo all’equilibrio del Congresso di Vienna. Un rafforzamento del principio democratico.

Le repubbliche di Venezia e di Genova: Riottennero la loro indipendenza. Furono rese indipendenti per la prima volta. Non riottennero la loro indipendenza. Furono sottoposte al dominio austriaco.

Lo Stato pontificio fu restituito al papa: Pio V. Pio VI. Pio IV. Pio VII.

Il re dei Paesi Bassi era i: Guglielmo I d’Orange. Federico Guglielmo III di Hohenzollern. Ferdinando III d’Asburgo-Lorena. Giovanni VI di Braganza.

L’equilibrio europeo si costruì ad opera soprattutto dell’asse tra: Austria e Prussia. Austria e Inghilterra. Inghilterra e Russia. Prussia e Francia.

Negli anni successivi al 1815, la pace fu turbata: Dalle idealità nazionali. Dalle mire zariste. Dall'ideologia liberale. Dall'ideologia socialista.

Caratteristica comune alle insurrezioni settarie fu: Il coinvolgimento delle masse. La rivendicazione sociale. Il gradualismo. La violenza armata.

La borghesia provinciale che nel Mezzogiorno aderì alla carboneria chiedeva: Autonomia amministrativa. Il controllo dei tribunali. Maggiori sgravi fiscali. La soppressione dei dazi doganali.

Il moto napoletano si concluse: Con un esito essenzialmente radicale. Con la sconfitta delle truppe austro-borboniche. Con la vittoria solo parziale degli insorti. Con un esito di tipo moderato.

Per la Sicilia, la riorganizzazione voluta da Ferdinando I significò: A B C D. La riproposizione del modello autonomista tradizionale. Un palliativo rispetto alle spinte autonomiste, ma un tracollo economico. La risoluzione del problema del decentramento. L'inizio di una profonda crisi economica.

Le spaccature interne alla Sicilia: Furono funzionali agli interessi commerciali inglesi. Fecero il “gioco” del Borbone. Diedero slancio alla nascita della mafia. Impedirono all'isola di sconfiggere lo straniero.

Metternich non intervenne subito a Napoli perché: Non riteneva grave la situazione locale. Temeva la morfologia del territorio peninsulare. Non trovò appoggio nei sovrani italiani e non aveva truppe sufficienti. Aveva truppe ma non leader militari adatti.

I casi spagnolo e napoletano diedero la sensazione che: L'insurrezione portasse inevitabilmente all'anarchia. L'insurrezione portasse inevitabilmente alla repubblica. L'insurrezione portasse inevitabilmente alla socializzazione dei mezzi di produzione. L'insurrezione non portasse inevitabilmente all'anarchia.

I cospiratori piemontesi videro l'invio di truppe austriache al Mezzogiorno come. L'occasione per affrontare un esercito frazionato. La definitiva sconfitta del sogno liberale. L'occasione per sostenere la causa partenopea. L'occasione per fare pressione sul papa.

Ad indebolire ulteriormente il progetto insurrezionale piemontese contribuì: L'incapacità militare di Carlo Alberto. La tenacia austriaca. L'assenza di mezzi per le armi. L'assenza di legami forti con le sette napoletane.

Il congresso di Lubiana ebbe come regista: Il regno d'Inghilterra. Il principe di Metternich. La casa di Borbone. La Carboneria.

Al congresso di Vienna gli stati italiani esercitarono: Grande influenza. Poca influenza. Nessuna influenza. Grandi pressioni.

Il regno di Napoli ricostituì il suo esercito: Con l'aiuto aspurgico. Con l'aiuto inglese. Assoldando mercenari svizzeri. Recuperando militari napoleonici.

Obiettivo della politica del Metternich: Dominare l'Europa. Occupare l'Italia. La stabilità politica europea. L'egemonia economica.

Il regno dell'Alta Italia fu per i federati lombardi: Un progetto realistico. Un sogno astratto. Un suggerimento degli Inglesi. Un'aspirazione rivoluzionaria.

La tecnica di governo suggerita da Metternich fu: Il passaggio dallo stato assoluto a quello amministrativo. Dare maggiori poteri ai ceti popolari. Recuperare l'antica nobiltà. Governare con la Chiesa.

Quanto incise sull'economia italiana d'inizio secolo la rivoluzione industriale: Moltissimo. Nulla. In misura modesta. Per niente.

Quale elemento favorì lo sviluppo della Lombardia in questo periodo: L'allenza con l'austria. Il nascente spontaneismo d'impresa. Lo sviluppo della scuola. Il buon governo.

Come si regolarono i Borboni di Napoli nel campo della politica doganale: Seguirono il protezionismo. Protessero il settore agricolo. Seguirono i consigli dell'austria. Lasciorono in vita la normativa murattiana.

Il progetto di Viesseux individuava in Firenze: La patria di Dante. Il capoluogo della Toscana. La capitale culturale d'Italia. La patria comune.

Nella riorganizzazione europea decisa a Vienna. Si tenne conto delle aspirazioni nazionali. Metternich riconobbe l'indipendenza dei polacchi. Si mortificarono i principi di autodeterminazione dei popoli. Si tenne conto del problema slavo.

Il progetto confederale del Metternich in Italia: Ebbe successo. Non ebbe successo. Funzionò solo inizialmente. Trovò l'opposizione del Lombardo-Veneto.

La conflittualità in seno agli Stati peninsulari: Nasceva dallo scontro tra nuove classi emergenti e vecchie elite. Era frutto dell'ingerenza asburgica. Alimentava il progetto di dominio del papa. Avrebbe portato all'occupazione del Piemonte.

I cosiddetti “corpi intermedi”: Avrebbero permesso la nascita dello Stato ottocentesco. Consentivano alla borghesia di detenere maggior potere politico. Erano mediatori politici al servizio dei Re. Erano uno dei pilastri su cui poggiava l'assolutismo del vecchio regime.

Nella penisola italiana dopo il 1815 si affermò, in generale, il modello della: Repubblica presidenziale. Teocrazia. Monarchia assoluta. Monarchia amministrativa.

L'Austria impose a Ferdinando IV, quale condizione per tornare sul trono di Napoli,: Di tenere a bada le spinte rivoluzionarie. Di governare con maggiore moderazione. Di riconoscere le province di prima recupera. Di cedere le province di seconda recupera.

Con editto del 20 maggio 1814, Vittorio Emanuele I di Savoia: Rimise in vigore le Regie Costituzioni del 1770. Abolì il codice commerciale napoleonico. Adattò le riforme napoleoniche alle vecchie Costituzioni. Decretò l'abolizione della tortura.

La riforma della giustizia in Toscana fu ispirata: Al modello giacobino. Al caso Piemontese. A principi essenzialmente paternalistici e di discrezionalità. Alle direttive di Vienna.

La rinnovata attenzione rispetto alla dimensione locale del potere durante la Restaurazione: Dipendeva dal tipo di modello giuridico adottato. Dipendeva dalla diffidenza delle classi dirigenti delle capitali. Avrebbe comportato la soppressione delle province. Era conseguenza della crisi della feudalità.

I sovrani restaurati, in linea generale, tentarono: Di annullare definitivamente le innovazioni napoleoniche. Di spodestare il clero con leggi severe verso i beni ecclesiastici. Di garantirsi l'appoggio delle classi in ascesa attraverso un sistema di redistribuzione della ricchezza. Di garantirsi l'appoggio delle classi in ascesa attraverso un sistema oligarchico.

Nella pratica, liberali e democratici avevano come obiettivo comune soprattutto: La costituzione. Il suffragio universale. Il parlamento censitario. La difesa della proprietà privata.

La costituzione francese del 1830 era: Basata sul suffragio universale. Una conquista della sovranità popolare. Democratica. Una concessione benevola del re.

La rivoluzione del 1830 in Belgio fu contemporaneamente: Nazionale e democratica. Costituzionale e democratica. Costituzionale e illiberale. Nazionale e costituzionale.

L’abolizione dei dazi sul grano in Inghilterra fu la vittoria: Dell’industria sul commercio. Del commercio sull’industria. Delle campagne sulle città. Dell’industria sull’agricoltura.

Periodo storico che abbiamo definito come “l’età della restaurazione” indica gli anni: Tra il 1815 e il 1820. Tra il 1814 e il 1815. Tra il 1815 e il 1848. Tra il 1815 e il 1830.

L’enciclica Mirari Vos fu promulgata nell’anno: 1815. 1830. 1832. 1825.

Il pensiero socialista del primo Ottocento venne definito: Utopistico. Pratico. Scientifico. Visionario.

Manifesto dei comunisti uscì a Londra nel: 1832. 1815. 1848. 1870.

Nell’Europa della Restaurazione il principale strumento di lotta politica divennero. I partiti politici. Le società segrete. Le idee socialiste. Le convinzioni religiose.

La rivoluzione del Belgio nel 1830 fu contemporaneamente nazionale e: Costituzionale. Democratica. Socialista. Reazionaria.

Il movimento democratico nel risorgimento costituì: Un partito. Una corrente politica. Un'associazione internazionale. Un movimento variegato di opinioni.

I filo napoleonici dopo il 1815 finirono prevalentemente: All'opposizione dei regimi. Nei governi restaurati. Nell'organizzazioni delle società segrete. All'estero.

Gli sconfitti del 1820-21 si organizzano: In una rete di esuli. In un'associazione. In un circolo culturale nella legione straniera. Negli eserciti dei vincitori.

La svizzera non fu ospitale verso gli esuli italiani: Per difficoltà climatiche. Per le pressioni dell'austria. Per difficoltà economiche. Per regioni di ordine pubblico.

Dagli esuli italiani fu ricercata l'inghilterra per: Il clima. La libertà. Ragioni economiche. Modello parlamentare.

Lo scoppio dei moti del 1830-31 ebbe come detonatore: Le rivolte del sud america. I moti parigini del luglio. La oppressione dei governanti. Le persecuzioni religiose.

Alla base della visione Mazziniana vi è fondamentalemnte: Una visione religiosa. Il progresso economico. La costituzione repubblicana. La felicità dell'uomo.

Divideva mazzini da buon arroti: La felicità umana. Economia e libertà. La rivolta armata. Il rischio della dittatura.

Nei confronti della chiesa cattolica mazzini fu: Fedele osservante. Anticurialista convinto. Distruttore ad oltranza. Osservante tiepido.

Nicola fabrizzi propugnava l'isurrezione: Per ragioni economiche. Per amore dell'italia. Partendo da una regione specifica. Per la vittoria della classe borghese.

Tra educazione ginevrina e formazione torinese prevale: L'educazione ginevrina. L'educazione torinese. Quello che conviene. La preoccupazione del momento.

Il principio conservatore per Carlo Alberto: È scelta di convenienza. È calcolo politico. Giova ai governati. È volontà di Dio.

La politica estera di Carlo Alberto: Era conservatrice. Era rivoluzionaria. Era guerrafondaia. Ambiva alla pianura padana.

Il consiglio di Stato era organo: Politico. Amministrativo. Tecnico. Giudiziario.

Il diritto di famiglia: Riconobbe la parità donna - uomo. Riconobbe diritti patrimoniali alle donne. Escludeva l'intervento ecclesiastico. Applicava il diritto ecclesiastico.

Il regolamento per l'amministrazione del demanio giovò: Al recupero boschivo. Al miglioramento dell'agricoltura. All'incremento foraggiero. Ai trasporti.

Il libretto di lavoro : Tutelava l'operaio. Serviva alla polizia. Favoriva il controllo sociale. Serviva per collocarsi al lavoro.

Il libero scambio favorisce: L'agricoltura. Il rapporto tra gli Stati. L'industria. La cultura.

Ferrante Aporti organizza: Scuole secondarie. Asili d'infania. Università. Circoli culturali.

Il primo docente di storia moderna a Torino fu: Giuseppe Mazzini. Silvio Pellico. Ercole Ricotti. Federico Confalonieri.

L'eredità mazziniana è controversa perché: di derivazione illuministica. di derivazione romantica. fatta propria da movimenti contrapposti. religiosa.

La religiosità mazziniana fu: ispirata dal giansenismo. ispirata dal sensismo. ispirata dal calvinismo. ispirata dal Papa.

Nalla concezione mazziniana il genio: e' guida militare. e' uno scopritore di mondi. dà un'accelerata alla storia. e' un educatore.

Rispetto alla lotta di classe Mazzini: e' d'accordo. la consente solo in determinate situazioni. e' decisamente contrario. la considera superflua.

La teoria della felicità nella dottrina mazziniana forma uomini: coraggiosi. sagaci. pigri. egoisti.

Tra liberalismo e comunismo, Mazzini: propendeva per il primo. propendeva per il secondo. era ostile all'uno e all'altro. li ignorava.

Religione politica è omogenea ai regimi: liberali. democratici. autoritari. comunisti.

Crispi considera Mazzini tra gli uomini del risorgimento: il profeta. l'apostolo. l'esule. il più grande.

La guerra in Africa dai mazziniani fu considerata: una missione. una necessità. un gesto di potenza. un'avventura.

I doveri dell'uomo come testo scolastico: fu contestato. fu approvato. fu censurato. fu manipolato.

In principio il sistema di Gioberti si oppone: Alla religione. All'illuminismo. Al romanticismo. All'individualismo.

Tradizione e progresso sono: Antitetici. Compatibili. In connessione. Identici.

Tra l'uomo e Dio la società è: Di contrasto. Di pacificazione. Di educazione. Di mediazione.

L'armonia è data dall'accordo. Di fede e ragione. Di patria e indiviuo. Di guerra e pace. Di libertà e morale.

Ritornare al medioevo è impresa: Sacrilega e sconsigliata. Buona e giusta. Impraticabile. Necessaria.

Dispotismo e demagogia determinano: Elevazione della plebe. Prevalenza della forza e assenza del diritto. Trionfo della giustizia. Pace sociale.

La sovranità giobertiana è di tipo: Religiosa. Civile. Ministeriale. Borghese.

Il riformismo evita: Le rivoluzioni. Le guerre. La lotta politica. L'egoismo sociale.

La civiltà ideale ha il suo fondamento: Nella pace. Nella giustizia. Nella cognizione dei principii. Nella lotta armata.

Il Rinnovamento è un libro che appartiene alla storia: Del Romanticismo. Del Cristianesimo. Dell'Illuminismo. Del Pensiero liberal democratico.

La concezione della religione è: Cattolica. Gesuitica. Spirituale. Giansenista.

Nella politica prima la sovranità deriva: Da Dio. Dall'originaria disuguaglianza. Dalla Chiesa. Dal popolo.

La sovranità è subordinata: Solo alla giustizia. Solo al Papa. Solo al popolo. Solo al principe.

Il principe: E' padrone dello stato. E' signore dei sudditi. E' sottomesso al papa. E' immagine dello stato.

La proprietà: E' diritto di tutti. E' bene comune. E' un furto. E' dono di Dio.

La società ha come fine: La salvezza dell'anima. Il bene comune. La libertà. La salute della patria.

Nella società civile gli individui sono: Tutti uguali. Tutti disuguali. Tutti aventi diritti da far valere. Tutti uguali nei diritti.

Il tribunale politico controlla. I cittadini. Il rapporto tra Stato e Chiesa. Gli atti del potere politico. L'applicazione delle leggi.

La distribuzione del potere cambia: Secondo la distribuzione della ricchezza. Secondo i tempi. Secondo i costumi. Secondo le condizioni culturali.

La rappresentanza politica: E' proporzionale al livello culturale. E' proporzionale agli interessi da difendere. E' proporzionale alla fede religiosa. E' proporzionale al proprio valore militare.

In Francia la rivoluzione del 1848 scoppiò perché dal governo fu impedito lo svolgimento di: Una riunione sindacale. Un banchetto politico. Elezioni politiche. Una manifestazione contro la disoccupazione.

A condurre la rivoluzione in Francia furono: Repubblicani moderati. Liberali conservatori. Legittimisti monarchici. Repubblicani-democratici.

Tra i provvedimenti presi dalla II Repubblica vi era: L’abolizione della leva obbligatoria. L’abolizione della proprietà privata. Il suffragio universale. La privatizzazione delle fabbriche statali.

Con l’allocuzione del 29 aprile Pio IX: Abbandonava la coalizione in guerra contro l’Austria. Entrava in guerra contro ‘Austria. Scomunicava Carlo Alberto. Proclamava l’infallibilità del papa.

La rivoluzione a Palermo scoppiò il: 23 marzo 1848. 29 aprile 1848. 23-24 febbraio 1848. 12 gennaio 1848.

La prima guerra d’indipendenza iniziò come una guerra: Nazionale e democratica. Nazionale e federale. Federale e antifrancese. Internazionale e democratica.

La prima guerra d’indipendenza fu definita: La guerra degli imperatori. La guerra dei diplomatici. La guerra dei pezzenti. La guerra dei sovrani.

Prima del 1848 era preminente in Europa il problema: Della democrazia. Della libertà. Delle nazionalità. Dell’indipendenza.

Dalla sconfitta dei neoguelfi e dei federalisti repubblicani nel 1848 sarebbe scaturita la corrente: Monarchico-unitaria. Monarchico-federalista. Repubblicana unitaria. Democratica.

La Repubblica romana fu sconfitta da: I Francesi. Gli Austriaci. I Napoletani. I Piemontesi.

Ferdinando II reagì alle prime insurrezioni del 1847: In modo conciliativo. In modo diplomatico per favorire una mediazione. Con l'usuale linea rigida e repressiva. Concedendo velocemente lo Statuto.

In Toscana, Leopoldo II era persuaso: Dell'ineluttabilità dell'intervento di una potenza terza. Dell'importanza delle riforme proposte dai democratici. Dell'ineluttabilità dell'esito costituzionale dell'opposizione al suo regime. Che Ridolfi dovesse essere cacciato dal Regno.

Nel 1847, Pio IX concesse di: Aumentare il numero di ministri laici. La Costituzione. Di aprire anche ad altri culti. Di aumentare la quota femminile nei dicasteri.

Nel saggio “L'Austria e la Lombardia” il Correnti: Elogiava il modello amministrativo austriaco. Elogiava la lotta dei democratici lombardi. Denunciava le mire piemontesi in Lombardia. Denunciava i danni causati alla regione dagli Asburgo.

La Repubblica di Venezia fu istituita per merito di: Giuseppe Mazzini. Daniele Manin. Radetzky. Cesare Balbo.

La decisione di Carlo Alberto di entrare in guerra contro Vienna era legata perlopiù: Alla richiesta francese di indebolire il fronte austriaco. A mire espansionistiche sabaude e al bisogno di arginare derive radicali nell'area. Alla volontà effettiva di realizzare un progetto unitario nazionale. Alle pressioni dell'establishment militare sabaudo e ligure.

Il Quadrilatero era: Un'enclave di alcune città sottratte al controllo austriaco. Un sistema di tattica difensiva asburgica. Un'area geografica contraddistinta da fortificazioni sotto il controllo austriaco. La provincia di Peschiera sul Garda.

Le spinte democratiche in seno ai vari Stati peninsulari nel '48: Indussero Pio IX a sposare la causa sabauda. Alimentarono la speranza delle masse in Carlo Alberto. Alimentarono il sogno neoguelfo. Smorzarono gli entusiasmi per la causa nazionale e decretarono il ritiro delle truppe.

A Roma, dopo la fuga di Pio IX verso Gaeta: Nacque un regime repubblicano. Il potere fu assunto dai cardinali. Vi fu l'invasione dalla Toscana. Nacque un regime federale.

Secondo Balbo, i sovrani della penisola erano quasi tutti da ritenersi: Illuminati. Controllati dall'Austria. Deboli. Stranieri.

Nel 1853, lo zar intimò al sultano turco di: Cedere la Crimea. Accettare l'offerta per l'acquisto delle regioni balcaniche. Accettare il protettorato russo sugli ortodossi. Accettare un negoziato per la spartizione dei Balcani.

Cavour, a Parigi, chiese che al rafforzamento austriaco nei Balcani: Facesse seguito lla perdita dell'Ungheria. Facesse da contraltare la conquista piemontese in Serbia. Conseguisse una diminuzione dell'influenza asburgica in Italia. Conseguisse un protettorato sabaudo sulla Prussia.

Gioberti riteneva il Piemonte: Una eccezione nella penisola, da cui partire per il processo unitario. Uno stato arretrato. Lo stato con il primato solo morale in Italia. Lo stato con il primato militare in Italia.

La politica delle nazionalità avrebbe portato Parigi: Allo scontro con Pio IX. Allo scontro con Berlino. Allo scontro con Mosca. Allo scontro con Vienna.

Per non affievolire l'entusaismo post-Crimea, Cavour: Pensò di puntare sul Borbone per indebilire Vienna. Mise in atto un vera e propria strategia di provocazione anti-austriaca. Militarizzò il confine francese. Chiese la convocazione di una conferenza di pace.

La confederazione pensata a Plombieres sarebbe stata presieduta. Da un triumvirato austro-franco-piemontese. Dal pontefice. Dal Borbone. Dai Savoia.

Il fronte moderato italiano si era compattato intorno: Alla figura di Cattaneo. Alla Giovine Italia. Alla Società Nazionale Italiana. Alla Nuova Antologia.

Nino Bixio fu chiamato a: Guidare l'esercito al posto di Garibaldi. Convincere Pilo a dimettersi. Mediare con il Borbone. Sedare l'insubordinazione dei siciliani.

L'impulso riformista dell'ultimo Francesco II finì per: Indebolire ulteriormente la struttura dello stato. Agevolare l'avanzata dei piemontesi. Favorire la borghesia napoletana. Favorire la borghesia delle province.

Cavour ottenne da Napoleone III: Sostegno economico per la spedizione al Sud. Il mpermesso di destituire Pio IX. I mezzi per organizzare la controrivoluzione nelle Legazioni. Iol permesso di invadere i terriori dell'Italia centrale.

L'impulso maggiore al movimento democratico fu dato da: Garibaldi. Cavour. Mazzini. Salandra.

La rilevanza delle città fu determinata da: Lo sviluppo economico. Dalla rivoluzione industriale. Dal ruolo di capitale. Dall' accentramento amministrativo.

Il dinamismo economico del Piemonte fu favorito: Dalle ricchezze naturali. Dal libero scambio. Dai successi militari. Da Casa Savoia.

La città più popolosa d'Italia a metà secolo era: Napoli. Torino. Roma. Genova.

Quale città subì decremento demografico a metà ottocento: Lucca. Torino. Venezia. Genova.

Come cambiò la composizione delle classi sociali: Precipitosamente. Poco. Molto. Nulla.

Le scuole elementari si concentravano: In città. In campagna. Nelle capitali. Nei seminari.

Quali città più attive per fervore di stampa: Lucca e Napoli. Roma e Firenze. Genova e Firenze. Firenze e Milano.

Il "Progresso delle scienze delle lettere e delle arti "si stamapava a: Milano. Genova. Firenze. Napoli.

Quando e dove si tenne il primo Congresso degli scienziati Italiani: A Genova nel 1850. A Torino nel 1848. A Milano nel 1835. A Pisa nel 1839.

Il pensiero politico di Mazzini è caratterizzato dai seguenti principi: Graduali riforme e federalismo. Confederazione presieduta dal papa. Repubblica e unità. Federalismo e repubblica.

Il neoguelfismo è: Un movimento politico che mira alla fine del potere temporale del papa. Un pensiero politico teso a fare dell’Italia una confederazione di Stati presieduta dal papa. Un pensiero politico teso all’unione dell’Italia in un unico Stato sotto il governo del papa. Un movimento politico che mira all’istaurazione di una repubblica federale.

Il “connubio” del 1852 segnò il passaggio del Regno di Sardegna: Alla monarchia costituzionale. Al sistema costituzionale puro. Alla democrazia. All’assolutismo.

In seguito all’armistizio di Villafranca (1859) il Piemonte. Annesse il regno delle Due Sicilie. Annesse Nizza e Savoia. Annesse il Lombardo-Veneto. Annesse la Lombardia.

Mazzini fondò la Giovine Europa nel: 1837. 1832. 1834. 1844.

La fedeltà del Piemonte allo Statuto aveva dimostrato la possibilità di conciliare: Il federalismo con l’indipendenza. La repubblica con la monarchia. L’ordine con la democrazia. L’ordine con la libertà.

La direzione del nuovo Stato italiano fu assunta da: I moderati. I federalisti. I democratici. I cattolici liberali.

L’autore di “Del primato morale e civile degli italiani” è: Cesare Balbo. Massimo D’Azeglio. Giacomo Durando. Vincenzo Gioberti.

Il regno d’Italia fu proclamato: Il 6 maggio 1860. Il 18 febbraio 1861. Il 17 marzo 1861. Il 26 ottobre 1860.

Quale non fu tra i principi del liberalismo moderato: Il gradualismo. Il neoguelfismo. Il suffragio universale. Il federalismo.

Per Alfredo Oriani la rivoluzione italiana anziché opera di popolo aveva trionfato: Per un sopruso eroico della sua minoranza aiutata da incidenze e coincidenze straniere. Per l’intervento delle masse popolari. Grazie ai pensatori, agli artisti, ai martiri e agli eroi. Perché l’idea si era tradotta nel fatto e il sentimento si riabbassava verso il senso.

Nella interpretazione di Piero Gobetti il Risorgimento fu: Una rivoluzione democratica. Una rivoluzione passiva. Una conquista regia. Una rivoluzione fallita.

Una volta compiuta l’Unità d’Italia, secondo Oriani, gli eroi diventavano soldati e i martiri: Venivano dimenticati. Si trasformavano in impiegati. Erano esaltati. Ricevevano corone d’alloro.

Per Antonio Gramsci il Risorgimento fu essenzialmente: A B C D. Una rivoluzione passiva. Una conquista regia. Una rivoluzione fallita. Una rivoluzione democratica.

Il movimento risorgimentale fu egemonizzato, per Gramsci: Dal Partito d’Azione. Dai moderati. Dall’Austria. Da Mazzini.

Rosario Romeo critica: La storiografia liberale. L’incremento della rendita fondiaria. Il ruolo del capitale necessario allo sviluppo della produzione industriale. La storiografia di stampo marxista.

Nell’interpretazione di Rosario Romeo una riforma agraria avrebbe rappresentato per l’Italia: Uno sforzo in senso contrario allo sviluppo del capitalismo. Un ostacolo insuperabile. L’affermarsi di una democrazia rurale. L’unica forma di capitalismo esistente, destinato a funzionare, nelle condizioni storiche dell’Italia.

Per Romeo la Rivoluzione ebbe come conseguenza nelle campagne francesi: Un progresso produttivo per l’agricoltura francese. Di peggiorare le condizioni di vita di larghi strati di contadini. Di bloccare lo sviluppo del capitalismo. Un progresso tecnico per l’agricoltura francese.

Secondo Rosario Romeo il maggior pericolo della tesi del Gramsci è: La faziosità. Condurre a una prospettiva gravemente falsata del problema dello sviluppo capitalistico in Italia. Considerare l’incremento della rendita fondiaria dopo il 1860 una delle fonti più importanti di accumulazione. La generale debolezza del sistema industriale.

Per Oriani riguardo l’impresa risorgimentale nel Mezzogiorno d’Italia: Giovò più la viltà borbonica che l’eroismo garibaldino. Giovò il concorso del secondo impero napoleonico. Furono scarsi i volontari. Le battaglie e quasi sempre decise dalla preponderanza degli alleati.

Gli insegnanti più amati a Vittorio furono: I Gesuiti. Il padre. I generali. I filosofi.

Come allievo era considerato: Bravo. Disciplinato. Scrupolosi. Discolo.

Sulla" unione dei principi Italiani " La posizione di Vittorio era: Favorevole. Sfuggente. Ostile. Indifferente.

Il primop presidente del consiglio d'Azeglio considerava Austriaci e democratici: Alleati fra loro. Ugualmente amici. Ugualmente pericolosi. Amici dei Francesi.

L'attitudine a spendere di Re Vittorio era quello di. Un Taccagno. Un generoso. Uno spendaccione. Un avaro.

Vittorio considerava le attitudini politiche di Cavour: Superiori. Modeste. Ciniche. Negative.

La Regina Vittoria espresse sul Re Vittorio un giuduzio: Sprezzante. Generoso. Negativo. Lusinghiero.

Dopo la morte della moglie il rapporto con Rosina: Cessò. Si diradò. Si intensificò. Divenne matrimonio 1869.

Le rivolte e il brigantaggio furono considerate da Re Vittorio questioni: Politiche. Di ordine pubblico. Militari. Economiche.

L'attivismo di Vittorio in polica Estera a norma di Statuto era: Coerente. Anti costituzionale. Ai limiti. Necessario.

L'ala moderata della Sinistra era persuasa che: Bisognasse incitare la rivolta di piazza. La Destra avrebbe pagato il prezzo della sua politica coloniale. L'estensione della Legge piemontese avrebbe aperto nuovi “spazi”. Lo Statuto piemontese fosse troppo rigido.

Gli schieramenti politici, nel periodo immediatamente post-unitario, furono incalzati perlopiù: Dalle pressioni asburgiche. Da problematiche di ordine pubblico. Da problematiche di ordine finanziario. Dalla volontà borbonica di conquistare il centro-nord.

La politica economica del ministero Scialoja fu in parte “vanificata”: Dall'acuirsi della tensione internazionale. Dall'opposizione degli azionisti. Dai dissidi interni alla Destra storica. Dalla guerra con la Francia.

In cambio del “si” al clima di preparazione alla guerra del '66, la Sinistra ottenne: Un maggior numero di parlamentari. Maggiori garanzie circa il livello medio dei salari. La nomina di un proprio esponente a presidente del Consiglio. La velocizzazione dell'iter di approvazione della legge di soppressione delle corporazioni religiose.

I generali a capo delle divisioni italiane nella guerra del 1866 erano: Ricasoli e Cialdini. La Marmora e Cialdini. Cialdini e Guerrazzi. La Marmora e Depretis.

AI fini della conquista del Veneto, fu fondamentale: La mediazione prussa. La mediazione francese. La mediazione asburgica. La forza militare delle truppe italiane.

Il regno d'Italia decise di invadere Roma: Per ottenere garanzie da Londra. Dopo la morte di Pio IX. Dopo il crollo francese a Sedan. Dopo la vittoria francese a Sedan.

Il programma di Luigi Ferraris prevedeva: L'alleanza con la Francia. La conquista di Roma. Il disavanzo della finanza pubblica. Il pareggio di bilancio.

Il governo Menabrea poteva contare sul sostegno: Del partito della Corte. Del partito socialista. Degli azionisti. Del sindacato.

L'atteggiamento della Destra negli anni che seguirono l'unificazione fu segnato: Da una politica estera aggressiva e unilateralista. Dalla chiusura su posizioni filo-ecclesiastiche. Dall'apertura all'ala moderata. Da un arroccamento in senso conservatore per scongiurare il potere della piazza.

I patrioti Italiani guardavano come modello: L'Ungheria. L'Austria. La Francia. L'Inhilterra.

I progetti rivoluzionari per i moderati erano: Ottimi. Realistici. Irrealizzabili. Praticabili.

Nel Primato del 1843 Gioberti assegna il ruolo di guida: Alla Chiesa Cattolica. All'Impero. Agli Stati Uniti. A Dio.

La presidenza della Federazione vagheggiata da Gioberti spetta: Al Re di Napoli. Al Papa. All'Imperatore. All'Inghilterra.

Per D'Azeglio il cambiamento negli Stati avviene: Con la rivoluzione. Gradualmente. Con le preghiere. Con la guerra.

La politica del Regno di Sardegna puntava ad annettere: L'Austria. Tutta l'Italia. Il Lombardo Veneto. La Francia.

Quale fu la prima tratta ferroviaria in Italia e quando: Milano-Monza 1840. La Livorno-Pisa 1844. La Napoli-Portici 1839. La Torino-Moncalieri 1848.

L'indignazione popolare anti Austriacadel 1846 fu da Carlo Alberto: Placata. Sobbillata. Favorita. Accettata.

Pio IX viene eletto nel: 1835. 1850. 1848. 1846.

La Consulta di Pio IX ammetteva per la prima volta al governo: I Cardinali. I familiari. I laici. I monaci.

Liberale è il regime che: Rende l'uomo libero. Rende possibile ed effettive le scelte dell'uomo. Rende difficili le scelte dell'uomo. Libera l'uomo dalle difficoltà.

"Sono affamato" e "Sono libero"sono strutture: Semanticamente uguali. Semanticamente parallele. Sintatticamente diverse. Semanticamente diverse.

"Sono libero" è dichiarazione: Priva di contenuto. Ricca di contenuti. Che rende felici. Che sollecita impegno.

La destra risorgimentale di fronte allo stato : Nei nega i valori. Ne salva e ne salta i valori. Lo considera imprenditore. Gli affida compiti di conquista.

La razionalità dello stato consiste: Nell'estensione illimitata del suo dominio. Nell'estensione limitata del suo dominio. Nella capacità di imporsi nei limiti. Nell'impedire il trionfo del dogma.

Per Kelsen la libertà : È strumento di conquista. Si orienta a fini di innovazione sociale. È strumento di educazione. Genera anarchia.

Nelle democrazie il liberalismo : S'indenfica con una classe sociale. S'identifica con la maggioranza. Non s'identifica con una classe sociale. S'identifica con i produttori.

Per il liberalismo la libertà economica : È assoluta. È relatica. È incerta. È delimitata e diretta dalla legge.

Il liberalismo giolittiano è connotato da: Culto assoluto dalla libertà. Effettivo riformismo sociale. Lotta al socialismo. Alleanza con il socialismo.

In croce lo stato è sintesi: Di maggioranza e minoranza. Di autorità e libertà. Di produttori e lavoratori. Di ricchi e poveri.

Delle componenti politiche che fecero l’unità, assunse la direzione del nuovo Stato: La componente repubblicana. La componente cattolica. La componente democratica. La componente moderata.

Secondo la legge elettorale aveva diritto al voto: Il 10% della popolazione. Il 7,9% della popolazione. Il 5% della popolazione. L1,9% della popolazione.

Il mandato parlamentare nel nuovo Stato italiano era: Retribuito per tutti. Retribuito in base al censo. Non retribuito sin base al censo. Non retribuito per tutti.

Dal punto di vista sociale la Destra storica era formata essenzialmente da: Contadini del Sud. Proprietari terrieri centro-settentrionali. Proprietari terrieri centro-meridionali. Operai del Nord.

Contro il brigantaggio nel 1863 venne approvata : La legge Pica. La legge Casati. Il Non expedit. La legge delle Guarentigie.

Con la terza guerra d’indipendenza l’Italia annesse: Lombardia. Trentino. Venezia Giulia. Veneto.

La capitale d’Italia fu spostata a Firenze nel: 1861. 1865. 1866. 1870.

Il Concilio Vaticano I proclamò: I principali errori dottrinari dell’epoca moderna. L’immacolata concezione. L’infallibilità del papa. L’impossibilità per i cattolici di partecipare alla vita politica.

Il Non expedit fu emesso nell’anno: 1861. 1866. 1870. 1874.

Il corso forzoso della lira fu adottato nel: 1861. 1867. 1871. 1881.

Il pareggio di bilancio fu raggiunto nel: 1861. 1866. 1871. 1876.

La “rivoluzione parlamentare” fu: La caduta del governo Crispi. L’atto di concessione dello Statuto albertino. L’avvento della Sinistra al potere. Il passaggio dalla monarchia costituzionale pura al sistema parlamentare.

La Sinistra “giovane” aveva progressivamente: Accentuato i caratteri “antisistema”. Attenuato i caratteri moderati. Accentuato i caratteri radicali. Attenuato i caratteri radicali.

Il trasformismo fu nei fatti: La causa della rivoluzione parlamentare. Una nuova convergenza verso il centro. Una polarizzazione fra Destra e Sinistra. Un ambizioso programma di riforme.

La riforma elettorale del 1882 diede il diritto di voto: Al 7 per cento della popolazione. Al 5 per cento della popolazione. All𔃻,9 per cento della popolazione. Al 9 per cento della popolazione.

Il protezionismo fu adottato in Italia nel: 1876. 1884. 1882. 1887.

Crispi reagì ai Fasci siciliani: Con lo stato d’assedio. Con la riforma amministrativa del 1888. Con la fondazione della colonia d’Eritrea. Con la legge di pubblica sicurezza del 1889.

La sconfitta di Adua nel 1896 causò: La caduta di Minghetti. La caduta di Depretis. La caduta di Crispi. La caduta di Giolitti.

Con la riforma del 1888 divenne elettiva la carica di: Sindaco. Prefetto. Senatore. Deputato.

La legge Coppino istituiva: L’elettività della carica di sindaco. L’abolizione della tassa sul macinato. L’allargamento dei diritto di voto al 7 per cento della popolazione. Istruzione elementare gratuita e obbligatoria fino a 9 anni.

Nell’articolo intitolato “Torniamo allo Statuto” Sonnino proponeva: Che la Camera fosse asservita al governo. Il passaggio al sistema parlamentare. Il ritorno al sistema costituzionale puro. Che il capo del governo nominasse i ministri.

I moti per il pane ci furono nel: 1888. 1896. 1900. 1898.

La caduta del governo Pelloux fu la fine: Di una politica trasformista. Di una politica repressiva e autoritaria. Dell’attività del Parlamento. Delle proteste per l’aumento del prezzo del pane.

L’età giolittiana è nello stesso tempo l’apice ma anche la conclusione: Del sistema liberale italiano. Del trasformismo della politica. Del suffragio universale. Dei partiti di massa.

La seconda fase dell’età giolittiana è quella: Della crisi del sistema giolittiano. Della dittatura parlamentare. Della svolta liberale. Della stabilizzazione moderata.

Il suffragio universale venne introdotto in Italia: Nel 1920. Nel 1914. Nel 1912. Nel 1904.

Con la dittatura parlamentare di Giolitti divenne complementare al trasformismo: L’intervento del governo nelle lotte elettorali. La repressione sociale. Il clientelismo. La disgregazione politica.

La dittatura parlamentare consistette nel fatto che il presidente del Consiglio attraverso le elezioni poteva: Prefabbricare la sua maggioranza. Prefabbricare la sua opposizione. Prefabbricare il consenso dell’opinione pubblica. Prefabbricare pochi leader al sicuro nei propri collegi.

Nel sistema giolittiano la maggioranza era null’altro che una coalizione temporanea di vari gruppi con capi diversi, tutti uniti da Giolitti e: Da interesse e clientelismo. Da un progetto politico. Dal consenso nella società civile. Da socialisti e cattolici moderati.

Si intende per età giolittiana il periodo: 1904-1911. 1915-1918. 1901-1918. 1901-1914.

L'insurrezione nello Schleswig-Holstein del 1848: Fu strumentakizzata dalla casa regnante danese per fini espansionistici. Inaugurò un periodo di aspra conflittualità in seno ai popoli di lingua tedesca che si concluse con la riaffermazione dell'equilibro metternichiano. Vide l'intervento risolutorio e duraturo delle diplomazie inglese, svedese e austriaca. Ebbe motivazioni fortemente nazionali e rese evidente che la formula confederale per i popoli di lingua tedesca non conteneva più le spinte nazionalistiche.

L'Assemblea di Francoforte sul Meno aveva l'obiettivo di : Risolvere le controversie in seno agli Stati della Confederazione. Stabilire i punti su cui chiedere maggiori garanzie territoriali all'Austria. Stabilire quale posizione, tra quella della Grande Germania e quella della Piccola Germania, dovesse prevalere. Dare una costituzione alla Confederazione Germanica.

Federico Guglielmo IV: Accettò la proposta della Grande Germania. Accettò la proposta della Piccola Germania. Era troppo conservatore per accettare la corona imperiale da una assemblea che non fosse quella dei principi tedeschi. Con l'Austria di abbandonare il progetto unitario e ristabilire i confini della Confederazione germanica sotto la presidenza di Vienna, ristabilendo, come nel resto d'Europa, lo status quo.

L'ordine europeo a cavallo della Guerra di Crimea: Stava per entrare nella sua fase crepuscolare. Continuava ad essere la barriera contro il caos rivoluzionario. Faceva leva sui valori comuni in linea con l'atteggiamento dei suoi principali promotori. Fu spazzato via dalla vicenda nazionale tedesca.

Bismarck diventa Cancelliere : Per volontà della nazione tedesca. Grazie alla nomina ricevuta dal re prussiano Guglielmo I. Dopo un colpo di stato militare. Grazie all'elezione da parte delle correnti più conservatrici tedesche.

Nell'elaborare il proprio progetto politico, il Cancelliere Bismarck: Prese le mosse da una prospettiva legata alla società ed agli interessi prussiani per poi considerare la situazione tedesca, europea e mondiale in una visuale di moderazione. Si affidò alle correnti più decise a puntare sull'intervento dei militari. Minacciò a più riprese il ricorso alla forza per mettere a tacere il dissenso interno. Si affidò al realismo evitando di decidere prima che le condizioni contestuali non fossero ideali per gli obiettivi del proprio Paese.

La questione polacca fu importante per gli esiti della guerra contro l'Austria: Perché Vienna dovette intervenire in territorio polacco per sedare le rivolte, indebolendo così la propria forza d'urto. Perché, in cambio del sostegno prussiano, gli austriaci dovettero garantire un minore utilizzo di truppe in caso di guerra. Visto che gli insorti polacchi fornirono un valoroso contributo per la causa prussiana nella guerra contro Vienna. Poiché lo zar Alessandro garantì la benevola neutralità russa in cambio del sostegno prussiano nella gestione della crisi scoppiata tra le popolazioni polacche.

Durante il conlitto austro-prussiano, il Regno d'Italia : Funse da "distrattore" per l'Austria, costringendo Vienna a frazionare le proprie truppe per destinarle, appunto, al confine meridionale. Dichiarò guerra alla Prussia in nome dell'antico legame con la casata asburgica. Partecipò alla guerra al fianco della Prussia nella speranza di ottenere la soluzione della "questione romana". Rimase neutrale, non avendo alcun interesse nello scacchiere centro-europeo.

La manomissione del "Dispaccio di Ems". Fu una trovata della stampa francese per provocare la guerra alla Prussia. Determinò l'insurrezione degli spagnoli, che non accettavano un regnante di origini tedesche sul trono di Madrid, preferendo, viceversa, che Naèpoleone III prendesse il controllo anche della Spagna. Servì a Bismarck per istigare la Francia e spingerla a dichiarare guerra alla Prussia, presentandosi, in tal modo, quale paese reo di aggressione e per giustificare, così, la reazione militare di Berlino. Fu una trovata prussiana per convincere Guglielmo ad entrare in guerra.

L'obiettivo primario del sistema di alleanze bismarckiano: Era quello di garantire alla Prussia i vantaggi territoriali finalizzati alla costruzione di un vasto impero coloniale. Era la costruzione di un complesso reticolo di alleanze e di pratiche strategico-diplomatiche finalizzate alla composizione dei conflitti infra-europei e, conseguentemente, mirante all'isolamento della Francia “punita” a Francoforte. Consisteva nella salvaguardia del diritto dei popoli oppressi all'autodeterminazione, attraverso un meccanismo di conferenze periodiche sulla falsa riga di quelle decise a Vienna nel 1815. Era la salvaguardia dell'egemonia tedesca sui mari, attraverso la costruzione di una flotta militare.

La subalternità del mondo rurale fu determinata da: Fame. Guerre. Ignoranza. Schiavitù.

La dissoluzione dei beni ecclesiastici giovò soprattutto: Ai contadini. Ai braccianti agricoli. Al clero. Ai borghesi capitalisti.

La Rivoluzione francese determinò per il mondo rurale: Un grave danno. Un bagno di sangue. La piena consapevolezza dei diritti. Soltanto una vigorosa scrollata.

La costituzione in classe fu ostacolata: Dalla dispersione delle imprese. Dal contrasto con i nobili. Dalle difficoltà naturali. Dalla Chiesadalla Chiesa.

Quando scompare il servaggio dall'Europa: Con la rivoluzione francese 1789. Con la sconfitta dell'Austria 1859. Nel 1861 in Russia. Nel 1878 in Germania.

Il suffragio universale cambiò il rapporto tra città e campagna. no. si. In parte. Gradualmente.

Qual è il sentimento che condiziona di più i comportamenti del contadino: L'amore. L'odio. La rassegnazione. Lo spirito d'iniziativa.

Il primato del frumento era imposto da: Regime fiscale. Esigenze dell'eserito. Abitudini alimentari. Stagionalità.

Con l'aumento della produzione nella seconda metà del secolo: La rendita fondiaria non cresce. La rendita fondiaria cresce. La rendita fondiaria è stabile. La rendita fondiaria scompare.

La grande inchiesta conclusa nel 1894 produsse: Grande scoraggiamento. Una legislazione di favore. Il primato dell'agricoltura. Una gran messe di notizie.

Nel programma del partito repubblicano l'Unione è: Alleanza di comodo. Comunione di interessi. Una "casa" indivisibile. Una unità di forze.

Per Lincoln la shiavitù è: Problema economico. Male morale, sociale e politico. Un sopruso razziale. Attività di sfruttamento.

Il comromesso del Missouri del 1820: Vietava schiavitù in Stati di nuova annessione. Consentiva la schivitù. Vietava la schiavitù dappertutto. Lasciava libertà di scelta.

Il dibbattito sulla schiavitù serve a Lincoln: Per accreditarsi in sede nazionale. Per conquistare il voto dei neri. Per mettere in crisi i democratici. Per distinguersi dal proprio partito.

Lincoln diventa presidente: Nel 1858. Nel 1861. Nel 1862. Nel 1870.

Nel programma di Lincoln l'antischiavismo: È pregiudiziale ideologica. È una battaglia di libertà. È una battaglia religiosa. Non è una pregiudiziale ideologica.

Nelle prime fasi del conflitto civile il Congresso: Osteggia la moderazione del presidente. Sostiene la moderazione del presidente. Approva nuovi provvedimenti. Si orienta per l'abolizionismo.

La crittenden revolution indica come obiettivo della guerra: L'arricchimento del nor. L'impoverimento del sud. L'antischivismo. Il mantenimento dell'unione.

Lincoln e Cattaneo: Si incontrano per la guerra. Ondividevano il federalismo. Disprezzavano il sud. Erano filomonarchici.

LLa presidenza Lincoln determinò: L'espansione dell'unione. L'annessione di niovi Stati. L'espansione delle prerogative presidenziali. L'arricchimento dei propri familiari.

La natura socio-economica degli Stati Uniti del Nord era: Schiavista e agricola. Antischiavista e agricola. Antischiavista e industrializzata. Schiavista e industrializzata.

La natura socio-economica degli Stati Uniti del Sud era: Schiavista e agricola. Antischiavista e agricola. Antischiavista e industrializzata. Schiavista e industrializzata.

Il Partito Repubblicano era: Il partito dei conservatori. Favorevole ad una politica protezionistica. Sfavorevole ad una politica protezionistica. Sostenitore della schiavitù.

La guerra di Secessione tra Nord e Sud interessò gli anni: 1859-1863. 1861-1865. 1865-1869. 1869-1873.

Le principali cause della Guerra Civile americana furono: L’occupazione delle terre dell’Ovest. L’intervento nella guerra civile messicana. Il diverso sviluppo economico delle due parti del Paese. La questione della schiavitù e dell’unità nazionale.

La guerra di Secessione fu definita: Guerra mondiale. Guerra internazionale. Guerra totale. Guerra dei due mondi.

La “dottrina Monroe” tutelava: L’espansionismo economico. L’equilibrio della nazione contro ogni ingerenza esterna. La crescita industriale a danno dell’agricoltura. L’uguaglianza civile degli schiavi.

I “Trattati ineguali” firmati dal Giappone erano: Trattati di pace con l’Occidente. Accordi tra i restauratori del potere imperiale e lo “Shogun”. Accordi commerciali che assicuravano all’Occidente ampia libertà di commercio col Giappone. Trattati di pace con Cina e Russia.

Il Giappone moderno nasce con la rivoluzione del: 1865. 1866. 1867. 1868.

La potenza industriale giapponese si affermò sul piano economico internazionale grazie all’esito positivo delle due guerre di: Manciuria e Corea. Cina e Corea. Russia e Corea. Cina e Russia.

Con l'arrivo dell'ammiraglio Perry nel 1953, il Giappone: Divenne una colonia inglese. Divenne una colonia americana. Fu costretto ad aprirsi al commercio con l'estero. Perseguì una politica al rigido isolamento dal mondo esterno.

L'impero giapponese era organizzato: Secondo il modello occidentale. Secondo i "trattati ineguali". Secondo uno schema feudale. Come una tecnocrazie.

I "daymo" erano: I grandi feudatari. I samurai. I commercianti. I contadini.

La nascita del Giappone moderno viene fatta risalire: Alla restaurazione dello sgogunato. Al conflitto sino-giapponese del 1895. Alla guerra russo-giapponese del 1905. Alla rivoluzione del 1868.

La causa del rapido sviluppo economico giapponese va ricercata: Nell'intervento diretto dello Stato in campo industriale e finanziario. Nella grande domanda interna. Nella ricchezza di materie prime. Nel "feudalesimo centralizzato".

Il governo trovò le risorse da investire dell'industrializzazione grazie soprattutto: Alla bassa tassa fondiaria. Allo shogunato. Ai fondi dei privati. All'ammiraglio Perry.

Il Giappone divenne uno dei maggiori esempi di: Stato liberale. "Stato imprenditore". Industrializzazione dal basso. Democrazia.

La guerra russo-giapponese si concluse. Con il trattato di Nachino. Con il trattato di Pechino. Con il trattato di Parigi. Con il trattato di Portsmouth.

La guerra russo-giapponese: Legalizzò il commercio dell'oppio. Chiuse il giappone al commercio con l'estero. Spinse la cina a lasciare la Corea al Giappone. Spinse il Giappone sull'orlo della bancarotta.

La costituzione giapponese del 1889 era modellata sul tipo di quella. Fracese. Tedesca. Americana. Inglese.

La prima fase dell’imperialismo giapponese può definirsi: Di rappresentanza. Di competizione. Maturo. Di facciata.

L’espansione imperialista giapponese era essenzialmente: L’odio per la Cina. Una finzione. La spinta evangeluzzatrice. La conquista di nuovi mercati.

L'alleanza con l'Ingilterra fu fondamentale per: Per la vittoria contro la Cina. Per la restaurazione dell'imperatore. Per la vittora del Giappone contro la Russia. Per l'Inghilterra.

Gli anni della prima guerra mondiale segnarono una svolta per il Giappone perché: Iniziò un periodo detto "età del ferro". Iniziò un periodo di prosperità economica. Segno l'abolizione dello shogunato. Perdette la guetta con la Cina.

Nel 1926 divenne imperatore: Kita Ikki. Hirohito. Nogi. Cixi.

Il sistema costituzionale giapponese fu indebolito nel 1929 da: Dallo scoppio della guerra del Pacifico. Dal liberalismo. Il "baratro oscuro". La grande depressione economica internazionale.

Il prevalere dell'elemento militare su quello politico ed economico segnò: La scistizzazione e militarizzazione della società. L'instaruazione dello Stato di diritto. Un vuoto di potere in cui si inserirono le potenze colonizzatrici. La morte dell'imperatore Hirohito.

Il 6 agosto 1945: La prima bomba distrusse Nagasaki. La prima bomba distrusse Hiroshima. La seconda boba atomica distrusse Nagasaki. La Germania si arrese agli alleati.

Nel 1932 il Giappone uscì dalla società delle Nazioni: Dopo essere stato condannato per l'aggressione della Manciuria. Dopo avere avolito lo shogunato. Per avere sopresso ogni libertà di opinione e creato un perfetto sistema di polizia segreta contro ogni possibile oppositore interno. Dopo avere arrestato oltre 400 esponenti della sinistra socialista.

Il regime instauratosi in Giappone nel corso degli anni Trenta era simile a: Ai regimi di estrema destra affermatisi in Europa. Ai regimi liberal-democratici affermatisi in Europa. Al regime imperiale cinese. Al remice comunista affermatosi in Russia.

A porre fine alla prima guerra dell'oppio fu: Il trattato di Canton. Il trattato di Parigi. il trattato di Nanchino. Il trttato di Pechino.

Nel 1839 Lin Zexu, in qualità di plenipotenziario: Legalizzò il commercio dell'oppio. Si fece consegnare dagli inglese l'oppio per distrurgelo. Pose il commercio dell'oppio sotto il monopolio statale. Proclamò la repubblica cinese.

Con la conclusione della prima guerra dell'oppio la Gran Bretagna ottenne, tra l'altro: Tariffe doganali svantaggiose. Di escludere la Francia dal commercio con la Cina. Una sollevazione popolare. Il possesso di Hong Kong.

Gli interessi degli industriali di Manchester si trovarono coincidenti: con quelli dei trafficandi di oppio. Con quelli dei missionaria cristiani. Con lo smantellamento della rete di spacciatori. Con la chiusura della Cina al commercio con l'estero.

La ricolta dei Taiping: Fu repressa dal "Regno Celesta della Grande Pace". si caratterizzò per la sottomissione e la svalutazione del ruolo delle donne. Si fece consegnare dagli inglese l'oppio per distruggerlo. Riuscì a creare un vero e proprio Stato indipendente tra il 1853 e il 1864.

Le "concessioni" erano: Aree urbane sottratte alla sovranità cinese. Aree rurali sottratte alla sovranità cinese. Aree urbane sottratte alla sovranità inglese. Aree rurali sottratte alla sovranità inglese.

Dal 1861 al 1908 il potere in Cina fu nelle mani: Di Mao Tse-tung. Dell'imperatore Pui. Della società sereta detta Triade o "Società del cielo e della Terra". Dell'imperatrice vedova Cixi.

In seguito alla guerro sino-giapponese nel 1895: Fu abolito il commercio dell'oppio. La Corea entrò nella sfera d'influenza del Giappone. Si scatenò la rivolta dei Boxer. Furono concesse aree privilegiate alla Russia.

La rivolta dei "Boxer" ebbe un carattere eminentemente: Democratico. Repubblicano. Aracnofobico. Xenofobo.

Nel 1911 la Cina divenne: Una colonia delle potenze europee. Una repubblica. Uno stato totalitario. Un impero.

Al principio del Novecento la Cina si trovava in una sorta di agonia paragonabile a quella: Del Giappone. Dell'Impero Ottomano. Dell'Italia. Dell'India.

Il primo presidente della repubblica cinese, nel 1912, fu: Mao Tse-tung. Chang Kay-shek. Sun Yat-sen. Chen Boda.

La repubblica popolare cinese fu proclamata: Il 1° ottobre del 1949. Il 1° ottobre 1911. Il 1° ottobre del 1945. Il 1° ottobre del 1915.

Il "grande balzo in avanti", lancciato nel 1958, fu: La fuga dei nazionalisti a Formosa. La fondazione della Repubblica popolare. La mobilitazione di tutte le forze produttive della Cina. La lotta nazionalista contro l'invasione giapponese.

La direzione dell'attività agricola e industriale nelle campagne fu affidata: Ai capi del partito. Alle comuni popolari. Alla libera iniziativa privata. Alle famiglie di contadini.

La "rivolzuione culturale" proclamata da Mao fu s.catenata essenzialmente. Contro l'invasione giapponese. Cintro la "banda dei quattro". Contro il Koumitant e Chang Kai-shek. Contro la dirigenza del partito comunista.

Le "Guardie Rosse" della rivoluzione culturale erano composte essenzialmente da: Studenti. Contadini. Professori ed insegnanti. I quadri dirigenti del partito comunista Cinese.

Il 9 settembre 1976 moriva: Mao Tse-tung. Chang Kay-shek. Deng Xiaoping. La vedova di Mao Tse-tung.

La repressione di Piazza tien'anmen nel giugno 1989: Segnò la presa del potere da parte di Msao Tse-tung. segnò la collettivizzazione della terra. Segnò la fine della modernizzazione. Segnò la fine delle riforme economiche.

La forumula, coniata da Deng Xiaoping, che definiva il nuovo corso economico della cina fu: Economia socialista. Economia socialista di mercato. Il comunismo è il paradiso e si raggiunge attraverso la comune e popolare. Diplomazia del ping-pong.

Il pauperismo fu fenomeno: Religioso. Economico. Sociale. Sportivo.

Alle origini del sindacalismo gli storici pongono: Robespierre. Kant. Proudhon. Napoleone.

Per Proudhon l'instaurazione di una società giusta è. Necessità scientifica. Una eventualità. Un'esigenza morale. Una conquista violenta.

Per Engels lo sciopero generale: Determinerà la rivoluzione. Distrugge lo stato borghese. Non realizza gli obiettivi del proletariato. è una forma anrcoide di lotta politica.

Per carta di Amiens il sindacato sarà: Partito politico. Associanzione di assistenza. Base della vita politica. Gruppo di produzione di riparzione.

L'opera più importante di Sorel è: La filosofia della prassi. La critica della ragione. L'avvenire socialista del sindacato. La fonte del diritto.

Per Sorel la ragione è: Forza rivoluzionaria. Forza liberatrice. Forza conservatrice. Forza educatrice.

Corradini: dai testi Soreliani alla esaltazione della: Pace. Liberta. Giustizia. Guerra.

Per Labriola il successo dello sciopero del 1904 fu assicurato: Dal partito socialista. Dal sindacato organizzato. Dalle camere del lavoro. Dall'aiuto straniero.

Borghesia illuminatapiù socialismo riformista: Fa vincere il sindacato. Spacca il sindacato. Produce ricchezza. Impoverisce il Paese.

In USA l'armonia tra religione e politica è: Legge confederale. Impronta dello stato. Fatto spirituale. Regola di vita.

Nell'enciclica Diuturnum il diritto di comandare viene: Dal popolo. Dalle leggi. Da Dio. Dalla costituzione.

Per Leone XIII la libertà di coscienza: E' legittima. E' un peccato. E' una conquista. E' un dono di Dio.

La rerum novarum è: Documento di democrazia sociale. Un discorso pontificio. Documento internazionale. Una preghiera del papa.

Con Leone XIII il principio di legittimità: Trionfa. Viene tradito. Viene confermato. Viene meno.

Toniolo e le leggi economiche: Dipendono dai popoli. Dipendono dai sindacati. Dipendono dalle risorse naturali. Dipendono dall'etica.

La democrazia è influenzata: Dal Papa. Dall'economia. Dalla cultura francese. Dai socialisti.

I corpi sociali interemedi sono: Da eliminare. Prodotti dell'individualismo. Prodotti dal peccato. Organismi vitali.

Per Meda l'astensione è: Protesta morale. Scelta politica. Disposizione del Papa. Norma di legge.

Per Giuseppe Donati il futuro della democrazia è: Laico. Cristiano. Socialista. Comunista.

Dopo l'Unita, la politica estera italiana: Coincise in sostanza con la questione del completamento territoriale. Fu tipicamente isolazionista. Si incentrò sui rapporti con la Gran Bretagna. Ruotò intorno ai rapporti con Berlino.

Il problema più spinoso della "questione romana" era: La presenza del pontefice a Roma. La distanza tra Torino e Roma. La forza delle truppe pintificie. L'ostilità austriaca.

Garibaldi, in Apsromonte nel 1862: Tentò di liberare la Calabria. Morì dopo uno scontro in battaglia. Fu fermato nel tentativo di arrivare a Roma. Incontrò Napoleone III.

La Convenzione di Settembre 1864 stabiliva: Un indennizzo monetario per la Francia. La cessione di Torino alla Francia. Il trasferimento della capitale a Roma. Il trasferimento della capitale a Firenze.

Con la Pace di Vienna del 1866, l'Italia otteneva: Le terre irredente. Il Veneto. La Lombardia. La benevola neutralità tedesca.

Dopo Sedan, il Regno d'Italia: Aiuta Napoleone a riorganizzare l'esercito. Non si sente più vincolato dagli accordi con la Francia. Invade la Francia. Chiede aiuto alla Germania.

Con il Non Expedit, Pio IX esorta : La Francia a liberarlo. Gli italiani a votare contro la Sinistra. I cattolici a non partecipare alla vita politica. Il clero a votare a Destra.

Il governo Depretis-Mancini individua quale sbocco coloniale: L'Africa Orientale. L'Africa Occidentale. Le coste dell'Egeo. La Libia.

La politica estera crispina è incentrata : Sulla ripresa dei rapporti commerciali con Parigi. Sul rilancio delle relazioni con l'Austria. Sul rafforzamento dei rapporti con Londra per il rilancio della poliitca in Africa. Sul rafforzamento dei rapporti con Berlino per il rilancio della poliitca in Africa.

La Guerra di Libia rivelò: La lungimiranza strategica dei governi liberali. Le debolezze del sistema politico e militare italiano. La forza dell'esercito italiano. La necessità di conquistare anche l'Egeo.

Per “età dell’imperialismo” si intende il periodo compreso tra: Il 1861 e il 1870. Il 1870 e il 1914. Il 1861 e il 1876. Il 1815 e il 1848.

La prima caratteristica del sistema internazionale dopo la caduta di Napoleone fu: La crescita di una economia integrata mondiale. La mancanza di grandi conflitti. La deindustrializzazione dell’India. Il sistema di equilibrio di Bismark.

La guerra franco-austriaca ci fu nel: 1876. 1870. 1866. 1859.

La Triplice alleanza nel 1882 fu stipulata tra: Germania, Austria e Giappone. Germania, Austria e Italia. Francia, Russia e Gran Bretagna. Gran Bretagna, Francia e Giappone.

nel 1878 gli europei controllavano della superficie terrestre: L󈨘%. Il 53%. Il 35%. Il 67%.

La regina Vittoria a fu incoronata imperatrice delle Indie. Nel 1861. Nel 1866. Nel 1876. Nel 1870.

L’abolizione della servitù della gleba in Russia avvenne: Nel 1866. Nel 1870. Nel 1859. Nel 1861.

Benjamin Disraeli fu il leader del partito: Conservatore. Liberale. Repubblicano. Socialista.

Per “rivoluzione militare” prussiana si intende: L’istaurarsi della dittatura militare. L’opera di rafforzamento dell’esercito. L’unificazione della Germania. La vittoria sulla Francia del 1870.

Otto von Bismark fu cancelliere: Dal 1852 al 1870. Dal 11862 al 1885. Dal 1862 al 1890. Dal 1854 al 1856.

Tra le cause dell’imperialismo vi fu: Il trasformismo. La ricerca di nuovi mercati. Il concerto europeo. L’egemonia britannica.

L’imperialismo era visto come la soluzione: Alla disoccupazione. Alla mancanza di libertà. Alle rivalità fra gli Stati. All’egemonia della Germania.

Il colonialismo fu più legato: Al dominio politico. Alla rivoluzione industriale. All’iniziativa degli Stati. Alle grandi compagnie mercantili.

Il congresso di Berlino stabilì: La spartizione dell’Asia. La spartizione dell’Africa. Le alleanze tra le potenze. La Triplice Alleanza.

L’Italia acquistò la baia di Assab: Nel 1885. Nel 1887. Nel 1882. Nel 1871.

La sconfitta di Adua causò la caduta di: Giovanni Giolitti. Otto von Bismark. Agostino Depretis. Francesco Crispi.

Le colonie passarono dalla povertà: Al sottosviluppo. All’indipendenza. Allo sviluppo. Alla civiltà.

Le conquiste coloniali furono caratterizzate: Dallo sviluppo di economie orientate alle importazioni. Dallo sviluppo economico. Dall’uso indiscriminato della violenza. Dal passaggio dalla povertà allo sviluppo.

La decisione tedesca di costruire flotta scatenò: Una corsa agli armamenti navali. L’allontanamento di Bismark. L’industrializzazione della Germania. Il peggioramento dei rapporti con la Francia.

Dopo il 1890 l’Europa passò: Dal multipolarismo al concerto europeo. Dal multipolarismo al bipolarismo. Dal bipolarismo al multipolarismo. Dall’egemonia austriaca a quella tedesca.

Agli inizi del 900 in tutta l'Africa gli stati indipendenti sono: Il Ciand e il Congo. Il Bottswana e il Sud Africa. Il Marocce e l'algeria. L'Etiopia e la Liberia.

Lo stato europeo con più solida attitudine coloniale è: Francia. Italia. Gran Bretagna. Russia.

La Germania costituì colonie in: Eritrea e Somalia. Namibia e Tanzania. SSud Africa e Congo. Tunisia e Marocco.

Lo scrittore Kipling interpretò la colonizzazione come opera: Di civilizzazione. Di coquista. Di arricchimento. Di conversione religiosa.

Tra gli scrittori americani fu anticolonialista convinto: Heninguay. Twain. Mc Cullough. Pound.

L'imperialismo fu considerato evoluzione dell'economia capitalista da: Lenin. Einaudi. Croce. Freud.

Lo sterminio del popolo Herero nell' Africa Sud occidentale fu condotto: Dai Francesi. Dagli Italiani. Dagli Inglesi. Dai tedeschi.

L'anno 1900 l'esposizione universale di Parigi fu presentata come iniziativa: Prestigiosa. Educativa. Imperialistica. Di supremazia.

Il trattamento salariale tra i vari paesi capitalistici fu. Iniquo. Disomogeneo. Giusto. Paritario.

Il trionfo del comunismo nel 1917 assegnò alla Russia il ruolo di: Difensore dei popoli oppressi. Liberatore dei paesi coloniali. Alleato dei nazionalismi locali. Sostituto dei vecchi colonizzatori.

Lenin codificò un modello di spiegazione dell’imperialismo basato su: La organizzazione sociale. La ripartizione dell’intera superficie terrestre tra i più grandi Paesi capitalistici. La politica. L’economia.

Se si volesse dare la più concisa definizione possibile dell’imperialismo, secondo Lenin, si dovrebbe dire che l’imperialismo è: L’inizio del comunismo. La fine del capitalismo. Lo stadio monopolistico del capitalismo. Lo stadio iniziale del socialismo.

Tra gli elementi che caratterizzano l’imperialismo, nella interpretazione di Lenin , vi è: La prevalenza della piccola industria. Il possesso di colonie. La grande importanza acquistata dalle importazioni. Il sorgere di monopoli.

Per Joseph A. Schumpeter l’imperialismo è legato: Al socialismo. Al capitalismo. Al passato. Al nazismo.

Secondo Joseph A. Schumpeter la nostra era ha ereditato le tendenze imperialistiche: Dallo Stato totalitario. Dallo Stato monarchico assoluto. Dal dispotismo. Dalla rivoluzione industriale.

Con lo sviluppo del capitalismo, secondo Joseph A. Schumpeter, l’imperialismo è destinato a: Scomparire. Evolversi verso i monopoli. Completare la ripartizione dell’intera superficie terrestre tra i grandi paesi capitalistici. A ravvivarsi.

Nel fenomeno dell’imperialismo David K. Fieldhouse attribuisce maggior rilievo: All’organizzazione sociale. Alla ripartizione dell’intera superficie terrestre tra i più grandi Paesi capitalistici. Alla politica. All’economia.

Le spiegazioni “eurocentriche” dell’imperialismo sono, per David K. Fieldhouse: Coerenti. Illogiche. Verosimili. Inadeguate.

Per David K. Fieldhouse l’imperialismo degli europei iniziò di solito: Come reazione a problemi o occasioni determinatisi alla periferia. Come una deliberata politica imperialista. Da forze interne interne ai paesi europei. Per l’assoluto bisogno dell’Europa di colonie.

Ad elaborare la interpretazione “periferica” dell’imperialismo fu: Joseph A. Schumpeter. David K. Fieldhouse. Vladimir I. Lenin. Hobson.

Nel corso del tempo l'espressione 'trasformismo' ha finito per assumere una forte connotazione: Politica ed elogiativa. Polemica e positiva. Polemica e negativa. Politica e culturale.

A differenza del trasformismo di Depretis, quello di Giolitti fu un trasformismo più: Aperto ed esclusivo. Aperto ed inclusivo. Chiuso ed esclusivo. Chiuso ed inclusivo.

L’origine del termine 'trasformismo' risale ad un discorso elettorale fatto nel 1876 da:: Depretis. Crispi. Cavour. Pelloux.

Il concetto di nazione in senso moderno fu un cambiamento epocale perché venne a sostituire: Il principio dell'autoriconoscimento. Il principio di comunità naturale di lingua, di cultura e di sangue. Il principio di patria. Il principio dinastico.

L'origine della dottrina liberale sta nella opposizione: Alla democrazia. All'assolutismo. Al liberismo. Allo Stato.

Al centro del pensiero democratico c'è innanzitutto il perseguimento: Della libertà individuale. Delle immunità e dei privilegi. Della libertà dallo Stato nella sfera economica. Dell'eguaglianza.

Il cuore del liberalismo è: La sicurezza sociale. L'individuo e le sue libertà. L'eguaglianza fra gli individui. Lo sviluppo della comunità nel suo insieme.

L'imperialismo ottocentesco culminò con: Il Congresso di Berlino. Il Congresso di Vienna. Il Congresso di Parigi. La Gloriosa Rivoluzione.

Nelle costituzioni 'ottriate' la sovranità: Appartiene al re nel Parlamento. Appartiene al popolo. Appartiene al re. Appartiene alla nazione.

Grazie al 'Connubio' (1852) il Regno di Sardegna divenne: Un sistema costituzionale puro. Una monarchia parlamentare. Una democrazia. Una repubblica.

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