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tecniche di intervento di psicologia strategica lez. 25-

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Título del Test:
tecniche di intervento di psicologia strategica lez. 25-

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Prof.ssa Valteroni

Fecha de Creación: 2024/02/07

Categoría: Otros

Número Preguntas: 128

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Considerati i risultati ottenuti dal modello avanzato della terapia breve strategica applicati ai problemi specifici si rileva che l’efficacia di questo approccio è aumentata rispetto ai risultati ottenuti dai modelli generali precedenti: Intorno al 10%. Intorno al 30%. Intorno al 15%. Intorno al 35%.

Fra i limiti ampiamente riconosciuti dei paradigmi RCT vi è: Lo scarso potere predittivo individuale. Tutte le risposte sono corrette. I problemi psicometrici negli esiti delle misurazioni. La non confrontabilità dei gruppi.

Fra i limiti ampiamente riconosciuti dei paradigmi RCT vi è: La non confrontabilità dei gruppi. L'incoerenza del trattamento somministrato. La contaminazione degli altri trattamenti in studi a lungo termine. Tutte le risposte sono corrette.

Prochascka, Di Clemente e Norcross (1992) hanno studiato a fondo. Il placebo attivo. I fattori extraterapeutici. Come gli individui superano da soli i propri problemi. Il bias metodologico delle ricerche EST.

Il Centro di Terapia Strategica è stato fondato da Nardone e Watzlawick nel: 1987. 2001. 2004. 1990.

Affinché un protocollo di intervento sia accettato è necessario che risponda ai criteri di: Efficacia, efficienza, replicabilità, trasmissibilità e solidità. Efficacia, efficienza, replicabilità e trasmissibilità. Efficacia, efficienza, replicabilità, predittività. Efficacia, efficienza, replicabilità, predittività e trasmissibilità.

La funzione della valutazione formativa: È quella di verificare i sistemi di misurazione. È quella di manipolare sistematicamente le variabili. È quella di verificare le reti di ricerca. È quella di verificare gli effetti interni e constatare se questi vanno nella direzione dell’obiettivo prestabilito.

L'outcome positivo implica: Il miglioramento del problema presentato dal paziente. La soluzione del problema presentato dal paziente e il raggiungimento degli obiettivi concordati all’inizio della terapia. L'insight. Il peggioramento del problema presentato dal paziente.

Considerati i risultati ottenuti dal modello avanzato della terapia breve strategica applicati ai problemi specifici, il numero di sedute necessarie per ottenere la soluzione del problema presentato dal paziente,rispetto ai risultati ottenuti dai modelli generali precedenti: È aumentato. È diminuito a una media di 3 o 4 sedute. È diminuito a una media di 8 o 10 sedute. È diminuito a una media di 5 o 6 sedute.

Quali sono le fasi della processualità dell'intervento nel modello breve strategico evoluto?. Preparazione del gioco, apertura del gioco, riorganizzazione delle regole e chiusura del gioco. Apertura del gioco, sblocco della patologia, riorganizzazione delle regole e chiusura del gioco. Apertura del gioco, sblocco della patologia e chiusura del gioco. Preparazione del gioco, apertura del gioco, sblocco della patologia e chiusura del gioco.

Quante sono le fasi della processualità dell’intervento nel modello breve strategico evoluto?. 5. 3. 6. 4.

Quante sono le fasi della processualità dell’intervento nel modello breve strategico evoluto?. 5. Nessuna delle risposte è corretta. 3. 6.

Fin dal primo incontro col paziente, il terapeuta attraverso l’uso del dialogo strategico focalizza l’attenzione e la valutazione su: Tutte le risposte sono corrette. Come funzionano i tre tipi d’interazione interdipendenti che il soggetto vive con se stesso, gli altri il mondo. Quali sono state le tentate soluzioni fallimentari e quali quelle di successo. Come funziona il problema presentato.

Quando si conclude il processo terapeutico?. Quando il cambiamento è stato prima acquisito e poi appreso. Quando il cambiamento è stato appreso se si è raggiunta la decima seduta. Quando il cambiamento è stato prima appreso e poi acquisito. Quando il cambiamento è stato appreso.

Quale linguaggio a livello di comunicazione terapeutica è utilizzato nelle ultime due fasi?. Nessuna delle risposte è corretta. Un linguaggio solo ingiuntivo. Un linguaggio di tipo logico-razionale e indicativo. Un linguaggio performativo e ingiuntivo.

La diagnosi operativa strategica si struttura con un processo: Casuale. Top-down. Botton-up. Lineare.

Le tentate soluzioni del sistema percettivo-reattivo fobico puro sono: Tutte le risposte sono corrette. Evitamento e richiesta di aiuto. Evitamento, richiesta di aiuto e controllo delle proprie reazioni fisiologiche. Evitamento, richiesta di aiuto e controllo interpersonale e situazionale attraverso la messa in atto di precauzioni.

Le tentate soluzioni del sistema percettivo-reattivo fobico-ossessivo sono: Evitamento, richiesta di aiuto e controllo delle proprie reazioni fisiologiche. Evitamento e controllo della realtà intraindividuale e interpersonale attraverso il tentativo di controllo delle proprie sensazioni/emozioni, pensieri, delle circostanze e degli altri. Evitamento e richiesta di aiuto. Evitamento, richiesta di aiuto e controllo interpersonale e situazionale attraverso la messa in atto di precauzioni.

Le tentate soluzioni del sistema percettivo-reattivo ossessivo-fobico sono: Evitamento, richiesta di aiuto e controllo interpersonale e situazionale attraverso la messa in atto di precauzioni. Evitamento, richiesta di aiuto e controllo delle proprie reazioni fisiologiche. Evitamento e controllo della realtà intraindividuale e interpersonale attraverso il tentativo di controllo delle proprie sensazioni/emozioni, pensieri, delle circostanze e degli altri. Evitamento e richiesta di aiuto.

Chi ha elaborato la tecnica del mirroring?. Milton Erickson. Gorgia. Bandler e Grinder. Carl Rogers.

Nel dialogo strategico l'affermazione "Lei non è in grado": Indica che il terapeuta non è in grado di risolvere il problema del paziente. È una paradossale provocazione che ha lo scopo di produrre la reazione contraria del paziente. Non deve essere mai utilizzata in quanto scoraggia il paziente. Nessuna delle risposte è corretta.

Quale di queste prescrizioni è stata ideata per il trattamento dell'agorafobia?. Armonizzare la mente. Le piroette scaccia paura. Il contro-rituale liberatorio. La ricerca della prova contraddittoria.

Quale di queste prescrizioni è stata ideata per il trattamento delle idee paranoidee?. Le piroette scaccia paura. Il contro-rituale liberatorio. La ricerca della prova contraddittoria. Armonizzare la mente.

Quale di queste prescrizioni è stata ideata per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo?. La peggiore fantasia. Il contro-rituale liberatorio. Le piroette scaccia paura. Armonizzare mente e cuore.

Quale di queste prescrizioni è stata ideata per il trattamento della patofobia?. La ricerca della prova contraddittoria. Armonizzare la mente. Le piroette scaccia paura. Il contro-rituale liberatorio.

Nel dialogo strategico, il mantenimento del contatto oculare da parte del paziente per tutta la durata dell'ingiunzione è un indicatore: Di una negativa correlazione con l'osservanza delle indicazioni terapeutiche. Di efficacia della manovra terapeutica. Del fatto che il paziente sta pensando ad altro durante l'ingiunzione. Di inefficacia della manovra terapeutica.

Nel processo terapeutico, articolato in 4 fasi, l'obiettivo della terza e della quarta fase (riorganizzazione delle regole del gioco e chiusura del gioco) è: Nessuna delle risposte è corretta. La cattura del paziente che è realizzata attraverso la sintonizzazione. Condurre il paziente a modificare la percezione e reazione nei confronti della sua realtà. Guidare il paziente ad acquisire fiducia nelle proprie capacità e risorse.

Nel dialogo strategico, l'uso del silenzio: Non deve mai essere usato in un setting clinico. È sconsigliato in un setting clinico. Risponde ad una logica ben precisa. È controproducente in un setting clinico.

Nel processo terapeutico, articolato in 4 fasi, il corretto ordine delle fasi è: Apertura del gioco, sblocco della patologia, riorganizzazione delle regole del gioco, chiusura del gioco. Apertura del gioco, chiusura del gioco, sblocco della patologia, riorganizzazione delle regole del gioco. Sblocco della patologia, apertura del gioco, riorganizzazione delle regole del gioco, chiusura del gioco. Apertura del gioco, riorganizzazione delle regole del gioco, sblocco della patologia, chiusura del gioco.

Secondo Tickle-Degnen e Gavett quale di queste fasi fa parte del processo di evoluzione di un'efficace relazione terapeuta-paziente?. Lo sviluppo dell'alleanza di lavoro. Lo sviluppo del rapporto. Tutte le risposte sono corrette. Il mantenimento di una relazione terapeutica.

Nel processo terapeutico, articolato in quattro fasi, l'obiettivo della fase di "sblocco della patologia" è: Guidare il paziente ad acquisire fiducia nelle proprie capacità e risorse. Nessuna delle risposte è corretta. La cattura del paziente che è realizzata attraverso la sintonizzazione. Condurre il paziente a modificare la percezione e reazione nei confronti della sua realtà.

Nel processo terapeutico, articolato in quattro fasi, l'obiettivo della fase di "apertura del gioco" è: La cattura del paziente che è realizzata attraverso la sintonizzazione. Guidare il paziente ad acquisire fiducia nelle proprie capacità e risorse. Condurre il paziente a modificare la percezione e reazione nei confronti della sua realtà. Nessuna delle risposte è corretta.

Secondo la definizione di Tickle-Degnen et al., quale di queste qualità fa parte del rapport?. Tutte le risposte sono corrette. Attentiveness. Coordination. Positivity.

Il Vomiting così definito da Nardone et al. è un "sottotipo con condotte di eliminazione": Solo dell'anoressia nervosa. Dell'anoressia nervosa e del binge eating. Dell'anoressia nervosa, del binge eating e della bulimia nervosa. Dell'anoressia nervosa e della bulimia nervosa.

Il dialogo strategico: Presenta una struttura complessa. Presenta una struttura a spirale. Presenta una struttura semplice, ad imbuto, per cui da quesiti più generali passa a contenuti specifici. Presenta una struttura semplice, ad imbuto, per cui da quesiti specifici passa a contenuti più generali.

Nella pratica psicoterapeutica, per sondare gli aspetti relazionali di famiglie e coppie, l'approccio relazionale sistemico: Utilizza l'osservazione ma non le tecniche di comunicazione non verbale. Utilizza molto l'osservazione e le tecniche di comunicazione non verbale. Non utilizza né l'osservazione ne tecniche di comunicazione non verbale. Utilizza tecniche di comunicazione non verbale ma non l'osservazione.

Nel setting clinico, attraverso il dialogo strategico, la comunicazione non verbale viene utilizzata: Come strumento "diagnostico". Come indicatore di processo. Come tecnica di cambiamento. Tutte le risposte sono corrette.

Quale di queste non è una variante del Vomiting?. Trasgressive inconsapevoli. Nessuna delle risposte è corretta. Trasgressive consapevoli e compiaciute. Trasgressive consapevoli ma pentite.

La plasticità del sistema nervoso centrale è: Nessuna delle risposte è corretta. L'impossibilità del sistema di riorganizzare i propri circuiti neurali. La presenza di microplastiche nei circuiti neurali. La riorganizzazione durante tutta la vita delle circuitazioni neurali.

Cambiare comportamenti, disposizioni emotive e cognitive: Significa anche cambiare l'assetto delle sinapsi ma non delle strutture cerebrali. Significa anche cambiare l'assetto delle strutture cerebrali ma non delle sinapsi. Non influisce sul cambiamento dell'assetto delle sinapsi e delle strutture cerebrali. Significa anche cambiare l'assetto delle sinapsi e delle strutture cerebrali.

Secondo la legge di Hebb i neuroni che si attivano in rete sequenziale tendono a formare un circuito neurale che: Renderà facile abbandonare comportamenti patologici. Renderà facile abbandonare comportamenti che sono divenuti abituali e automatici. Manterrà nel tempo una più bassa soglia di attivazione. Manterrà nel tempo una più alta soglia di attivazione.

La percezione umana, come corroborato dagli studi di psicobiologia, implica: Un processo eminentemente oggettivo di integrazione tra un'elaborazione bottom-up e una top-down. Un processo eminentemente soggettivo di elaborazione bottom-up. Un processo eminentemente oggettivo di elaborazione bottom-up. Un processo eminentemente soggettivo di integrazione tra un'elaborazione bottom-up e una top-down.

Se la tentata soluzione che mantiene il problema ha matrice sottocorticale: La soluzione dovrebbe collocarsi ad un livello complementare. Nessuna delle risposte è corretta. La soluzione dovrebbe collocarsi ad un livello sottocorticale. Non ha alcuna importanza nella collocazione della soluzione.

Le emozioni: Non ricoprono un ruolo nell'organizzazione dell'attività cerebrale. Nessuna delle risposte è corretta. Svolgono un ruolo marginale nell'organizzazione dell'attività cerebrale. Svolgono un ruolo cruciale nell'organizzazione dell'attività cerebrale.

L'arousal di uno stato emotivo: Incrementa anche l'attività degli altri sistemi emotivi. Sospende l'attività di altri sistemi emotivi. Non influisce sull'attività degli altri sistemi emotivi. Nessuna delle risposte è corretta.

A quale tipo di pazienti veniva applicata la tecnica della "Psicoanalisi diretta"?. Ai pazienti ossessivo-compulsivi. Tutte le risposte sono corrette. Ai pazienti ansiosi. Ai pazienti schizofrenici.

Esistono condizioni cliniche in cui la tecnica del dialogo strategico non è applicabile?. Sì, lo stato ansioso del paziente. Sì, lo stato delirante del paziente. no. Sì, lo stato depressivo del paziente.

La tecnica del controdelirio è: Una tecnica che serve a rendere possibile la cura dei pazienti ritenuti impossibili. Una tecnica di misurazione cognitiva. Nessuna delle risposte è corretta. Una tecnica di misurazione proiettiva.

Chi ha definito l'Interventive Interviewing?. Weakland. Fry. Nardone. Tomm.

La diffusione del fenomeno dell'autolesionismo nella popolazione generale varia dal: 5% al 33%. 15% al 38%. 10% al 38%. 15% al 40%.

Qual è il focus dell'intervento breve strategico nel trattare il comportamento autolesivo: Nessuna delle risposte è corretta. Ciò che ha causato il disturbo. Il meccanismo di persistenza. Entrambe le risposte sono corrette.

Nel sistema percettivo reattivo ossessivo-compulsivo quali sono le funzioni del farsi male: Solo la ricerca del dolore. Solo la ricerca del piacere. La ricerca dell'effetto sedativo e la ricerca del piacere. La ricerca dell'effetto sedativo e la ricerca del dolore.

Le emozioni primarie possono essere ridotte a: 5. 6. 3. 4.

Percezione ed emozione interagiscono in maniera interdipendente; tutto ciò avviene per l'80% al di sotto del livello della coscienza, la quale giunge: In anticipo rispetto alla dinamica "percezione-emozione-reazione". In ritardo o in anticipo alla dinamica "percezione-emozione-reazione", a seconda del caso specifico. In simultanea rispetto alla dinamica "percezione-emozione-reazione". In ritardo rispetto alla dinamica "percezione-emozione-reazione".

Il processo d'induzione e attivazione emotiva: È influenzato in maniera determinante dal linguaggio che utilizziamo e non dalle esperienze che viviamo. È influenzato in maniera determinante dalle esperienze che viviamo e non dal linguaggio che utilizziamo. È influenzato in maniera determinante dalle esperienze che viviamo e dal linguaggio che utilizziamo. Non è influenzato in maniera determinante né dalle esperienze che viviamo né dal linguaggio che utilizziamo.

Le emozioni possono essere indotte: Da stimoli reali e non immaginari. Da stimoli tanto reali quanto immaginari. Nessuna delle risposte è corretta. Da stimoli immaginari e non reali.

Secondo Nardone dovrebbero essere considerate come primarie le emozioni: Consapevoli che scattano come risposta adattiva immediata agli stimoli esterni ed interni. Inconsapevoli che scattano come risposta non adattiva immediata agli stimoli esterni ed interni. Consapevoli che scattano come risposta adattiva non immediata agli stimoli esterni ed interni. Inconsapevoli che scattano come risposta adattiva immediata agli stimoli esterni ed interni.

Il controevitare è: Uno dei fondamenti della terapia dei disordini alimentari. Entrambe le risposte sono corrette. Nessuna delle risposte è corretta. Uno dei fondamenti della terapia dei disturbi fobici.

Quali di questi è un meccanismo di formazione e persistenza della paura disadattiva?. La costante richiesta di protezione. Il tentativo fallimentare di controllare e reprimere l'ansia e i sintomi fobici. Tutte le risposte sono corrette. L'evitamento generalizzato.

Chi ha affermato: "Nessuno può vivere senza piacere"?. Sant'Agostino. Sigmund Freud. Carl Gustav Jung. Oscar Wilde.

La riflessologia pavloviana: Dà notevole importanza al rinforzo positivo. Nessuna delle risposte è corretta. Entrambe le risposte sono corrette. Dà notevole importanza al rinforzo negativo.

La compulsione del vomiting è basata: Sul piacere rituale di mangiare per poi poter vomitare. Nessuna delle risposte è corretta. Sul piacere di mangiare ma non di vomitare. Sull'astenersi dal mangiare per la paura di ingrassare.

In quali circostanze emerge l'emozione primaria della rabbia?. Quando riusciamo a ottenere ciò che desideriamo ma non quello di cui abbiamo bisogno. Quando riusciamo a ottenere ciò di cui abbiamo bisogno ma non quello che desideriamo. Quando non riusciamo a ottenere ciò che desideriamo o quello di cui abbiamo bisogno. Quando riusciamo a ottenere ciò che desideriamo o quello di cui abbiamo bisogno.

Chi asserisce: "Dovremmo riuscire ad assumere la prospettiva percettiva dell'altro fino a ritenere ragionevole e giustificabile anche ciò che ci disturba"?. Socrate. Fernando Pessoa. Blaise Pascal. Oscar Wilde.

La prima formulazione della tecnica del "come se" in psicoterapia si deve a: Weakland. Watzlawick. Nardone. Loriedo.

Piaget ha dimostrato, sulla base di accurate osservazioni: Nessuna delle risposte è corretta. Come il bambino letteralmente costruisca la propria realtà formandosi un'immagine del mondo mediante le sue percezioni per poi agire di conseguenza. Entrambe le risposte sono corrette. Come il bambino letteralmente costruisca la propria realtà formandosi un'immagine del mondo mediante azioni esplorative.

Quali di questi criteri non è un criterio diagnostico categoriale del DSM V relativo alla fobia specifica?. La paura, l'ansia o l'evitamento causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti. Paura o ansia marcate verso un oggetto o situazione specifici. La paura, l'ansia o l'evitamento sono persistenti e durano tipicamente per 6 mesi o più. La situazione o gli oggetti fobici vengono direttamente affrontati dal soggetto.

Quali di queste prescrizioni è stata utilizzata per il trattamento della fobia dei gatti proposto a lezione: Entrambe le risposte sono corrette. Nessuna delle risposte è corretta. Diario di bordo. Congiura del silenzio.

Quali di queste prescrizioni è stata utilizzata per il trattamento della fobia dei gatti proposto a lezione: Nessuna delle risposte è corretta. Documentazione sull'oggetto della paura. Peggiore fantasia. Entrambe le risposte sono corrette.

Quali di queste prescrizioni è stata utilizzata per il trattamento della fobia dei gatti proposto a lezione: Tutte le risposte sono corrette. Congiura del silenzio. Diario di bordo. Documentazione sull'oggetto della paura.

Un attacco di panico consiste: Nella comparsa improvvisa di paura o disagio che aumentano gradualmente d'intensità sino a raggiungere il picco nel giro di 30 minuti. Paura o ansia marcate verso un oggetto o situazione specifici. Nella comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti. Nella persistenza di ossessioni e/o compulsioni.

Nel caso clinico intitolato "la paura di impazzire" presentato a lezione, quale prescrizione assegnata sfrutta la suggestionabilità della paziente proiettandola in una realtà al di là della patologia?. La fantasia del miracolo. La ristrutturazione della paura dell'aiuto. La congiura del silenzio. La peggiore fantasia.

La prescrizione del "come peggiorare" a quale antico stratagemma corrisponde?. Se vuoi drizzare una cosa impara prima tutti i modi per storcerla di più. Cambiare sempre rimanendo gli stessi. Spegnere il fuoco aggiungendo la legna. Uccidere il serpente col suo stesso veleno.

Da un punto di vista strategico, il primo incontro con il paziente: È orientato a fare un tipo di diagnosi descrittiva per poi passare in seconda seduta alla diagnosi operativa. Nessuna delle risposte è corretta. È solo orientato a fare diagnosi poiché ci si focalizza sul cambiamento terapeutico a partire dalla seconda fase. Non è solo orientato fare diagnosi, bensì già focalizzato al cambiamento terapeutico.

Il diario di bordo: Entrambe le risposte sono corrette. Ha un effetto terapeutico. Nessuna delle risposte è corretta. Ha un effetto esplorativo-diagnostico.

Il fatto di conoscere il meccanismo di funzionamento della prescrizione del diario di bordo: Non solo non ne riduce l'efficacia ma fa sentire il paziente più capace di gestire le proprie reazioni. Fa sentire il paziente meno capace di gestire le proprie reazioni. Ne riduce l'efficacia. Nessuna delle risposte è corretta.

Nel disturbo di panico il non cercare protezione fa sì che i soggetti: Incrementino la propria disabilità. Sperimentino più autonomia. Nessuna delle risposte è corretta. Non si considerino in grado di fronteggiare le situazioni fino ad allora affrontate con la presenza di altri.

Una volta che il trattamento del disturbo di panico è giunto al punto nel quale sia il paziente che il terapeuta concordano sul superamento delle paure e sulla remissione degli attacchi di panico si procede a dare appuntamenti dilazionati nel tempo con lo scopo dichiarato di: Tutte le risposte sono corrette. Consolidare i risultati ottenuti. Consolidare la fiducia nelle capacità personali. Consolidare la costruzione di una sana omeostasi psicologica che vada a sostituirsi a quella precedente insana.

Quale di queste non è una tecnica fondamentale per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo nelle sue varianti di espressione: Tecnica basata sull'introduzione di "violazioni" delle imposizioni fobiche. Tecnica delle belle statuine. Tecnica del contro-rituale. Tecnica del posporre la compulsione.

Quale di queste è una tecnica fondamentale per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo nelle sue varianti di espressione: Tecnica del piccolo disordine che mantiene l'ordine. Tecnica del contro-rituale. Tutte le risposte sono corrette. Tecnica del posporre la compulsione.

Quali di queste fanno parte delle tipologie di fattori processuali che attivano rappresentazioni mentali e azioni compulsive secondo il modello breve strategico?. Esasperazione di processi di ragionamento razionale sino a renderli del tutto irragionevoli. Dubbio che fa innescare il bisogno di risposte rassicuranti. Ritualità che deriva dall'eccesso di rigidità ideologica o nel rispetto di una moralità o nella credenza superstiziosa. Tutte le risposte sono corrette.

Quali di queste non fanno parte delle tipologie di fattori processuali che attivano rappresentazioni mentali e azioni compulsive secondo il modello breve strategico?. Il meccanismo per cui la patologia si innesca sulla base di atti di sana prevenzione condotti all'estremo. Effetti di un'esperienza traumatica. Esasperazione di processi di ragionamento razionale sino a renderlo del tutto irragionevoli. Nessuna delle risposte è corretta.

Quale di questi non è un criterio diagnostico del DSM V relativo al disturbo ossessivo-compulsivo: Il disturbo non è meglio giustificato dai sintomi di un altro disturbo mentale. Presenza di ossessioni e/o compulsioni. I sintomi ossessivo-compulsivi sono attribuibili agli effetti fisiologici di una sostanza o a un'altra condizione medica. Le ossessioni o compulsioni fanno consumare tempo o causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Nel disturbo ossessivo-compulsivo la costante richiesta di rassicurazione e aiuto da parte delle persone più vicine al paziente: Tende a fare peggiorare il problema. È un fattore importante che porta il problema verso la sua risoluzione. Non è un fattore rilevante in questo tipo di patologia. Conferma la capacità del soggetto di gestire in maniera autonoma la situazione.

Nel disturbo ossessivo-compulsivo, le tre differenti forme di equilibrio disfunzionale sono basate su differenti logiche che, dal punto di vista dell'intervento breve strategico evoluto, richiedono: Tecniche di problem solving e modalità comunicative distinte. Le stesse modalità comunicative ma tecniche di problem solving differenti. Le stesse tecniche di problem solving ma modalità comunicative differenti. Le stesse tecniche di problem solving e modalità comunicative sovrapponibili.

Quale di queste è una tecnica fondamentale per il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo nelle sue varianti di espressione: Tecnica basata sull'introduzione di "violazioni" delle imposizioni fobiche. Nessuna delle risposte è corretta. Tecnica del contro-rituale. Entrambe le risposte sono corrette.

La somiglianza tra l'approccio cognitivo comportamentale e il modello breve strategico è data dal fatto che: Nessuna delle risposte è corretta. Entrambi hanno formulato rigorosi protocolli di intervento basati sia sui dialoghi sia sulle prescrizioni. Entrambe le risposte sono corrette. Entrambi utilizzano un'epistemologia costruttivista.

Nella patofobia la ricerca di rassicurazioni e il ripetuto controllo del battito cardiaco: Impediscono la ricomparsa dei sintomi dell'ansia. Sono eccezioni positive rispetto allo schema usuale di tentate soluzioni presentato dai patofobici. Non producono sollievo immediato. Sono importanti fattori di mantenimento del problema.

Tramite lo stratagemma terapeutico chiamato "il diario del cuore": Si chiede al paziente di non misurare il proprio battito cardiaco nello spazio che intercorre tra la seduta e quella successiva. Si chiede al paziente di procurarsi un quaderno e scrivere quotidinamente le proprie paure come se il destinatario dei testi scritti fosse il suo cuore. Il bisogno di controllo della persona aumenta esponenzialmente. Il bisogno di controllo della persona viene paradossalmente ridotto.

Le persone con patofobia: Tendono a chiedere aiuto a tutti, specialisti e non. Di solito chiedono assistenza solo a specialisti. Tendono a chiedere aiuto allo stesso modo delle persone che soffrono di ipocondria. Tendono a chiedere aiuto non tanto agli specialisti quanto alle persone a loro più vicine nella quotidianità.

Nella terapia breve strategica: Tutte le risposte sono corrette. La consapevolezza segue il cambiamento. La consapevolezza precede il cambiamento. La consapevolezza produce il cambiamento.

Nel dialogo strategico le domande: Nessuna delle risposte è corretta. Sono a illusione di alternativa. Seguono una sequenza a imbuto. Entrambe le risposte sono corrette.

Nel dialogo strategico le domande: Contemplano 4 opzioni di risposta. Sono a risposta chiusa. Sono a risposta aperta. Sono subordinate alle affermazioni e alle spiegazioni.

Nel trattamento dell'anoressia nervosa secondo il modello breve strategico evoluto, in quale fase si osserva una differente atmosfera relazionale, connotata da un diverso atteggiamento genitoriale responsabile e compiaciuto, e una diversa disposizione della ragazza, più morbida e aperta allo scambio? interpersonale: In quarta fase. In terza fase. In seconda fase. In prima fase.

Nel trattamento dei pazienti affetti da anoressia restrittiva, l'equazione cibo = medicina: Viene ritenuta nella maggioranza dei casi controproducente. Viene ritenuta nella maggioranza dei casi efficace ed efficiente nello sbloccare la patologia. È la modalità comunicativa prevalente dell'approccio strategico evoluto. Nessuna delle risposte è corretta.

Nel trattamento dell'anoressia nervosa un'ineludibile forma di accordo riguarda il fatto che i genitori: Dovranno rimanere a tavola con la figlia senza parlare di cibo o forzarla in alcun modo. Dovranno invogliare e motivare la figlia a mangiare. Dovranno parlare di cibo a tavola. Dovranno forzare la figlia a mangiare.

Nel trattamento dei pazienti affetti da anoressia restrittiva, l'equazione cibo = medicina: Nessuna delle risposte è corretta. Viene ritenuta nella maggioranza dei casi efficace ed efficiente nello sbloccare la patologia. Entrambe le risposte sono corrette. È la modalità comunicativa prevalente dell'approccio strategico evoluto.

Nel trattamento dell'anoressia nervosa secondo il modello breve strategico evoluto, in quale fase della terapia si deve riuscire a persuadere la paziente alla cura nonostante la restrizione alimentare e/o il calo di peso siano desiderati, perseguiti e vissuti come rassicuranti?. Nessuna delle risposte è corretta. In seconda fase. In seconda e terza fase. In terza e quarta fase.

La finalità del trattamento strategico evoluto è la remissione dell'anoressia definita: Sia da un comportamento alimentare equilibrato basato sul concetto di cibi "buoni" e "cattivi", "sani" e "insani" sia da una relazione funzionale con la propria immagine corporea. Da un comportamento alimentare equilibrato basato sul concetto di cibi "buoni" e "cattivi", "sani" e "insani". Sia da un comportamento alimentare equilibrato basato sul senso di fame/sazietà e sul piacere dei cibi assunti sia da una relazione funzionale con la propria immagine corporea. Da una relazione funzionale con la propria immagine corporea.

Nel trattamento dell'anoressia nervosa secondo il modello breve strategico evoluto, in quale fase della terapia si deve riuscire a persuadere la paziente alla cura nonostante la restrizione alimentare e/o il calo di peso siano desiderati, perseguiti e vissuti come rassicuranti?. Nella seconda fase. Nella terza fase. Nella prima fase. Nella quarta fase.

Le persone affette da anoressia restrittiva: Sono critiche verso se stesse. Si sentono adeguate sul piano personale e sociale. Tendono sistematicamente a svalutare gli altri. Tendono sistematicamente a sopravvalutare se stesse.

Nell'anoressia nervosa, nella maggioranza dei casi, le giovani pazienti: Hanno un QI inferiore alla media. Nessuna delle risposte è corretta. Sono collaborative. Sono riluttanti all'essere curate o apertamente oppositive.

Nel trattamento dei pazienti affetti da anoressia restrittiva, l'equazione cibo = medicina: Nessuna delle risposte è corretta. Entrambe le risposte sono corrette. È la modalità comunicativa prevalente degli approcci psichiatrici cognitivi comportamentali. Viene ritenuta nella maggioranza dei casi controproducente.

La principale tecnica terapeutica elaborata per il trattamento dell'anoressia con binge eating è: La ristrutturazione della "paura del digiuno". Il diario di bordo. La tecnica dell'intervallo. Il "come se".

Le ricerche compiute allo scopo di testare il protocollo di trattamento del modello di terapia breve strategica evoluto utilizzato per il binge eating hanno rilevato un'efficacia pari: All'83%. Al 93%. All'88%. Al 78%.

Secondo la classificazione compiuta dal centro di terapia strategica di Arezzo i pazienti bulimici che alternano periodo di osservanza ad un regime dietetico riuscendo a perdere tanti chilogrammi, a periodi di incontrollata alimentazione in cui riacquistano tutti i chilogrammi vengono definiti: Yo-yo. Carciofo. Elastici. Boteriani.

Secondo la classificazione compiuta dal centro di terapia strategica di Arezzo i pazienti bulimici per il quale il cibo ha una funzione compensativa o protettiva della possibilità di esprimere sensazioni temute o avverse vengono definiti: Riccio. Boteriani. Yo-yo. Carciofo.

Secondo la classificazione compiuta dal Centro di Terapia Strategica di Arezzo, i pazienti bulimici per il quale il cibo è puro godimento e mangiano continuamente in assenza di vere e proprie abbuffate vengono definiti: Boteriani. Carciofo. Yo-yo. Lussuriosi.

La fase consumatoria nei pazienti affetti da vomiting è: Quando il desiderio si trasforma in attivazione fisiologica. Tutte le risposte sono corrette. Rappresentata dal vomito. Quando si mangia sino a sentirsi completamente sazi.

La fase della scarica nei pazienti affetti da vomiting è: Quando si mangia sino a sentirsi completamente sazi. Quando il desiderio si trasforma in attivazione fisiologica. Rappresentata dal vomito. Tutte le risposte sono corrette.

Il trattamento del vomiting secondo l'approccio breve strategico evoluto: Si differenzia sia da quello dell'anoressia e della bulimia sia dalla terapia dei disturbi ossessivo-compulsivi. È lo stesso trattamento dell'anoressia. È lo stesso trattamento della bulimia. È lo stesso trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi.

La fase eccitatoria nei pazienti affetti da vomiting è: Quando il desiderio si trasforma in attivazione fisiologica. Rappresentata dal vomito. Tutte le risposte sono corrette. Quando si mangia sino a sentirsi completamente sazi.

Nei pazienti affetti da vomiting ciò che rende il rito così piacevole è: La fase eccitatoria. La sua sequenza. La fase consumatoria. La fase della scarica.

La percezione d'inadeguatezza del proprio corpo rispetto a un canone ideale è un aspetto: Nessuna delle risposte è corretta. Che accomuna tutti i disturbi del comportamento alimentare. Tipico dell'anoressia ma non della bulimia. Tipico della bulimia ma non dell'anoressia.

A quale anno risale l'esperienza del team del Centro di terapia Strategica di Arezzo riguardo al trattamento della sindrome mialgica?. Alla fine degli anni Novanta. Alla fine degli anni Ottanta. Alla metà degli anni Ottanta. Alla metà degli anni Novanta.

Secondo il modello breve strategico, l'intervento più efficace per una consistente percentuale di problematiche in età evolutiva è rappresentato: Dall'aiutare direttamente i figli a cambiare la propria realtà disfunzionale. Dall'individuazione delle psicopatologie dei genitori in modo da poter intervenire su quelle. Dall'aiutare i genitori alla modifica delle modalità di relazione con i figli. Dall'aiutare i figli alla modifica delle realtà patologiche dei genitori.

Chi è il pioniere della terapia sistemica. M. Selvini Palazzoli. G. Bateson. G. Nardone. D. D. Jackson.

Quale tra quelle proposte non è una specifica forma di organizzazione e funzionamento familiare rilevata nella ricerca intervento condotta alla fine degli anni Novanta (Nardone, Giannotti, Rocchi, 2001)?. Nessuna delle risposte è corretta. Modello sacrificante. Modello democratico-permissivo. Modello totalitario.

La comunicazione: Produce effetti emotivi che possono annullare il potere di un messaggio ma non esaltarlo. Produce effetti emotivi che possono sia esaltare il potere di un messaggio sia annullarlo. È un mero passaggio di informazioni. Produce effetti emotivi che possono esaltare il potere di un messaggio ma non annullarlo.

Quale comportamento presentano i bambini etichettati come "impossibili"?. Un mix di comportamenti disturbanti e dirompenti sia a casa con i genitori che a scuola con insegnanti e coetanei. Nessuna delle risposte è corretta. Un mix di comportamenti disturbanti e dirompenti a scuola con insegnanti e coetanei ma non a casa con i genitori. Un mix di comportamenti disturbanti e dirompenti a casa con i genitori ma non a scuola con insegnanti e coetanei.

Quale di queste è una tentata soluzione disfunzionale che secondo la ricerca i genitori dei bambini etichettati come impossibili mettono in atto?. Tutte le risposte sono corrette. Riportare il bambino "alla ragione" mediante spiegazioni e interventi punitivi. Cercare di bloccare tutti i comportamenti problematici e sopra le righe. Cercare spiegazioni "diagnostiche" e specialistiche sui perché di tali comportamenti.

Quale di queste non è una tentata soluzione disfunzionale che i genitori dei bambini etichettati come impossibili mettono in atto?. Osservare senza intervenire. Cercare spiegazioni "diagnostiche" e specialistiche sui perché di tali comportamenti. Riportare il bambino "alla ragione" mediante spiegazioni e interventi punitivi. Cercare di bloccare tutti i comportamenti problematici e sopra le righe.

In terapia breve strategica, la prima manovra terapeutica con i genitori che confermano le proprie aspettative e contribuiscono a costruire un "piccolo principe" di patologie è: Tutte le risposte sono corrette. "Congiura del silenzio". "Osservare senza intervenire". Si richiede al genitore di riorganizzare in prima persona la gestione di tutti gli aspetti del problema del figlio interrompendo la richiesta d’aiuto specialistica.

Nei casi di ansia da separazione, la tendenza genitoriale a rassicurare il bambino della propria presenza: Riduce il problema. Risolve il problema. Nessuna delle risposte è corretta. Esaspera il problema.

In quale fascia di età si manifesta generalmente l'ansia da separazione?. Tra i 3 e i 6 anni. Tra i 2 e i 5 anni. Tra i 5 e i 8 anni. Tra i 4 e i 7 anni.

Tra le tentate soluzioni disfunzionali che più frequentemente il padre e la madre mettono in atto dinnanzi alle espressioni sintomatiche di tosse del figlio, quale di queste non fa altro che aumentare il problema e i suoi vantaggi secondari: La spiegazione razionale. L'abbraccio caloroso. Il ricatto affettivo. La creazione del caso.

Tra le tentate soluzioni disfunzionali che più frequentemente il padre e la madre mettono in atto dinnanzi alle espressioni sintomatiche di tosse del figlio, quale genera un vissuto negativo e squalificante per entrambi (genitori e figlio)?. L'abbraccio caloroso. Il ricatto affettivo. La creazione del caso. La spiegazione razionale.

La soluzione individuata dal modello breve strategico evoluto per tradurre la strategia selezionata attraverso il problem solving strategico in una modalità di comunicazione comprensibile per il bambino è: L'utilizzo del racconto di fiabe costruite ad hoc. L'utilizzo di parafrasi ristrutturanti. L'utilizzo di un tono grave e ipnotico. L'utilizzo di domande a illusione alternativa.

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