Tecniche di intervento in psicologia strategica lez.02-23
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Título del Test:![]() Tecniche di intervento in psicologia strategica lez.02-23 Descripción: Prof.ssa Valteroni |




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NO HAY REGISTROS |
Nel modello strategico: Ci si concentra sulle cause di formazione del problema. Si mira a far raggiungere l’insight al paziente. L’intervento è sempre breve. Ci si concentra sui meccanismi di persistenza del problema. La seconda eresia della psicologia strategica è rappresentata: Dall’adozione di peculiari procedure e di una specifica processualità. Dal passaggio da un sapere focalizzato sui perché ad uno focalizzato sul come fare. Dalla messa in discussione del cogito-centrismo come meccanismo elettivo per incentivare il cambiamento. Dal passaggio da sistemi teorici chiusi a sistemi teorici aperti. Il modello strategico: Segue i criteri del ragionamento ipotetico-deduttivo. Segue i criteri del ragionamento ipotetico-costitutivo. Nessuna delle risposte è corretta. Segue i criteri del ragionamento costitutivo-deduttivo. La prima eresia della psicologia strategica consta: Del passaggio dalla causalità lineare alla causalità circolare e dell’affermazione del dubbio metodologico come cardine della prassi. Del rifiuto del concetto di “verità scientifica” a favore di quello di probabilità. Del passaggio da sistemi teorici chiusi a sistemi teorici aperti. Tutte le risposte sono corrette. Il significato etimologico di eretico è: Colui che non crede. Colui che prende le distanze. Colui che raggiunge obbiettivi. Colui che ha possibilità di scelta. La terza eresia della psicologia strategica è rappresentata: Dal passaggio da sistemi teorici chiusi a sistemi teorici aperti. Dal passaggio da un sapere focalizzato sui perché ad uno focalizzato sul come fare. Dall’adozione di peculiari procedure e di una specifica processualità. Dalla messa in discussione del cogito-centrismo come meccanismo elettivo per incentivare il cambiamento. Individua la risposta corretta: Il cambiamento di tipo 1 si verifica dentro un dato sistema il quale resta immutato. Nessuna delle risposte è corretta. Il cambiamento di tipo 2 si verifica dentro un dato sistema il quale resta immutato. Il cambiamento di tipo 1 cambia il sistema stesso. Individua la risposta corretta: Il cambiamento di tipo 2 cambia il sistema stesso. Il cambiamento di tipo 2 si verifica dentro un dato sistema il quale resta immutato. Il cambiamento di tipo 1 cambia il sistema stesso. Nessuna delle risposte è corretta. Secondo il modello strategico: L’insight non può fornire spiegazioni su un sistema. Il cambiamento si realizza grazie all’insight delle cause che in passato hanno determinato la difficoltà presente. Il cambiamento dipende dalla modifica del sistema percettivo-reattivo. Tutte le risposte sono corrette. La teoria dei gruppi e la teoria dei tipi logici sono: Due teorie astratte e generali desunte dal campo della logica matematica. Due teorie astratte e generali desunte dal campo della psicologia evoluzionista. Due teorie astratte e generali desunte dal campo della strategia militare. Due teorie astratte e generali desunte dal campo della psicologia sociale. Individua la risposta corretta: Il cambiamento di primo tipo richiede un salto logico. Il cambiamento di primo tipo rappresenta una soluzione concreta ed efficace. Il cambiamento di secondo tipo richiede un salto logico. Il cambiamento di primo tipo implica la fuoriuscita dal sistema. Il cambiamento geometrico-esponenziale è: L'innescarsi di un processo di accelerazione progressiva del cambiamento a partire da una minima alterazione del funzionamento del sistema, sino all'effetto catastrofico finale. Quel fenomeno per cui una persona che sta agendo in vista di un obiettivo specifico si imbatte casualmente in un evento inaspettato che gli fa scoprire qualcosa che non aveva mai contemplato prima. Un'esperienza che improvvisamente rompe gli schemi del precedente equilibrio. Una serie progressiva di esperienze di piccoli cambiamenti che conduce al grande e radicale sovvertimento dell'equilibrio del sistema. Individua la risposta corretta: Tutte le risposte sono corrette. Il cambiamento duraturo è calzante quando applicato all'ambito della crescita personale, connotata da costanti cambiamenti evolutivi, biologici, psicologici, relazionali e sociali. Non esiste una tipologia migliore di cambiamento, ma solo quella più idonea al singolo caso e allo scopo da raggiungere. Il cambiamento catastrofico è la tipologia di cambiamento, tra le 4 disponibili, da evitare di produrre in terapia. L'effetto scoperta: In natura può essere rappresentato dal fulmine che abbatte l'albero. È tanto più efficace quanto più è deliberato. In natura può essere rappresentato dalla valanga che origina da un minimo movimento di neve che innesca un accumulo di energia cinetica finendo per produrre un'enorme valanga. È tanto più efficace quanto meno è deliberato. Il cambiamento geometrico-esponenziale, in natura, può essere rappresentato: Dal fulmine che abbatte l'albero. Nessuna delle risposte è corretta. Dall'effetto valanga che origina da un minimo movimento di neve che innesca un accumulo di energia cinetica finendo per produrre un'enorme valanga. Dalla tecnica del virus che si propaga lentamente sino a dominare l'organismo. Il cambiamento graduale, in natura, può essere rappresentato: Dalla tecnica del virus che si propaga lentamente sino a dominare l'organismo. Dal fulmine che abbatte l'albero. Dall'effetto valanga che origina da un minimo movimento di neve che innesca un accumulo di energia cinetica finendo per produrre un'enorme valanga. Nessuna delle risposte è corretta. Il cambiamento catastrofico, in natura, può essere rappresentato: Dal fulmine che abbatte l'albero. Dalla tecnica del virus che si propaga lentamente sino a dominare l'organismo. Nessuna delle risposte è corretta. Dall'effetto valanga che origina da un minimo movimento di neve che innesca un accumulo di energia cinetica finendo per produrre un'enorme valanga. Il cambiamento per serendipità è: Un'esperienza che improvvisamente rompe gli schemi del precedente equilibrio. Una serie progressiva di esperienze di piccoli cambiamenti che conduce al grande e radicale sovvertimento dell'equilibrio del sistema. Quel fenomeno per cui una persona che sta agendo in vista di un obiettivo specifico si imbatte casualmente in un evento inaspettato che gli fa scoprire qualcosa che non aveva mai contemplato prima. L'innescarsi di un processo di accelerazione progressiva del cambiamento a partire da una minima alterazione del funzionamento del sistema, sino all'effetto catastrofico finale. Dalle ricerche sul cambiamento in ambito strategico è emerso che le esperienze concrete di cambiamento, nella maggioranza dei casi, sono: Il frutto di eventi non previsti da chi li vive che creano un effetto scoperta. Il frutto di atti consapevoli che creano un effetto scoperta. Il frutto di eventi previsti da chi li vive che creano un effetto scoperta. Il frutto di ragionamenti coscienti che creano un effetto scoperta. Il cambiamento graduale è: Una serie progressiva di esperienze di piccoli cambiamenti che conduce al grande e radicale sovvertimento dell'equilibrio del sistema. Un'esperienza che improvvisamente rompe gli schemi del precedente equilibrio. L'innescarsi di un processo di accelerazione progressiva del cambiamento a partire da una minima alterazione del funzionamento del sistema, sino all'effetto catastrofico finale. Quel fenomeno per cui una persona che sta agendo in vista di un obiettivo specifico si imbatte casualmente in un evento inaspettato che gli fa scoprire qualcosa che non aveva mai contemplato prima. Il cambiamento catastrofico è: Un'esperienza che improvvisamente rompe gli schemi del precedente equilibrio. Una serie progressiva di esperienze di piccoli cambiamenti che conduce al grande e radicale sovvertimento dell'equilibrio del sistema. Quel fenomeno per cui una persona che sta agendo in vista di un obiettivo specifico si imbatte casualmente in un evento inaspettato che gli fa scoprire qualcosa che non aveva mai contemplato prima. L'innescarsi di un processo di accelerazione progressiva del cambiamento a partire da una minima alterazione del funzionamento del sistema, sino all'effetto catastrofico finale. Dalle ricerche sul cambiamento in ambito strategico è emerso che il cambiamento effettivo avviene tramite: Processi di immaginazione e predisposizione verso avvenimenti ed esperienze positive nel futuro. Processi di recupero di memorie del passato. Avvenimenti ed esperienze nel presente. Processi di elaborazione di memorie del passato. Nella terapia strategica breve il primo obiettivo terapeutico si traduce: Tutte le risposte sono corrette. Nel produrre l'insight. Nel produrre l'esperienza percettivo-emotiva correttiva. Nell'indagare ciò che ha provocato l'insorgenza della patologia. Nel modello strategico si ritiene che il cambiamento di una situazione problematica: Implichi prima la modifica del pensare, poi quella dell'agire. Deve prima divenire un'acquisizione cognitiva per poi passare all'esperienza concreta. Nessuna delle risposte è corretta. Implichi prima la modifica dell'agire, poi quella del pensare. Nel campo della psicologia clinica la maggior parte degli approcci teorici e di intervento: Si focalizzano prima sul cambiare l'agire, poi sul pensiero. Postulano che il pensiero segua l'agire. Postulano che l'agire segua il pensiero. Nessuna delle risposte è corretta. La quarta eresia della psicologia strategica è rappresentata: Dal passaggio da sistemi teorici chiusi a sistemi teorici aperti. Dalla messa in discussione del cogito-centrismo come meccanismo elettivo per incentivare il cambiamento. Dall’adozione di peculiari procedure e di una specifica processualità. Dal passaggio da un sapere focalizzato sui perché ad uno focalizzato sul come fare. Per poter misurare con accuratezza un cambiamento: Deve realizzarsi in tempi relativamente brevi. Non è possibile misurare con accuratezza un cambiamento. Deve realizzarsi in tempi medio-lunghi. È necessario che si realizzi indipendentemente dalle tempistiche. La logica del paradosso: Tutte le risposte sono corrette. Consiste nella presenza contemporanea di enunciati ambivalenti. Consiste in un’ambivalenza espressa all’interno di una sequenza temporale. Si struttura a partire da una percezione che determina comportamenti che portano alla formazione di una credenza; questa, a sua volta, influenza i repertori di azioni che confermano la credenza. Secondo il modello strategico con i pazienti collaborativi: Le tecniche di intervento elitarie sono quelle che permettono di entrare nella logica della rappresentazione delirante, adattandone i codici linguistici e attribuzionali. La tipologia retorica e persuasoria adatta è quella di tipo razionale-dimostrativa. Le tecniche di intervento più appropriate sono indirette, spiccatamente suggestive, volte a raggiungere il cambiamento eludendo i processi di consapevolizzazione. La modalità retorica e persuasoria più efficace è quella basata sull'uso della resistenza e sul ricorso a tecniche e indicazioni paradossali. L’anoressia sottende la logica: Della contraddizione. Della credenza. Tutte le risposte sono corrette. Del paradosso. Che cosa si intende per autoinganno?. La capacità di osservare la realtà lucidamente. Un comune fenomeno di avvicinamento della realtà al proprio modello consolidato di percezione e reazione. Un comune fenomeno di costruzione di una realtà soggettiva che non coincide con la realtà dei fatti oggettiva. Un raro fenomeno di costruzione di una realtà soggettiva che non coincide con la realtà dei fatti oggettiva. La logica della credenza: Si struttura a partire da un processo di pensiero che influenza i comportamenti che, una volta attuati, confermano il pensiero iniziale. Nessuna delle risposte è corretta. Entrambe le risposte sono corrette. Si struttura a partire da una percezione che determina comportamenti che portano alla formazione di una credenza; questa, a sua volta, influenza i repertori di azioni che confermano la credenza. La logica della credenza: È un’ambivalenza espressa all’interno di una sequenza temporale. Si struttura a partire da un processo di pensiero che influenza i comportamenti che, una volta attuati, confermano il pensiero iniziale. Consiste nella presenza contemporanea di enunciati ambivalenti. Tutte le risposte sono corrette. Secondo il modello strategico con i pazienti che non sono in grado di collaborare né di opporsi deliberatamente: Le tecniche di intervento elitarie sono quelle che permettono di entrare nella logica della rappresentazione delirante, adattandone i codici linguistici e attribuzionali. Le tecniche di intervento più appropriate sono indirette, spiccatamente suggestive, volte a raggiungere il cambiamento eludendo i processi di consapevolizzazione. La modalità retorica e persuasoria più efficace è quella basata sull'uso della resistenza e sul ricorso a tecniche e indicazioni paradossali. La tipologia retorica e persuasoria adatta è quella di tipo razionale-dimostrativa. Secondo il modello strategico con i pazienti non collaborativi o dichiaratamente oppositivi. La tipologia retorica e persuasoria adatta è quella di tipo razionale-dimostrativa. Le tecniche di intervento più appropriate sono indirette, spiccatamente suggestive, volte a raggiungere il cambiamento eludendo i processi di consapevolizzazione. La modalità retorica e persuasoria più efficace è quella basata sull'uso della resistenza e sul ricorso a tecniche e indicazioni paradossali. Le tecniche di intervento elitarie sono quelle che permettono di entrare nella logica della rappresentazione delirante, adattandone i codici linguistici e attribuzionali. Secondo il modello strategico con i pazienti che vogliono essere collaborativi ma non possono esserlo: Le tecniche di intervento più appropriate sono indirette, spiccatamente suggestive, volte a raggiungere il cambiamento eludendo i processi di consapevolizzazione. Le tecniche di intervento elitarie sono quelle che permettono di entrare nella logica della rappresentazione delirante, adattandone i codici linguistici e attribuzionali. La modalità retorica e persuasoria più efficace è quella basata sull'uso della resistenza e sul ricorso a tecniche e indicazioni paradossali. La tipologia retorica e persuasoria adatta è quella di tipo razionale-dimostrativa. La logica della contraddizione: Si struttura a partire da una percezione che determina comportamenti che portano alla formazione di una credenza; questa, a sua volta, influenza i repertori di azioni che confermano la credenza stessa. Consiste in un’ambivalenza espressa all’interno di una sequenza temporale. Consiste nella presenza contemporanea di enunciati ambivalenti. Si struttura a partire da un processo di pensiero che influenza i comportamenti che, una volta attuati, confermano il pensiero iniziale. A quale tipo di resistenza si fa riferimento quando la persona presenta una rigidità mentale ideologica, morale, politica, religiosa così forte da impedirgli di uscire dalla sua visione della realtà?. oppositivo. “Vorrei ma non posso”. Colui che non è in grado di collaborare né di opporsi. “Collaboro ma non vorrei”. Con i pazienti oppositivi: È importante usare la resistenza come parte del processo terapeutico di cambiamento. È importante essere molto accoglienti. Non è possibile lavorare perché delle 4 tipologie di resistenza al cambiamento è quella che non concede margine d'intervento. È necessario chiarire subito chi ha il potere della relazione assumendo una posizione one-up. A quale tipo di resistenza si fa riferimento quando la persona è consapevole e convinta della sua resistenza?. Oppositivo. Collaborativo. “Vorrei ma non posso”. “Collaboro ma non vorrei”. Quante sono le tipologie di resistenza al cambiamento?. 3. 5. 4. 2. La tecnica della peggiore fantasia si basa sulla logica: Della contraddizione. Tutte le risposte sono corrette. Del paradosso. Della credenza. A quale tipo di resistenza si fa riferimento quando la persona è in possesso di tutte le risorse sia razionali che emotive per poter seguire le indicazioni e cambiare?. Non è una resistenza. Collaborativo. Oppositivo. “Vorrei ma non posso”. Quali sono le tipologie di resistenza al cambiamento?. Collaborativo, “Vorrei ma non posso”, oppositivo, colui che non è in grado di collaborare né di opporsi. Collaborativo, “Vorrei ma non posso”, oppositivo. "Vorrei ma non posso”, oppositivo, colui che non è in grado di collaborare né di opporsi. “Collaboro ma non vorrei”, “Vorrei ma non posso”, oppositivo, colui che non è in grado di collaborare né di opporsi. A quale tipo di resistenza si fa riferimento quando la persona presenta forte motivazione al cambiamento ma si ritrova incapace di compierlo?. Collaborativo. Non è una resistenza. Oppositivo. “Vorrei ma non posso”. Quale di questi elementi non fa parte della comunicazione non verbale dinamica?. Lo sguardo e il contatto oculare. Il sorriso. La prossemica e i movimenti corporei. L'aspetto estetico. Quale di questi elementi fa parte della comunicazione non verbale dinamica?. Lo sguardo e il contatto oculare. La prossemica e i movimenti corporei. Tutte le risposte sono corrette. Il sorriso. Alcuni studi compiuti presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo rilevano che la presenza continuata e costante del contatto oculare: Correla positivamente con l'osservanza delle indicazioni terapeutiche. Non è un fattore determinante rispetto all'osservanza delle indicazioni terapeutiche. Correla negativamente con l'osservanza delle indicazioni terapeutiche. Nessuna delle risposte è corretta. Alcuni studi compiuti presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo rilevano che l'assenza di contatto oculare persistente: Si associa alla marcata non aderenza e osservanza delle indicazioni. Non è un fattore determinante rispetto all'aderenza e osservanza delle indicazioni. Nessuna delle risposte è corretta. Si associa alla marcata aderenza e osservanza delle indicazioni. 5. Nella terapia breve strategica, quando il terapeuta mira ad ottenere un'attenzione focalizzata da parte del paziente: Affronta l'argomento con tono acuto ed effettua pause prosodiche. Affronta l'argomento con tono grave e compie pause prosodiche. Affronta l'argomento con tono grave ed evita pause prosodiche. Affronta l'argomento con tono acuto ed evita pause prosodiche. Nel processo di problem solving strategico la fase di definizione del problema: È volta a descrivere quali sarebbero i cambiamenti concreti che, una volta realizzati, porterebbero ad asserire che il problema è stato risolto. È volta ad analizzare il processo e i risultati ottenuti in funzione degli obiettivi. Tutte le risposte sono corrette. È volta a descrivere nella maniera più concreta e operazionalizzabile il problema e le sue caratteristiche. Nel processo di problem solving strategico la fase di definizione dell'obiettivo: È volta ad analizzare il processo e i risultati ottenuti in funzione degli obiettivi. È volta a descrivere quali sarebbero i cambiamenti concreti che, una volta realizzati, porterebbero ad asserire che il problema è stato risolto. Tutte le risposte sono corrette. È volta a descrivere nella maniera più concreta e operazionalizzabile il problema e le sue caratteristiche. La tecnica del come peggiorare: È un modo efficace per promuovere l’analisi delle tentate soluzioni disfunzionali. Tutte le risposte sono corrette. È una proiezione pessimistica del futuro che serve a scuotere e a motivare il paziente. Serve a rivelare le caratteristiche della realtà ideale da raggiungere. Lo scenario ideale al di là del problema: Serve a rivelare le caratteristiche della realtà ideale da raggiungere. È un elenco degli obiettivi ideali. È proiezione ottimistica del futuro che serve a dare speranza al paziente. Un modo efficace per promuovere l’analisi delle tentate soluzioni disfunzionali. "Mi lavo perché mi sono sporcato" è un rituale: Magico. Propiziatorio. Riparatorio. Preventivo. Far attuare a un soggetto la tecnica del contro-rituale pianificato e standardizzato ha l'obiettivo di: Fargli perdere il controllo sulla fobia. Fargli assumere il controllo sulla fobia. Nessuna delle risposte è corretta. Essere controllato dalla fobia. Quali di queste è una usuale area di applicazione di problem solving?. L'area della terapia. L'area del coaching. Tutte le risposte sono corrette. L'area della consulenza e della formazione. Quale autore si rifà al costruttivismo critico?. Kelly. Von Foerster. Mahoney. Watzlawick. Quale modello afferma l'impossibilità di una forma di conoscenza oggettiva?. Teoria dei costrutti personali. Costruttivismo critico. Nessuna delle risposte è corretta. Costruttivismo radicale. Nel modello interazionale-strategico, i criteri di valutazione di un intervento sono basati sui concetti di: Pragmatismo. Efficienza. Tutte le risposte sono corrette. Efficacia. In un'ottica interazionale-strategica, il punto di osservazione del clinico parte dal presupposto che ciò che analizza nel paziente: È influenzato dalle sue convinzioni. Nessuna delle risposte è corretta. È qualcosa di oggettivo. È qualcosa che esiste là fuori. Bateson ha il merito di: Aver attutato un cambio di prospettiva nel comprendere che la malattia mentale è il prodotto dell’interazione umana. Aver applicato i principi antropologici all’interazione umana che comprendeva uno o più portatori di un grave disturbo mentale. Aver trasferito al campo della cura i principi della teoria dei tipi logici, della cibernetica e della teoria dei sistemi. Tutte le risposte sono corrette. Per "totalità" nella teoria dei sistemi s'intende: Tutte le risposte sono corrette. Che bisogna analizzare ogni singolo elemento e poi guardare il totale. Che bisogna considerare la totalità come la somma delle parti. Che i membri di un sistema sono in reciproco rapporto. La cibernetica complessa studia: Stabilità e cambiamenti di circolarità insiti all’interno di processi lineari. Il funzionamento della tentata soluzione. Stabilità e cambiamenti lineari insiti all’interno di altri processi lineari. Stabilità e cambiamenti di circolarità insiti all’interno di altre circolarità. La rilevanza della teoria generale dei sistemi e della cibernetica sta nel: Aver sottolineato l'importanza della società in relazione con l'individuo in un rapporto di causalità lineare. Aver sottolineato l'importanza dell'individuo in relazione con se stesso. Aver reso possibile lo studio delle caratteristiche dei fenomeni di causalità lineare. Aver reso possibile lo studio delle caratteristiche dei fenomeni di causalità circolare. Il concetto di feedback: Nasce con la teoria dell'attaccamento per poi essere ripreso dalla teoria dei sistemi. È centrale nella comprensione della teoria dei sistemi ed è alla base della logica di causalità lineare. È centrale nella comprensione della teoria dell'attaccamento ed è alla base della logica di causalità lineare. È centrale nella comprensione della teoria dei sistemi ed è alla base della logica di causalità circolare. Secondo la teoria del doppio legame: Nessuna delle risposte è corretta. Si deve trattare la psiche malata. È la relazione a dover essere curata. Sono gli individui a essere curati. Nell'approccio interazionale-strategico il focus dell'intervento è: Il modo in cui le persone comunicano. Come modificare i sistemi comunicativi. Tutte le risposte sono corrette. I sistemi interpersonali. L'approccio interazionale-strategico si basa su: Una concezione sistemica e cibernetica. La teoria dell'attaccamento. Una concezione psicodinamica. Una concezione cognitivo-comportamentale. Lo studio della relazione tra i segni e coloro che li utilizzano prende il nome di: Pragmatica. Semantica. Sintattica. Linguistica. La sintattica studia: La relazione tra i segni e coloro che li utilizzano. Nessuna delle risposte è corretta. Le relazioni tra i segni e gli oggetti a cui i segni si riferiscono. La relazione formale tra i segni. Secondo Erickson l'uso della resistenza come modalità terapeutica: Può permettere al paziente di scoprire vecchie modalità di comportamento che impediscono la remissione del problema. Può permettere al paziente di scoprire nuove modalità di comportamento che sostengono la remissione del problema. Permette al paziente di andare in trance ipnotica. Rappresenta un ostacolo alla terapia. Secondo Erickson le suggestioni indirette: Hanno la stessa efficacia di quelle dirette. Hanno maggior efficacia di quelle dirette. Nessuna delle risposte è corretta. Hanno minore efficacia di quelle dirette. In che hanno è stato fondato il Mental Research Institute?. 1959. 1965. 1996. 2006. La maggioranza dei modelli che si sono sviluppati a cominciare dall'attività dell'MRI seguono un approccio: Patologico e non normativo verso il disagio psichico. Non patologico e non normativo verso il disagio psichico. Patologico e normativo verso il disagio psichico. Nessuna delle risposte è corretta. Quale, tra quelle proposte, è una pratica basilare, trasversale ai distinti modelli afferenti al paradigma interazionale-strategico?. Orientamento non giudicante. Tutte le risposte sono corrette. Interruzione dei modelli disfunzionali. Il comportamento trova significato nel contesto. Le osservazioni sul campo, nel lavoro con le famiglie, hanno permesso a Weakland di rilevare come alcuni o anche tutti i comportamenti di alcuni membri della famiglia: Possono essere di importanza marginale nei confronti di uno specifico comportamento problematico di un membro. Sono sempre di primaria importanza nei confronti di uno specifico comportamento problematico di un membro. Non sono mai di importanza marginale nei confronti di uno specifico comportamento problematico di un membro. Sono sempre di importanza marginale nei confronti di uno specifico comportamento problematico di un membro. Secondo C. Madanes, nel modello di terapia familiare strategica, per quelle famiglie in cui l'intervento non dovesse sortire alcun effetto, il terapeuta: Invia la famiglia da un altro terapeuta appartenente allo stesso modello di psicoterapia. Invia la famiglia da un altro terapeuta appartenente a un diverso modello di psicoterapia. Ripiega su un progetto alternativo che motiverà la famiglia a raggiungere l'obiettivo. Interrompe la terapia. Nella terapia familiare in quale fase si reputa che si verifichino gravi fenomeni patologici quali schizofrenia, delinquenza e tossicodipendenza?. Il periodo iniziale del matrimonio. Il momento in cui il giovane lascia la casa dei genitori. L'età adulta. La pubertà. Quale stadio della vita familiare non è presente nei sei stadi individuati da Haley?. Il periodo del corteggiamento. La nascita e il rapporto con il figlio. Il lutto di una persona cara. Il periodo iniziale del matrimonio. Nella terapia familiare strategica le prescrizioni possono essere: Tutte le risposte sono corrette. Di tipo diretto o paradossale. Complesse e riguardanti l'intera famiglia. Semplici e riguardanti una o due persone. Nel processo di intervento del modello breve orientato alla soluzione è data un'attenzione marginale a: All'indagine delle cause. Alla patologia del paziente. Alla natura del problema. Tutte le risposte sono corrette. La gerarchia all'interno della relazione terapeutica nel modello breve orientato alla soluzione rispetto al modello familiare strategico di Haley è: Nessuna delle risposte è corretta. Più egualitaria e democratica. Più direttiva. Più autoritaria. Quale tipo di domande non sono utilizzate nel modello orientato alla soluzione?. Nessuna delle risposte è corretta. Domande per creare possibilità. Domande di coping. Domande per misurare. Una dinamica comune nelle famiglie di persone con comportamenti autolesivi e in alcune famiglie di persone bulimiche è: La connessione emotiva. L'accrescimento empatico. Nessuna delle risposte è corretta. La disconnessione emotiva. L'esperimento terapeutico "pianificare il giorno perfetto": È immune da eventi casuali o delusioni impreviste. Crea profezie che si auto-avverano. Non deve essere mai valutato su una scala da 1 a 10. È da evitare in quanto crea profezie che si auto-avverano negative. Un modo per ottenere il controllo sui pensieri ripetitivi e opprimenti dei pazienti bulimici e autolesionisti è: Bloccare i pensieri tramite la mente razionale. La meditazione. La tecnica del pulpito serale. Scriverli, leggerli, per poi accartocciare il foglio e buttarlo via. Quale sezione non fa parte del progetto di piano di cambiamento?. Individuazione degli stili di attaccamento. Selezione delle modalità del trattamento. Comportamenti bersaglio e/o cambiamenti relazionali desiderati. Principali cambiamenti pretrattamento individuati. Un modo per rendere l'esperienza terapeutica più invitante e favorente rapporti di collaborazione tra pazienti bulimici e autolesionisti è: Nessuna delle risposte è corretta. Offrire loro l'opportunità di sviluppare i propri piani di trattamento. Imporre il proprio piano di trattamento. Seguire un piano di trattamento standard. Secondo il modello orientato alla soluzione, coinvolgendo attivamente i membri del sistema e collaborando con loro dall'inizio e durante l'intero processo di trattamento: Il cliente sentirà un forte senso di comunità e sostegno. Verranno rapidamente co-generate soluzioni di alta qualità. I vantaggi del trattamento saranno rafforzati. Tutte le risposte sono corrette. Nell'esperimento terapeutico "fare qualcosa di radicalmente diverso" il partner o i genitori nel corso della settimana si esercitano: A non rispondere. A rispondere sempre allo stesso modo. Nessuna delle risposte è corretta. A rispondere in modi differenti, inconsueti, sorprendenti. Nel modello di psicoterapia breve strategica quale fase ha l'obiettivo di definire il problema?. Apertura del gioco. Chiusura del gioco. Sblocco della patologia. Preparazione del gioco. Secondi il modello breve strategico, i comportamenti sono: Visti come malati o sani. Visti come giusti o sbagliati. Considerati in base al loro essere funzionali o meno. Tutte le risposte sono corrette. Nel modello di psicoterapia breve strategica quale fase consiste nell'indagine sulle tentate soluzioni individuali e familiare e sull'intervento su di esse. Sblocco della patologia. Preparazione del gioco. Apertura del gioco. Chiusura del gioco. Quale fase non fa parte del processo di intervento del modello di psicoterapia breve strategica?. Preparazione del gioco. Chiusura del gioco. Apertura del gioco. Sblocco della patologia. Quali furono gli studiosi pionieri di ciò che è diventato il modello di psicoterapia breve del MRI?. Fish, Weakland, Watzlawick. Fish, Watzlawick, Goffman. Watzlawick, Weakland, Goffman. Nessuna delle risposte è corretta. Quando i clinici del modello breve strategico usano la formula comunicativa chiamata "una conclusione senza conclusione"?. Quando i pazienti non sono collaborativi. Qualora i pazienti mostrino reticenza e preoccupazione nel sospendere la terapia. Quando i pazienti non svolgono le prescrizioni assegnate. Quando i pazienti sono collaborativi. Nell'approccio breve strategico la tecnica con la quale si ricodificano le immagini e le percezioni della realtà del paziente prende il nome di: Uso del paradosso. Tecnica del ricalco. Tecnica dell'anticipazione. Ristrutturazione. Nel modello breve strategico quando è bene usare la tecnica della confusione?. Con le coppie. Con pazienti minorenni. Con pazienti particolarmente resistenti. Mai. Nel modulo breve strategico di Palo Alto quali prescrizioni accompagnano il paziente ad esprimere ed avere fiducia nelle capacità personali di affrontare le situazioni problematiche?. Prescrizioni dirette. Prescrizioni paradossali. Prescrizioni indirette. Prescrizioni motivanti. Nel modello breve strategico di Palo Alto le prescrizioni sono dei compiti da svolgere. Tutte le risposte sono corrette. Nella fase di preparazione del gioco. Tra una seduta e quella successiva. Nella fase di consolidamento. Nel modello breve strategico di Palo Alto quali prescrizioni sfruttano la tecnica dello spostamento del sintomo?. Prescrizioni dirette. Tutte le risposte sono corrette. Prescrizioni indirette. Prescrizioni paradossali. Nei risultati del primo disegno di ricerca del Brief Therapy Center la risoluzione completa del problema ha raggiunto una percentuale del. 28%. 40%. 32%. 60%. Nel primo disegno di ricerca del Brief Therapy Center il limite massimo delle sedute era: 10. 5. 20. Non c'era un limite massimo. |